La pioggia di Giugno,il cielo scuro,i lampi che illuminano l’esterno della mia stanza,il vociare dei miei genitori nella cucina,le mille immagini nella mia mente,ricordi,pensieri,parole,una sigaretta accesa fra le dita.Da quel giorno in macchina con Caterina,sono passati due mesi,non è più successo niente fra noi,ci siamo visti pochissimo,”aveva sempre da studiare”,l’ho lasciata fare,non avevo voglia di lei.Non avevo neanche più voglia di guardare le solite immagini sul computer,negli ultimi due mesi,la mia natura selvaggia premeva sempre pià insistentemente e nella mia mente si materializzavano fantasie sempre più perverse.Caterina non sà,che in questi due mesi l’ho tradita come potevo,quando me ne capitava l’occasione,lei a casa a studiare io nei locali a divertirmi con sconosciute,con cui dividevo violenti orgasmi nei cessi dei locali.Freneticamente iniziai anche a frequentare i luoghi dove c’era Stefania,non la incrociai mai,si era dileguata nel nulla e anche le notizie su di lei iniziarono a scarseggiare.Quella sera di Giugno non c’erano inviti interessanti,Caterina stava ripassando gli appunti per l’esame che avrebbe sostenuto la mattina dopo,le telefonai come ogni sera,con le solite parole
-Ciao che fai?-
-Amore..studio..studio…ma domani sera sono tutta tua…-sentiì che sorrideva,trasalì in me rabbia
-Che culo!-le risposi,il suo sorriso si spense
-Ch.che hai Carlo?-
-Nulla dai ci vediamo solo cinque minuti?-in quei due mesi mi aveva evitato gentilmente,io non avevo mai insistito,ma si capiva che quella sera l’aveva segnata
-Domani..ok?-rispose con aria materna,ma il mio cazzo già era fra le mie mani,in erezione,avevo bisogno di sfogarmi con qualcuna.
-No facciamo mai..che ne dici?-
-Carlo…ma lo sai che domani ho l’esame…mi dispiace che in queste settimane ti ho ignorato ma sai anche quanto tengo a quest’esame…domani sera sarò tutta tua…saprò farmi perdonare vedrai…-lei non aveva nessun tipo di idea delle mie idee di perdono,ma anche questa volta la lasciai fare,sul display del cellulare un messaggio mi invitava ad una festa di diciotto anni,quindi la mia sete di sesso in qualche modo si sarebbe placata lì.
-Daccordo,buono studio io…vado a bere una birra con Mario,ma domani sei tutta mia..-
-Ti amo Carlo ciao…-
-Sisi ciao-chiusi la telefonata e mi avviai verso il locale,già pieno di gente,ragazzi,ragazze,musiche,alcool,balli,risate,io lontano anni luce,seduto su di un divanetto a cercare una preda,che si materializzò pochi istanti dopo.Sigaretta fra le labbra,marcate di rosso fuoco,capelli biondo scuro tirati all’indietro e racchiusi in una treccia alta,occhi azzurri segnati dal nero del mascara,fasciata in un microabito rosso,che le scopriva le gambe fin sopra il ginocchio e che da seduta le si faceva intravedere il perizoma.Seno piccolo ma si vedeva che non portava reggiseno,piccole rughe attorno alla bocca,ben nascosto dal trucco,a occhio e croce poteva essere una parente della festeggiata,forse sui quaranta anni abbondanti.Era seduta come me su di un divanetto poco distante,trovato il suo sguardo le sorrisi,fece la stessa cosa,lo presi come un invito e mi avvicinai a lei.Provammo a scambiare qualche parola ma la musica era altissima e capiì solo che aveva 47 anni,portati paurosamente bene,che il marito era da qualche parte in sala a ballare con la figlia e la nipote,che quindi era la zia della festeggiata.
-BEVIAMO QUALCOSA??-urlò,feci di si con la testa e ci avvicinammo al bar,lei ordinò un Martini liscio,io feci lo stesso e lo bevvi in un sorso,mi faceva letteralmente schifo il Martini,continuammo a parlare,facilitati dal fatto che il bar era un pò più distante da quell’orgia musicale.
-Come ti chiami?-
-Sono Carlo..tu?
-Ti chiami come mio marito…Sandra,come mai qui,sei un amico di Lorenza?-feci una smorfia innocente,negli approcci non avevo nessun piano,mi guidava il mio istinto o il mio cazzo
-In realtà mi ha portato un amico,non sò neanche chi cazzo sia Lorenza…fortunatamente ho incontrato te…-fece un sorriso,mentre fissava il marito che si strusciava con le amiche della nipote.
-Guardalo…cinquantanni e ancora dietro alle ragazzine…che tristezza..lui e che tristezza io qui a fissarlo gelosa…-capiì subito la situazione,le presi una mano gentilmente,gliela baciai
-Sei bellissima e lui un’idiota…gli uomini sono così…lascia perdere…-fu sorpresa dal mio gesto e in realtà anche io mi sorpresi,le presi la mano e la trascinai in pista.
