Sabato sera insieme a un gruppo di amici siamo andati a festeggiare l’addio al celibato di Luca, un amico d’infanzia. Da ragazzini abitavamo nello stesso condominio e succedeva abbastanza spesso di trovarci in casa soli. Tutto era iniziato con l’innocente gioco del dottore, poi col passare degli anni il semplice giochetto si è trasformato in qualcosa di più! La parte malata era sempre sotto alla pancia e per la visita occorreva spogliarsi completamente. Pian piano, anche il dottore ha iniziato a spogliarsi e più che a visitare si dedicava ad accarezzare e baciare il paziente su tutto il corpo e specialmente sulla parte dolorante. In breve tempo dottore e paziente svanirono, e comparvero due ragazzini che semplicemente trascorrevano interi pomeriggi, completamente nudi a masturbarsi e spompinarsi a vicenda. Era il nostro segreto, nessuno lo sapeva e non permettemmo mai a nessuno di unirsi a noi. Era sufficiente che ci trovassimo soli, poi uno dei due chiedeva all’altro :” Facciamo qualcosa?”, l’altro quasi sempre acconsentiva, dopo di che ci si abbandonava per ore alla ricerca del piacere reciproco. All’epoca avevamo 14 anni, in un pomeriggio riuscivamo a sborrare anche quattro o cinque volte ciascuno. La cosa che piaceva ci di più era schizzare insieme sul ventre e sul petto di quello che stava sdraiato e poi immediatamente l’altro si stendeva pancia su pancia e abbracciati con lenti movimenti spalmavamo il nostro seme sui nostri giovani corpi. Durante questi incontri provammo tantissime esperienze ma mai nessuna penetrazione, Luca era assolutamente contrario sia a farla che a subirla. Continuammo a frequentarci regolarmente per i nostri bei pomeriggi di sesso fino ai 18 anni, poi il padre di Luca ebbe un trasferimento al lavoro così tutta la famiglia si spostò ed andò a vivere ad una trentina di chilometri di distanza. Da allora ci vedemmo solo saltuariamente ma non ci furono più occasioni per far i nostri giochi! Ora Luca aveva trovato la fidanzata giusta e aveva deciso di sposarsi, per questo stavamo festeggiando il suo addio al celibato. Prima cena e poi tutti in un locale di lap dance. Abbiamo pagato al festeggiato un privè di mezz’ora con una ragazza del locale ma lui non ha voluto far niente e si è limitato a parlare con la bella ragazza. Si erano fatte già le tre del mattino, la serata poteva dirsi conclusa. Io avevo il compito di riaccompagnare Luca a casa, abbiamo salutato tutti e poi son partito in auto per casa sua. Durante il tragitto Luca mi ha chiesto se volevo vedere la casa in cui sarebbe andato ad abitare dopo sposato, era già tardi ma ho accettato. La casa era una villetta a schiera, ho parcheggiato e siamo entrati, era già tutta arredata, mi ha fatto fare un giro illustrandomi le varie stanze poi siamo scesi nel seminterrato dove c’era una grande stanza vuota con solo un divano appoggiato alla parete. Mi ha spiegato che voleva attrezzare quel locale con una cucina e con dei tavoli per poter organizzare delle mangiate in compagnia. Stavamo già risalendo per andarcene quando Luca mi ha spiazzato chiedendomi :”Facciamo qualcosa?”. Erano anni che non ci frequentavamo più, io ho esitato un istante poi ho risposto :”Si, come ai bei tempi!”. Ci siamo avvicinati al divano e ci siamo spogliati completamente, che fantastica visione! Luca aveva ancora il fisico asciutto da adolescente e il suo cazzo già duro svettava davanti al suo ventre. Me lo ricordavo bene, bello grosso e lungo. Subito mi son inginocchiato davanti a lui e ho iniziato a lavorargli il bel arnese con la bocca. Anche il suo sapore non era cambiato e mi riempiva la bocca! Ora anche io ero eccitato, Luca mi ha fatto sdraiare sul divano a pancia in su, poi lui si è sdraiato sopra di me in posizione per un fantastico 69. Mi succhiava come da ragazzino ed era proprio bravo, mi stuzzicava con mano, labbra e lingua, impazzivo in questa posizione anche perché non vedendo cosa faceva apprezzavo ancora di più il piacere assoluto. Intanto anche io continuavo a sfogarmi con il suo cazzone tra le labbra. Era durissimo e me lo gustavo tutto leccandolo, ciucciandolo e sfregandomelo sulle labbra. Ero eccitatissimo! Poi Luca ha iniziato a fare una cosa che non aveva mai fatto in gioventù, lentamente mi ha fatto scivolare nel culo un dito inumidito di saliva. Stupenda sensazione che mi ha fatto eccitare ancora di più. Poi le dita sono diventate due, il mio culo reagiva bene e si era dilatato a dovere, Luca ora aveva abbandonato le attenzioni al mio durissimo cazzo e si stava dedicando solamente a penetrarmi con le dita. Le faceva scorrere dentro e fuori senza fatica, le infilava completamente, poi le estraeva e poi ritornava a spingerle dentro. Mi piaceva quel delicato massaggio e mi ero completamente dilatato. Ad un tratto Luca si è sollevato e mi ha invitato a mettermi alla pecorina dicendomi :”Dai che provo a mettertelo dentro.”