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I cesaroni 7 parte tre

LA SCENA ANCORA SI SVOLGE A CASA BARILON

Madre: Lorenzo devi stare molto tranquillo può succedere che spesso ti farai addosso i bisogni

Lorenzo: questo si in effetti succederà ma, mamma sono tranquillo che porto il pannolone

Madre: su su capita spesso che te la fai addosso vero?

Lorenzo: si mi capita sempre, non sento nessuno stimolo, come i bambini che se la fanno addosso e dopo si accorgono della frittata fatta

Madre: ti capisco tesoro mio ma devi stare tranquillo porterai per un po’ di anni il pannolone, però dai con le giuste cure si può sistemare ma Rudi cosa ne pensa?

Lorenzo: ma Rudi veramente pensa che sia cronica

Madre: ma no non è cronica stai tranquillo

LA SCENA SI SVOLGE A SCUOLA DI MIMMO

Maestra: Allora ragazzi state tutti seduti e comodi non potete andare in bagno se non passano le due ore

Mimmo: ma maestra io devo andarci per forza sento un po’ stimolo forte

Maestra: Mimmo smettila non prendermi in giro

Mimmo: maestra devo andarci per forza…..oddio che mal di pancia….ahhhh….prrrrrr….plaf

Maestra: Mimmo ma cosa hai combinato ti sei fatto addosso?

Mimmo: si maestra mi sono fatto addosso

TUTTI I COMPAGNI LO DERIDEVANO?

LA SCENA SI SPOSTA A CASA CESARONI CON UNA TELEFONATA DALLA MAESTRA

Maestra: signora guardi che suo figlio si è fatto la cacca addosso, se per favore lo venga a prendere grazie

Madre: certo lo vengo a prendere subito

A SCUOLA

Mimmo: mamma la maestra non mi faceva andare in bagno, nn la trattenevo più ed uscita da sola la cacca

Madre: non ti preoccupare tesoro (detto all’orecchio) la maestra e stata cattiva con te e noi metteremo in atto il metodo cesaroni cioè la denuceremo

Mimmo: va bene mamma

Madre: si perché la maestra non può non farti andare in bagno, per legge bisogna fare andare in bagno anche quando scappa tantissimo

Mimmo: certo questo e vero non può fare questo

LA SCENA SI SPOSTA A CASA CESARONI

PADRE: Mimmo ma cosa ti è successo sei sporco di popo’

Mimmo: si papà la maestra non mi ha fatto andare in bagno e così me lo sono fatto addosso, non la trattenevo più

Padre:non preoccuparti può capitare però davvero la maestra e stata cattiva

Mimmo: eh già, mi vado a fare la doccia

Padre: va bene a dopo ciao e pulisciti bene

Mimmo:okay!!!

LA SCENA SI SPOSTA A MARZAMEMI

Alice: ehi mamma che sono felice di stare qui mi sento davvero libera, senza questa scuola, ormai ho fatto anche la terza prova, ma quello che temo sono gli orali sa come andranno

Madre: ma non preoccuparti andranno bene solo che adesso sei in anzia ed è una cosa normalissima ma devi stare tranquilla tutto si può risolvere basti avere tenacia e forza di volontà

Alice: eh già mamma ci vuole costanza anche e fiducia

Madre: certo questo si ci vuole tenacia e so che tu c’è l’hai

Alice: certo mamma sono comunque contenta anche di prendermi la granita con te

Madre: e con il tuo ragazzo come va, anche quello e una specie di esame, perché esamini e ti esamina per bene

Alice: si questo lo so che mi esamina bene e mi fa molto piacere stare con lui mi ci trovo davvero bene, sono contenta di stare con lui

Madre: si si anche io sono contenta

LA SCENA SI SPOSTA DI NUOVO A SCUOLA PERÒ QUESTA VOLTA CON I RAGAZZI UNIVERSITARI

Professore: allora ragazzi MIRACCOMANDO fare questo esame bene, e poi sarete laureati

Rudi: Madonna quanto parla questo non la smette di spiegare

Milena: si infatti non la finisce di spiegare e poi con tutte questa chimica e fissato e ossessionato ma come dobbiamo fare

Rudi: già infatti Milena

Milena: comunque adesso vado ci sentiamo

LA SCENA SI SPOSTA IN CHIESA

Don Camillo: il signore e la nostra forza, lui ci può dare una mano lui si che può mandarci una manifestazione dal cielo e in terra…..plaf….plaf….prrrr.

