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Il fotografo delle e****t (storia vera)

Si, le e****t mi pagano….e non perchè io sia come Alberto Sordi nel fim “sono un fenomeno paranormale” che bastava concentrasse lo sguardo su una donna per farle avere un’orgasmo ma perchè sono diventato il loro fotografo (e spero di diventarlo sempre di più). Vi siete mai chiesti chi fa le foto che vedete sui siti di incontri che sponsorizzano e****t? No, non sono “selfie” (il modo stupido e tanto in voga di chiamare gli autos**tti). Io faccio il fotografo a matrimoni e cerimonie varie. Un lavoro come un altro…a volte divertente, a volte estremamente palloso. Conosco questa ragazza su Facebook e iniziamo a parlare del più e del meno. Quando si arriva al discorso lavoro e sente che faccio il fotografo gli si accende la scintilla.
“Capiti proprio a cecio (la versione romana di “cadere a fagiolo”). Mi servono delle foto per fare un sito ma devono essere erotiche, ti va di farmele?….è un problema per te?”
Avevo scritto a diverse coppie e donne anche su questo sito per proporre una cosa del genere mi….potevo lasciarmi sfuggire l’occasione?
“Certo che no, lo faccio molto molto volentieri”
“Bene ma io non posso pagarti”
“Ma io non ti ho chiesto niente”
Ci mettiamo d’accordo per una data e per il luogo (un albergo di Roma dato che entrambi avevamo casa inutilizzabile). Io mi sono domandato per qualche secondo “a cosa gli servirà un sito web erotico?” (lo so, a volte sono ingenuo come un bambino) e la risposta è stata “Non lo so e comunque sti cazzi….lo faccio e mi diverto”.
Alcuni giorni dopo ci sentiamo al telefono e capisco: è una e****t e gli serve un sito pubblicitario per la sua attività.
Arriva la sera dell’appuntamento: non so come vestirmi….come si va a un appuntamento di lavoro con una e****t? decido di vestirmi abbastanza elegante (oltretutto siamo in un albergo 4 stelle). Preparo una bottiglia di prosecco da portare con me, i flute da spumante e tutta la mia attrezzatura fotografica. Arrivo un po in anticipo e dopo aver preparato il tutto mi distendo sul letto ad aspettarla guardando la tv (come tutte le donne è costantemente in ritardo). Arriva e mi si presenta una donna alta quasi quanto me (sono 1,80) con una minigonna girochiappe e un top molto scollato…diciamo che lasciava poco all’immaginazione. Con la ragazza della reception avrei fatto la figura del puttaniere ma in fondo…sti cazzi. E’ una donna che ora chiamerebbero curvy o, con un termine molto più elegante, morbida. E’ davvero una bella donna.
Arriva in inizia a svuotare le 3 borse di vestiti che si era portata. Da mini abiti a cose sado-maso…addirittura un frustino da cavallerizza…
Iniziamo con le foto e andiamo avanti per un paio d’ore…la cosa che mi sembra strana è che è un po pudica…quando non la fotografo si copre il seno o la fica….quando decide di fermarci iniziamo a parlare del suo lavoro, dell’ambiente del sesso a pagamento…alla fine allungo una mano verso la sua coscia e la mia bocca verso le sue labbra. Mi aspettavo aprisse le labbra…ma non lo fa. Inizio a massaggiarle la schiena dolcemente alternando baci sul collo e sulla schiena. Dai mugolii sembra gradire…mi tuffo a leccargli la fica….era molto bella…rasata alla perfezione…liscia come piace a me. Inizio a leccare e infilare un dito dentro…lo muove avanti e indietro per poi piegarlo a andare a cercare i suoi punti sensibili….mi piaceva tantissimo leccargliela. Lei mi spingeva la testa sulla sua fica e mi incitava a continuare….dopo 10 minuti cosi volevo cambiare un po e lei mi blocca “continua che sto per venire”.
Amento il ritmo e cerco di infilare il dito e la lingua in profondità….dopo un paio di minuti inizia a mugolare forte, tanto che credo abbiamo svegliato i vicini di stanza. mi alzo e gli porgo il cazzo da succhiare ma il lungo tempo a leccarla insieme a quello delle fotografie mi ha supereccitato e gli scarico 6 fiotti di sborra calda in bocca dopo 30 secondi di pompino. Un po rattristato di questa performance inizio a baciargli e succhiargli le tette. In pochi minuti sono di nuovo pronto e, dopo avermi messo un preservativo, lei monta su di me e si mette il mio cazzo in fica. Inizia ad andare su e giu mentre gioco con i suoi capezzoli…piccolini…perfetti per il suo seno. continua a muoversi sul mio cazzo fino a che la sento mugolare di nuovo…sto venendo anche io e lo facciamo quasi insieme. Ci addormentiamo abbracciati. Qualcuno potrebbe pensare che mi sto invaghendo di lei visto quello che abbiamo fatto e il suo essere e****t: no, non sono scemo, so cosa vorrebbe dire e non fa per me. E’ un amica che ha voluto contraccambiare un favore che io le ho fatto….e non credo gli sia andata troppo male.
Tra qualche giorno dovrò consegnargli il dvd con le foto….chissà cosa succederà. peccato non avere una casa libera….

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La mia storia ovvero come sono diventato una troia

Mi avevi chiesto di dirti come è successo…
Posso raccontarti come sono arrivato a questo punto… non come è successo.
Ho scoperto il mio corpo e le sensazioni che poteva darmi quando avevo 7 anni, insieme agli amici, le prime masturbazioni…
Era una sensazione strana, l’orgasmo quando arrivava mi faceva sentire come se mi scappasse la pipì ma non avevo ancora eiaculazioni allora…
Mi piaceva, la sensazione quando toccandolo e menandolo si induriva, aumentava di dimensioni, la sensazione della pelle della cappella che andava su e giù, l’irritazione che provavo sulla cappella asciutta che bagnavo con la saliva per favorirne lo scorrimento, le pulsioni dell’orgasmo imminente, anche se allora non sapevo cosa fosse l’orgasmo, la sensazione quando arrivava di dover fare pipì che però non sgorgava, il continuare a menarlo anche dopo, quando la cappella ormai era sensibilissima… quasi bruciava…
Fu in quel periodo che vidi la prima figa di una donna, mia cugina. Eravamo in vacanza assieme, lei era nostra ospite in una casetta che mio padre affittava per tutto l’anno sopra il lago d’Orta.
Era un pomeriggio primaverile o estivo, ora non ricodo più. Eravamo al piano di sopra dove avevamo la camera da letto, unica per tutti noi. Non ricordo come iniziò ma ricordo che ad un certo punto lei mi chiese di leccarla alzando la veste e abbassando le mutandine.
Era la prima volta che la vedevo e sentivo il suo odore, lei spalancava le gambe e con le mani apriva le labbra, io vedevo la sua pelle e il suo interno umido ma non provavo nessun piacere, il sapore che sentivo sulla lingua non mi diceva niente, anzi mi faceva anche un po schifo. Se la fece leccare un po e poi cominciò a toccarsi mentre mi chiedeva di toccarmi a mia volta.
Eravamo ambedue sdraiati nei nostri letti, io con il mio cazzo in mano che mi masturbavo e lei con il vestitino sollevato e gli slip abbassati che si toccava… Vedevo la sua mano muoversi tra le gambe ed il suo respiro farsi più frequente, sentivo che emetteva dei mugolii mano a mano che il suo orgasmo si avvicinava… fino a quando godette completamente..
Quella fu l’unica volta che giocammo assieme o meglio che provò a farmi giocare con lei. Ma sucessivamente mi rimase la voglia e la curiosità di vedere la figa delle ragazzine..Ricordo che sempre li al lago, con una ragazza di Milano che, come noi, accompagnava i suoi genitori i fine settimana, giocando agli indiani e con lei che veniva alternativamente fatta prigioniera dagli indiani e poi liberata, una delle torture preferite quando era prigioniera era di obbligarla a sollevare lo scamiciato e abbassare le mutandine. A quel punto veniva frustata sulle natiche o con dei rametti di nocciolo o, a volte, con delle ortiche. Ricordo la sua fighetta glabra e quasi nascosta… stranamente a quell’epoca (avevo circa 7 anni…) non ero attirato dal seno delle ragazze, sia che lo avessero abbondante per la loro età sia che ne fossero quasi sprovviste…
Fu circa a quell’età che durante un viaggio in Germania di mio padre per lavoro, mia madre, mio fratellino ed io lo accompagnammo. Alloggiavamo in una pensione e rimanevamo soli per quasi tutta la giornata. Alla sera o cenavamo in albergo o uscivamo assieme ai suoi ospiti.
Mi vennero dei foruncoli su una gamba che non smettevano di spurgare. Mio padre su indicazione e accompagnato dai suoi ospiti, mi portò nell’ospedale principale di Monaco dove i medici decisero di inciderli. Ricordo che non volevo farmi anastetizzare, tirai dei calci ai medici, morsi una suora e un’infermiera fino a quando riuscirono con l’etere ad addormentarmi. Quando mi svegliai ero in una stanza enorme con due letti ed ero accompagnato da mia madre e mio fratello. Lei si fermava la notte in ospedale con me e mio padre portava mio fratello in albergo da lui, poi lo riportava alla mattina.
Due volte al giorno passava l’infermiera a misurarmi la temperatura e lo faceva prendendo la temperatura rettale…
Mi piaceva la sensazione quando inseriva il termometro di vetro nel mio culo… Io dovevo restare a pancia in giù fino a quando non veniva a togliermelo, ma mentre aspettavo che tornasse ricordo che, cercando di non farmi scoprire, portavo una mano dietro di me e lo spingevo e lo sfilavo lentamente.
Quella sensazione era così strana e piacevole che, una volta tornato a casa, ricordo di averla ricercata quando ero solo in casa e potevo abbassarmi i pantaloni ed infilarmi il termometro da solo…
Piano piano lo spingevo dentro di me e lo estraevo.. ricordo che oltre la sensazione di sentirlo entrare ed uscire mi piaceva moltissimo anche spingerlo più possibile dentro di me… a volte entrava completamente e dovevo spingere per farlo uscire e afferrarlo con le dita… Mi piaceva quando lo sentivo completamente dentro… avrei voluto fosse possibile infilarlo ancora di più…
Passò il tempo… dimenticai quelle sensazioni… Cominciai a rivolgerle alle ragazze.
Durante l’estate andavamo spesso in Grecia a casa dei miei nonni e li si giocava liberamente in cortile ed in strada con gli altri ragazzini e ragazzine…
Nel cortile dei miei nonni abitava una famiglia che aveva tre figli, due ragazzine e un ragazzino. Lui era di mezzo. Con la sorella più grande io mi divertivo a portarla nel gabinetto e a farle sollevare il vestitino e abbassare le mutandine. Mi piaceva guardarle il culo e farle aprire le natiche. Volevo che le spalancasse il più possibile e poi io le infilavo nel buco del suo culetto delle palline di carta che pretendevo non estraesse fino a quando non glielo dicevo. Cosa ovviamente impossibile ma quando sucessivamente la riportavo nel gabinetto (erano ovviamente esterni e senza acqua corrente) e facendole alzare il vestitino e aprire le natiche non li trovavo, la sculacciavo e gliene rimettevo delle altre in numero maggiore…
In quel periodo ero affascinato da culetto delle regazzine, immaginavo di poterlo spalancare ed infilarci gli oggetti più disparati e immaginavo quali potessero essere le loro reazioni… Immaginavo fossero le stesse che provavo io e a volte sperimentavo su di me quello che immaginavo di fare su di loro.. Mi infilavo, non senza difficoltà, il manico di cacciaviti, del martello, godendo della sensazione di sentirmi il buco del culo che si apriva e cedeva, permettendo l’ingresso di quegli oggetti estranei, della sensazione che provavo mentre spingevo lentamente quegli oggetti per permettere il loro ingresso, della sensazione che provavo quando, estraendoli, il buco si rilassava richiudendosi per poi ricominciare a spingerli ancora dentro in un ciclo che ripetevo e ripetevo… godendo di quelle sensazioni. Spesso sperimentavo anche le sensazioni che mi davano cercando di introdurli sempre più a fondo, cercando di farli entrare il più possibile, arrestandomi quando cominciavo a provare dolore… oppure una volta introdotti il più possibile, cercando di non farli uscire, risollevavo le mutandine e i pantaloni e mi muovevo obbligando quegli oggetti a muoversi dentro di me mentre mi muovevo per casa, mentre li sentivo scavare dentro di me, assaporando il piacere ed il dolore che mi provocavano…
Fu in quegli anni che cominciai ad investigare sulle reazioni del mio corpo agli stimoli che riceveva.