. Io mi sono alzato e mentre mi posizionavo gli ho risposto :”Va bene, proviamo questa novità!”. Lui aveva ancora il cazzo grondante della mia saliva e il mio culo era ancora umido della sua. Si è avvicinato e lo ha puntato proprio al centro del mio buco e ha iniziato a muoverlo in su e in giù accarezzando il mio buco con la sua cappella gonfia. Premeva appena ma ero così dilatato e voglioso che in breve la cappella scomparve dentro di me. Luca però si è subito fermato dicendomi che era meglio utilizzare un preservativo. Così sollevando leggermente un cuscino del divano ha preso un preservativo che inspiegabilmente era nascosto proprio lì sotto e l’ha indossato. Ora si poteva fare sul serio. Impugnando con una mano il cazzo, me lo ha di nuovo appoggiato al buco, con l’altra mano mi ha afferrato al fianco per non farmi ritirare e poi ha iniziato a spingere. Il mio culo si è spalancato subito senza sforzo e ha lasciato entrare il voluminoso ospite. Qualche spintarella iniziale per far entrare bene la cappella e poi spinte sempre più profonde. In pochi attimi il mio culo aveva inghiottito tutta l’asta di Luca che aveva spinto fino in fondo. Luca ora mi tirava con entrambe le mani a se,l’aveva già infilato tutto ma spingeva ancora con più forza. E’ rimasto completamente dentro di me immobile per quasi un minuto, poi quando era sicuro che il mio culo si fosse abituato alla sua ingombrante presenza, ha iniziato a stantuffare lentamente avanti e indietro. Ciò che provavo io era piacere puro, il grosso cazzo scorreva dentro e fuori di me mi massaggiava provocando l’estasi. Luca intanto gradiva e si impegnava parecchio a spingere, prima pian piano, poi veloce, poi affondando fino in fondo, poi estraendolo completamente ad ammirare il mio culo che rimaneva per qualche attimo aperto, poi di nuovo dentro con frenesia. Io lo lasciavo fare e godevo, però dopo un bel quarto d’ora che mi stantuffava mi è venuto il desiderio di guardarlo in faccia mentre mi scopava. Allora gliel’ho detto, lui si è subito fermato, l’ha tirato fuori per permettermi di sdraiarmi a pancia in su sul divano con le gambe divaricate, si è posizionato davanti a me e me l’ha subito rimesso dentro continuando la sua cavalcata. Ora potevo vederlo in volto e apprezzare le sue espressioni di godimento mentre mi pompava con vigore. L’eccitazione era cresciuta in entrambi a dismisura, Luca ad un certo punto ha impugnato il mio cazzo e ha iniziato a menarlo continuando ad assestare colpi al mio culo sfondato. Godevo immensamente e anche lui dall’espressione del suo volto. Stavo per raggiungere l’orgasmo, Luca se ne è accorto e si è fermato di masturbarmi, ha tolto il suo cazzo da dentro di me e si è sfilato il preservativo. Subito ha impugnato entrambi i cazzi con una mano e ha iniziato a masturbarli insieme, in pochi attimi, quasi contemporaneamente iniziarono a uscire poderosi schizzi di sborra dai due cazzoni. Entrambi gemevamo dal piacere, Luca impugnava stringendoli insieme i due cazzi che sputavano ritmicamente liquido biancastro e assecondava gli schizzi con il lento movimento della mano. Io avevo ancora il culo dilatato e il piacere era immenso, guardavo Luca e dalla sua espressione capivo che anche lui stava provando un piacere assoluto. Intanto sul mio corpo le abbondanti schizzate di caldo liquido di piacere avevano creato un astratto disegno monocolore. Appena la fuoriuscita di sperma si è arrestata, Luca non ha perso tempo e subito si è sdraiato sopra di me e insieme, come facevamo da ragazzini, con movimenti lenti ci siamo spalmati addosso il nostro abbondante nettare di piacere. Poi dopo una bella doccia ci siamo rivestiti e ho accompagnato a casa Luca. Per due giorni un leggero dolorino al culo mi ha ricordato costantemente la bella conclusione di quella serata. Ci siamo rivisti la settimana dopo, al suo matrimonio.
