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La mia ex nuova ragazza

Certo che per uno sposato come me intraprendere una nuova avventura sentimentale, in questo particolare periodo della vita non era proprio raccomandabile. Tuttavia da quella famosa scopata selvaggia nell’androne , non ne uscii totalmente indifferente.
Nei giorni a seguire infatti con sly i contatti, prima telefonici, poi di persona si fecero più fitti. Certo all’inizio la sensazione era strana, quasi surreale. Poi entrambi “prendemmo” le misure e tutto inizio a filare. Ci vedevamo quasi ogni sera, dieci minuti al casello dell’autostrada o in qualche bar. Come adolescenti i contatti si limitavano a qualche bacio e a qualche carezza ma nulla più.
Fu solo dopo un paio di settimane che nel corso di uno di quelli incontri io me ne uscii con la frase:”ma che ci vediamo a fare come due bambini sempre di nascosto e di corsa? E poi cosa dobbiamo poi nascondere… qualche bacetto?” Sly per nulla intimorita subito rispose:”sei tu caro che non ti decidi! Io ho la figa in fiamme e non aspetto altro di risentire il tuo cazzone dentro di me”. Detto fatto di li a pochi minuti stavamo nel veronese ad occupare una camera d’alberto.
Entrati nella stanza, ci siamo entrambi guardati in giro con sospetto, quasi a prendere le misure di quel posto così nuovo ed al tempo stesso cosi nostro. Sono bastati pochi attimi e poi i ns. sguardi si sono incontrati. Sly mi guardava con occhi lucidi e si mordeva il labbro superiore. A quel punto scalza, si avvicina a me e mi sussurra nell’orecchio :” adesso ti spoglio, te lo prendo in bocca e te lo insalivo bene! E appena insalivato voglio che me lo sbatti nel culo con tutta la forza che hai. Voglio che mi sfondi come un toro da monta, fammi male , fammi sentire dominata e posseduta. Rompimi l’ano con tutta la tua forza senza ritegno come fossi la tua puttana personale” A quel punto inizia a spogliarmi, riponendo in ordine tutti i miei vestiti. Le mie mani non facevano che spogliarla e palpeggiarla ovunque. Mi insinuai dentro le sue mutandine e trovai una figa liscia e calda, fradicia di umori e desiderosa di essere penetrata. Con le mani ancora bagnate dai suoi umori, iniziali lentamente a toccarle l’ano per allargarlo ma lei si ritrasse dicendo: “ ti ho detto di sbattermelo dentro il culo con forza quindi niente preparativi. Piuttosto stenditi che voglio succhiare il mio cazzo preferito che da anni non sente più la mia bocca” mi stendo sul letto e lei inizia a farmi il pompino migliore di sempre. Appena il mio cazzo, duro come il marmo, è ben ricoperto di saliva. Sly si posiziona alla pecorina vicino a me mi ordina di spaccarle il culo. A quel punto mi alzo, e mi godo lo spettacolo di quel culo ben tornito, con la sua bella