Fu anche il periodo in cui cominciarono i primi innamoramenti di ragazze e donne più grandi di me e le fantasie su di loro. Ricordo i pomeriggi passati a masturbarmi pensando a loro…
Fu anche il periodo in cui ebbi le prime relazioni fisiche con alcuni dei miei amici… Eravamo ragazzini e guardavamo le foto sui giornaletti porno disponibili in quell’epoca e ci masturbavamo assieme, fino a quando cominciammo a giocare tra noi, dapprima masturbandoci l’un l’altro fino a venire, poi abbiamo provato a prendercelo in bocca…
Si era creata una strana democrazia… Nessuno di noi era dominante ma ci alternavamo vicendevolmente a prenderlo in bocca agli altri due… Non arrivammo mai a leccarlo fino a quando sborravamo ma ci arrivavamo molto vicino…
La sensazione, almeno per me, di avere un cazzo in bocca mi piaceva, mi piaceva sentire la cappella sulla mia lingua, sentire le contrazioni quando si avvicinava l’orgasmo, passare la lingua sulla cappella…
Da li a pensare di scoparci a vicenda mentre uno era impegnato a succhiare il cazzo dell’altro ci mise poco a nascere… Le posizioni si consolidarono in breve… Uno si sdraiava sul letto nudo, l’altro sempre nudo si inginocchiava tra le sue gambe e glielo prendeva in bocca tenendo il culo in alto, l’altro inculava quello inginocchiato, poi ci scambiavamo i ruoli, con quello che aveva succhiato ed era stato inculato che si sdraiava a sua volta, riprendendo il giro…
Poi cominciammo a fare il “sandwich”, con uno di noi che si sdraiava a pancia in giù e veniva inculato dall’altro, che veniva a sua volta inculato dal terzo…
La cosa durò per un certo periodo fino a quando le ragazzine non cominciarono ad attirarci sempre di più…
Le prime esperienze furono tutto sommato normali, baci con la lingua in bocca quando ci si ritrovava in casa di qualcuno i pomeriggi dopo la scuola, palpatine, loro erano giovani e non volevano concedere niente di più in quei momenti. Qualcosa di più si riusciva a combinare con qualche artifizio come il gioco della bottiglia, oppure con le carte del genere “si decideva cosa una persona dovesse fare e se veniva pes**ta una carta dall’asso al 5 doveva eseguire, se dal 6 al re chi aveva proposto subiva la stessa penitenza”.
Fu un periodo tutto sommato normale, anche se spesso mentre le palpavo le dita si stringevano sui loro capezzoli, a volte rudemente, facendole sussultare… Ed io ne godevo quando compariva l’espressione di dolore e sorpresa nel sentire la mia stretta sui loro capezzoli…
Fu solo dopo molti anni che compresi quelle che erano le mie pulsioni e perché provavo piacere nel farlo…
Ma, principalmente, quello fu un periodo di cotte, primi innamoramenti…
Nel frattempo però continuavano le mie esplorazioni agli stimoli e reazioni del mio corpo che sottoponevo a diverse prove. I giornalini porno o meglio alcune loro immagini erano l’ispirazione a verificare direttamente cosa si poteva provare quando si era sottoposti a certi stimoli…
E così cominciarono le mollette sui coglioni, cercavo di metterne il più possibile obbligandomi a tenere le gambe larghissime per trovare spazio nell’aggiungerne il più possibile, per poi tentare di richiuderle e sentire la pelle tirare mentre il mio cazzo si irrigidiva e cercavo di masturbarmi senza muovare la mano ma solamente muovendo il bacino in su e giù… La sensazione di dolore che provavo, a volte decisamente intensa e dolorosa, quando cominciavo a toglierle, dolore che era più intenso quando le aprivo velocemente nel toglierle e più sottile quando le aprivo lentamente… La capacità di sopportarne il “morso” fino a quando non sborravo, mentre una volta venuto non riuscivo più a sopportarle e desideravo toglierle immediatamente…
L’uso di internet mi aprì un mondo che non conoscevo, riuscì a dare un nome a quello che confusamente sentivo dentro di me nella mia mente…
Il piacere di infliggere dolore, anche se non in modo esagerato, mi eccitava e me lo faceva diventare duro. Le prime esperienze virtuali ebbero luogo in chat di lingua inglese, con donne che erano lontane e che potevo raggiungere solamente tramite le rispettive webcam.
Godevo nel vederle infliggersi “punizioni” che ordinavo e mi rendevo conto che anche loro godevano nel vedere il mio cazzo che diventava duro nel vedere loro sculacciarsi, mettersi delle mollette sui capezzoli, sulla figa, scoparsi il culo e la figa con vibratori o altri oggetti…
Poi da virtuale sulle chat americane passai a quelle italiane e lì conobbi altre donne… Cominciai a frequentarne alcune dal vivo sperimentando le sensazioni che fino a quel momento erano risultate solamente virtuali. Piano piano affinavo la capacità di comprendere le reazioni dei loro corpi ai diversi stimoli, quando il dolore si tramutava in piacere, quando invece restava solamente dolore e non era più sopportabile… quando si avvicinava il loro orgasmo e potevo spingermi oltre…
Intanto le mie conoscenze si ampliavano e conoscevo altre persone che condividevano le mie sensazioni, le mie pulsioni… Passarono gli anni e le persone… Alcune scomparvero nel nulla, altre rimasero, di qualcuna non ricordo più nulla o quasi… Altre sono ancora nel mio cuore e nella mia mente sia che sia ancora in contatto con loro o no…
Durante la conoscenza con una persona successe una cosa strana…
Comincio a ricevere sms da parte di qualcuno che non conosco e di cui non riconosco il numero. La prima volta lascio perdere poi ai sucessivi rispondo che probabilmente sta sbagliando numero.
La cosa strana è che gli sms sucessivi invece confermano che sono rivolti direttamente a me… La cosa mi incurioscisce anche perché le volte che ho provato a chiamare quel numero di cellulare non rispondeva nessuno o se rispondeva non parlava…
Dopo un po di tempo comincia a lasciare perdere e così per un po di tempo la cosa si interruppe. Nel frattempo ne avevo parlato con Luisa, la donna che avevo conosciuto in chat.. Fu lei piano piano a rivelarmi che il numero da cui arrivavano gli sms era di una sua amica che aveva avuto diversi problemi, sia sentimentali che fisici, e che lei aveva spinto a quel gioco sapendo che io sarei stato al gioco e che avrei compreso…
Devo dire che la cosa mi incuriosiva perciò decidemmo di incontrarci un giorno che tutte e due si sarebbero trovate e così fu.
Dire che fui colpito è dire poco… Non era giovanissima ma aveva un corpo statuario, lunghi capelli biondi, carnagione abbronzata, voce roca.
L’incontro avvenne a casa sua e all’inizio fu una cosa normale, un caffè, una sigaretta, si parlava di tutto e di più. Luisa stava vicino a me e ogni tanto ci baciavamo di fronte a lei che non appariva per nulla imbarazzata.
C’era della musica e con Luisa accennammo alcuni passi di un lento che stava suonando in quel momento.
Poi lei disse che doveva fare una telefonata e si spostò in una stanza e chiuse la porta. Allora chiesi a Miriam, si chiamava così la sua amica, se voleva ballare…
Lei accettò ed il suo corpo aderì al mio immediatamente, sentivo i suoi seni premere contro il mio petto, aspiravo il suo profumo, avvertivo il calore della sua pelle…
Le nostre bocche si cercarono all’improvviso e un lungo bacio ci coinvolse… Nel frattempo Luisa era ancora nell’altra stanza e mi rivelò sucessivamente che lo aveva fatto apposta per permetterci di conoscerci meglio o più intimamente…
La cosa finì li quel giorno ma sucessivamente mi accordai con Miriam per incontrarci ancora lasciando decidere a lei se voleva che ci incontrassimo ancora tutti e tre o solamente noi due… Dopo qualche settimana mi invitò ad andare a trovarla a casa sua.
Pochi attimi dopo essere entrato un casa sua eravamo stesi sul suo letto avvinghiati toccandoci e baciandoci…
Le sue mani accarezzavano il mio corpo dappertutto insistendo sui miei capezzoli che si indurivano sempre più, mentre lei li toccava, stringeva, mordicchiava leggermente… Il mio petto ogni volta si muoveva per permetterle di poterli toccare meglio e di più, e lei se ne accorgeva specialmente quando li mordicchiava allora la sua stretta diventava più forte..
I suoi denti afferravano la loro punta stringendoli e provocandomi delle fitte improvvise dolorose quanto piacevoli, facendo inarcare il mio corpo…
Le sue mani continuavano a percorrere il mio corpo toccando il mio cazzo… le mie palle… scendendo tra le gambe e sfiorando il mio ano…
Le mie gambe inconsapevolmente si aprivano per permetterle di continuare con quelle carezze… Le sue dita cominciarono a frugare sempre più insistentemente… fino a quando mi abbandonò per un momento steso sul letto chiedendomi di aspettare…
Torno nascondendo qualcosa dietro la schiena senza farmi vedere cosa fosse e le sue labbra ricominciarono a percorrere il mio corpo, i suoi denti a solleticare i miei capezzoli… sentii qualcosa tra le mie gambe che toccava il mio ano e non erano le sue dita ma qualcosa di leggermente ruvido, duro…che spingeva cercando di entrare… le mie gambe si aprirono ancora di più, il mio corpo si inarcò ancora di più per permettere a non so cosa di violarmi… fino a quando quel qualcosa entrò in me… e lei cominciò a spingerlo avanti e indietro… sempre più a fondo…
La sensazione di sentirmi violato era violentemente eccitante… volevo che entrasse ancora di più… più a fondo… E intanto le sue unghie e i suoi denti continuavano a torturare i miei capezzoli…
Mi lasciò ancora steso sul letto con il mio copro violato allontanandosi per un momento e tornando con un paio di collant velati che mi mise sulla faccia rendendo la mia vista velata… e poi usò le gambe dei collant per legarmi la mani alla testiera del letto…
Prese delle mollette per i panni e me le mise sui capezzoli… erano molto dure… facevano male… ma mi piacevano…
Scoprii poi cosa aveva violato il mio ano… l’impugnatura di una corda per saltare… la stessa che usò poi per legare i miei piedi alla base del letto…
Mi mise un cuscino sotto la schiena per alzare le mie anche, mentre io le sussurravo di guardare nella mia giacca.
Torno avendo trovato quello che speravo trovasse, la custodia metallica di un sigaro che immediatamente utilizzo per penetrarmi.. mentre la sua bocca si reimpadroniva dei miei capezzoli…
Il mio cazzo era duro e teso… ogni volta che lei spingeva il tubo metallico dentro di me si irrigidiva sempre più… Ad un certo punto si mise a cavalcioni sul mio viso facendosi leccare mentre le sue dita continuavano a stringere e a torturare i miei capezzoli…
Non cmprendevo più quali sensazioni stessero impadronendosi della mia mente, il dolore era tantissimo ai capezzoli ma il piacere di leccarla e di sentire i suoi umori copiosi colare sul mio viso e nella mia bocca mi faceva impazziere…
Vedevo sul suo viso i segni del piacere che stava provando mentre la leccavo ma soprattutto mentre mi stava torturando i capezzoli…Le piaceva immensamente e a me piaceva altrettando immensamente quando lo faceva…
Ormai ogni suo tocco era diventato dolorosissimo sui miei capezzoli martoriati dalle sue unghie e dai suoi denti… ma erano ancora rigidi e desiderosi di quel trattamento…
Poi si mise a cavalciono su di me facendosi penetrare senza smetter di occuparsi dei miei capezzoli facendomi impazzire di piacere… fino a farmi esplodere dentro di se…
Poi, per usare parole scritte da Faber, furono baci e furono sorrisi…
Fu l’inizio di una strana relazione… Ogni tanto ci trovavamo e scopavamo normalmente. Chiaccheravamo spesso di tutto e di più sia quando ci incontravamo che quando eravamo assieme.
Gli incontri non avevano una cadenza fissa ma ci vedevamo ogni qualvolta eravamo disponibili e ne avevamo voglia. Senza nessuna complicazione per tutti e due.
Un giorno capitò di avviare una chiaccherata perlando di bdsm, di cosa significasse, cosa coinvolgeva, come ci si dovesse comportare all’interno del gioco con l’eventuale partner e lei confessò di esserne attirata ma di non sapere come comportarsi e come evitare l’insorgere di eventuali problemi.