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Celibato
Mi dovevo sposare. Anzi ero ormai prossimo alle nozze..
Un mio amico, puttaniere come me, pensò bene di organizzarmi un super addio al celibato. Raccolse quanto dovuto dagli altri amici e si diede da fare per la sorpresa…Nella sorpresa volle entrarci anch’egli. Se io ero un porco, lui mi superava. Solo che non sapevo ancora bene come… Eravamo andati spesso a divertici, ed un paio di volte il divertimento era sfociato in un’orgietta mercenaria. Eravamo dei buongustai… Quella sera mi venne a prendere. C’era la cena dell’addio al mio celibato.
Andammo in un ristorante di collina. Un posto caratteristico, eravamo in 15, il casino era assicurato.
Dopo abbondante libagione, dopo aver fatto gli sfigati con un gruppetto di donne al tavolo accanto, e dopo aver cantato, eravamo esausti e brilli. Salutate le donne che se ne andavano essendo ormai era l’una passata, non si sapeva che fare. O meglio, i miei amici lo sapevano bene.
“Ora ti farai bendare e verrai via con noi…sta al gioco e ti divertirai”.
Va beh, tanto ero mezzo brillo. Fui bendato e fatto salire su un auto. Ero con il mio amico Simone. Non sentivo altre voci.
Il viaggio fu abbastanza breve. Simone mi fece scendere ed entrare non so dove… Sentii delle voci, un odore di cera..delle mani che mi frugavano. “Della figa” pensai.. Una lingua mi ispezionò il lobo destro, una mano si infilò sotto la camicia e mi accarezzò il ventre,una lingua mi baciava, un’altra mano andò alla patta… Insomma mi sentivo circondato. In breve fui denudato, ma non mi fu tolta la benda che mi impediva di vedere. Fui spinto delicatamente verso un letto, poi fui scaraventato sullo stesso. Improvvisamente una fitta al capezzolo. Un morso..Ebbi un’erezione immediata.. Qualcuno mi girò e poco dopo una lingua percorreva il mio interno coscia, poi sù fino al culetto…che bello! Ora una lingua mi sollazzava…Ed arrivò improvvisa una frustata!! Male. “Che cazzo…”.
Stai buono. Era Simone.. Poi qualcosa di umido,duro e consistente…pareva..un cazzo!!
Mi girai di s**tto e tolsi la mascherina.. Due meravigliose bionde, con seni fantastici…e due cazzi pazzeschi..
“Simone ma che cazzo hai fatto?”.
Ma non potei dire altro.Una delle due bionde, quella con i capelli sciolti, mi rifilò un ceffone violento.
Rimasi basito. E subito dopo, mi tirò i capelli e mi fece abbassare.. Che voleva… Mi trovai di fronte un serpente enorme, con una cappella rosso fuoco…e cattive intenzioni. “Baciamelo, troia..”. Il tono non ammetteva repliche, e di fianco vidi Simone sbocchinare l’altra bionda, con i capelli raccolti a treccia, anch’essa molto ben dotata. Mi arrivò un altro schiaffone in pieno viso
“Ho detto che me lo devi baciare, troia ! “.
