Si sa che il primo appuntamento è molto importante per lasciare una bella impressione di se… io mi sn spinta un pò oltre…
Sono uscita per la prima volta con questo ragazzo, 20 anni come me, bello, un pò di barba incolta che rendeva il suo viso ancora più intrigante, ma tutto sommato un tipo normale, tranquillo e simpato, spigliato nei modi e nel parlare che mi aveva invitata ad andare a mangiarci qualcosa per poi fare due salti in una discoteca vicina.
La cena, manco a dirlo, è stata ottima, un pò di vino e via discorrendo, finita la cena, ovviamente offerta, via in discoteca. Per l’occasione, visto che volevo far colpo, avevo scelto un tubino nero senza spalline, decolletè nere e gambe scoperte, reggiseno appena imbottito per mettere un pò più in risalto la mia misera seconda e perizoma di pizzo, giusto perchè non si sa come si potrebbe concludere la serata. Un velo di trucco, eyeliner nero per dare risalto ai miei occhi verdi e i capelli biondi piastrati prima di uscire sciolti sulle spalle, due spruzzate di profumo e voilà, ero pronta a tutto.
La musica alta ed un paio di cocktail mi stavano mettendo ko, così verso le 3 decidiamo che è ora di rientrare. Saliamo in macchina e fermi nel parcheggio iniziamo a chiacchierare, di tanto in tanto le nostre mani toccano i nostri corpi più o meno di proposito fino a che, finalmente arriva il bacio, appassionato, lento, lui mi stringe i fianchi, io gli metto le braccia attorno al collo poggiate sulle spalle, ne faccio scivolare una sul suo petto fino ad arrivare ai suoi pantaloni. Beh, non sono rimasta sorpresa di sentire che già il suo cazzo era come di marmo e la cosa mi ha eccitata ulteriormente. Lentamente mi sentivo bagnare, avevo i brividi, il mio corpo mi diceva di concedermi, ma la mia testa mi diceva di non esagerare. Così ho preso la decisione, non volevo dargliela al primo appuntamento, ma un pompino… beh quello ci poteva stare… Gli propongo di metterci comodi sui sedili posteriori della sua Golf, lui accetta ovviamente pensandi di potermi scopare, ma i miei programmi sono diversi. Gli sbottono i jeans e li abbasso insieme ai boxer e mi si presenta il suo cazzo bello duro, lo prendo con la mano e inizio a muoverlo piano, mentre lo bacio ancora per sentire la sua lingua. Mi abbasso e appoggio la testa di lato sulla sua pancia akll’altezza giusta per poter aprire la bocca e iniziare a succhiarlo, lui mi raccoglie i capelli con una mano e ne approfitta per darmi il ritmo giusto. Lo sento crescere ancora tra le mie labbra mentre con una mano mi tiene i capelli e con l’altra mi solleva il vestito per lasciarmi con il culo scoperto e palpandomi. Sono tutta un fuoco, ora mi sento completamente eccitata e bagnata, ancora una volta il mio corpo urla a sua voglia di quel membro che tengo in bocca, ma di nuovo resisto alla tentazione. Così quando lui prova a sfilarmi il perizoma lo fermo e gli sussurro di accontentarsi per quella sera e ricomincio a succhiare, stavolta con più decisione, lui si rilassa e mi lascia fare così aumento il ritmo, lui ansima e finalmente arriva il momento, quello che aspettavo, quello che se fosse stato dentro di me mi avrebbe provocato un orgasmo: contrae i muscoli delle gambe, ansima più forte e il suo cazzo umido della mia saliva si ingrossa fino al suo massimo fino a che viene. Sento sul palato i suoi schizzi e sulla lingua il suo sapore, caldo denso e abbondante che mi pervade tutta la bocca, deglutisco e continuo a succhiarlo per ottenere fino all’ultima goccia del suo sperma. Mi stacco solo per leccarlo ancora, inebriata e vogliosa, mi sento grondante, ma sono contenta di quello che ho fatto. Mi riporta a casa che sono quasi le 5 di mattina, ma io non ho sonno, mi tolgo i tacchi, mi spoglio e mi stendo sul letto, sono ancora bagnata e lascio che la mia mano dia sollievo a quella voglia, vengo con il suo sapore tra le labbra pensando al suo cazzo che mi schizza in gola.