Ci inoltrammo nelle spiegazioni e nel come riconoscere dalle espressioni del sottomesso il raggiungimento dei limiti di sopportazione e le offri, se era davvero interessata, a sperimentare assieme come avrebbe dovuto comportarsi nelle varie fasi…
Lei accettò e così un giorno mi presentai da lei e cominciò una strana avventura…
Fu uno scambio, ambedue sperimentammo assieme quelle che erano le nostre fantasie e che piacere ne ricavavamo, approfondendo quello che ci coinvolgeva e abbandonando quello che a una o all’altro non risultava gradito…
Lei imparò molto ma anche io… Mi piaceva quando mi strizzava i capezzoli con le sue dita o unghie, me li mordeva, facendomi sussultare… Rendendoli via via più sensibili, lasciandoli gonfi di piacere, dolore e desiderio…
Quando le sue dita frugavano nel mio ano introducendosi il più a fondo possibile, raggruppandosi tra di loro per allargarmi sempre più… quando usava oggetti o dildi per scoparmi nel culo…
Quando le sue unghie si impadronivano della mia cappella solleticandola, pizzicandola, aprivano la fessura cercando di introducivisi… Quando il mio scroto veniva riempito di clamps in maniera tale che risultava impossibile chiudere le gambe…
Imparai a leccarle la figa, cosa che mi piaceva anche prima, e il culo, cosa che lei apprezzava molto e che io apprezzavo con lei, eccitandomi nel sentire il suo ano ammorbidirsi piano piano quando il piacere si impadroniva di lei, e diventò un gioco per me riuscire ad eccitarla sempre più con la mia lingua nel suo culo… Mi piaceva leccarle la rosetta dell’ano, introdurre la mia lingua dentro di lei.. leccare il solco delle natiche, sentire i suoi umori che traboccavano dal suo sesso. Lei apprezzava moltissimo le sensazioni che le donavo e che sapeva io ricevevo nel leccarla, arrivando a rilassarsi sino quasi ad assopirsi… Ho provato a restare sdraiato tra le sue gambe aperte dedicandomi al suo culo per delle mezz’ore, con l’eccitazione che saliva dentro di me imponente…
A volte lei si metteva supina ed io ero tra le sua gambe, altre voleva che fossi sdraiato di fianco a lei nella classica posizione del “69” ma con lei che mi rivolgeva la schiena e le sue dita trasmettevano ai miei capezzoli l’intensità del suo piacere…
Altre io mi trovavo disteso sulla schiena con le gambe sollevate, allargate e legate alla testiera del letto per lasciare il mio ano a disposizione dei suoi desideri per poterlo violare come e con quello che lei desiderava…
Fu una di quelle volte che lei espresse il desiderio di volerlo violare con la sua mano, cosa che aveva già tentato di fare le volte precedenti in cui cercava di inserire quante più dita potesse…
Incominciò ad usare dildi sempre più grossi e spingendoli sempre più a fondo… la sensazione di sentire lo sfintere allargarsi piano piano quando mi penetrava era piacevolissima, ma ancora di più quando li ritraeva facendoli uscire completamente fuori lentamente e l’anello si richiudeva… non so dire se fosse questo a piacermi di più o se apprezzassi maggiormente la sensazione di avere qualcosa che si facesse strada dentro di me il più possibile…
Arrivò ad usare un dildo da 6 cm di diametro e lungo una 30ina spingendolo completamente dentro di me… Quello che le piaceva particolarmente era mentre lo spingeva e lo muoveva dentro di me era continuare a pizzicarmi i capezzoli facendomi mugolare di piacere e dolore…
Una volta mi fece indossare mentre andavo a trovarla un butt plug quasi sferico che faticai moltissimo mentre lo inserivo… Inizialmente non voleva entrare in nessun modo e non era comodo neanche il luogo dove stavo provando ad inserirlo, la toilette di un autogrill, in cui non potevo muovermi come avrei voluto e in cui non mi fidavo ovviamente a spogliarmi completamente o per lo meno a togliermi i pantaloni e i boxer, non sapendo dove appoggiarli.
Alla fine dopo svariati tentativi e uso abbondante di lubrificante riuscii ad inserirlo sentendolo dentro di me. Non era particolarmente fastidioso una volta dentro, ma la base tra le natiche, dopo alcuni kilometri di autostrada, cominciava ad essere fastidiosa e ad irritarmi la pelle a contatto per lo sfregamento.
Quando arrivai da lei e le dissi cosa avevo dentro le si illuminarono gli occhi e dopo avermi baciato mi fece spogliare immediatamente e sdraiare a pancia in giù sulla sponda del suo letto per vedere cosa avessi inserito… Cominciò a muoverlo, a farlo ruotare, fino a quando lo tirò fuori all’improvviso senza avvisarmi e provocandomi un mugolio di dolore… l’ano non si era ancora rilassato abbastanza ne abituato a quella dimensione…
Ammirò lo sfintere che dopo l’estrazione improvvisa cominciava lentamente a rinchiudersi in se stesso e dopo avermi somministrato due microclicmi mi mandò in bagno per liberarmi e pulirmi…
Al mio ritorno mi fece mettere in ginocchio sul suo letto e dopo avermi stuzzicato i capezzoli ben bene come a lei e a me piaceva, mi fece abbassare il viso sulla coperta e, infilato un guanto di plastica, cominciò a cospargermi il solco tra le natiche con del lubrificante, spingendo ogni tanto alcune dita all’interno del mio culo… Io quando lei infilava le sue dita spingevo verso la sua mano assaporando la sensazione di essere violato… sentire il mio ano aprirsi, le sue dita entrare profondamente in me…
Mano a mano che mi lubrificava sempre più cominciò a spingere sempre più dita dentro me… fino a quando cominciò ad usarle tutte muovendole avanti e indietro, facendole ruotare… Mi sentivo aprire sempre più, sentivo l’anello dello sfintere allargarsi sino a dolere, volevo che entrasse dentro di me ma il dolore si faceva insopportabile…
Nel frattempo ogni tanto allungava l’altra mano sotto di me afferandomi alternativamente i capezzoli e stringendoli fino a farmi mugolare di dolore, mano a mano che spingeva la sua mano dentro di me, trattenendomi quando per il dolore cercavo di spostare il bacino in avanti per sfuggire a quella invasione nel mio corpo che cominciava a diventare insopportabile… Non so se il dolore fosse creato dai muscoli che si rifiutavano di cedere o dalla peluria intorno all’ano che veniva tirata dallo sfregamento contro il guanto di vinile che aveva indossato, ma alla fine dovemmo des****re…
Dopo avermi fatto riposare un poco, continuando a stuzzicare i miei capezzoli decise che era il momento che mi dedicassi al suo culetto, sdraiandosi a pancia in giù ma facendomi mettere in modo tale che potesse continuare a stringere a suo piacimento i miei capezzoli o potesse dedicarsi alle mie palle o al mio cazzo…
I suoi occhi erano socchiusi, il suo viso disteso… il suo ano davanti alla mia bocca…
La mia lingua cominciò a leccarlo piano piano, girandogli attorno, leccando la rosetta che trasmetteva alla mia mente sensazioni paradisiache… Ogni tanto spingevo la mia lingua dentro di lei e lei sollevava leggermente il bacino per agevolarmi l compito, altre scendevo nel solco tra le sue gambe a leccare il suo sesso che si gonfiava e rilasciava umori densi che raccoglievo con la lingua…
Non so quanto andai avanti a leccarglielo… so solo che alla fine i miei capezzoli erano indolenziti per il trattamento ricevuto e il mio cazzo gonfio e duro… Mi fece sdraiare sulla schiena e cominciò a mastrurbarmi graffiandomi ogni tanto la cappella… mentre i suoi denti afferravano i miei capezzoli che appena venivano toccati mi facevano sussultare, al che lei con un sorriso malefico li mordeva facendo inarcare il mio corpo per il dolore misto al piacere… Fermando ogni tanto la masturbazione per poter stringere le mie palle o per poter stringere con tutte e due le sue mani i miei capezzoli mentre mi baciava… Poi riprendeva a masturbarmi e andò avanti così fino a quando non mi fece venire mentre i miei capezzoli erano sempre più doloranti…
Talmente tanto che quando mi rivestii solo lo sfioramento della camicia prima, e della cintura di sicurezza dopo mi provocavano dolore… dolore e piacere nel ricordo di quanto c’era appena stato…
Fu l’inizio di una strana esperienza, in cui tutti e due volevamo esplorare nuovi confini e sensazioni, in cui ognuno dava sfogo alla propria fantasia…
Ricordo una volta in cui a casa sua fui incatenato a gambe divaricate e sollevate alle gambe metalliche del tavolo in soggiorno, con lei che si divertiva ad inserirmi quanto restava della catena (e non era poca) nel mio culo… estraendola piano piano obbligando lo sfintere ad aprirsi e chiudersi lentamente, per poi reinserila ancora e poi a tirarla fuori ancora… ero in sua balia e mi piaceva…
In quella posizione si divertiva ad usare svariati oggetti, siano stati dildi, butt plug normali o gonfiabili, o oggetti di uso comune che le suggeriva la sua fantasia… arrivò ad usare uno scovolino per bottiglie che cominciò ad infilare lentamente provocandomi un grande senso di fastidio per lo sfregamento che provocava nel mio ano anche se non veniva forzato ad aprirsi molto, muovendolo piano piano dentro di me, facendolo girare, estraendolo, fino a quando il dolore ed il fastidio che sentivo cominciavano a tramutarsi in piacere…
Un’altra volta dopo avermi fatto spogliare mi fece mettere a 4 zampe nella vasca e mi bendò, allontanandosi e ordinandomi di restare immobile. La sentivo trafficare nella cucina, sentivo rumore di acqua ma non comprendevo cosa stesse architettando.
Quando tornò cominciò ad accarezzarmi dappertutto, dedicandosi al suo passatempo preferito: torturarmi i capezzoli, per poi sedersi a cavalcino sulla mia schiena. Sentivo la sua pelle a contatto con la mia, mi resi conto che era nuda come me, avvertivo il solletichio dei peli del suo sesso sulla pelle della mia schiena ma ancora non comprendevo cosa avesse in mente.
Ad un certo punto sentii che appoggiava qualcosa contro il mio sfintere e cominciava a spingere, obbligandolo ad allargarsi e a ricevere dentro se qualcosa di non piccolo ma anche non esageratamente grande… Poi la sentii che trafficava con i rubinetti della vasca e un fiotto d’acqua tiepida cominciò ad invadere il mio intestino, mentre lei muoveva non so cosa dentro di me…
Inizialmente mi disse di stringere e cercare di non far fuoriuscire l’acqua, mentre lei invece muoveva non so cosa rendendomi il compito difficile… Quando vedeva che l’acqua non veniva trattenuta i miei capezzoli venivano stretti brutalmente dalle sue dita…
Finalmente mi disse di rilassarmi e lasciare che tutta l’acqua entrata in me potesse defluire, ma i rubinetti non erano stati chiusi… Continuava ad entrarmi gonfiandomi il ventre e scorrendo liberamente sulle mie gambe.
Nel frattempo mi accorsi che, mentre mi scopava il culo con quello che mi aveva inserito e da cui defluiva l’acqua che mi invadeva, aveva cominciato a masturbasi, e i colpi che mi penetravano variavano al ritmo della sua masturbazione, rendendo eccitante la sensazione che provavo… Mano a mano mi accorgevo che si stava avvicinando all’orgasmo, e quando lo raggiunse sentii un fiotto caldo bagnarmi la schiena, colarmi addosso e mi resi conto che stava inondandomi la schiena della sua urina…
Non so dire che sensazione provai in quel momento… fu strana e coinvolgente, ma mi confuse talmente che la accettai rendendomi conto poi, nel futuro, mentre ricordavo le sensazioni che avevo provato, che in fondo avrei voluto che continuasse ancora…
Un’altra volta fu estasiata da dei cateteri che mi aveva dato una amica infermiera e che volevo usare su lella…. Li trovò nella mia borsa e mi chiese con chi volessi usarli.
A quel punto volle provarli su di me e mi fece sdraiare sul letto con le gambe aperte… Cominciò ad infilarlo lentamente provocandomi una strana sensazione… Lo sentivo percorrere la mia uretra e avvertivo il suo avanzare… Ad un certo punto cominciò a ritrarlo… e la sensazione fu ancora più piacevole… Arrivò sino quasi ad estrarlo completamente per poi ricominciare a spingerlo dentro…
Ad un certo punto sentii che incontrava una leggera resistenza e lei lo spinse ancora di più… oltrepassando la valvola della vescica e provocando la fuoriuscita di un getto di urina… lo ritrasse velocemente ma sempre lasciandolo inserito, allontanandosi un momento dal letto e tornando con un asciugamano ed una bacinella… la posò tra le mie gambe e ricominciò a spingere il catettere dentro sino a penetrare la vescica… e lasciando che si svuotasse direttamente dentro la bacinella.