-Facciamogli vedere che sei ancora una donna,Sandra,balla con me…-le sussurrai ad un orecchio,mentre con una mano l’avvicinai a me,strusciandomi a lei.Sulle prime si irrigidì,poi il suo sguardo ritornò al marito,che era schiacciato come una sottiletta fra due ragazzine ubriache e urlanti e prese a ricambiare lo struscio,aveva movenze da gatta,me lo fece diventare di marmo in pochi istanti,appena i nostri sessi,ben imprigionati nei nostri abiti,si incollarono.Le misi una mano sulla schiena,per avvicinarla di più,con delicatezza me la spostò sul suo culo e mi fissava negli occhi,sembrava che mi stesse fissando la notte,c’era da perdersi in quello sguardo.Diventai audace,ora era il mio cazzo a parlare
-Sandra,sei molto sexy lo vedi?Quello stronzo di tuo marito è solo un povero coglione…-cercai le sue labbra,lei si scostò di s**tto,si irrgidì
-Cosa fai?-si staccò dalla mia prese,era visibilmente incazzata,anche se potevamo notarlo solo io e lei,il resto della gente ballava,pomiciava,si strusciava,perfino il marito non si accorse di niente.Si allontanò senza una parola,la seguiì con lo sguardo,la vidi scomparire nei bagni,pochi istanti dopo la seguì.Stranamente era deserto,si sentivano solo i suoi singhiozzi,all’interno dei bagni per donne,apriì la porta e la trovai seduta a terra,rannicchiata,mentre fumava una sigaretta e una lacrima nera le rigava il viso.Presi posto accanto,le accarezzai i capelli,le asciugai le lacrime,in fondo sapevo ancora come consolare chi stà soffrendo.
-Sandra sei una donna bellissima…-le baciai la bocca,stavolta mi lasciò fare,sembravamo due ragazzini,baciava bene,sentivo la sua lingua cercare la mia,accarazzerla.Le iniziai lentamente a toccare un seno,avevo visto bene non portava il reggiseno,dal vestito si poteva toccare la sua eccitazione,audace portai la mano sotto il suo vestito,spostai di poco il perizoma che portava e con le bocche sempre ben incollate,le inziai a stuzzicare il clitoride.Mi baciava,gemeva e mi baciava,forse l’alcool aveva fatto il suo decorso,forse ne aveva voglia,non saprei,la sua mano scivolò sui miei pantaloni,l’aprì e il mio cazzo finalmente libero,svettava duro come non mai.Silenzio irreale in quel cesso,mentre prepotente la musica veniva bloccata dalla porta che ci separava dal mondo.Mi alzai,spalle alla porta,lei da donna esperta capì,si mise in ginocchio,mi abbassò i pantaloni fino alle caviglie,lo prese tutto in bocca in un colpo solo arrivò alle palle,la guardavo silenzioso,rimase così per alcuni secondi,occhi chiusi,poi l’aprì,liberò la bocca,mi guardò
-Sai di buono…-disse maliziosa e iniziò con un ritmo lento uno dei pompini più belli che abbia mai ricevuto.Negli ultimi mesi i miei erano sempre stati atti violenti,ma in quel momento volevo godermi la sua bocca e goderci dentro,presi la sua treccia fra le mani e inziai a darle il ritmo,per abitudine più che altro.Lei sembrava gradire,succhiava,si fermava,leccava le mie palle,raggiungeva il buco del culo con la lingua,mentre con la mano continuava a masturbarmi,poi lo riprendeva in bocca,fino in gola.Stavo per esplodere quando la porta alle mie spalle si aprì,una voce conosciuta,eri di spalle non potevo ancora vedere di chi era,esclamò
-ZIA MA CHE CAZZO FAI!!!!-la donna si bloccò,il viso sfatto e arrapato,non disse nulla si sistemò in fretta e uscì,io mi girai e lo stupero divenne irrazionalmente eccitazione.Davanti ai miei occhi e al mio cazzo dritto c’era Caterina,tirata a sera per la festa,e meno male che doveva studiare per l’esame.Spalancò la bocca,stava per dire qualcosa,la trascinai in uno dei bagni,le tappai la bocca con una mano e chiusi la porta,non sapevo bene cosa avevo in mente ma ero eccitato e dovevo in qualche modo liberarmi.