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Quando aprivo gli occhi, quello che vedevo era solo una testa che si muoveva avanti e indietro ed il suo labbro superiore che scivolava sul mio cazzo. E le sensazioni che provavo erano di libidine pura. Ma partiamo dall’inizio.
Come tante altre volte ero tornato al cinema Roma di Torino, sapendo che avrei potuto trovare qualche bella situazione.
Non mi interessava assolutamente il titolo del film, mi serviva solo per eccitarmi; per me, come per tutti i presenti, c’era interesse solo per il “movimento” in sala. Appena entrato andai a sedermi al centro di una fila nella parte posteriore del cinema, in modo da lasciare lo spazio per qualche eventuale (e desiderato) avventore.
Avevo preso l’abitudine di non indossare gli slip quando andavo al cinema, in modo da essere pronto a tirare fuori il cazzo senza troppi traffici e mi piaceva anche la sensazione che provavo sentendo strofinare la cappella nei jeans, ma soprattutto mi piaceva sentire la cucitura dei jeans che si infilava tra le chiappe e mi sfiorava il buchetto…
Le scene sullo schermo iniziarono a fare effetto e tirai fuori il mio cazzo già bello duro. Guardando in giro vedevo che non c’era molta gente, tutti seduti da soli tranne un ragazzo giovane che era seduto qualche fila davanti a me: era da solo, ma presto arrivò un tipo che si mise al suo fianco. La situazione sembrava interessante. Il ragazzo non disse niente e non lo guardò nemmeno, sembrava timoroso. Il tipo invece, sui 50 anni, sembrava sicuro e si avvicinava sempre di più. Dopo pochissimi minuti vedevo solo più la sua schiena andare su e giù, impegnato sicuramente a fare un bel pompino al giovanotto.
La mia eccitazione, e la mia invidia per il ragazzo, continuavano a salire… il mio cazzo reclamava attenzione, ma non volevo ancora sborrare. Sono bastati pochi minuti al tipo per completare la sua operazione e poi si sono alzati tutti e due: il ragazzo andò verso l’uscita ed il tipo prese a girare in sala. Io ero sempre lì con il mio cazzo duro che mi segavo senza cercare di nascondermi, anzi sperando di essere visto. Infatti il tipo mi vide e dopo un incrocio di sguardi, come per chiedere il permesso, si sedette accanto a me. Oramai ero senza scrupoli e senza vergogna: continuavo a segarmi di fianco a lui che mi guardava, mi sorrideva e guardava il mio cazzo che lasciava uscire le classiche goccioline dovute all’eccitazione.
Appena provò a toccarmi io mi ritirai un pochino, sempre continuando a segarmi. Lui pareva stupito. A quel punto io andai nei servizi e mi infilai in un bagno senza chiudere la porta. Dopo meno di un minuto arrivò lui e mi chiese “posso darti una mano?” Feci cenno di si, lui entrò subito e chiuse la porta. A quel punto mi trovavo nel cesso di un cinema porno, con il cazzo in mano, davanti ad un perfetto sconosciuto che mi disse “un cazzo così mi piacerebbe anche prenderlo nel culo!” , ma io continuavo solo a segarmi guardandolo in viso.
Ed ecco che lui si abbassa e me lo prende in bocca: mi è sembrato di sprofondare, di volare, di entrare in paradiso… ad ogni suo movimento mi girava la testa e mi sentivo succhiare anche l’anima… Io ero super-eccitato e avevo il cazzo che sembrava di marmo. Non c’ è voluto molto per essere vicino a sborrare. Gli dissi “sto per venire”, ma lui mi guardò e non si staccò nemmeno per un secondo… ed ecco che i brividi lungo la schiena arrivano fino al cazzo e sparo una quantità incredibile di sborra nella sua bocca! Lui continuava a tenere tutto in bocca, per sputare poi tutto insieme nel WC.
Io ero al settimo cielo, con un fremito lungo la schiena e le gambe dovuto alla grande eccitazione che non diminuiva: avevo ancora il cazzo duro e glielo avrei messo volentieri nel culo se non se ne fosse andato, ma solo dopo avermi detto “grazie” guardandomi diritto negli occhi.
Oramai sono passati più di 20 anni da quella serata, ma la sensazione che ho provato è ancora viva in me e posso dire che è stato sicuramente il più bel pompino della mia vita.