A quel punto si allontanò ancora e tornò con una siringa grande che usò per riempirmi la vescica con l’acqua che conteneva, ma impedendone la fuoriuscita obbligandomi a tenere stretto il tubo e andando di nuovo a riempire la siringa…
Quando sentivo che stavo scoppiando e che non sarei riuscito a sopportare un’altra iniezione tramite il tubicino usò la siringa per aspirare e ributtare dentro l’acqua… provocando uno sgonfiamento e un rigonfiamento continuo della vescica…
La sua espressione mentre lo faceva era estasiata, e immagino lo divenne ancora di più quando decise di continuare questo suo gioco mettendosi a cavalcioni sul mio viso e obbligandomi a leccarle il buco del suo culo mentre lei continuava a dedicarsi al suo nuovo divertimento. A volte si arrestava per dedicarsi ai miei capezzoli che usava per comandare il ritmo della mia lingua stingendoli improvvisamente quando era particolarmente eccitata da come la leccavo… o tirandoli quando voleva che affondassi dentro di lei… poi tornava a dedicarsi al tubo che aveva infilato nel mio cazzo giocandoci come desiderava, spingendolo dentro e tirandolo fuori… Avvertivo la pressione quando raggiungeva la valvola della vescica contro cui si divertiva a premere senza farlo entrare, altre volte forzava il suo ingresso ormai senza problemi, avendola svuotata completamente… Mi scopava il cazzo con quel catetere come voleva… tenendomi ferme le braccia sotto le sue ginocchia e stringendo senza pietà i miei capezzoli… pizzicandoli con le sue unghie, tirandoli… Eccitandomi sempre più… fino a farmi venire con quel coso ancora infilato dentro il mio cazzo…
Quella volta al telefono mentre stavo andando da lei mi disse che aveva in serbo una sorpresa… Non sapevo cosa intendesse e ne ero un po intimorito anche se la cosa mi stuzzicava molto…
Quando arriva mi guardai in giro per vedere se riuscivo ad indovinare di cosa si trattasse nel vedere qualche cosa di diverso ma, a parte le borse della spesa al super, non c’era niente.
Invece era il loro contenuto che nascondeva la sorpresa…
Dopo esserci baciati, e mentre lo faceva le sue mani erano già corse ai miei capezzoli, mi offrì il caffè e ci sedemmo in cucina a chiaccherare del più e del meno normalmente, mentre il fumo delle sigarette saturava l’aria.
Dopo un po mi disse di andare in camera e di spogliarmi completamente, cosa che solitamente precludeva all’inizio di una sessione di gioco, senza sapere ancora cosa sarebbe successo poco dopo…
Per prima cosa mi bendò strettamente gli occhi, in modo da non farmi vedere assolutamente niente di quello che sarebbe successo, e poi accompagnandomi dolcemente mi fece sdraiare sul letto. Ancora non riuscivo a comprendere le sue intenzioni.
Senza parlare ma usando solamente il tocco delle sue mani mi fece prima allargare le gambe, per poi farmele piegare ambedue in modo che i piedi appoggiassero sul letto ma le ginocchia fossero piegate verso l’alto. Poi mi fece mettere in posizione seduta, sempre con le gambe nella stessa posizione. Ancora non comprendevo le sue intenzioni, sapendo della sua predilezione per il buco del mio culo oltre che per i miei capezzoli.
Mi fece allungare le braccia in modo che le mie mani afferrassero le caviglie stando al loro interno. Si allontanò un momento e sentii che armeggiava nei sacchetti che avevo notato in precedenza. Quando tornò avvertii l’appoggiarsi sulle mie braccia e gambe di qualcosa che riconobbi come della pellicola per alimenti, che cominciò ad avvolgere intorno ad ogni singola gamba imprigionandomi l’avrambraccio… Fu molto meticolosa e mi accorgevo che verificava che non fosse particolarmente stretto, ma che i giri effettuati fossero sufficienti per impedire di liberarmi, anche se l’avessi voluto.
Fece la stessa oprazione anche nell’altra gamba e fu così che mi ritrovai seduto con le braccia imprigionate nella parte interna di ogni gamba.
A quel punto mi aiutò a sdraiarmi sulla schiena, con il risultato che per la forza di gravità le mie gambe assieme alle mie braccia restassero allargate, mettendo in mostra il mio cazzo e il mio culo. Mi accorsi però che non era ancora soddisfatta, infatti mi mise un paio di ciscini sotto la parte bassa della schiena, per fare in modo che il culo fosse bene in alto a sua disposizione.
A quel punto si allontanò ancora e risentii il rumore dei sacchetti che venivano aperti e lei che ci frugava dentro. Quando torno la sua voce mentre mi parlava imponendomi di non risponderle sapeva di sorriso… Incominciò ad accarezzarmi il cazzo facendolo diventare in breve tempo duro… A quel punto prese a stuzzicarmi la cappella come sapeva fare con le sue dita… le sue unghie… Uguale trattamento rivolse anche ai miei capezzoli anche se per lei non erano comodi da raggiungere, ma non si arrese regalandomi brividi di piacere assieme al dolore che provocava.
Quando si rese conto che ero eccitatissimo avvertii che prendeva qualcosa che aveva precedentemente appoggiato sul letto, e sentii qualcosa appoggiarsi delicatamente sul mio buco del culo… Qualcosa che non riuscivo a identificare, ma che dava l’idea di essere duro… Cominciò a spingere allargandomi e provocandomi fastidio… era più largo di tutto quello che aveva usato su di me in precedenza, mi sentivo lo sfintere dilatato ma non riusciva a penetrarmi… Versò del lubrificante che sentii colare sullle mie natiche, nel mio culo, e ricominciò a spingere… Ma non riusciva a far entrare quello che voleva usare per penetrarmi… La sentii sbuffare insoddisfatta, e dopo aver tentato ancora una volta decise di cambiare oggetto…
Questa volta l’impressione fu di qualcosa di si duro ma anche cedevole… anche se la dimensione che avvertivo non era da meno di quello che aveva provato ad utilizzare prima…
Piano piano riusciva a forzarmi… ad entrare… Mi sentivo il buco del culo allargato come non mai, mi faceva male… ma avvertivo nel contempo che quello che stava usando si faceva strada dentro di me… Alla fine riuscì a fare entrare quella cosa che aveva deciso di usare e tutta soddisfatta mi baciò mentre con la mano muovava quella cosa che era entrata dentro di me e che sentivo rovistarmi i visceri… Non era solo grande ma anche lunga… Ancora non riuscivo a comprendere cosa fosse… Quando lei si accorgeva che ormai era entrata completamente, anche se mi rendevo conto che non era tutta dentro, mentre mi mordeva i capezzoli dava dei colpi facendomi sobbalzare non potendo riceverne altra dentro… E più sobbalzavo più lei spingeva, con spinte prolungate che mi sfondavano i visceri… Poi estraeva quella cosa che mi aveva infilato fino quasi ad estrarla completamente, e quando il mio sfintere cominciava a rilassarsi nel richiudersi, lei la rispingeva dentro… Non so quanto andò avanti a violare il mio culo in quel modo… Stavo cominciando a tremare per la tensione… Avevo il culo e i capezzoli in fiamme… il mio cazzo era teso spasmodicamente… A quel punto mi tolse la benda dagli occhi e mi permise di vedere cosa avevo ancora infilato nel culo… Era una melanzana, di quelle lunghe, che faceva quasi scomparire dentro di me…
Si sdraiò sulla schiena e mi ordinò di penetrarla con quella cosa dentro di me… senza permettere di uscire, obbligandomi a tenere le chiappe strette, e mentre la penetravo le sue dita si impadronirono dei miei capezzoli che ricominciò a torturare… provocandomi un insieme di piacere e dolore… piacere per l’orgasmo che sentivo avvicinarsi… dolore quando lei li strattonava per ritardare il momento… Quando arrivò anche per lei il momento dell’orgasmo lasciò che anche io godessi dentro di lei… mentre in quel momento le sue unghie affondavano nei miei capezzoli, facendomi uscire un rantolo di dolore e piacere…
A quella volta seguirono altre innumerevoli volte… Quando non ci incontravamo la mia mente divagava fantasticando ed esplorando situazioni irreali ed eccitanti… che forse mai avrei vissuto ma che eccitavano il mio corpo e la mia mente… desideri incoffessati che forse non avrei mai realizzato…
Fui legato.. sculacciato… Il mio culo violato in mille modi diversi… il mio cazzo ed i miei capezzoli usati per la sua soddisfazione…
Ma mai lei riuscì a penetrarmi con la sua mano completamente… Ogni volta mi sentivo dilaniare senza che lei riuscisse a penetrarmi completamente, nonostante la preparazione a cui lo dedicava… Anche se a onor del vero lei assicurava di essere riuscita a far penetrare la sua mano dentro di me fino quasi al polso non ero mai riuscito a sentirmi suo… posseduto completamente…
Anche ora che scrivo il mio corpo reagisce alle sensazioni che provavo allora… I miei capezzoli si induriscono fino quasi a dolere e reclamando attenzioni che non hanno più… Il mio cazzo si irrigidisce… Il buco del mio culo sento che si rilassa per poter essere agevolmente penetrato…
Da allora le mie fantasie hanno viaggiato in ogni direzione… senza mai trovare risposte… senza mai trovare soluzioni o soddisfazioni…
Ormai il convincimento che potrei accettare quasi qualsiasi cosa se opportunamente eccitato e instradato prevale in me…
Prima di quello che ti ho raccontato fino ad adesso successe anche un’altra cosa…
Avevo cominciato a “chattare” su una chat vocale… conobbi una donna con cui ci sentivamo solamente tramite la messaggeria vocale… Mi intrigava e mi accorsi che anche lei era intrigata da me…
Fino a quando ci scambiammo i numeri di cellulare e cominciammo a sentirci… Fu una conoscenza lenta… scambiavamo idee… emozioni…
Poi, complice una cena aziendale per le festività natalizia, in cui avrei fatto molto tardi e per la neve, avvisai a casa che mi sarei fermato a dormire in albergo e che sarei rientrato il giorno dopo…
Invece affrontai un viaggio nella notte per raggiungerla… Arrivai che era notte… Appena entrai lei mi annusò poichè mi aveva avvertito che non fumava e che non avrebbe gradito sentire odore di fumo…
Quello che lei sentì le piacque, visto che non ebbe rimostranze. Mi baciò e mi porto al piano superiore… nella sua camera… Esplorammo i nostri corpi… con le mani.. con la lingua… con le labbra…
Fu l’inizio di una relazione che andò avanti per diversi mesi… Earavamo complici… ci raccontavamo le nostre fantasie…
Anche lei era attirata dall’erotismo in tutte le sue forme… Mi confessò che spesso si masturbava guardando immagini erotiche su internet… Cominciammo ad esplorare assieme siti, foto… scambiandoci impressioni ed apprezzamenti… Lei mostrava di apprezzare molto immagini sm… con donne e uomini umiliati, frustati, legati…
Si eccitava e si sfiorava i seni.. il sesso… La invitai a masturbarsi… Mi eccitai quando cominciò a toccarsi… a sfiorarsi i seni con i capezzoli eretti…
Intanto le immagini scorrevano sulo schermo… A quel punto lei confessò come le piaceva masturbarsi… e le chiesi di farlo…
Si allontanò un momento e quando tornò aveva delle mollettine di legno fermapacchi che si applicò sulle lebbra… La mia eccitazione andò alle stelle… le confessai che anche a me piaceva sentirle sullo scroto… sul prepuzio… sui capezzoli…
Ne prese qualcuna e me le mise sul mio cazzo… mentre continuavamo a masturbarci… vedevo le sue dita muoversi tra le sue labbra… mentre le mollette si muovevano al ritmo dei suoi tocchi… io continuavo a menarmi il cazzo guardandola… i pantaloni abbassati fino alle caviglie… la camicia sbottonata… La mia mano saliva e scendeva… rallentava quando sentiva avvicinarsi l’orgasmo o si fermava… fino a quando non venimmo tutti e due…
Dopo lei volle occuparsi personalmente di pulirmi portandomi in bagno… facendomi sedere sul bidé, insaponandomi lentamente il cazzo e lavandolo accuratamente…
Quando mi fui rivestito disse che le sarebbe piaciuto provare a giocare con le corde… e di portarle la volta successiva…
La volta che tornai avevo con me un rotolo di corda acquistato presso un negozio che trattava articoli da montagna, più che una corda era un cordino ma venne utilizzato bene…
Mi portò nella sua camera facendomi spogliare completamente e poi mi bendò gli occhi… Mi fece sdraiare e cominciò ad armeggiare con la corda… Sentii che per prima cosa mi legava una caviglia, poi me la fece alzare e passò la corda da qualche parte perchè mi accorsi che restava alzata… poi la sentii che la passava sulle mie palle… che si ritrovarono legate e tirate. Poi passò a bloccare l’altra gamba che si ritrovò fissata alla coscia…
A quel punto sentii le sue mani accarezzarmi dappertutto… con tocchi leggerissimi che facevano tirare il mio cazzo… lo sentivo rizzarsi ancora di più…
poi avvertii quasi una puntura nella zona del perineo… che si ripeté più volte… sentivo quel tocco strano spostarsi sulle mie palle… sulla mia cappella che veniva scoperta e poi ricoperta… lo sentii intorno allo sfintere… non capivo cosa fosse ma mi eccitava ed il mio cazzo aveva ogni volta un movimento che lo faceva rizzare…
Continuò così non so per quanto tempo…eccitandomi sempre di più… fino a quando mi accorsi che cominciavo a sussultare sempre più… sentivo l’orgasmo che si avvicinava… si avvicinava… mentre lei continuava con quello strano tocco… e alla fine venni mugolando come un a****le… sentendo lo sperma s**turire da me in un fiotto caldo… lo sentii scorrere sul mio ventre.. sulle mie gambe… lo sentii colare tra di loro… lei mi lasciò così mentre sentivo il suo respiro accelerare… sentivo che stava toccandosi… il mio cazzo ancora ritto ondeggiava seguendo i suoi ansiti… la sentii godere… immaginavo il suo viso… le sue mani nel suo sesso…
Aentivo lo sperma che si raffreddava sul mio corpo mentre colava lentamente… Poi lei ricominciò a toccarmi delicatamente, il mio cazzo ormai molle ricominciò a reagire gonfiandosi e indurendosi… Le sue dita lo scappellavano lentamente mentre lo masturbava… Ogni tanto lo abbandonava per avvivinarsi alla mia bocca baciandomi, facendomi succhiare i suoi capezzoli, per poi tornare ad accarezzare il mio cazzo che diventava sempre più duro… Sentivo che godeva nel masturbarmi così lentamente… La mia cappella bruciava dal desiderio di raggiungere l’orgasmo, ma come lei avvertiva le contrazioni che lo preannunciavano smetteva di toccarlo, a volte semplicemente senza fare altro se non restargli vicino, sentivo il suo respiro sulla mia pelle, sulla cappella, sulle mie palle… altre invece baciandomi o facendosi baciare… altre ancora giocando con le corde che mi avevano immobilizzato, specialmente con quelle che tenevano legate le mie palle tirandole e lasciandole andare… Non so per quanto tempo durò questa piacevole tortura, ho ricordi confusi ma non fu breve…
Un’altra volta mentre eravamo nudi sul suo letto mi propose di bendarmi e la lasciai fare. Dopo avermi bendato mi fece alzare dal letto e mi legò le mani unendomi i polsi, mi fece spostare e mi resi conto che uscivamo dalla camera da letto. Guidandomi dolcemente mi fece scendere le scale che portavano al soggiorno al piano di sotto e mi fece addossare alla parete sottostante la scala chiedendomi di restare li.