Assemblea: ma cosa e successo don Camillo cose questa puzza

Don Camillo: niente ragazzi il signore come detto prima ha mandato la manifestazione….cioè me la sono fatto addosso

Assemblea: ma non si vergogna che se le fatto addosso?

Don Camillo: si si certo infatti vado scappo

LA SCENA SI SVOLGE A CASA DEL PRETE MENTRE IL PRETE SI CAMBIA

Don Camillo: Madonna quanta ne ho fatto il pannolone e pienissimo ma sarà che ho preso il lassativo di ieri sera? Bhooo

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la loro prima volta….. in tre

Dopo l’ennesima discussione su whatsapp col mio “compare di marachelle” avevo deciso che era giunto il momento di rimpiazzarlo, di cercarne uno più “stabile”, allora il giorno dopo, recuperato un vecchio profilo su un sito di incontri, caricate nuove foto non troppo esplicite ma accattivanti ho iniziato a valutare alcuni tra i mille profili di ragazzi arrapati che mi scrivevano, risposi ad uno in particolare, ora nn ricordo cosa mi aveva attratta di quel profilo, forse le foto ke sembravano reali, iniziato a chattare, gli confesso la mia bisessualità e il mio gusto x le donne, lui coglie al volo l’occasione e mi dice di avere un’amica con la quale da tempo cercano una bisex…. In un weekend combiniamo l’appuntamento, lei vive da sola, quindi saremo suoi ospiti, iniziamo a chattare in gruppo, ma anche io e lei da sole, fino al lunedì pomeriggio. Come tutti i lunedì sera, anche quel lunedì sono andata in piscina, a fine lezione, stavolta, ho fatto una megadoccia, mi sono rilassata, poi ho indossato un bel reggiseno di pizzo nero, una culotte di raso grigio fumo con i merletti neri, ho asciugato bene i capelli, mi sono truccata leggermente gli occhi, vestita normalmente mi sono messa in macchina e 25 km dopo ero a casa di lei. la vedevo per la prima volta (oltre alle pochissime foto che ci eravamo scambiate su whatsapp) , mi appare sulla porta una ragazza molto in carne, un viso bello tondo, un faccione che ispira dolcezza, occhi, labbra, naso tutti piccoli, indossa un paio di jeans ed un maglione nero lungo, si intuisce solo che è un po (più di un po 😛 ) in sovrappeso(ma dopotutto, anche io nn sono da meno).
Mi fa accomodare, ci salutiamo con un abbraccio, ovviamente siamo impacciatissime, ma ci sta, ci sediamo in sala da pranzo, mi offre un thè freddo alla pesca (su mio precedente suggerimento 😉 ) e iniziamo a chiacchierare un po, poco dopo mi fa fare il giro della casa: una stanza “funzionale” che diventerà una cameretta – mi dice lei – mi fa vedere il bagno, non grandissimo ma molto pratico, con un tocco di stile, per finire la camera da letto, ha stile anche qui, mi fa vedere che sia sull’armadio che dietro/sotto il letto ci sono dei faretti che accesi singolarmente danno alla camera una bella atmosfera intima, data dalla soffusa luce blu, decidiamo di lasciare acceso solo il faretto dietro il letto, allora mi avvicino a lei che è tesissima, la abbraccio e le accarezzo il viso, le braccia, i fianchi….. senza forzare troppo cerco di baciarla, lei è tesa, decide di spogliarsi da sola, io faccio lo stesso, x entrambe via scarpe, calzini, pantaloni, maglioni….. ci trovimo: io in reggiseno e coulotte, lei in perizoma, reggiseno e una canottiera che ha tenuto su tutto il tempo (credo perché si vede “cicciona”), ci siamo messe sul letto, per lei era la prima volta con una donna, allora il gioco è tutto in mano mia, inizio ad accarezzarla, baciarla tutta, prima da sopra i pochi vestiti che ci sono rimasti, lei