-E tu che cazzo ci fai qua non dovevi studiare eh??!?!-lei era atterita,farfugliava,tolsi la mano davanti alla sua bocca
-Ero passata un attimo a fare gli auguri a mia cugina….MA TU CHE CI FACEVI IN BOCCA A MIA ZIA???-iniziò con piccoli pugni a cercare di liberarsi dalla morsa,ma la tenevo da dietro e i suoi gesti erano goffi e senza forza.Presi a ridere
-E tu che ci fai qui è così che negli ultimi mesi passi le serate?A troieggiare in mia assenza?Ma ora sei qui..-portava una mini nera,con un colpo secco le aprì le calze,spostai il perizoma e la penetrai,lei disse solo
-Cazzo….-iniziò a piangere,più piangeva più la offendevo
-Ora piangi vero stronza?Sei solo una puttana lo sai?E avevi detto che eri la mia puttana ma a quanto pare lo sei di tutti e meriti una punizione…-mentre la possedevo selvaggiamente le tiravo i capelli con violenza,mentre torturavo con le dita il suo seno destro
-No non è così-piangeva-sono tua scusami ti prego…è che..che..ahh-i miei colpi erano decisi e violenti,stavo sfogando tutta la mia rabbia ed eccitazioe dentro di lei.Lei era divenuto un corpo senz’anima,umiliata ancora una volta
-Hai visto la tua zietta come lo succhia?Tu potresti imparare molto lo sai?-
-Carlo cazzo ti prego…ahhh-non godeva,non gemeva,in cuor suo sperava solo che tutto finisse presto,sfilai il cazzo dalla sua fica,strappai il piccolo perizoma che portava,lei stava per girarsi,credeva avessi finito,ma con una mano la tenevo ferma per il collo,con l’altra aiutai il cazzo ad entrarle nel culo.Un unico colpo secco,il suo urlo agghiacciante,la musica fuori che copriva tutto.
-Oddio no che fai….ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh-iniziai a fotterle il culo,voracemente,lo sentivo allargarsi sotto i miei colpi,lei piangeva disperatamente,immobile,pregando che tutto finisse il più in fretta possibile.Dopo un tempo indefinito,sentiì che stavo arrivando,ero nel culo ma io non volevo questo.Feci uscire il cazzo fuori,lei si girò di s**tto,come un a****le ferito e tradito mi guardò,le sborrai in faccia e fra i capelli,qualche schizzo le imbrattò il bel vestito che indossava per l’occasione.La feci alzare,mi alzai i pantaloni,la presi per un braccio,aprì la porta del cesso e la portai davanti allo specchio
-Vedi..amore..guarda quanto sei puttana…ora vai in pista e mostrati a tutti come veramente sei…-immaginavo qualsiasi tipo di reazione,mi aspettavo un pugno,uno schiaffo,non fece nulla,si guardava e piangeva,ripetendo
-Perchè..perchè???-le risposi sadico
-Perchè ami il cazzo….fattene una ragione…ora scusami ma c’è tua zia che mi aspetta…-la spinsi un pò distante da me,lei ebbe un sussulto di orgoglio
-Non mi cercare più…-con un filo di voce,riuscì solo a dire.La guardai,con disprezzo,risi alla sua affermazione
-Ringraziami piuttosto..potevo fare molto peggio…-era il mio addio,il trionfo del mio lato oscuro,la lasciaì lì,in quel cesso,lasciaì lì tutta la mia vita precedente.Ormai ero diventato qualcosa che non riuscivo a capire e non riuscivo a contenere.Prima di uscire dal locale incrociai lo sguardo di Sandra al bar,la salutai con un cenno della testa,l’aria calda della notte abbracciò il resto dei miei pensieri.
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Iniziazione (Finale)
Stefania tornò in camera dieci minuti dopo,vestita delle sue nudità,come se fosse la cosa pià normale di questo mondo.Le linee perfette dei suoi seni,nascosti dai suoi capelli neri,le sue gambe nude e perfette,che mettevano ancora pià in risalto la sua fica rasata.Si avvicinò a me che ero ancora sporco dei miei umori,volevo sentire ancora addosso il suo profumo,la sua vita che si mischiava con il mio sudore e la mia sborra.Avevo un milione di domande,ma era capace di rendermi completamente avaro di parole,la ammirai,mentre si stese accanto a me
-Carlo-esordì-questo è stato il mio addio non ci vedremo più..mai più..-lo diceva senza guardarmi in faccia.Mi spiazzò di nuovo,tentai di abbracciarla ma mi respinse
-Ho fatto qualcosa di male?-riusciì solo a domandare,sembravo un bambino che viene sgridato e non capisce il perchè
-Nono.-si girò e la sua nuca divenne la mia interlocutrice-Soltanto che non ne posso più di te..lo sai che a me non piace avere legami…abbiamo superato il limite,ero venuta solo a prendere il cellulare non sò come sia potuto succedere tutto questo..-ero disorientato,era questo quindi che stava dicendo al telefono.
-Mi dispiace io ci tengo a te e oggi sono stato bene..-sentiì un sospiro profondo,avevo capito che doveva farla finita con me,ma almeno mi doveva dare delle spiegazioni plausibili,che purtroppo non tardarono
-Sei stato la scopata peggiore della mia vita…impacciato,infantile..-si alzò voltandosi verso di me con rabbia irraggionevole,prese da terra i suoi indumenti e iniziò a vestirsi,io ero impietrito.