La sentii allontanarsi per alcuni minuti e poi tornare vicino a me. Le mie braccia vennero sollevate e mi accorsi che legava la corda che tratteneva i miei polsi in alto sulla ringhiera. mi accorsi che si abbassava davanti a me e sentii la sua bocca afferrare il mio cazzo tra le sue labbra… la sua lingua sulla mia cappella…
Le sue mani allargarono le mie natiche e qualcosa di duro spingere sul mio buco entrando dentro di me. Lo spinse a fondo fino a quando sussultai per la fitta che mi provocava. Non era qualcosa di grosso ma era qualcosa di molto rigido che mi accorsi lei appoggiava al suo seno mentre continuava a giocare con il mio cazzo nella sua bocca. Avvertivo che ad ogni spostamento del suo viso la cosa che mi aveva infilato si muoveva all’unisono, seguiva i suoi movimenti, veniva spinta dentro e si muovava dentro le mie viscere… Credo lei facesse apposta a muoversi amplificando i movimenti che quella cosa aveva dentro il mio culo…
Poi la sentii alzarsi e mi chiede di stringere le natiche per non farla uscire, mentre sentivo lo sfregamento di un fiammifero e l’inconfondibile odore di zolfo spandersi nell’aria…
Dopo alcuni istanti sentii gocce calde cadere sulla mia cappella facendomi sussultare per il bruciore… Mi resi conto che aeva acceso una candela e che la stava facendo colare sul mio cazzo provocandomi strane sensazioni di bruciore e piacere… La sentii allargare la mia fessura e sentii il bruciore improvviso quando le gocce bollenti vi si depositarono… Poi fu la volta dei miei capezzoli a ricevere il bacio bollente della cera…
Una volta che si fu solidificata le sue dita cominciarono a toglierla e la sua lingua leccava e bagnava le zone che erano state ricoperte, mentre una delle sue mani aveva ricominciato a muovere dentro di me l’oggetto che aveva utilizzato per sodomizzarmi…
Sentivo la sua lingua guizzare sui miei capezzoli, succhiarli, mordicchiarli… altrettanto sulla mia cappella… mentre io continuavo ad essere immobilizzato legato alla ringhiera della scala… poi la sua mano cominciò a masturbarmi fino a portarmi all’orgasmo… (quello che aveva usato per sodomizzarmi scopersi dopo che era un manganello da poliziotto che lei teneva su un mobile nell’anticamera del piano superiore…)

Come vedi e come hai immaginato sono una troia… Mi piace essere usato e godere ma mi piace avvertire che quello che subisco dona eccitazione e piacere a chi sta usando il mio corpo… Non conosco i miei limiti… credo di non averli ancora raggiunti come so di non essere un masochista che gode e raggiunge l’orgasmo solamente per il dolore che riceve, ma che il dolore che ricevo abbia la capacità, entro certi limiti, di amplificare il piacere che poi dono e ricevo…
Non so se quanto leggerai risponda alla tua domanda “come è successo” ma sicuramente ti aiuterà a comprendermi meglio…

La tua troia

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Il pompino migliore della mia vita (storia vera di

Quando aprivo gli occhi, quello che vedevo era solo una testa che si muoveva avanti e indietro ed il suo labbro superiore che scivolava sul mio cazzo. E le sensazioni che provavo erano di libidine pura. Ma partiamo dall’inizio.
Come tante altre volte ero tornato al cinema Roma di Torino, sapendo che avrei potuto trovare qualche bella situazione.
Non mi interessava assolutamente il titolo del film, mi serviva solo per eccitarmi; per me, come per tutti i presenti, c’era interesse solo per il “movimento” in sala. Appena entrato andai a sedermi al centro di una fila nella parte posteriore del cinema, in modo da lasciare lo spazio per qualche eventuale (e desiderato) avventore.
Avevo preso l’abitudine di non indossare gli slip quando andavo al cinema, in modo da essere pronto a tirare fuori il cazzo senza troppi traffici e mi piaceva anche la sensazione che provavo sentendo strofinare la cappella nei jeans, ma soprattutto mi piaceva sentire la cucitura dei jeans che si infilava tra le chiappe e mi sfiorava il buchetto…
Le scene sullo schermo iniziarono a fare effetto e tirai fuori il mio cazzo già bello duro. Guardando in giro vedevo che non c’era molta gente, tutti seduti da soli tranne un ragazzo giovane che era seduto qualche fila davanti a me: era da solo, ma presto arrivò un tipo che si mise al suo fianco. La situazione sembrava interessante. Il ragazzo non disse niente e non lo guardò nemmeno, sembrava timoroso. Il tipo invece, sui 50 anni, sembrava sicuro e si avvicinava sempre di più. Dopo pochissimi minuti vedevo solo più la sua schiena andare su e giù, impegnato sicuramente a fare un bel pompino al giovanotto.
La mia eccitazione, e la mia invidia per il ragazzo, continuavano a salire… il mio cazzo reclamava attenzione, ma non volevo ancora sborrare. Sono bastati pochi minuti al tipo per completare la sua operazione e poi si sono alzati tutti e due: il ragazzo andò verso l’uscita ed il tipo prese a girare in sala. Io ero sempre lì con il mio cazzo duro che mi segavo senza cercare di nascondermi, anzi sperando di essere visto. Infatti il tipo mi vide e dopo un incrocio di sguardi, come per chiedere il permesso, si sedette accanto a me. Oramai ero senza scrupoli e senza vergogna: continuavo a segarmi di fianco a lui che mi guardava, mi sorrideva e guardava il mio cazzo che lasciava uscire le classiche goccioline dovute all’eccitazione.
Appena provò a toccarmi io mi ritirai un pochino, sempre continuando a segarmi. Lui pareva stupito. A quel punto io andai nei servizi e mi infilai in un bagno senza chiudere la porta. Dopo meno di un minuto arrivò lui e mi chiese “posso darti una mano?” Feci cenno di si, lui entrò subito e chiuse la porta. A quel punto mi trovavo nel cesso di un cinema porno, con il cazzo in mano, davanti ad un perfetto sconosciuto che mi disse “un cazzo così mi piacerebbe anche prenderlo nel culo!” , ma io continuavo solo a segarmi guardandolo in viso.
Ed ecco che lui si abbassa e me lo prende in bocca: mi è sembrato di sprofondare, di volare, di entrare in paradiso… ad ogni suo movimento mi girava la testa e mi sentivo succhiare anche l’anima… Io ero super-eccitato e avevo il cazzo che sembrava di marmo. Non c’ è voluto molto per essere vicino a sborrare. Gli dissi “sto per venire”, ma lui mi guardò e non si staccò nemmeno per un secondo… ed ecco che i brividi lungo la schiena arrivano fino al cazzo e sparo una quantità incredibile di sborra nella sua bocca! Lui continuava a tenere tutto in bocca, per sputare poi tutto insieme nel WC.
Io ero al settimo cielo, con un fremito lungo la schiena e le gambe dovuto alla grande eccitazione che non diminuiva: avevo ancora il cazzo duro e glielo avrei messo volentieri nel culo se non se ne fosse andato, ma solo dopo avermi detto “grazie” guardandomi diritto negli occhi.
Oramai sono passati più di 20 anni da quella serata, ma la sensazione che ho provato è ancora viva in me e posso dire che è stato sicuramente il più bel pompino della mia vita.

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la loro storia ed io nel mezzo ( seconda parte)

Nella storia precedente vi ho raccontato che mi sono trovato in mezzo ad una storia senza volerlo
il mio amico e collega tradisce la moglie con una più piccola di età , la moglie essendo io amico di famiglia con loro e rapporti stretti mi ha fatto colpevole di sapere e non raccontare nulla a lei e per giunta se le presa con me
Vi ho lasciato che ero andato al bar di amici per un appuntamento con loro e mi trovo décolleté una amica ma vedendola esco fuori per evitare scenate davanti ai mie amici
Lei sale in macchina io scendo e la invito a scendere dalla mia macchina e di evitare scenate lei mi dice sali dai vedi che sei tu che stai facendo scenate sali e parliamo .io salgo e lei accendi facciamo un giro togliamoci da qua ..io:e la tua amica?.lei:aspetta la chiama a telefono e gli dice di andare senza di lei si vedono domani nel frattempo la guardavo gambe accavallate tacchi aperti unghia smaltate rrosse decolte invitante e prosperoso una gran bella donna come vi ho detto
Lei chiude con la sua amica e mi dice :avevi impegni? Io rispondo di no ..lei:bene mi fa piacere allora abbiamo tutto il tempo per noi .io : ma i ragazzini?
Lei:sono da mia sorella li stanno bene con i cuginetti , e meglio così simone loro non c’entrano
io:sei sempre una grande mamma e donna Rosy ho stima di te
lei:grazie peccato che non è così per il tuo amico al punto di cambiarmi per un altra ma torniamo a noi tu non sapevi nulla vero?