imbarazzata cerca di imitarmi, inizia a sciogliersi, ci accarezziamo a vicenda, ci concentriamo un po l’una sui seni dell’altra, lei accarezza i mie, ancora fermi nel reggiseno, io delicatamente scosto il suo cercando e trovando uno splendido capezzolo, lo bacio, lo lecco, lo succhio, ogni tanto lo intrappolo tra i denti e la lingua, lei geme, si sta eccitando, mi accarezza come può, torno su, la bacio, la vezzeggio, mi giro sotto sopra, le accarezzo i piedi (è il debole di entrambe 😀 ) mi avvicino col viso, le faccio sentire il mio respiro, poi dolcissime le mie labbra li baciano, prima chiuse, poi le schiudo x farle sentire un lieve umido, freme mi chiama, mi cerca con le mani, allora lascio delle lievi scie di lingua a mio piacimento su quei piedi (sul dorso dei piedi), inizio a risalire, la mordicchio leggera vicino alla caviglia, avrebbe schizzato se avesse potuto….. mi giro ancora e torno a baciarla, nei suoi occhi c’è tanta lussuria, vorrebbe che fossi un uomo così da potersi far penetrare all’istante, ma non lo sono, allora decide di volerci provare lei, mi toglie il reggiseno e mi accarezza i seni, cerca i miei capezzoli, inizia a leccare il primo, ma a quel punto suona il campanello, lei si alza, si sistema un attimo e va ad aprire la porta, è arrivato il suo amico, il fortunato di turno….. io aspetto lì, sul letto, con addosso solo quella specie di slip…. rientra in camera, lui la segue dopo pochi secondi, ma lei è già tornata sul letto con me, abbiamo ricominciato ad accarezzarci, la presenza di lui la rende più sfacciata, si scioglie di più, il nostro comune obbiettivo è godere e farlo impazzire, mi cerca le labbra, mi bacia, ci accarezziamo, lui si avvicina, la sola idea di avere due porcelle così lo eccita all’inverosimile ed il suo pene è già duro, si spoglia velocemente, io faccio stendere lei, lui le da subito il suo attrezzo in bocca, i convenevoli sono stati saltati, io le prendo ancora un capezzolo in bocca, l’altro tra le dita, lo stringo appena, freme di nuovo, ora è eccitata, si farebbe prendere, usare e abusare da chiunque ora, ma ci sono – solo – io che mi sistemo tra le sue gambe, e inizio a baciarle le cosce cicciotte, l’attacco dell’inguine, ha ancora addosso il perizoma, è tiratissimo, inizio a leccare le grandi labbra, con la lingua scavo sotto il tessuto del piccolo perizoma cercando le piccole labbra, sente la mia lingua che la brama, smette di succhiare per regalarmi una forte serie di gemiti, ma vuole di più, lascia in sospeso l’amico e si sfila il perizoma, aprendomi le cosce più che può, non posso res****re a quella visione, allora la mia lingua si attacca a quella fichetta, è glabra, i pochi peli si percepiscono appena, mi concentro sulle piccole labbra e sul clitoride, purtroppo ha il ciclo e non posso andare oltre, l’assorbente interno la protegge, allora solo usando la lingua la stimolo fino a che sento che ormai è in orbita, la lecco come mai ho leccato una fica prima d’ora, lei cerca di succhiare l’uccello del suo amico tra i gemiti che continua quasi senza sosta a regalarmi, si ferma solo per dire al suo amico che la lecco da sballo…. cosa che non fa altro che compiacermi e spronarmi a farla impazzire ancora di più, il fortunello a quel punto decide che vuole giocare con me, mi si mette dietro, mi abbassa la coulotte e mi scopa senza convenevoli, non è grosso, nemmeno lungo, x la verità al di sotto della media a cui sono abituata, ma è durissimo, scopa discretamente, e io sono già un lago, lo