Categories
Racconti Erotici

Mia Cognata

E’ estate e, quest’anno fra tutti quei nomi epici e biblici ne abbiamo viste di tutti i colori e di tutte le temperature.
Gli stessi colori di cui hai beato i miei occhi.
Oggi reggiseno blu, mini plissettata bianca e canotta arancio che ovviamente mi ha permesso di conoscere il colore del tuo reggiseno.
L’altro giorno, sono di nuovo venuto a prendere mia figlia e davanti alla porta di casa tua ti sei piegata in avanti mostrandomi le tue tette fino in fondo a dove finiscono, perfettamente contenute dal tuo reggiseno: ci avrei infilato volentieri il mio cazzo e, ormai in preda ad una erezione incredibile, le avrei inondate di sborra calda e poi per concludere me lo avresti ripulito con la tua bocca ma, mi sono gloriato solo di una bella guardata.
Ieri, domenica, ti abbiamo dovuto aspettare come al tuo solito pero ne è valsa la pena.
Ti sei presentata con una mini bianca plissettata cortissima che ti lasciava completamente scoperte le tue belle cosce fin quasi alle natiche, questa volta hai coordinato con un paio di scarpe col tacco anch’esse bianche e finalmente hai abbandonato gli zoccoletti.
Sopra hai messo un top con un reggiseno blu che era impossibile da non vedere sia per il colore che risaltava sull’arancio del top sia per la scollatura paurosa tanto che durante il pranzo quando eri di profilo ti si vedeva benissimo la nudità del tuo seno.
Difficile distogliere lo sguardo da te e, impossibile non farsi venire voglia di giungere alla fine di quella mini per scoprire il tuo ultimo capo di abbigliamento, strapparlo via e possedere ciò che esso copre.
Abbiamo pranzato e durante il pranzo la mia voglia, la mia erezione sono cresciute all’inverosimile; ad un tratto mentre eri in piedi ti sei perfino presa il lusso di mettere un piede sul piolo della sedia e lasciare che la gonna risalisse ancora di più. Ormai allo stremo per l’eccitazione finalmente abbiamo finito di mangiare e ci siamo preparati per andare via quando tu, chiedi un passaggio a casa.
Uffff non mi va, fa caldo e 15 km sotto il sole cocente senza aria condizionata non me li voglio proprio fare.
Ma proprio a volerla ringraziare per lo spettacolo che li ha offerto decido di accompagnarla lo stesso. Saliamo in auto e partiamo.
Ovviamente si è seduta avanti e non posso notare che in questa posizione la gonnella è diventata ancora più corta e mette ancora di più in mostra quelle belle cosce abbronzate.
Cosce che inevitabilmente hanno cominciato a diventare lucide per il sudore e da cui non riuscivo a distogliere lo sguardo. Credo che tu te ne sia accorta e alla fine hai accavallato le gambe e mi hai mostrato il bianco del tuo slip.
Forse mi hai deliberatamente provocato ma la mia mano dalla leva del cambio si è spostata al tuo ginocchio e come se tu non vedessi l’ora l’hai immediatamente presa e portata in mezzo alle tue gambe fino a lambire il cotone del tuo slip.
Di li ho fatto da solo e con l’indice ho spostato lo slip fino a scoprire la figa su cui non ho sentito peli ma solo il bagnato dei tuoi umori.
Ho infilato un dito dentro ed ho cominciato ad esplorare la tua figa ed ho cominciato a sentire i mugolii del tuo piacere ma, la posizione era scomoda.
Così ti sei abbassata con la faccia sul mio cazzo e mi hai scoperto la rotondità del tuo culo.
Da dietro è stato più facile e così ho potuto infilare due dita nella tua figa fradigia e il mio pollice è finito dritto sul tuo buchetto che ho cominciato a forzare. Ti ho masturbata in questo modo, con due dita nella figa e il pollice nel buchino del culo ed hai goduto alla grande perché mentre ci davo dentro a più non posso: ti contorcevi e mugolavi come una cagna in calore ed alla fine contraendoti tutta sei venuta.
Al che ti sei tirata un poco su ed hai messo mano alla cintura dei miei pantaloni.
Ho deciso quindi di accostare perchè troppo pericoloso guidare mentre si fanno certe operazioni.
Non ho il tempo di tirare il freno a mano che il mio cazzo già svettava fuori dalle mie mutande.
Mmmmmmm che sensazione di calore venire toccati da una mano diversa dalla propria.
Lo scappellasti dolcemente e piano piano iniziasti a segarmelo da vera professionista. Godo come un pazzo e con la mano ritorno a toccarti la figa e il culo spingendo dentro le dita ed emulando una vera scopata che purtroppo non possiamo permetterci.
L’eccitazione è tale che mi fai venire subito e per evitare di sporcare dappertutto lo prendi in bocca e me lo spompini altri cinque secondi prima di riempirtela di un mare di sborra che riesci a contenere tutta.
Me lo lucidi, me lo lecchi mentre io continuo ad occuparmi della tua figa ma non è possibile andare avanti, non c’è tempo rimetto in moto e proseguo.