-Non capisco…sei tu che…-
-Sisi-i suoi occhi di fuoco lanciavano sguardi assassini,mentre si vestiva in fretta-E’vero ma credevo che….credevo tante cose…e invece sei solo un segaiolo senza fantasia…sei cosciente di questo…ma cresci..cazzo…anche ora ti stò offendendo e tu continui con la tua nullità…sono stanca…capisci?Stanca dei tuoi amorevoli gesti del cazzo….sei senza speranza…cazzo..Carlo vaffanculo…-prese la sua borsa e andò via senza aspettare la mia reazione,anche perchè sapeva benissimo che le avrei regalato l’ennesimo silenzio.Umiliato,mi alzai per andare verso il computer,volevo solo distrarmi,non pensre a niente,stormirmi,passai tutta la giornata a guardare porno e segarmi,non sò neanche io bene quanto tempo passò,prima che spensi i miei pensieri e riusciì ad addormentarmi.Quella sera per l’umiliazione subita,pensai davvero di farla finita,neanche le chiaviche di fogna sono trattate così e non lo meritivo,e forse quest’ultimo pensiero di orgoglio riuscì a distogliermi dai pensieri di morte che mi avevano accompagnato tutta la giornata,vedendola andare via.Passarono tre mesi,non la cercai,sarebbe stato paradossale,qualcuno ogni tanto mi dava sue notizie,chi l’aveva vista in quel dato locale,ubriaca a mettere lingue in bocca ad un’amico,chi l’aveva incrociata al mare completamente nuda a nuotare e chi ci era finito a letto e mi raccontava particolari che sinceramente non destavano alcun interesse.Qualcosa in me era innegabilmente cambiato,non provavo più alcuna emozione e anche i video porno non riuscivano a regalarmi nessun tipo di soddisfazione.Iniziai ad uscire la sera,sempre più spesso,cosa normale per un ventenne,non per me,incontrai Caterina,una sera,sembrava un angelo con quel caschetto biondo scuro e due occhi blu mare.Uscimmo per un pò insieme e iniziammo una relazione,molto ingenua,tanti baci,tante carezze e romanticherie varie.Lei mi riempiva di attenzioni e complimenti,dentro me,invece,stava crescendo qualcosa,un lato oscuro che non conoscevo affatto.Una sera,stava parlando con un suo cugino,non lo dimenticherò mai,era il compleanno di sua madre e mi invitò per farmi conoscere i suoi parenti.Passai la serata a bere,bere tanto,mi mancava da morire Stefania,scacciavo i pensieri così,barricato su di una poltrona a osservare.Ad un certo punto senza salutare nè niente mi avviai verso l’uscita,Caterina mi notò e mi inseguì
-Tesoro dove vai non aspetti che aprano la torta..-
-Sono stanco vado a dormire e poi..sei in buona compagnia con quello là..-e con la testa indicai il cugino che notò e mi salutò con la mano e un sorriso.Lei vide la scena,sorrise,di quei sorrisi che scioglierebbero chiunque
-Amore ma è Tommaso,è mio cugino che vive lontano,stavamo solo parlando…-la presi per un braccio,la portai fuori casa e chiusi la porta
-Vorresti fartelo vero?Di che parlavate di quanto sono inutile?Vero?Rispondi?-cercava di liberarsi dalla mia stretta.
-Carlo mi fai male così…che ti prende…cosa dici??-stava iniziando a piangere,liberai il suo braccio
-Che ci sarebbe di male…è un bel ragazzo…magari ti eccita anche più di me…-prese a singhiozzare,la sua voce era un sibilo
-Carlo cos’hai..perchè dici queste cose..-
-Perchè ti ho visto…sorridere con quell’intimità che solo due amanti hanno…te lo fai vero?Che giochini vi piacciono?-
-Ma che cazzo stai dicendo Carlo??!?E’mio cugino CAZZO!!-l’abbracciai,le accarezzai i capelli
-Hai ragione…è tuo cugino…-lei si calmò,per un attimo,mi chiedeva scusa,senza una ragione plausibile
-Lo sai che non mi permetterei mai di farti soffrire-mi disse-io farei tutto per te..-continuò e a quel punto presi la sua mano e me la portai sul cazzo,lei era impietrita,mentre accompagnavo la sua mano ad aprirmi i pantaloni.
-Davvero?Dimostramelo…voglio che me lo succhi…ora!-non aspettai risposta,mi sbottonai i pantaloni,cacciai il mio cazzo in erezione e la spinsi giù,finchè non era in ginocchio davanti al mio cazzo.Presi la testa e con un colpo secco le penetrai la bocca,non sò se le piaceva o mi stava assecondando,non l’ho mai saputo,ma iniziò a succhiarmelo,velocemente,forse per finire prima quell’atto di violenza gratuita.Me ne accorsi,staccai il cazzo dalla sua bocca,mi chiusi i pantaloni.