sarebbe anche la mia lussuriosa amica, sotto la mia lingua, se nn fosse “tappata”, lui mi scopa e io lecco con ancora più foga, lei lo incita, lui sbatte forte, veloce, poi si stende, per ricevere le attenzioni delle bocche di entrambe per il suo gioiello, ci scambiano il suo pene come fosse il microfono del karaoke, un affondo in gola a testa, a turno, lo sentiamo impazzire, geme forte…..lei gli monta su, lui le allarga le natiche, non resisto, mi posiziono dietro il suo sedere e inizio a leccarle il buchino, lui le chiede: cosa sta facendo la troia?… lei: mi sta infilando la lingua in culo…. è bellissimo!!!…. le ho bagnato per bene la rosellina anale, ho afferrato l’uccello di lui, e leccavo sia lui che il buchino anale di lei per agevolarli, ma lui non era soddisfatto, la fa mettere a 90° e cerca di incularla violento, lei gli diceva di fare piano, voleva il lubrificante, avendo il ciclo era molto sensibile, allora l’ho spinto sul letto e mi sono messa a succhiargli l’uccello, così lei è potuta andare a prendere il lubrificante, al suo ritorno mi sono spostata io, sono tornata in cucina a dalla tasca del mio giubbotto ho preso due guanti in lattice (usa e getta), tornata in camera ne ho posato uno e infilato l’altro alla mano destra, ho preso il gel e ne ho messo un po sulla mano guantata, le ho unto l’ano, infilando pochissimo un dito, a questo punto ci siamo posizionate entrambe a pecora, io col mio ingombrante sederone rivolto al lato del letto, lei alla mia destra col suo culetto puntato verso di me e la faccia alla testiera del letto, lui si alzato, è venuto dietro di me, e appena ha iniziato a scoparmi, mi incitava anche a penetrare il culo di lei con la mano, io mi godevo quel cazzo ke mi esplorava la fica, ma quello ke mi eccitava di più era il culetto di lei, proprio a portata di mano, accoglieva con dolci gemiti prima un dito, poi due, con due dita le scopavo il culo, lei gemeva, godeva del mio tocco, delicato e dilatatore, infilavo ed estraevo le mie dita dal suo culo, le infilavo ancora e quando erano dentro, le muovevo, premendo sulle pareti del suo ano, che si ammorbidivano e cedevamo facendola gemere sempre di più…. sentendola godere in quel modo, il fortunello non ha resistito, le ha ordinato di girarsi col culo verso di lui, ora ci guardavamo in faccia io e lei, lei col cazzo che le occupava e le esplorava, violento, il culo ormai aperto, le si leggeva in faccia la il godimento e la lussuria di quell’assalto, mi sono distesa quasi accanto a lei ma in modo da infilarmi in parte sotto di lei, così potevo baciarla, accarezzarla, sentire i suoi seni poco più piccoli dei miei, sbattere contro i miei, a piacimento baciavo lei e poi i suoi seni, poi ne ho afferrato uno e l’ho succhiato forte, più forte che potevo, sentivo i suoi fremiti, li ha avvertiti anche il fortunello, che x divertirsi di più ha mollato il suo culo, e si è rintanato nella mia fica che era rimasta in attesa… mentre io continuavo a succhiare il seno di lei, ora lei era libera di muoversi, allora decide di ricambiarmi un po il favore, girandosi sempre a pecora sul letto, stavolta il suo culetto era fuori dalla portata di entrambi i possibili assalti, ma per divertirci entrambe mi mette in faccia i suoi meravigliosi seni e si attacca ai miei, mentre lui continua a scoparmi, a chiamarci troie, lesbiche, puttane, il turpiloquio lo eccitava, ed eccitava anche noi…. dopo un po, si stende e vuole le nostre attenzioni, ma da brave stronze puttanelle, davanti ai