Io:ascolta Rosy non mento ma mi dispiace lo saputo qualche giorno prima prima della vostra lite ho cercato di farlo ragionare ma lui niente e visto che non mi ascoltava gli ho chiesto il favore di non tirarmi dentro perché non m piaceva il suo comportamento nei tuoi confronti e non so come ha potuto ma mi ha ascoltato .ma poi mi hai tirato dentro tu non avevo scampo si To mentito alla domanda se sapevo perché si comportava così .Ma non ho mentito per coprire lui ma per non essere i terzo incomodo nella vostra storia e volevo che avreste risolto davoi la vostra crisi credimi sono sincero
Lei:e tu saresti mio amico? Avresti dovuto avvisarmi subito se mi volevi bene per come dicevi
Io:sa e facile parlare ma non mi sentivo di concluderla io la vostra storia dare il colpo finale .ma mi dispiace credimi non potervi avere più come famiglia modello
Lei:dispiace anche a me simone non mi sarei mai creduta che potesse succedere a me a quel coglieho dato tutto di me 2 figli una famiglia una moglie che la sempre rispettato e amato a letto ho cercato di non farli perdere mai l attrazione verso di me ma questi sono i risultati ..forse mi devo rendere conto che sono vecchia e non più piacente come prima me ne devo fare una ragione simone
Io:ma che dici Rosy sei stupenda, favolosa ,sei attraente, sexy il problema non sei tu amica mia ma lui che ha perso una donna meravigliosa come te e ripeto bella
Lei:ti chiedo scusa tu non centri non meritavi le mie accuse le mie parolaccie me ne vergogno di tutto ciò
Io:tranquilla non è successo nulla e sappi che io ci sono sempre per te Rosy e i ragazzini per qualsiasi cosa conta su di me
Lei:scoppia piangere ..grazie ne ho bisogno delle tue parole ma spero che non rimangono tele ma che saranno fatti reali ho bisogno di un amico vero con cui posso sfogarmi e fare conto su di lui e voglio che sei tu simone non tradirmi pure tu
Io:Rosy tvb e lo sai quindi conta su di me
Samo stati a parlare per ore fino ad arrivare alle sue foto che mi ha inviato
Lei:dimmi la verità .che ne pensi di me come donna ? Hai visto le foto che To inviato ? Voglio che sei sincero
Io:Rosy sei stupenda e più ti guardavo e più gli davo del coglione
Lei:dici sul serio? Sono ancora bella?
Io:si lo sei Rosy cmq perché lo hai fatto le hai inviate persino in intimo e per giunta nuda
lei:pensandoci bene adesso me ne vergogno non so perché lo facevo .forse perché volevo vendicarmi volevo delle conferme di essere ancora desiderata essere donna tradire come lui ha fatto con me ma non parliamone più già mi sento rossa in viso non era mai successo era l unico uomo che da anni mi vedeva toccava e godeva di me
Io:beato lui ..ops cazzo scusami me scappato non volevo
Lei:scoppia ridere ma di che ti scusi scemo ? Sei un uomo e de normale e poi non potrei dire nulla la colpa è mia delle foto ma simone rimane un segreto e perdonami ma si ferma qua la nostra conversazione non andiamo oltre anche se te mi sei sempre piaciuto anche quando ti vedevo in costume in barca con noi anche piccoli pensierini mi affioravano nella mente persino quando te diventato duro e tu per la vergogna ti sei tuffato in acqua cazzotti come eri messo bene
Io dai smettila che scema che sei ma quella volta non c’è lo fatta a trattenermi da guardarti
Lei:se fatto tardi adesso mi raccomando a casa ?
Io:si certo per strada si parlava di altro nella mia mente speravo che mi invita se a salire ero troppo eccitato la desideravo la volevo .arrivammo sotto casa mi guardo mi disse grazie simone
Lei:posso chiamarti domani ho bisogno di sapere che ci sei per me
Io:si certo quando vuoi ci sono ..mi saluta e va via Buona notte
io riaccendo la macchina mi metto in strada per casa deluso del 2 d Pike ma allo stesso momento contento perché forse non sarebbe stato come l’avrei voluta mia per vari motivi
arido a casa mi spoglio e mi metto sul letto mi guardo le sue foto bellissima cazzo quanto ti avrei voluta mia il cazzo mi esce dalle mutante
Prendo il mio cazzo e comincio a segarmi ammirando la immaginarla nel più bello arriva un suo messaggio su Whitman
e lei …ciao Simone grazie di tutto delle belle parole dei tuoi conforti tvb spero di non disturbarti che fai?
Io:ei ciao Rosy non disturbi affatto e non ringraziarmi tvb anche io
Io:sono nel letto non ho ancora sonno guardo un po di TV e tu?
Lei:uguale sono anche io nel mio letto ..mi sento sola simone
Io:mi dispiace non so che dirti
Lei:non c’è nulla da dire simone ..posso farti una domanda?
Io:si certo
lei:devi rispondere sincero però
io:ok dai spara
Lei:avresti desiderato sentirti dire vuoi salire da me?
Io: sono sincero si lo desideravo ma è stato meglio così Rosy non sarebbe stato da parte tua come avrei voluto e desiderato io avresti solo reagito per rabbia non per desiderio e la nostra amicizia sarebbe sanità dopo
Lei:e chi ti dice questo? Invece non può essere che sarebbe nata una nuova vera ed intensa amicizia ?
Io:be non saprei potrei solo risponderti che lo avrei voluto
lei:e per quanto riguarda che fosse stato sbagliato non ti avrei desiderato ma usato per rabbia .tu che ne sai dei miei pensieri o desideri
Io:be hai ragione ma è tutta la situazione sbagliata Rosy
Lei:nulla accade per caso simone tu che centri nella nostra crisi ?
Io:nulla Rosy
Lei:vedi? Ma intanto ci sei simone
Lei:e che ne sai che prima non ti desideravo? E magari al contrario del tuo amico non seguivo il cervello e la figa ma seguivo il cuore e rimanevo al mio posto di moglie e madre
Io:io non posso saperlo Rosy questo lo sai tu ma posso solo dirti visto che ci siamo che mi fa piacere
Lei:adesso lo sai simone To sempre desiderato dal primo giorno che il tuo amico Ta portato a casa nostra ma come To detto io ero una moglie fedele
Lei:lo ero fedele simone hahahaha
Lei:cosa indossi adesso?
io:dai che domande Rosy
lei:dai rispondi che c’è di male sei in pantaloncini?
Io:si Rosy
lei:bugiardo ah ah ah io ti immagino nudo
Io:ha ha ha ma la smetti ? Cmq mutante
lei:ti andrebbe di mandarmi una foto adesso ?
Io non sapevo che fare mi veniva in mente che magari potesse fregar usando le mie foto contro marco magari mi sbagliavo ma alla fine tutto era possibile nel frattempo io me la pensavo mi riscrive lei
lei:dai di che hai paura? Ok ho capito faccio io la prima mossa aspetta
mi invia la sua foto del seno cazzo e bello formosa
io:che bello che è sei fantastica
lei:dai farmi vedere cosa mi ci metteresti nel mezzo
in me ho detto ma si cazzo alla fine ne vale la pena mi faccio la foto al mio cazzotti duro per lei e la invio
Lei:ohh mamma mia simone sei favoloso e bellissimo lo vorrei tutto in questo istante nel frattempo mi invia una sua foto con la giga bella in vista
Lei:guardali e tutta bagnata per te non immagini quanto ti vorrei dentro
..mi sono rotto il cazzotti di master bari per lei mi metto una tuta di corsa e mi infilo in macchina mentre lei mi scriveva che fine hai fatto perché non rispondi ti stai maturando? Ti vorrei qua dentro di me in 10 minuti arrivo a due isolati da casa sua posteggio la macchina distante per non dare all’occhio non si sa mai nel frattempo corro sono le 2 di notte arrivo al portone leggo il messaggio suo ok Buona notte visto che non mi rispondi
io:apri il portone veloce sono qui sotto ti desidero
lei:tu sei matto simone
Io:dai apri prima che c’è ne pentiamo
sento aprire il portone di corsa entro nel ascensore schiaccio 3 piano arrivo nel pianerottolo la sua porta aperta entro e lei è lì in tutto il suo splendore solo in mutantine chiudo la porta rimaniamo a guardarci
io:forse è tutto sbagliato Rosy ma non posso res****re non posso immaginare di essere desiderato da te e non poterti avere mia io sono qua adesso a te la scelta se decidi di mandarmi via lo farò uscendo da questa porta non tornerò più indietro
lei:sei la più bella cosa che mi sta capitando in questa parte della mia vita e non ti perdo per nulla al mondo vieni abbracciati
mi avvicinò a lei l’abbraccio e la stringo forte a me lei m ficcare la sua lingua dentro la mia bocca bellissima bacia come piace a me sento la sua lingua fino alla mia gola all’impiego stesso mi toglie la maglia mi accarezza il però i suoi capezzale contro i miei sono durissimi la prendo di forza me la metto a cavallo e la porto in camera lei mi dice ti voglio ti desidero da tanto tempo farmi tua simone solo tua la Poggio sul letto mi ci distende di sopra e lei mi prende per le antiche e mi pressa nel suo ventre io la bacio la accarezzo adoro il suo viso che gode dei mie baci , collo ,mento , dietro le orecchie lo stesso fa lei i nostri visi imbrattato della nostra saliva mentre tolgo le scarpe lei mi sfila i pantaloni mi dice
Lei:vieni qua mettiti comodo adesso ci pensa rosi tua a te
Lei:cazzo quanto sei bello hai un bel profumo da uomo e bellissimo sempre di marmo grosso e duro
Io:farmi godere dalle tue labbra succhiamelo tutto
non se lo fa dire nemmeno una volta mi prende quella grossa cappella e se la ficca tutta in bocca me lo stringe con tutte due mani lo sega
mi matura succhi leccarsi morde e tutto questo guardandomi sembrava
Affamata di cazzo se lo godeva come un bimbo con il suo giocattolo preferito dopo vari minuti di spompinamento la prendo per il viso la bacio e lei il cazzo sempre in mano non lo molla la distendo gli apro le gambe le tolgo le mutanti ne insuperabile del suo liquido e li bella figura bagnata depilazione mi ci avvicinò il suo odore di vaga mi fa imbestialire comincio a leccarsi delicatamente la ciuccio tutto il suo liquido nella mia bocca il clitoride bello gonfio la punta della mia lingua dentro il buche tuo gli fico un dito dentro e stretta lecco il buco del culo provo un dito li e lei stringe le natiche sussurra mentre gode mi dispiace li no amore continuo a leccarsi ad un tratto mi sento stringere la testa tra le coscie le sue mani che me la premono alla sua figa inarca la schiena e butta un grido un gemito siiii cazzo sii mi schizza tutto il viso cazzo e bollente e arrapatissima mi tira su di sé baciando mi mi faccio spazio tra le sue coscie Poggio la mia cappella tra le sue labbra calde umide ed entro dentro delicatamente ormai è mia sono dentro di lei
lei:bellissimo simone mio ti sento tutto dentro sei tutto mio non ti mollo farmelo sentire in tutto il tuo splendore mi sento la figa allargare
e stretta me lo sento pressato scivola tra liquidi caldi appiccicosi e bellissima il suo viso gode e bellissimo ammirarlo mi mordi chi il mento mi stringe le antiche con le unghia sta avendo un organo mi grida così non ti fermare le sue mani passano alla schiena le sue inghia li sento infizarmeli nella carne aumento il rittimo eccola arriva grida si si così dai non fermarti si dimena mi sento bagnare le palle e tutta in fiamme siamo tutti sudati gli sollevò le gambe gle li unisco gambe dritte i piedi alla mia bocca le lecco tutti Pompini alle dita con le sue mani si allarga le labbra della foga io mi stringo alle sue gambe dritte e comincio a sbattermela di forza ripetutamente lei grida si così farmi gridare e lo sta facendo si porta il cuscino al viso soffoca il grido io metto tutta la mia forza a trapanarla lei muove le gambe come se si volesse liberare vedo la sua mano allargarsi il culo si ficcare un dito dentro ed ecco un altro orgasmo mi fermo esco il cazzotti la figa gli cola tutta sbavata il lenzuolo sotto il culto e tutto bagnato del suo liquido e meravigliosa si alza mi sbatte nel letto lo prende in bocca e mentre mi spompina mi dice
lei:ti sta piacendo poco? Sono un amante perfetta ? Sto cazzo e tutto mio? Solo mio? Sono abbastanza calda? Ti piace scoparmi farmi gridare ? Mi stai facendo venire come una trova mi sento un assatanata di cazzo del tuo cazzotti simone sei mio sei splendido adesso godo a modo mio
Lei:sei pronto? Ti prego non venire non sono ancora sazia di te adesso vedrai la poca che c’è in me
Io:tranquilla fai ciò che vuoi farmi vedere che sai fare
si siede su di me si mette quel cazzotti dentro si tiene sui piedi e comincia su e giù mi prende per le mani e cavalca come una matta si china la testa verso il basso e si guru il mio cazzotti scomparire dentro la sua figa
lei:guarda amore guarda come entra sembra fatto apposta per la mia figa me lo sento allo stomaco ti piace così? Sono brava amore?