Mi spinse la cappella mostruosa verso la bocca che si aprì. Che situazione surreale…Per quanto fossi porco mai avrei pensato di ciucciare un cazzo.. O era quello che in fondo volevo: provare qualcosa di nuovo.Non era male, solo faticoso da ingoiare… Anzi praticamente impossibile.. La bionda mi tirò forte i capelli e così facendo facilitò il mio lavoro. La cappella era entrata in bocca tutta d’un botto !! Allora ero una troia, matematico. Spingeva e rischiavo di soffocare…ma non aveva pietà, in breve mi trovai con il cazzo in gola e questa spingeva come un assatanata..Improvvisamente una lingua mi frugava il buco del culo, un altro schiaffone mi impedì di girarmi. Era bello sentire quella lingua che si infilava nel buchetto…mentre una mano mi segava… Intanto la bionda con i capelli sciolti continuava imperterrita a scoparmi la bocca
“Hai visto che troia che sei? Aveva ragione il tuo amico…ora ci divertiremo..”.
Non sapevo se fosse una promessa o una minaccia…lo imparai subito. Un dito mi frugò il buchetto, poi diventarono due..e una bocca caritatevole mi sbocchinava. Era l’altra bionda, quella con la treccia. Chiusi gli occhi e mi concentrai per non venire, visto che la stimolazione anale ed il bocchino erano sapienti.. Intanto continuavo ad avere un cazzone in bocca, una salivazione da far schifo, e qualche conato di vomito quando la cappella mi raschiava la gola. Poi il cazzo uscì dalla mia bocca, potei respirare a pieni polmoni…ma…ahiiiaaa…il cazzone stava per rientrare in me, ma da un altro buco.. “No, il culo no!”.
Acqua fresca. Due mal rovesci ed un tirotto ai capelli mi bloccarono. L’altra bionda mi prese le braccia e sentii la cappella che si faceva strada. “Senza crema perché ti voglio fare male, sei una troia cattiva che non merita niente”.
Mi sembrava di bruciare. Il dolore era pazzesco e nemmeno il bocchino dell’altra bionda mi aiutava. Poi con una botta secca, ed un dolore pazzesco, entrò la cappella ed un bel pezzo di cazzo… Si fermò un attimo, le pulsazioni erano a 1000. Mi sentii bloccare le spalle e via, al galoppo partì la mia prima inculata da passivo..Che male e che umiliazione. Davanti a Simone che rideva mentre si segava. L’altra bionda si menava il cazzo,enorme, più grande di quello già pazzesco che mi sodomizzava.
“Stai pronto che poi mi diverto anch’io..”.
Un pò alla volta il dolore calò fino a cessare completamente e far spazio ad un leggerissimo piacere.
A quel punto fui ribaltato e mi trovai a cavalcare il palo da sopra. La bionda con la treccia mi venne sopra e mi sbattè il suo mostro in bocca, o meglio, quel che rimaneva della mia bocca purché ormai sembrava una figa slabbrata.. Sotto mi sembrava di avere un toro arrapato che mi sfondava, sentivo le pareti anali come stracciarsi sotto l’impeto e la massa di quel magnifico membro..Poi sentii caldo, e bagnato, quindi la sborra che scendeva dal culo.Finalmente il grido liberatorio. Aveva sborrato e mi trovavo allagato.. Mi buttò via come uno straccio…presi fiato e mi accasciai di lato…ma subito un altro cazzo premeva. Ed entrò come nel burro. Era ancora più largo del precedente ma ormai il mio culo era apertissimo, e pulsava di piacere. Mi trovai impalato fino alle palle, con schiaffoni, pizzicotti e sputi. La bionda con la coda di cavallo era s**tenata e mi fece a pezzi, mi divise in due, sentivo le ossa scricchiolare, aprirsi.. Ero fuso in lei, mi sentivo il burro tagliato da una lama rovente..
Ero diventato una troia proprio alla vigilia del mio matrimonio.Che beffa !! Mi segai e sborrai schizzando fino alla fine del letto…
La bionda alzò il ritmo, poi si sfilo e mi schizzò un litro di latte in faccia…Avevo gli occhi,il naso, la bocca ed i capelli ricoperti di crema bianca, di latte di toro..da monta… Finalmente mi accasciai sul letto esausto..
Mi ero divertito ed avevo scoperto un nuovo mondo, grazie a quel maiale di Simone che aveva ripreso tutta la scena.
“Così lo farai vedere alla tua cara mogliettina e vi ar****rete, magari lei ti inculerà con uno strap on..”.
Meglio nascondere quella cassetta pensai fra me e me.. Con Veruska e Paula ci vedemmo altre volte, e fu sempre FIESTA..