suoi occhi, ci scambiamo uno sguardo d’intesa, lasciamo lui su un angolo del letto e ricominciamo ad accarezzarci, a stuzzicarci, baciarci e leccarci tra di noi, intanto lui anche se messo da parte, era talmente eccitato dallo spettacolino che aveva sognato per anni (eravamo il suo fil porno in diretta) che non resisteva all’impulso di menarselo, proprio come se stesse guardando un porno (durante le riprese)…. io ogni tanto davo un’occhiata al fortunello, vedevo la sua eccitazione, allora ho detto a lei: dai, torniamo da lui, guarda come si sente solo ;)…allora ci siamo messe una da un lato e una dall’altro, a turno lo prendevamo in mano, e lo mettevamo in bocca all’altra, lei usava spesso sia le mani che la bocca, io lasciavo che la sua mano lo guidasse nella mia bocca, poi erano le mie labbra a segarlo, mentre la mia lingua gli massaggiava la cappella…. lui volle farsi leccare il buco del culo, non potevo chiedere di meglio, lo feci, e appena la mia lingua accarezzò la sua rosellina, lo sentì gemere, e la rosa si aprì al mio tocco, gli dissi che era una puttanella anche lui, lo dissi a lei: guarda come si sta aprendo per me, per noi :)… ebbe un momento di timore, e disse che non gli piaceva quel gioco, scherzando gli ho sollevato e piegato le gambe col mio stesso corpo a fare da fermo, lasciando il suo buchetto ancora vergine, esposto al “pericolo”…. con la mano guantata ho accarezzato quel buchino che sembrava pronto ad aprirsi, lo abbiamo leccato a turno, io, poi lei, poi ancora io….. era così bagnato e lui gemeva e godeva delle nostre lingue, il cazzo gli pulsava, allora ho lasciato andare le sue gambe, concedendogli una posizione più comoda e piacevole, a gambe distese, io mi sono messa al suo lato, per prendergli il cazzo in bocca comodamente, lei, la sua amante da una vita, tra le sue gambe,la sua mano era più piccola della mia, lei desiderava fargli provare la sensazione di avere il culo occupato da sempre, così, è stato il suo piacere, mentre io gli segavo il cazzo con le labbra, dando una succhiatina qui e la, infilarle dolcemente un dito nel culo, lento e dolce, ma tutto il dito, poi due, e iniziare a stuzzicargli, sotto mie indicazioni, la prostata, con la l’altra mano gli accarezzava le palle e ogni tanto quello che lasciavo del suo cazzo, i suoi gemiti erano forti, intensi, profondi, e sempre più veloci, più vicini, sentivo le pulsazioni del suo cazzo sulle labbra, allora chiudendole intorno al cazzo ho iniziato a succhiare più forte che mai, finché lui, con due dita nel culo, una mano a reggergli e stuzzicargli le palle, e la mia bocca ad aspirargli il cazzo, ci si è svuotato dentro, ho continuato a succhiare fino a quando non si è ritirato e ammosciato, stando molto attenta a non deglutire mai, quando ho mollato, lui era sfinito quasi abbandonato sul letto, lei mi guardava quasi ammirata, il suo cazzo non aveva più un briciolo di energia, allora mi sono sollevata, avvicinata a lei, le ho accarezzato il viso, poi afferrata per il collo l’ho attirata a me, per baciarla, e condividere il frutto delle nostre fatiche, sotto gli occhi increduli ed esterrefatti di lui abbiamo continuato per diversi secondi a scambiarci quel lungo bacio sborroso, sporcandoci e pulendoci a vicenda il viso con le nostre lingue, fino ad ingoiare tutto…. FINE……
o forse no ;P

P.S. ovviamente ho omesso le varie operazioni di infilare e togliere il preservativo per rendere il racconto più fluido, ma tutto si è svolto nella massima protezione e sicurezza 😉