Categories
Racconti Erotici

MIA COGNATA: le sue belle tette in mostra

Domenica scorsa a pranzo sono stato invitato dai miei suoceri a casa loro e con noi dovevano starci anche i miei cognati , la sorella più grande di mia moglie che ha 39 anni e suo marito con i loro figli. io come mia ossessione bramavo dal desiderio di rivedere mia suocera e le sue belle e grandi tettone per poter guardarle e immaginarmi qualcosa di porco su di lei, ma il mio pensiero andava anche a mia cognata, una bella tipa, ha i capelli corti sbarazzini,un bel fisico da mamma diciamo un finto magro, una bella terza di seno di certo non straripante come la mamma ma un po più grandi di mia moglie, un bel fondoschiena ma la cosa che di lei mi fa più eccitare anche se sembra strano è il suo carattere solare, sprizzante, ben diverso da mia moglie, quel tipo di donna che o prende lei l’iniziativa a letto, o che si lascia far di tutto e che le puoi chiedere di tutto ed io onestamente me la immagino bella porca a letto. A parte la sua descrizione domenica arrivai da mia suocera, purtroppo era vestita molto da casalinga, maglia lunga e molto accollata ma che si travedeva la forma del suo mega reggiseno e pantaloni normali, nel frattempo aspettavamo mia cognata che arrivasse per pranzare, quando dopo pochi minuti sentimmo citofonare ed erano arrivati, in quel momento e mi capita spesso di avere una specie di sesto senso o di visione, praticamente immaginai mia cognata arrivare con un bel vestito scollato, appena entrò in casa la vidi e rimasi sbalordito perché era proprio come la immaginavo e la desideravo, cioè, stivali, calze a rete nere, gonna un po lunga ma la cosa più eccitante fù una bella maglia scollata, ma non la solita scollatura invadente ma con quel vedo e no vedo che a me eccita da pazzi. Prima di sederci a tavola iniziammo un po a chiacchierare del più e del meno, mentre lei taglaiva il pane io ero di lato a lei e con l’occhio sbirciavo in mezzo alla scollatura della sua magliettina che si apriva come fosse una camicia, e le intravedevo la forma del suo seno, poi ci sedemmo a tavola e come per magia si sedette proprio di fronte a me, dal quel momento capì che quella giornata l’avrei dedicata mentalmente solo ed esclusivamente a lei e al suo bel seno tralasciando per un giorno mia suocera che era troppo impegnata a preparare il pranzo. per tutto il tempo mentre mangiavamo il mio sguardo ovviamente non facendo capire niente agl’altri lì presenti cadeva sul suo bel decolté, ovviamente la parte più eccitante era il canale del seno che scende giù fino ai capezzoli, per tantissime volte lo guardavo, e dentro di me mi eccitavo, finito di mangiare prendemmo il caffè, gia io dopo che prndo il caffè sarà per la caffeina, avevo voglia di fare sesso quella voglia di prendere mia cognata portarla sul letto o sul divano iniziare a limonarla come un pazzo poi aprendoli bene la maglia soffermarmi a lungo sul suo seno magari prima annusandolo sentendo il suo profumo di donna poi baciarlo delicatamente fino a scoprirgli solo un seno mentre l’altro no, e leccarli bene il suo capezzolo, questa è la scena che più vorrei che si realizzasse in questo momento, e poi prendendola per i suoi capelli corti, e con la sua bella boccuccia spingerla verso il mio pene già duro e desideroso e farmelo pompinare, mentre con la mano inizio a spostarle le mutande, trovare in mezzo al suo pelo, la sua bella figa bagnata e iniziare a fargli dei bei ditalini, poi prenderla e farla venire su di me e che le iniziasse a cavalcarmi così io potrei sempre tenere sotto il mio sguardo, le mie mani, e la mia lingua il suo fantastico seno che sicuramente non è sodo sodo ma un po a pera ma che a me piace da matti….