-Lo vedi quanto sei puttana?-e mi allontai,lasciandola così,fra le lacrime di rabbia e vergogna che le solcavano il viso,davanti la porta della sua casa in festa.Una volta a casa riaccesi il cellulare,vidi che Caterina mi aveva provato a telefonare e c’erano due messaggi,il primo “Carlo ma cos’hai?” il secondo “Carlo ti prego parlami”.Doveva essere furiosa invece chiedeva spiegazioni,risposi con il seguente messaggio “Ti aspetto domani pomeriggio a casa,scusami ho esagerato,non reggo l’alcool,ti amo” accesi il computer e mi misi a guardare i video di Stefania,finì con un orgasmo fortissimo e intenso,proprio quando sul cellulare comparve un nuovo messaggio di Caterina “Ti amo anche io…ma come è difficile amarti”.”Ti passo a prendere con la macchina scendi fra dieci minuti” non sò bene perchè risposi così,i miei pensieri erano liberi e confusi,poco dopo,con il cazzo completamente sporco della sega precedente,arrivai sotto casa sua,era già lì,entrò in macchina,mi abbracciò forte,sentivo che non portava il reggiseno evidentemente si era vestita in fretta,mi eccitai mentre lei diceva
-Scusami Carlo scusami ti prego…non ti lascerò più solo..scusami..davvero…-le accarezzavo i capelli,le sfiorai le labbra con le mie,ci baciammo per un tempo indefinito,mentre la notte fuori era alta.Infilai una mano sotto la sua maglietta,lei mi lasciò fare,presi il suo capezzolo destro fra l’indice e il pollice,glielo iniziai a stringere,gradiva con piccoli sospiri.Con il palmo della mano mi iniziò a massaggiare la patta dei pantaloni,la mia erezione aveva raggiunto il massimo,sbottonai i pantaloni e lo feci uscire,lei prese a baciarmi con foga mentre lentamente lo strinse fra le mani.
-Aspetta-la fermai,mentre alzavo la sua gonna e le sfilavo le sue mutandine-voglio che ti masturbi davanti a me…-mi sorrise,si tolse anche la gonna e chiudendo i suoi splendidi occhi prese a toccarsi lentamente,io feci lo stesso.
-Vado bene così?-mi disse e non sò perchè a quelle parole s**ttò qualcosa dentro me,mi catapultai addosso a lei,le baciai la bocca,i seni,con un colpo secco la penetrai e iniziai a spignerle il mio cazzo dentro,quanto più potevo.
-Si Carlo…Oh si…quanto ti amo..amami…-le sue parole mi infastidivano e glielo dissi
-Stai Zitta!Ti piace averlo dentro vero?-aprì di colpo gli occhi,nella penombra erano ancora più blu,sorrise
-Si mi piace avere il tuo CAZZO dentro…-esaltò la parola cazzo e la cosa mi eccitò ancora di più,presi un ritmo ancora più frenetico
-Sei davvero una troia lo sai?-
-Si-iniziava a stare al gioco,povera piccola Caterina,non sapeva in che situazione si stava andando a ficcare
-Dillo sei una troia e volevi scoparti tuo cugino vero?-
-Sisi come dici tu…sono la tua troia…amami Carlo..-
-Non ti permettere…-dissi fermandomi e staccandomi da lei-sei solo una puttana e non meriti amore lo sai vero?-travisò le mie parole,pensava che anche quello faceva parte del gioco
-Si,Carlo,scusami ancora…sono la tua puttana…ritorna dentro me..-indubbiamente oltre che bella era capace di stupirmi.Presi il mio cellulare,lo misi in modalità video,iniziai a riprenderla
-Voglio che me lo prendi in bocca,ora!-
-Spegnilo…-mi disse mentre cercava di coprirsi,non l’ascoltai la tirai a me e inquadrai per bene quella bocca sul mio cazzo.
-Succhia troia,pensa che sono quello stronzo di tuo cugino..-la stavo umiliando oltremodo,non sò perchè lei prese a succhiarlo lentamente,anzi,con occhi di fuoco si mise in modo di guardare dritto nell’obiettivo,quasi a sfidarmi
-Vado bene così?Mi vedi con il tuo cazzo in bocca si?-disse mentre vedevo il mio sesso scomparire e riapparire lentamente,la sua lingua che accompagnava la lungezza fino alle palle,le succhiava,prese a massaggiarle con una mano,mentre con la bocca si occupava di me e con l’altra mano si sistemava i capelli dietro l’orecchio.Sborrai una quantità indefinita nella sua bocca,lei lasciò cadere tutto sul mio cazzo,ripresa perfettamente,il suo viso era sfatto,umiliato nell’anima,ma mi stupì ancora.
-Grazie!-mi disse,sempre fissando il cellulare,lo spensi,l’abbracciai in maniera sincera,mentre un rivolo di sborra le cadeva sulla coscia.Non mi chiese spiegazioni,mi sorrideva e io sentivo di amarla,un amore malato,ma sempre amore.Tornò a casa sua,dandomi un ultimo bacio appassionato,tornai a casa mia,felice di aver,almeno per ora,soddisfatto il mio lato oscuro..