Ad un tratto comincia ad ansimare non parla più grida soltanto mi cavalca quel cazzotti come se volesse farsi male rompersi la figa dopo vari minuti grida vengo si vengo quel liquido mi cola dal cazzo lungo le palle quelle antiche che sbattono ripetutamente nel mio ventre arriva un altro orgasmo e un altro ancora non avevo mai visto una donna cosi in pazzita si lasciandole sulle ginocchia il suo petto il seno tutto sudato al mio mi abbraccia si ferma mi stringe forte trema come una foglia gli chiedo
Io:amore tutto bene ?
lei:si amore mio tranquillo va tutto benone ,mi prende per il viso mi guarda e dice
lei:sei fantastico amore mio in 45 anni non mi era mai successo mi sento una ragazzina ho una voglia di scoparti farmi scopare da morire mi fai sentire una grande donna mi stai dando grandi sodisfazioni ti voglio per sempre
io l abbraccio forte la stringo e cominciammo a baciarti fermi in mobile lei con il mio Cazzo dentro si stava rilassano di nuovo dopo un po la tolgo da sopra di me la metto a pecorina rivolta con il viso allo specchio del armadio
lei:bella idea amore siamo bellissimi voglio vedermi godere di te
io:e così sarà amore gli è lo Poggio nel culetto
lei:no amore li no ti prego mi dispiace non rimanerci male
quindi lo ficco in faga mentre ci guardiamo allo specchio ci ammiriamo
lei:che belli che siamo così ci dovremmo fare qualche foto e video la prossima volta
iook lo faremo sicuramente ma adesso sei pronta a godere di nuovo e sentirmi godere dentro di te?
Lei:si amore mio non vedo l ora di essere riempita tutta della tua sborsare vai tranquillo vieni mi dentro uso la pillola
Iook sei mia adesso voglio venire come un pazzo
lei:da sta notte sono solo tua finché lo vorrai e tu mio giusto?
Io:si solo tuo
comincio a trombarmela di brutto voglio venire voglio riempirla tutta lei a gambe chiuse culo in aria figa piena del mio cazzo una mano sul fianco una gli prendo i capelli e comincio dentro e fuori la figa gli cola comincia ad emanare rumori come se fossero sorreggi comincia a tremare sotto le mie mani più continuo con tutte le mie forze a trombarla più voglio venire lei orgasmi multipli grida godimento in quella stanza non si capisce più nulla la sto possedendo la fuga gli schizza liquido a mai finire sembra come se stesse urinando io mi sento un pazzo siamo due pazzi ad un certo punto lei mi implora di fermarmi ma non posso sto per venire lei grida cazzo cazzo amore vieni ti prego non c’è la faccio più ad un certo punto esplodiamo insieme non si capisce più nulla i suoi schizzi la mia sborra la figa ancora con il mio cazzo dentro gli pulsa via sborra liquido vaginale fino a che non mi scappa dalle mani si mette distesa sulla schiena allarga le gambe e comincia ad urinarie da per tutto era un immagine mai vista dopo che ha finito si rannicchia su di un fianco come un bambino dentro la pancia della mamma le sue mani strette dalle coscie nella sua figa mi ci distende da dietro tremava come una foglia l abbraccio le chiedo se va tutto bene
Lei:si amore mio abbracciami tienimi stretta a te
si gira verso di me nella stessa posizione le sue gambe su di me la tengo stretta e gli bacio la fronte credetemi a scriverlo non riusciròmai a spiegarvi come era stato favoloso
lei:amore mio non mi lasciare rimani con me ho bisogno di te
io:ma se dovesse..lei mi blocca
lei:non me ne frega nulla di niente e di nessuno adesso ci sei tu e solo tu non voglio nulla voglio solo te spero che sia così anche per te
io:si lo è è speravo in tutto questo è così sarà non c’è altro posto dove voglio stare se non qua con te
e vero lo volevo mi aveva preso mi bacio ti ramo su il lenzuolo tutto bagnato sporco di noi
lei:Buona notte amore mio sei unico al mondo
io:Buona notte a te amore tu sei unica
e in quella posizione ci siamo addormantati
…continua..

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La storia di Natasha

Fino a pochi mesi prima Natasha era stata una bellissima modella russa. Le sue foto erano sui giornali di moda di mezza Russia ed avevano fatto il giro del mondo. Poi aveva conosciuto Hugh Brandon, il magnate di una multinazionale petrolifera, con lui si era trasferita in Canada, in una principesca lussuosa villa. La differenza di età (25 lei, 55 lui) non rappresentava affatto un problema: ben più importante per la bella Natasha era la relazione con i costosissimi gioielli che amava indossare ed esibire. Era bellissima: 1.80 di altezza per 59 chili, lunghi capelli biondi e lisci, gli occhi azzurri, un culo da favola. Alle feste poteva passare per la figlia di qualche invitato, invece era la moglie rispettata dell’uomo di gran lunga più potente del gruppo. Mr. Brandon vedeva che gli altri uomini la guardavano con chiari ed evidenti desideri, mentre le altre donne, come una gran puttana di classe. L’occasione per tutti fu la festa di compleanno del gioielliere, il fornitore degli anelli d’oro, dei bracciali e dei collier di diamanti che Natasha indossava. Pochi intimi, tutti vestiti eleganti, le donne molto raffinate, gli uomini in rigoroso smoking. Natasha era letteralmente vestita da sballo, tutta di nero: abito corto aderente in pelle, collant sorrette da giarrettiera di catenelle dorate, scarpe con tacchi a spillo di 12 centimetri, uno string di diamanti che dietro le copriva appena il buco del culo, le unghie rosse attaccate, lunghissime, a sembrare vere. E poi gli altri gioielli: tutta una serie di bracciali e di anelli sfolgoranti, di gran valore ed effetto, oro e diamanti che luccicavano con le luci spente, che davano luce e colore a tutto ciò che c’era intorno. La bocca rossa ed un trucco forte, acceso, sugli occhi, poi i lunghi orecchini d’oro che penzolavano quasi fino alle spalle e poi, quel maestoso collier, un neklace tutto ricoperto di diamanti, un bagliore immenso che esaltava tutta la luce del suo viso evidenziandone quella bocca rossa carnosa, perfetta, e i lunghi capelli biondi, lisci, setosi, vellutati. Cento, forse centocinquanta milioni di euro: tanto sarebbe costato scoparsela, con tutti quei gioielli. E Edward Glass ce l’aveva duro da un pezzo, quella sera poi, era il suo compleanno. L’occasione era propizia perchè Mr. Brandon, dovette presto abbandonare la festa, causa improrogabili affari di lavoro. Natasha insistette per accompagnarlo, ma Mr. Brandon disse che si sarebbe divertita di più restando a quella festa. E così Natasha restò e appena Edward lo seppe, si sentì tra i pantaloni qualcosa di grosso che sembrava crescere ancora di più. La festa andò avanti tra vino e champagne e tutti erano particolarmente su di giri. La musica faceva il resto. Anche Natasha aveva bevuto parecchio e dall’alto del suo metro e novantadue non stava più in piedi. Con una scusa qualunque Robert chiese a Natasha di salire su in camera, dove c’era un tavolo da biliardo ma soprattutto la cassaforte con i gioielli. La convinse con la scusa dell’imitazione di una collana, quella che pare appartenuta alla regina Maria Antonietta, prima che venisse decapitata. Natasha non potè res****re alla tentazione di vederla e di indossarla. Su per le scale, Edward l’aiutava a salire cingendole i fianchi, nemmeno per un attimo poté distogliere lo sguardo dall’incantevole visione di quelle chiappe che si muovevano lentamente, con il buco del culo appena oscurato dallo string di diamanti. Entrarono nella camera e lui era ormai in preda all’agitazione, mentre lei era completamente esaltata dall’idea di indossare quella collana. Lui gliela diede, lei restò senza fiato per ciò che vedeva, una cosa così bella che lei, pur amante dei gioielli, non aveva mai visto. Chiese di indossarla e lui rispose che avrebbe accettato solo se in cambio, dato che era il suo compleanno, lei avesse accettato di ballare un lento con lui. Affare fatto. Nel frattempo Edward si era tolto lo smoking ed anche la camicia, era rimasto a petto nudo e non era un bella visione. Un metro e sessanta di altezza, cioè 30 centimetri più basso di lei, una pancia abnorme da tre strati rigonfianti, completamente calvo e per giunta con il corpo completamente ricoperto da una folta peluria. Era talmente peloso che anche la schiena e soprattutto le spalle, avevano peli lunghi dappertutto, spietatamente ancora neri nonostante i 50 anni che scoccavano più o meno in quell’istante. Ma Natasha, tutta ricoperta di oro e diamanti e con in più, adesso, quella straordinaria collana dal valore inestimabile, gli mise le braccia intorno al collo e lui, subito, ai fianchi. Forse per la bella Natasha era ancora un gioco, bella e ricca com’era, ed ecco che con le mani e le unghie rosse lunghissime gli accarezzava persino la nuca e le spalle, eccitandolo di più, come una bestia. Edward rispose facendo scendere le sue mani lungo le cosce, poi sulle natiche e lei, compiacente e divertita, ancora un po’ ignara di quanto stava per accadere, gli sorrideva compiaciuta con la sua bocca pennellata di rosso fuoco. Fu un attimo. Robert la girò e riuscì a chinarla sul tavolo da biliardo, si scese i pantaloni e glielo ficco’ nel culo prendendo la rincorsa. L’urlo di Natasha fu subito soffocato dalle mani forti di Edward che trovò subito la posizione per afferrargli il collo e stringerla con tutta la forza. Iniziò a scoparla come un forsennato urlandogli “Troia, puttana, adesso stai zitta, zoccola, ho le palle piene, devo sfondarti!” e Natasha impietrita e frastornata non poteva più muoversi. Si sentivano solo i rumori dei suoi braccialetti che cozzavano l’uno contro l’altro e le urla di piacere di Edward che l’aveva passata con un cazzo duro e robusto e se la stava scopando a sangue. Si fermò giusto un attimo prima e, appena Natasha cercò di muoversi, lui strinse ancora più forte il suo collo, poi ebbe in un urlo liberatorio e feroce, giunto che fu al culmine dell’orgasmo. Uscì tanto di quello sperma che lo string di diamanti della bella Natasha sembrava brillare di nuove pietre preziose.

