Davide e Christian
Ero così incredibilmente arrapato, non avete mai avuto quella sensazione di non poter neanche camminare per la strada perché non potete smettere di guardare gli uomini? È insensato. Intendo che vorrei saltare addosso ad ogni ragazzo che vedo. Immagino il suo cazzo nella mia bocca che gocciola sperma, pulsando e muovendosi avanti ed indietro. Quindi alla fine decisi di uscirne dopo sei mesi senza sesso (dopo tutto ho solo 18 anni ed è dura trovare ragazzi della mia età nell’armadio). Cercai fra gli annunci quelli ‘maschio cerca maschio’. Cercai e cercai ed in gran parte erano uomini più vecchi che cercavano cose insolite, non precisamente il meglio per me. Io volevo un bel ragazzo liscio, con un bel cazzo grosso e che non fosse anormale.
Finalmente trovai un ragazzo che si chiamava Davide e, da quello che scriveva, stava cercando un ragazzo la sua età, 18 anni, con cui andare in giro, chiacchierare ed altro. Ci volle del tempo ma trovai il coraggio di chiamare il numero indicato.
“Pronto, Davide?”
“Sì.”
“Ciao, sono Christian e ho visto il tuo annuncio.”
“Oh, ehi, come va?”
“Sto bene, mi stavo chiedendo se volevamo vederci.”
“Puoi spedirmi una foto?”
“Sicuro, aspetta, la invio e poi tu mi richiami.”
A questo punto il mio cuore stava correndo, ero così nervoso. Mi tolsi la camicia e poi mi tirai pantaloni e boxer alle ginocchia. Ho un corpo abbastanza ben fatto, muscoli medi, capelli castani, occhi blu con un cazzo medio di 19 centimetri. Me lo carezzai finché non fu a mezz’asta a circa 13 centimetri e s**ttai due fotografie, uno del corpo intero nello specchio ed una zoomata sulla testa del cazzo che gocciolava leggermente pre eiaculazione.
Un minuto più tardi il telefono suonò.
“Ehi Christian, mi sono piaciute le foto, ci vediamo?”
“Sicuro dove?”
“A casa mia, i miei genitori sono fuori di città per il fine-settimana. Ti mando il mio indirizzo. Quando puoi essere qui?”
“Dammi 20 minuti, devo portare qualche cosa?”
“Fumi?”
“Sì.”
“Portane.”
“Ok.”
“Ci vediamo presto, non vedo l’ora di avere quella testa nella mia bocca.”
Clic.
Wow, ero sorpreso. Non lo potevo credere, finalmente l’avevo fatto. Avevo preso coraggio ed aveva pagato. Mi cambiai rapidamente mettendomi una shirt ed uscii.
Fermai un taxi ed in 20 minuti ero fuori della porta di Davide. Bussai, alcuni secondi più tardi la porta si aprì. Di fronte a me c’era Davide e ragazzi! che visione. Un metro e ottantotto per 81 chili, capelli castani corti, occhi verdi, pettorali increspati e lisci (lo potevo dire perché portava solamente un asciugamano) ed una grande protuberanza. Il mio cuore stava correndo ed io stavo gocciolando per il desiderio, ne sentivo il profumo, era così bello, così dolce, ciò di cui avevo bisogno.
“Ciao, Christian, felice di conoscerti, perché non entri.”
“Ahh, oh…ok.”
“Sei nervoso non è vero?”
“Un po’.”
“Non preoccuparti andrà tutto bene, vieni e siediti.”
Mi prese per mano e mi condusse al divano. Presi uno spinello e l’accesi; l’unica cosa che potevo fare per cercare di calmarmi. Feci la prima tirata, mi fece sentire un po’ più forte e lo passai a Davide.
“Grazie.”
Lui inalò profondamente ed a lungo poi rilasciò attraverso il naso sollevando il torace profondamente. Fu quello che mi perse, mi misi sul pavimento tra le sue gambe e cominciai a carezzargli lo stomaco liscio con la lingua. Scesi lungo la sua pista sottile di peli finché non mi trovai sopra l’asciugamano. Lui continuava a fumare inspirando ed espirando. Mi sembrò che il suo cazzo stesse cominciando a crescere. Tirai lentamente indietro l’asciugamano per scoprire il suo bel membro. Era completamente duro e alto nei suoi 20 centimetri, ma quella non era la parte migliore. Era il cazzo più grosso che avessi mai visto, più grosso di quello degli uomini nei film porno. Non stava diritto ma era appoggiato contro il suo stomaco. Cominciai a far correre la lingua in giù verso la parte inferiore del membro lungo la vena. Presi le palle massicce nella sinistra e gli carezzai l’uccello con la destra mentre lo succhiavo. Davide emise lamenti di piacere in mezzo a sbuffi di fumo. Ora le sue gambe si stavano contorcendo. Io lo presi dentro completamente. Lui cominciò a fottermi lentamente la bocca, il suo cazzo colava pre eiaculazione. Aveva un sapore così buono. Ora stavo succhiando con forza, bagnai di saliva il dito sinistro e gli massaggiai il buco del culo. Ora si lamentava con forza. Inarcando la schiena si sdraiò indietro ed alzò le ginocchia in aria. Io gli afferrai le gambe e le tenni più in alto. Il suo sedere era perfetto, rotondo e sodo, con peli molto piccoli intorno al bel piccolo buco del culo. Lo vidi aprirsi e cominciai a leccarlo in cerchi andando a poco a poco dentro. Era un sapore così buono, di ragazzo, sudore e sedere. Non c’è nulla di meglio.