Iniziazione..(seconda parte)
Mi allontai un istante,andai nel bagno a pulirmi,la testa pulsava di mille pensieri,volevo Stefania a qualsiasi prezzo,ora più di prima.Lentamente ritornai a spiare la coppia,erano abbracciati e Giulio le sussurrava frasi molto dolci,ero confuso,non capivo cosa stesse succedendo.
-Piccola sei davvero fantastica…potremmo partire insieme il prossimo week end,ti piace tanto andare sul Lago in questo periodo,te lo ricordi?-la mia amica con un gesto leggero,sposto una ciocca di capelli dagli occhi,lo guardò
-Dici sul serio…te lo ricordi ancora?-
-Certo..come potrei…fu lì che facemmo l’amore la prima volta sotto le stelle,fu magico…fu..-lo interruppe
-Unico-e ripresero a baciarsi con avidità,lei completamente nuda,lui con i pantaloni abbassati e il cazzo moscio.No!Non capivo cosa succedeva,poco prima la stava trattando come una lurida troia e ora come l’amore della sua vita.Ritornai in salotto,seguito qualche minuto dopo dalla coppia,ognuno riprese la sua posizione.Giulio interruppe il silenzio,che stranamente non era per niente imbarazzante,in fondo loro non sapevano che io avevo visto tutto.
-Cazzo è tardi,Stefania ti accompagno a casa che domani ho la sveglia alle sei…-la mia amica si rannicchiò sul divano,abbracciò uno dei grosssi cuscini
-Giulio vai io mi fermo qui-lo guardò con aria di sfida-non sarai mica geloso no?-lo scenario e i toni erano cambiati nuovamente,mi sentivo spiazzato,ma incuriosito
-Figurati…-mi osservò,evidentemente trasse le sue conclusioni-fa come cazzo ti pare,io vado…-mi strinse la mano,io non dissi nulla,le diede un ultimo bacio appassionato e si dileguò nela notte.Se fossimo in un film,ora lei inizierebbe a stuzzicare il mio cazzo con i suoi piedi,magari con voce sensuale commentarne la durezza.E se fossimo in un racconto di fantasia io appena Giulio è scomparso dalla scena le sarei saltato addosso.Ma nella realtà dei fatti,andò precisamente così.
-Sai Carlo forse ti devo delle spiegazioni…-finsi indifferenza,non era la prima volta che faceva confessioni intime,anche se evidentemente aveva sempre tralasciato parecchi particolari…
-In che senso?-le chiesi
-Giulio…io e lui…ecco noi abbiamo questo rapporto qui…quando gli va ci vediamo…ma non stiamo insieme…io sono libera lo sai…-si mise seduta,mentre con le mani riordinava i capelli.
-Si..-sembravo un deficiente,non sapevo dove voleva arrivare e non sapevo cosa rispondere
-Io lo amo ma devo accontentarmi…forse magari..un giorno…-vidi due grosse lacrime solcare il suo viso,feci quello che facevo sempre,l’abbracciai forte,la consolai,mentre diceva frasi confuse,e visto che non siamo nè in un film nè in un libro…finì così…lei beata nel mio letto,a sognare una vita migliore…io a spararmi l’ultima sega prima di addormentarmi,pensando a quel che avevo visto…La mattina la svegliai con caffè e cornetto,le portai la colazione a letto,lei mi ringraziò per tutto,aggiungendo
-…come al solito…-si preparò in gran fretta e la vidi andare via,mi sentivo un perfetto coglione e sicuramente lo ero.Solo in casa,non avevo voglia di uscire nè di vedere nessuno,freneticamente iniziai a girare i vari siti di sesso che conoscevo,cercando in qualche modo di appagare la mia sete,cancellare in qualche modo quelle immagini dalla mia mente.Non trovai niente,quando il mio sguardo notò che Stefania aveva dimenticato il suo cellulare a casa mia.Lo presi,sulle prime stavo per telefonarle per dirglielo,quando iniziai a sfogliare la sua galleria di immagini,c’erano quelle solite,con le amiche,alle feste,scene ordinarie,niente di eclatante,se non la sua esagerata bellezza.Decisi,quindi,di attaccare il cellulare al mio computer per copiare quelle foto,una volta finito mi accorsi che erano state copiate anche delle cartelle nascoste,non le avevo notate,avevano date e ora,ma nessuna dicitura.Incuriosito apriì la prima.Subito sul monitor apparvero due tette,sporche di sborra e una stretta allo stomaco mi provocò un erezione.Scorrendo si vedeva un cazzo che le sborrava addosso,sui seni,in faccia fra i capelli e alla fine c’era un video…Lo apriì voracemente,mentre avevo liberato il cazzo e lo tenevo fra le mani.Lei aveva le mani legate dietro,era sudata e nuda,un ragazzo le stava parlando
-Puttana cosa preferisci…sono generoso oggi….a te la scelta..-le chiedeva mentre se lo menava lentamente vicino alla sua bocca
-Regalami il tuo nettare…ho voglia di calore…-
-Non è la risposta giusta…-e le diede uno schiaffo sui seni,lei mugulò,facendo una sforfia di dolore
-Mi perdoni…sono la sua puttana….vorrei la sua sborra…-
-Così va meglio…-le tirò i capelli senza violenza-E dove la vorresti…-
-La prego..ovunque…mi riempia…-non se lo fece ripetere che esplose una copiosa quantità in faccia,sui seni e sui capelli,preceduto da un cavernoso suono gutturale di godimento.Il primo video finì così,ero sul punto di sborrare anche io,che aprì la seconda cartella.In tutto erano cinque cartelle nascoste,ognuna con foto e video diversi,ora con un cazzo in bocca,ora con un vibratore fra le cosce.Non sò quanto sborrai su quelle immagini,la mia amica amava il sesso e lo praticava in maniera estrema,mille pensieri ma bussarono alla porta,cercai di ricompormi,aprì e Stefania si materializzò davanti ai miei occhi.