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la loro storia ed io nel mezzo

Ciao a tutti mi ritrovo a raccontarvi un altra storia realmente a me accaduta
circa un mese fa mi trovavo con il mio amco marco a farci un aperitivo dopo il lavoro lui mi dice sai devo confessarti una cosa importante è segreta io risposi spara.. lui ho conosciuto una ragazza un paio di settimane fa molto bella e sopratutto giovane ..io e rosy ? (Rosy e la moglie sono sposati da 20 anni circa e due figli ) lui ..rosy? Che ti devo dire? Non ce piu attrazione tra noi no provo piu stimoli ormai siamo come fratelli attenzione gli voglio bene e la madre dei mie figli e l amo ancora ma sessualmente non sono piu attratto da lei forse perche ho trovato la novita ..io be posso capire ma non ti offendere ma rosy e ancora molto attraente e una gran bella donna (nel frattempo pensavo in mente e una gran figona e stupenda ha 45 anni bionda alta gran fisico e seno prosperoso una gran figa davvero ) cmq ritornando a noi gli dissi ma tu sai bene che se dovessi fare un passo falso sei fottuto sfasci una bellissima famiglia siete stati sempre di esempio per me da 10 anni che vi conosco vi ho sempre ammirato e stimato e rosy e sempre la donna che vorrei come fosse un giorno la mia bella signorile madre perfetta e moglie perfetta che cazzo stai combinando ? Lui .. lo so simone ma mi piace come scopa e poi mica deve durare per sempre ..io tu dici? Sai bene in che casini ti vai ad infilare ..lui sorride e dice mi stai facendo la predica per caso ?vedi che ho 50 anni tondi tondi parli tu che ne hai sempre una diversa ..io e vero hai ragione ma la mia non e una predica ma voglio farti ragionare e per quanto riguarda a me non ho famiglia sono singol e non soffre nessuno ma fai ciò che ritieni giusto la vita è tua pensaci ..cmq siamo rimasti a parlare un altro po mentre si fece l ora di cena e finì tutto li .Dopo qualche giorno mi invitarono a cena a casa sua quando arrivai mi accolse rosy con una grande gioia e i ragazzini cenato tra risate chiacchiere nel frattempo vedevo loro freddi tra le loro risate o perché ormai ero a conoscenza di tutto quindi notavo la differenza ma nel frattempo stesso guardavo rosy era bellissima solare dolce stupenda una gran bella donna e pensavo che coglione io me la sbatterei subito e una gran figa ma i miei pensieri alla fine erano s**turava da ciò che sapevo della sua storia dopo passata la serata stavo per andare via tra saluti e baci lei mi chiede? Sai perché è strano marco ? Io rimango spiazzato ma per fortuna viene a salutarmi anche lui è io di fretta scappo da quella domanda in aspettata mi dirigo in macchina penso che coglione lui povera lei avrebbe bisogno di una bella cavalcata magari fossi io a cavarsela ma poi mi dissi ma cazzo loro e mi ritirai a casa mia .l’indomani mattina ci siamo visti per la colazione con marco per lui tutto normale come nulla fosse ed io non gli dissi niente della domanda di rosy sulla sua stranezza a casa , siamo andati a lavoro e dopo qualche ora accendo Facebook e e ricevo un messaggio da rosy ..ciao Simone grazie per la bellissima serata di ieri sera era da percchio che non ce navi da noi mi sono divertita come sempre porti armonia a casa nostra TVB ..io risposi grazie a voi rosy anche io ve ne voglio sai bene che siete come una seconda famiglia per me è sempre un piacere stare in vostra compagnia quando volete riorganizzato ..lei si certo ma ricordi la domanda che ti fatto è poi è venuto marco e non hai risposto ? Io pensai cazzo eccola e mo che gli dico? Risposi a quale domanda ti riferisci? ..lei marco da qualche settimana e strano con me e freddo distaccato e persino non mi cerca più nel letto dice che stressato per via del tanto lavoro che avete e che rimane tra noi non vuole fare l amore mi porta a pensare che ci sia un altra te sai qualcosa? Io …ma che vai a pensare rosy da premettere che non mi ha raccontato nulla e poi è vero che si lavora tanto ..lei si come se fossi scema anzi lo sono perché lo chiedo a te sapendo che non mi racconteresti la verità se pure sapresti qualcosa io rispondo ma vedi che mi viene tutto di nuovo tutti si discorsi ..lei si va be ciao Simone bBuona giornata voi maschi tutti uguali cmq il mio intuito femminile mi fa sospettare qualcosa e non sono scema ok? Ciao io rimango come uno scemo ma guarda tu in che casini mi trovo senza motivo gli scrivo rosy ci sei? Ascolta e lei risponde per te non ci sono ciao ..io ok come vuoi ma sappi che stai sbagliando nei miei confronti Buona giornata anche a te lei scrive si si come no ? Io chiudo Facebook e mi rimetto a lavoro dopo un ora mi arriva una notifica di messaggio e lei che mi scrive perdonami con la faccina che piange non volevo essere scortese con te ma non ci sto capendo nulla mi sento confusa non capisco cosa sta succedendo e non so con chi sfogarmi tu non centri nulla TVB simone spero che mi perdoni io a leggere quelle parole gli avrei preso la testa a marco e spaccata al muro non solo è coglione ma tu guarda in che casini mi ha messo ma nel frattempo rispondo non devi scusarti di nulla magari avrai i tuoi motivi per reagire così ma io sono la persona sbagliata ..lei .hai ragione ma come ti dicevo e strano pensavo che tu sapessi qualcosa il perché si comporta ccosì visto che state sempre insieme o se ho sbagliato in qualcosa e magari te la detto ..io. no rosy non mi ha raccontato nulla e nemmeno di te dai magari è stressato sul serio per il nuovo appalto che l’impresa ha preso ..lei ti va di scriverci un po ho bisogno di sfogarmi poco fa gli ho scritto un messaggio ma lui niente non mi ha risposto io cretino gli risposi e di là con capo magari non può rispondere in realtà era nella scrivania difronte a me che faceva il coglione a messaggiare con la nuova cotta e mi sorrideva pure il coglione io gli risposi a rosy si certo sono qua possiamo messaggiare al momento sono libero. lei mi scrive ma rimane tra noi ok ? Magari sono solo mie paranoie ma ho bisogno di sfogarmi .io rispondo tranquilla non lo saprà nessuno ..lei .sai ieri sera ci siamo messi a letto io mio sono fatta trovate tutta sexy avevo comprato un completino piccante mi ero fattale foto pure ee inviate lui risponde sei bellissima amore mi arrapi tanto e poi la sera che lo indosso che cazzo fa? Mi dice sono stanco. e normale per te? Cazzo io mi immaginavo che foto gli avesse inviata bellissima per come è tutta in completino sexy mi veniva voglia di chiederle la foto ma andai sul suo profilo a vederla in costume cazzooo e magnifica anche se l estate l abbiamo passata insieme e quindi la vedevo sempre in costume ma adesso era maliziosa la cosa cmq rispondo che devo dirti rosy ? Non so che gli prende ..lei mi scrive be tu che avresti fatto al suo posto ? Io rispondo dopo aver visto la foto che dici sarei scappato di corsa da te per strappartelo da dosso e fatto l amore poi penso che cazzo ho scritto ? Mi correggo con la risata ahahaha scusa volevo dire se la mia donna avesse inviato la foto lei ride pure e scrive si si simone cmq e questo che volevo che facesse marco ed invece sono rimasta vogliosi desiderosa e con la bocca asciutta e prima di andare a letto mi sono chiusa in bagno e ho fatto da sola altrimenti non avrei preso sonno avevo troppa voglia io pensavo ma che cazzo tutte a me capitano ? Ste storie? Non mi sembra nemmeno vero ..lei mi scrive non voglio che mi stai immaginando con il completino sexy nel mio bagno che mi sditalino ..io rispondo rosy ma che ti prende che cazzo stai scrivendo ? Ma ti rendi conto di ciò che scrivi? Lei mi risponde con un esclamazione eee caro simone sai perché ti sto provocando ? Io rispondo di no ..lei . Perché voglio vedere se sei poco e coglione come il tuo caro amico marco che poco fa mi ha risposto al messaggio ma ha sbagliato il destinatario scrivendomi non vedo l ora che arrivi la pausa pranzo per venire da te ci vediamo al solito posto.. io guardo lui difronte a me sconforto in viso e mi dice ho combinato una minchiata simone io rispondo che hai fatto? Ho mandato il messaggio sbagliato a mia moglie e mo che faccio ? Io non stavo capendo più un cazzo lui difronte a me lei in chatt mi sentivo pressato come per miracolo viene la collega e mi dice simone ha chiamato il boss vuole che vai subito da lui io mi alzo di s**tto e scappo via, marco mi dice. che devo fare simone? io mentre esco dal ufficio gli dico cazzi tuoi io te lo avevo detto e chiudo la porta mi metto in macchina riapro Facebook e mi ritrovo la foto di rosy in completino sexy cazzo era stupendaaaaaaa e mi chiede mi hai vista? Vedi cosa rinuncia il tuo amico per una troietta ? Io rispondo ma che stai facendo rosy non devi reagire così non devi con me ..lei perché no? Dai poco fa mi hai detto che saresti venuto a strapparmelo da dosso e mi avresti scopata ..dai vediamo che sai fare? tanto tutti porci voi uomini .lo so che mi vorresti scopre da tempo ti sembra che non lo so come mi guardi .in questo momento devi avere il cazzo duro per me vero? Non sai quanto lo vorrei nel mio culo tutto possente come quella volta in spiaggia che a forza di guardarmi te diventato mostruoso e sei scappato in acqua ..io gli risposi tu sei fuori di te rosy calmati non sai ciò che dici in questo momento ..lei dai nella pausa pranzo perché non passi da me a scoparmi visto che sono sola che il tuo caro amico ha impegni con la troia e non ha tempo per me ..io gli rispondo rosy mi fai pena con me hai chiuso ..lei sei un pezzo di mera come lui dai vieni a scoparmi stronzo sono già tutta bagnata io le dissi ciao chiudo e stacco la conversazione arrivo dal boss e andiamo in giro per uffici dopo qualche ora mi trovavo solo verso casa, riapro Facebook e mi trovo le sue foto nuda in chatt con vari commenti cazzo era stupenda ,caldissima , figa depilata ,bagnatissima, mamma mia quanto me la sarei scopata ma non meritava tutto questo è quindi non ho nemmeno risposto alle provocazioni ma guardavo continuamente quelle sue bellissime foto ripeto era magnifica e l ora di ritornare a lavoro arrivo in ufficio e marco non è ancora arrivato passano le ore guardo e riguardo le sue foto e il cazzo mi si fa duro ogni volta ma ritornando all assenza di marco mi preoccupo e lo chiamo mi risponde e chiedo…ei ma dove sei ? Lui sono sotto casa mia rosy ma fatto trovare le mie cose dietro la porta non mi vuole parlare e infuriata non potresti chiamarla e farla ragionare un attimo?.. io .chiamarla io? Ma che dici ? E poi cosa dovrei dirle? Che sei un perfetto coglione ?..lui.digli ciò che vuoi ma ti prego fai qualcosa ..credetemi non sapevo cosa fare mi sembrava tutto un incubo apro Facebook lei e in linea gli scrivo rosy ci sei? Devo parlarti lei risponde dopo qualche minuto scrivendomi ..per te non esisto più dimenticati la mia famiglia o ciò che ne rimane della mia famiglia hai tradito la mia fiducia ti avevo come un fratello ma sei solo un pezzo di mera per te sono morta ciao poi mi riscrive dimenticavo le foto puoi tenerle per ricordo porco ..arriva l ora del cessa lavori mi metto in macchina e vado sotto casa sua la chiamo a telefono lei risponde ..che cazzo vuoi mi devi lasciare in pace ..io rosy ascolta ..lei .Non devo ascoltare nulla da te falso che sei che devi dirmi ? Continui a coprirlo come hai fatto in tutto questo tempo? Ti ripeto mi hai deluso ti credevo un uomo simone e invece sei come il tuo amico lasciami stare ..io dai rosy farmi spiegare sono sotto casa tua se ti calmi salgo e parliamo un po..lei allora non hai capito se sali ti spacco la faccia adesso vai via addio e chiude il telefono io richiamo lui gli dico marco non ne vuole sapere di ragionare mi dispiace ma tienimi fuori da questa storia ..lui bel amico che sei ok ciao e mi chiude il telefono anche lui ..io dico in me dispiaciuto ma si ma fate ciò che volete alla fine io non centro ..passano i giorni marco non si presenta a lavoro ha presentato la lettera di malattia , non mi risponde a telefono , lei che pubblica link su Facebook seguita con foto sue per fortuna non nuda ma tutta elegante ed a ogni foto i commenti vedi cosa ti sei perso ? E così via ..in ufficio tutti mi chiedono cosa avesse marco e se sapevo il perché delle foto e i commenti di rosy su Facebook io rispondevo che ne ero all oscuro di tutto come loro ..arriva la domenica mattina e trovo su Facebook nella home le sue foto del sabato sera trascorso con le sue amiche lei tutta sexy vestita bella come sempre con un bicchiere in mano in un locale vari foto con le amiche e ragazzi io penso in me chi sarà stato il fortunato tra questi che avrà goduto del tuo corpo ? Scorrendo tra le sue foto ne trovo una dove è da sola seduta gambe accavallate e bellissima e gli metto mi piace vediamo che fa? Dopo qualche ora mi scrive in chatt ..chi Ta dato il permesso di mettere mi piace sulla mia foto? Che succede hai ripensamenti ? Vuoi scoparmi? Adesso ti piaccio? Io rispondo rosy niente di tutto ciò ho solo trovato bella la foto e ho messo mi piace tutto qua ..lei a ok tanto sappi che stanotte qualcuno ha avuto To il piacere di possedere i e de stato magnifico dirlo al tuo amico e dirgli pure che mentre mi scopa vano alla pecorino come piaceva a noi gridava il tuo nome .si simone scopa mi simone farmi gridare simone io la interrompono scrivendo rosy adesso mi hai rotto il cazzo tu e tuo marito con la vostra storia non ne voglio più sapere di voi due e per concludere ti puoi scopre tutti quelli che vuoi a me stai sicura che poco importa io non centro nulla con te eri solo una amica quindi di ciò che fai tu non mi importa non sei ne la mia donna e ne altro quindi se pensi di farmi ingelosire sei fuori strada mi da solo fastidio vederti cosìpperché non è da te e perché c’è ‘hai con me alla fine che vuoi da me ? Lei.. voglio che mi scopi simone voglio essere la tua troia come lo è lei ..io sai che c’è? Hai rotto e lo eliminata lei continua per qualche minuto con varie cazzo te provocando mima vedendo che non reagisco alle provocazioni smette di scrivermi .passa la giornata si fa sera e raggiungo i miei amici al bar del mio amico per un aperitivo entro e mi trovo lei al bancone di spalle con la sua amica vestitino color salmone tacchi una gran bellissima caviglia seguita da un bel culo i miei amici gridano ciao Simone lei si gira di s**tto mi guarda io guardo i ragazzi e dico sto arrivando ho dimenticato il telefono in macchina riesco pensando che cazzo ci fa questa qua salgo in macchina si apre lo sportello e sale lei ciao Simone ti aspettavo da un po io scendo e dico rosy scendi dalla macchina non facciamo scenate non facciamo capire nulla alle persone .lei mi risponde io non scendo da qua e poi le scenate le stai facendo tu dai sali non fare il ragazzino parliamone
…CONTINUA…