rosellina al centro. Punto il cazzo e…. in un sol colpo le sono dentro fino alle palle. Sly emette un grido di dolore, tanto che io faccio per ritrarmi ma lei mi blocca subito :” se togli quel cazzo dal culo giuro che ti ammazzo“. La smorfia di dolore era ben visibile sul suo volto ma decisi di fregarmene.Iniziai subito a stantufarla come un forsennato e più la sbattevo più lei urlava. Ad un certo punto si gira , mi guarda con fare seducente e mi dice:” non venire ora, che devi ancora accontentare la mia passera e la mia bocca. “ Detto questo si gira di nuovo e lo prende nella sua bocca avida e vogliosa. Dopo averlo ben succhiato mi invita a sdraiarmi con lei a letto . Lo faccio ed iniziamo a baciarci con forza.
Dopo 10 minuti di limonate lei, prendendomi il cazzo in mano, lo guida in mezzo alle sue gambe. In un colpo solo la penetro ed inizio a muoversi dentro di lei. In breve raggiunge il primo orgasmo. Dopo esser venuta , con le gambe e la voce tremanti si sposta, apre le gambe e con le mani allarga le labbra della figa ben rasata invitandomi a leccarla :”guarda che son venuta da sotto ma voglio venire anche nella tua bocca”.io a quel punto non capisco più nulla ed inizio a leccarle prima i seni, poi la pancia ed infine mi getto a capofitto sulla sua passera che ha un profumo ed un sapore inebriante. La lecco, la mordicchi e la succhio con avidità, tant’è che di li a poco Sly ha il suo secondo , sconquassante, orgasmo. Ricomposta un attimo dopo esser venuta, mi fa metter comodamente seduto al bordo del letto e si gira. Inizi così ad impalarsi da dietro, facendosi penetrare nuovamente nel culo. Fa tuto lei , io devo limitarmi a stare seduto, tenere l’erezione e godermela. Dopo 10 minuti di quel trattamento l’avviso che sto per venire e lei mi dice “vienimi dentro, da anni non aspetto alto”. Non me lo faccio ripetere. La giro, la faccio mettere alla pecora e la penetro iniziando subito a stantufarla per bene. Non passano che pochi minuti e già sento il mio orgasmo in arrivo prepotente, ingestibile ed incontrollabile. Non faccio a tempo a dirlo che già sto riversando nella sua figa fiotti di sperma caldo. Sly vogliosa e seducente, appena estraggo l’uccello da lei, si penetra la passera con due dita, estrae lo sperma appena “depositato” con due dita, e se lo mette in bocca dicendo :” questo è il spore che per tanti anni non ho più ritrovato. Detto ciò si inginocchia ed inizia a pulirmi per bene l’uccello.
Finito di scopare, ci accoccoliamo 10 minuti sul letto e chiacchieriamo un po. Un ora dopo eravamo in macchina a limonare come due adolescenti ripromettendoci che ci saremo rivisti l’indomani per bissare la giornata. Da allora non c’è giorno che non ci vediamo ed il sesso continua a migliorare… ma questa è un’altra storia.