-Scusami….-mi disse e mi mise la lingua in bocca,baciandomi per diversi istanti voracemente sull’uscio della porta.Ricambiai,il cazzo mi tornò in tiro subito,appena le nostre lingue si toccarono,la portai dentro casa,chiusi la porta e continuai a baciarla,mentre con le mani toccavo i suoi seni.
-Succhiameli se vuoi..-mi disse con tono materno e non mi feci sfuggire l’occasione,li stringevo,li baciavo,li succhiavo…sentìì la mia eccitazione finire in un copioso orgasmo,senza che lei facesse niente,mi staccai un attimo,lei se ne accorse e sorrise
-Così presto?-domandò,cercai qualche scusa ma in realtà mi sentivo umiiato,ma lei mi sorprese ancora
-Ti pulisco io aspetta..-mi prese per mano e mi portò in camera mia,fortunatamente il suo cellulare non era attaccato al computer,lo vide e disse
-Ecco dove lo avevo dimenticato-mi fece stendere sul letto,mi sfilò i pantaloni e liberò il mio cazzo moscio e pieno di sborra.Delicatamente iniziò a leccare attorno il mio cazzo,lentamente alternava con le palle,mentre con la mano massaggiava il buco del culo.Tornai istantaneamente in erezione,ero impietrito,non sapevo che fare,le accarezzai i capelli,lei prese la mia mano e piantando la sua bocca sul mio cazzo,mise la sua mano sulla sua testa.L’avevo visto fare mille volte nei film,spingevo la sua testa lei sembrava gradire,prese l’altra mano e la portò sui seni,mentre glieli massaggiavo,a dirla tutta goffamente,lei prese a masturbarsi,succhiandomi il cazzo e alternando mugoliì.Si liberò dei suoi pantaloni,il mio cazzo era in erezione completa,mise un dito sulla mia bocca
-Ora ti voglio dentro…-salì su di me e iniziò a muoversi lentamente,ero dentro di lei,ero in paradiso.
-Ti amo Stefy..-le sussurrai,mentre il suo ritmo iniziò a diventare più veloce,alla mia affermazione non disse nulla,sorrise dolcemente e chiuse gli occhi,iniziò a gemere,prese le mie mani e le portò ai suoi seni.
-Stingimi…-feci come disse e i suoi gemiti divennero più forti,vedevo i suoi lunghi capelli sciolti volare a destra e a sinistra,i suoi occhi chiudersi.
-Dai Carlo…fammi sentire tua..-il mio ritmo si fece più veloce,stavo iniziando a prendere la situazione in mano,sfilai il mio cazzo dalla sua fica,la feci girare,lei capì e si voltò,rivolgendo a me la schiena,non avendo grande esperienza con un colpo secco la penetrai,nel culo
-Ohhh piano…-si lamentò lei,non poteva vedermi ma arrossì,cazzo avevo sbagliato,lei riprese in mano la situazione.
-Dai sì…scopami il culo Carlo…dai che mi piace sentirti così…-risollevato iniziai a spingere,dentro me sentivo trasalire l’eccitazione,una mano sul suo culo,l’altra le presi i capelli e glieli iniziai a tirare
-Oh si così…bravo…così…-gemeva forte,gradiva,spinsi più dentro che potevo,lei urlò
-Scusa…-credevo di averla fatta male e mi fermai
-Non fermarti…scopami scopami…-sembrava assetata di cazzo,feci come mi aveva detto,continuammo così per altri cinque minuti quando mi accorsi che stavo arrivando mi fermai lei si girò di s**tto,lo prese in bocca e iniziò a succhiare,a leccare,ci misi pochissimo le inondai la bocca,se lo sfilò e si sporcò il viso.Ero sudato,sporco e ansimante,svuotato,le sorrisi,senza rompere il silenzio che mi sembrava musica.
-Vado a lavarmi..-disse e mentre mi distendevo sfatto sul letto,vidi la sua nuda figura andare verso il bagno.Pochi istanti dopo,sentiì l’acqua aprirsi e lei parlare al cellulare,non riuscendo a capire bene le parole mi alzai,avvicinandomi per origliare.
