Un dolce risveglio. .
Giulia era distesa di fianco sotto le coperte con vicina la sua fidanzata, Giada. Entrambe erano nude perchè la sera prima, si erano divertite e non poco. Fu Giada la prima a svegliarsi sentendo il suo cellulare vibrare che l’avvertiva di alzarsi. La ragazza però lo prese e disattivando la sveglia, si sdraiò nuovamente sul letto stiracchiandosi un poco. Notò con non poco stupore, di essere abbastanza bagnata e decise così di masturbarsi per soddisfare le proprie voglie che, iniziarono a farsi sentire maggiormente non appena la ragazza s’infilò due dita dentro la propria vagina. Con il medio e l’indice della mano sinistra si penetrava e con l’altra si sfiorava il clitoride aumentando così la sua eccitazione. Dovette però contenersi una volta raggiunto l’orgasmo altrimenti avrebbe svegliato la sua fidanzata che era ancora addormentata. Ma la sua voglia di fare sesso di certo non si fermò lì dopo essersi fatta un ditalino, ora voleva scopare la sua fidanzata per condividere con lei tutti i suoi piaceri. Le due ragazze avevano una collezione di dildi e vibratori, ma uno in particolare quella mattina ispirava di più Giada: un fallo nero flessibile e allacciabile. Si alzò per prenderlo e se lo mise immediatamente, poi si sdraiò nuovamente dietro Giulia che era sommersa in sonno profondo. Dapprima l’accarezzò solamente lungo tutto il suo magnifico corpo, la baciò più volte sul collo e sui capezzoli, poi le passò le mani sulle natiche belle sode e rotonde. Dopo quei svariati tocchi Giulia si mosse un pò ma rimase comunque addormentata e Giada poté continuare. Iniziò così a sfregare la punta del fallo tra le natiche di Giulia quasi a cercare disperatamente l’apertura della sua vagina ma Giada non voleva correre troppo e causare così alla fidanzata un pessimo risveglio no, al lavoro non sarebbe andata e così aveva tutta la giornata libera per sperimentare le sue più nascoste fantasie sulla sua ragazza. Ma l’eccitazione di Giada aumentò incredibilmente quando il fallo si fece strada tra le belle rotondità della sua fidanzata e trovò la sua apertura vaginale. Piano piano iniziò a spingere il fallo dentro quel buchino che molte volte aveva leccato e dopo leggere spinte Giulia si alzò e si rese conto di cosa le stava facendo la fidanzata. Si girò un pò col viso e incontrò le labbra frementi di Giada desiderose di incontrare quelle morbide di Giulia. Quando ormai Giulia si era svegliata completamente, Giada la iniziò a penetrare con maggior forza e non volendo far urlare la propria ragazza, la baciò insistentemente. L’orgasmo di Giulia non tardò ad arrivare e ciò rese Giada ancor più eccitata di quanto non poteva già essere. Così senza preavviso fece sdraiare Giulia a pancia in giù e iniziò a leccarle la sua cavità più nascosta e dopo che fu inumidita per bene, Giada iniziò a penetrare la sua fidanzata analmente. Non lo facevano spesso e così ci andò piano perchè aveva paura di far male a Giulia che però non dava segni di dolore ma anzi, continuava a godere dall’eccitazione incitando maggiormente Giada che, non facendoselo ripetere due volte, la penetrò con più veemenza. Entrambe raggiusero l’estasi del piacere e dopo che Giada si sfilò via il fallo, fece rigirare la fidanzata e poggiandosele sopra la baciò dolcemente. Dopo che si ripresero un pò, fu Giulia a prendere il comando della situazione. Prese due bende dal cassetto del comodino con le quali legò i polsi della fidanzata alle sbarre del letto. La iniziò prima a leccare sotto il collo per poi riscendere sui capezzoli, dove si fermò un pò più del solito per farglieli indurire progressivamente. Dopo averglieli succhiati avidamente, la leccò su tutta la pancia fino ad arrivare sul suo clitoride, il quale sembrava pulsare dalla voglia di essere leccato. Giulia allora ci si fiondò con tutta la faccia e lo leccò più che poté. Giada era in preda agli orgasmi e bloccata al letto, non poteva neanche fermare la propria fidanzata. Giulia la leccò anche dopo che la fece venire perchè non era mai sazia della vagina di Giada e quella mattina, di certo, non avrebbe esitato un solo istante a non dare piaceri alla sua ragazza. Dopo averla fatta venire per l’ennesima volta, Giulia diede qualche altro bacio a Giada e nel farlo, le si dovette avvicinare e nel mentre la sua mano finì proprio sulla vagina ormai fradicia della fidanzata e iniziò così a penetrarla con due dita. Ormai in quella camera da letto si sentivano solo gli urli di Giada e le dita di Giulia che si infilavano continuamente dentro la vagina dell’altra. Ancora vogliose di sesso, Giulia slegò i polsi a Giada la quale si fiondò sul corpo della fidanzata e la fece risdraiare sotto di sé. Mise poi le sue gambe tra quelle di Giulia e iniziò a strusciarvisi sopra. Le due gemevano all’unisono e più gemevano più aumentavano i movimenti della vagina di Giada su quella di Giulia. Vennero ancora una volta, passarono altri cinque minuti a baciarsi per potersi riprendere e per finire in bellezza, le due fecero anche un bel 69. Giada si mise sotto e leccò con molta voglia la vagina bagnata di Giulia sopra il suo viso ma nel frattempo sentiva la lingua di Giulia prima passare sul suo clitoride e poi infilarsi tra le sue cavità vaginali. Il tutto durò una decina di minuti finché le due ragazze, ormai distrutte dalla scopata fatta, si rimisero sotto le coperte una sopra e sotto l’altra a baciarsi con passione.