“Oh, dio Christian! Come sei bravo, e pensare che credevo che fossi timido!”
Mi afferrò la nuca e spinse la mia faccia più profondamente nel suo sedere. Ora ero seppellito dentro, il mio cazzo era così duro che pensai che i miei jeans si sarebbero rotti. lo sperma mi gonfiava il sacco e mi sbottonai i pantaloni per fare prendere aria al mio pene. Vidi gli occhi di Davide muoversi verso di lui, mi afferrò sotto le braccia e mi girò, era così forte. Il suo cazzo ora era diritto e puntava verso di me. Mi tolse i pantaloni, mi fece girare sulla pancia e mi tirò in ginocchio. Le mie mani erano sul bracciolo del divano e lui era dietro di me. Sentivo il suo cazzo sudato e caldo appoggiato alla mia schiena; aveva le braccia intorno al mio torace e mi stava baciando il collo, le sue mani si mossero verso il basso e mi circondarono il pene carezzandomi la testa tra pollice ed indice.
“Sei così eccitante!” Mi bisbigliò in un orecchio, il mio corpo stava tremando.
Mosse lentamente la lingua in giù sulla mia schiena, le sue mani si spostarono sulle mie anche. Si inginocchiò dietro di me e cominciò a giocare con me. La sua lingua rotolò inrono per il mio sedere, le sue mani spingevano per allargarmi le natiche. Era così bello. Era la prima volta che venivo leccato così. Spinse la lingua dento e fuori, dentro e fuori.
“Posso incularti?” Chiese.
“Sì” dissi io.
“Sei vergine?”
“No, ma l’ho fatto solo una volta così sarà più facile, ok?”
Prima che io potessi aggiungere qualche cosa d’altro Davide aveva cominciato a lubrificare il suo cazzo ed il mio sedere. Mi fotteva con le dita per allentarmi. Poi cominciò a scendere su di me. Strisciava la testa del cazzo su e giù lungo la mia fessura. Poi mise lentamente l’uccello dentro di me, dapprima solo un paio di centimetri e cominciò a muoverlo.
“Oh dio!” Gridai.
Era stupendo, il pensiero dei suoi 20 centimetri pulsanti dentro di me mi resero così arrapato che avrei potuto scoppiare. Ora aveva circa la metà dentro di me e gridavo. Lui doveva tenermi fermo; io mi scuotevo. Il suo cazzo era così grosso, era come prendere la punta di una mazza da baseball. Ora era completamente dentro, tutti i 20 centimetri, le sue palle mi schiaffeggiavano il sedere quando andava avanti ed indietro.
“Cambiamo posizione.” Disse.
“Ok.”
“Mettiti su di me e siediti sul mio uccello.”
Estrasse il pene appiccicoso ed io con un brivido scesi dal divano. Davide si sdraiò sulla schiena. Vedevo il suo cazzo pulsare e le sue palle ora erano contratte, era chiaro che era vicino all’orgasmo, ed anch’io lo ero. Mi misi su di lui, lui mi tenne da sotto le braccia e mi abbassò lentamente sopra il suo uccello. Lo presi in un po’ più velocemente questa volta, pompando il mio corpo su e giù. Aveva il mio cazzo nelle sue mani e mi stava masturbando mentre strofinava le palle.
“Ehi, vuoi incularmi mentre ti inculo?” Chiese.
Non aspettò la risposta. Un secondo più tardi aveva allungato una mano sotto il divano senza spostarsi, aveva estratto un dildo di vetro di media grandezza e me lo aveva messo in mano. Anche se non avevo mai usato questo genere di cose non mi ci volle molto per imparare. Mentre Davide mi inculava con più forza, massaggiai lentamente il suo sedere con lubrificante e feci scivolare dentro il dildo. Ora lui mi stava veramente fottendo spingendo sempre più forte ed altrettanto facevo io. Ambedue gridavamo ed i nostri corpi si scuotevano. Il suo culo era congestionato per il dildo che avevo spinto nel suo sedere e mi stava stofinando violentemente il pene.
“Davide, oh mio dio, Davide vengo!.”
“Christian! Oh, Christian! Anch’io!”
Spinse ancora più forte mentre faceva correre velocemente la mano sul mio uccello.
“Davide! Io voglio che mi sborri in faccia!”
Mi tolsi da lui che mi fece sdraiare e si sedette sul mio torace sempre col dildo dentro di se. Spinse il suo cazzo giù nella mia gola mentre io gli massaggiavo le palle e giocavo col dildo nel suo culo. Ora Davide si scuoteva e tremava, il suo cazzo si irrigidì e capii che stava venendo. Sentii il suo buco del culo contrarsi intorno al dildo.
“Oh dio, Christian scoppierò!”
Tirò fuori l’uccello all’ultimo momento e mi venne sulla faccia. Il suo sperma era caldo ed appiccicoso; si estrasse il dildo e si sdraiò per un momento sul mio torace e poi disse: “Tocca a te.”
Mi prese il cazzo, si mise in ginocchio e lo succhiò. Gli diedi il dildo e me lo infilò fottendomi dentro e fuori. Ero così vicino all’orgasmo e penso che lui lo capì. Potevo vedere l’eccitazione nei suoi occhi. Succhiò e giocò col mio buco del culo finché non gli riempii la bocca calda con più sperma di quanto penso di aver mai sparato in vita mia. Gli diedi un tale carico che non riuscì ad ingoiarlo tutto, gli gocciolò fuori della bocca e giù per le guance. Era incredibile. Crollammo uno sull’altro.
“E’ stato grande!” Disse Davide.
“Sì!” Risposi.