-Si…ti sono arrivate le foto?Sisi come volevi tu…in faccia…il culo…impacciato faceva tenerezza…no questo non posso…ok come vuoi tu…farei tutto per te…ti amo a dopo..-queste le parole e i miei interrogativi crescevano…
Iniziazione..
Per caso,un pomeriggio di metà aprile,Stefania venne da me come ogni pomeriggio,da ormai due mesi,per studiare e parlare delle solite cose,mi piaceva ed era palese ma faceva finta di niente,forse non le piacevo,a lei sono sempre piaciuti certi tipi di ragazzi,più grandi,a venti anni è così.Almeno credevo,anche io ero più grande di lei di due anni,ma fino a quel pomeriggio nulla.Arrivò alle sei,i suoi lunghi capelli neri,raccolti in una coda alta,le scendeva sotto le scapole,occhi di un verde chiaro su di un viso delicato,per me era una dea,per me che invece di bello avevo solo la mia fantasia.Con il solito sorriso ingenuo,ci mettemmo a studiare,ogni tanto qualche chiacchiera sulla serata precedente in cui io ero a casa a studiare e lei in discoteca a cercare il suo principe azzurro.
-Ma vuoi vederlo Marco?Dai accendi il computer-senza pensare a cosa stessi facendo prima che lei arrivasse,accesi il computer e subito rasentai tutti i colori del rosso.Sul monitor in bella mostra c’era il mio cazzo,in tutto il suo splendore.Scoppiò in una fragorosa risata
-Carlo ma che foto ti fai?-e riprese a ridere,sentivo dentro me frustazione e vergogna,tanta vergogna,spensi il computer.
-Sai che mi interessa di vedere Marco,riprendiamo a studiare…-così passammo in silenzio le tre ore di studio,dentro di me sentivo crescere la frustazione,sopratutto perchè lei tornava sempre sull’argomento della mia foto,voleva sapere,era curiosa.Se fossimo in un romanzo erotico a questo punto avrei abbassato i pantaloni per mostrarle il mio cazzo e se fossi in un film porno lei mi avrebbe toccato la patta dei pantaloni per far uscire il mio cazzo pulsante e succhiarlo avidamente…ma è la realtà e non successe niente,arrivò la telefonata di tal “Giulio” e vidi il suo splendido culo,avvolto nei suoi jeans,andare via come al solito.Solo in casa,i miei erano partiti per il week end fuori,già pregustavo la solita serata di masturbazione su video e foto quando alle nove squilla la porta,era lei,Stefania,con il suo amico.Ci presentò,mi chiese se volevamo farci una pizza insieme,ero solo,accettai e passammo gran parte della serata con loro che pomiciavano avidamente ed io…a reggere la candela.A metà serata,dopo aver mangiato la pizza ci mettemmo a guardare un film,il mio cazzo reclamava la mia mano,mentre osservavo Giulio palpare le tette di Stafania sopra la sua maglietta.Non dissero una parola,si alzarono e senza neanche voltarsi entrarono in camera mia,lasciando la porta aperta.Dopo pochi istanti
-Giulio che cazzo meraviglioso,lo voglio in bocca dai…ti prego…-mi trasalì il sangue al cervello,chi l’avrebbe mai creduto che avesse un simile linguaggio.Iniziai a origliare mentre con il palmo della mano,lentamente accarezzavo il mio cazzo in perfetta erezione.
-Si puttana…quanto sei troia…ti piace succhiarlo vero..prendilo ora…-i suoi della sua bocca vorace sul suo cazzo,spezzavano il silenzio della casa.
-Sei proprio una puttana lo sai..dimmelo ti piace il mio cazzo troia?-
-Si..sii..amo il tuo cazzo..ti prego fammelo succhiare…-ancora rumori provenienti dalla mia stanza,mi alzai lentamente e inizia a spiare,vedevo lui straiato sul mio letto,i pantaloni abbassati,mentre la guardava,teneva la sua coda fra le mani e la insultava ripetutamente.Lei succhiava velocemente,leccava le sue palle,il buco del culo,per poi ritornare sul suo glande,sputava e succhiava con avidità.
-Sei proprio una lurida puttana lo sai vero?Dimmelo…-
-Si sono la tua troia,la tua puttana,voglio il tuo cazzo..-sentiì il mio cazzo pulsare freneticamente,sborrai ma ripresi subito a segarmi,lei si era tolta la maglietta e strusciava i suoi capezzoli attorno al cazzo
-Ti piace così…Giulio..sono brava abbastanza?-
-Sei una succhiatrice perfetta…prendilo in bocca che stò per sborrare dai bevi..-continuavo ipnotizzato ad osservare,era l’ultima cosa che credevo di vedere era Stefania così…con un rantolo primordiale il ragazzo le prese la testa con decisione e le fece ingoiare il suo cazzo,che esplose nella sua bocca..rimase a bere fino all’ultima goccia,i capelli scompigliati,lo fissò negli occhi e mentre il mio secondo orgasmo,prorompente,invadeva i miei pantaloni lei disse
-Cosa altro vuole che faccia?-