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La vacanza parte 4 finale

Sono legata su quella croce. A turno ogni uomo inveisce su di me, tra pugni, strizzate di tette, schiaffi. E’ tutto cosi surreale. Perché ho accettato tutto questo? Perché lo volevo. Sentire la forza maschile dominarmi, il dolore misto all’eccitazione, i colpi seguiti da spasmi di piacere. Dio sto impazzendo. Non so per quanto tempo continuino a colpirmi; mi liberano e scivolo verso terra stremata. Uno di loro mi afferra per i capelli e infila il suo membro dentro la mia bocca. Non ho di che res****re. Mi scopa la bocca, fino all’esofago, gli altri esultano, e di colpo spinge, spinge tanto a fondo da scendermi in gola e scarica tutto il suo sperma dentro di me. Non respiro mi sento svenire, come mi libera tossisco e cado in avanti… ma subito vengo afferrata per i capelli, ma poi la presa molla e due mani afferrano i miei seni. Trascinata sul pavimento, mi sollevano e legano le mie mani sopra la mia testa. A turno iniziano a fottermi, uno dopo l’altro, il mio sedere è dilatato, distrutto, direi divelto, e l’eccitazione è tanta da farmi venire…. Un filo di seme cola dal mio pene, “gli piace” sussurra qualcuno. Mbobo si presenta davanti a me, mi tocca prima il seno, poi li sotto… non posso muovermi, e lui struscia il suo gigantesco arnese sul mio…. Poi passa dietro.. dio quant’è grosso.. sento il suo cazzo enorme, spaccarmi in due, il ritmo è incessante, e cotinuo a venire di piacere…. Per diverso tempo quel nero mi scopa incessantemente, poi viene riempiendomi, e mentre sfila il suo poderoso piccone, la sua venuta cola dal mio buco dilatato, sulle mie gambe. Mbobo si allontana, lo vedo parlare al telefono, mentre la mia tortura continua incessantemente. Il tempo sembra non passare mai, sono tanti, sono bruti e violenti, molto violenti; dopo non so quante venute, e sborrate varie su di me, mi ritrovo seduta per terra, con la schiena al muro, esausta; osservo lo sperma sul mio corpo, i lividi, i miei seni gonfi, respiro affannosamente: mi hanno distrutta, devastata, umiliata fino all’impensabile. Mbobo torna a farsi mi vivo e mi osserva, con malizia mi sussurra “ho una sorpresa finale per te puttana bianca, che tu lo voglia o no, non mi importa, Sebastian ti ha portato qui, ed io voglio vederti supplicare, guarda”, afferra i miei capelli e mi fa notare che sono arrivati altri neri, ne conto 5, forse sono di più “sono i miei amici puttana bianca” mi dice Mbobo “africani come me, e adesso ti rovineremo, vogliamo sentirti urlare, supplicare, disperarti”. Con un ultimo cenno d’orgoglio rispondo “avanti negro, vediamo quanto cazzo valete”. Un ceffone mi colpisce, quasi svengo, e in un attimo quei neri sono su di me, Mbobo osserva, mentre loro iniziano a penetrarmi,usando i miei due buchi, le mie tette, persino i miei piedi. Non capisco più nulla, oramai ho talmente tanto ormone in corpo da sentire piacere, urlo o almeno ci provo considerando ciò che ho in bocca, sento le convulsioni del mio pene incessanti, ma oramai non ho più niente da sparare fuori. Sono un dannato pezzo di carne nelle loro mani, e i loro sapori forti sembrano svanire col passare del tempo…. Il più grosso di loro inizia a scoparmi come un pazzo, afferra la mia gola e la stringe, sempre più forte, lo sento profondo dentro di me, sento la sua sborra schizzare all impazzata dentro di me, ma non molla la presa sul collo. Non respiro, mi dimeno o almeno ci provo date le mani legate, ma nulla. Gli altri vengono in un bicchiere, a quel punto lui lascia e mi obbligano a bere; con difficoltà mando giù tutto. “vuoi dell’acqua?” è Sebastian. Accenno di si, ma quell’acqua ha un sapore amaro, troppo amaro. Quando capisco è tardi. Al mio risveglio sono in albergo, nuovamente, non ricordo nulla del seguito, ma il mio corpo mi fa capire che ci hanno dato dentro. Inizio a prepararmi per tornare nel mio paese, cambiata da quell’esperienza. Adesso so, che voglio essere donna al 99%, perché quell’essere usata così mi ha segnato, ha trasformato la mia mente, la mia anima.

Alla prossima.

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Secondo incontro…. con la mamma della mia Ex

Dopo la prima volta con la mamma della mia ex, pensavo subito di ripetere la bellissima ed eccitante prestazione, ma lei si chiuse un po in se stessa per i sensi di colpa nei confronti di suo marito e soprattutto della figlia, io al contrario ero più eccitato e più coinvolto di lei anche perché detto sinceramente con la figlia certe maialate non le avevamo mai fatte…
Una domenica mattina riuscii ad avere un momento solo con lei per parlare di “noi” era un po’ imbarazzata e non voleva essere toccata ma io non sentivo nulla di quello che diceva e mentre lei parlava gli toccavo il culo e il seno ovviamente senza reggiseno. Subito il mio cazzo si gonfiò e lei mi sgrido subito…
-“Ma è possibile che è già duro?”
-“Si!! Dai dammi un bacio!!”
-“No adesso no!! c’è gente in casa!”
E cosi concluse la nostra “chiacchierata”. Verso la una ci sediamo a tavola per pranzo e gli sguardi sono solo per lei, cercando di farla ridere e trovare un discorso per parlare solo io e lei.
Dopo qualche minuto si alza e va in bagno e io dopo qualche secondo gli sono alle spalle, fa un piccolo saltello di spavento ma non mi dice nulla, gli sposto i capelli e gli bacio il collo. Le mani sui fianchi, non mi dice nulla continuo alzando la gonna e palpargli il culo sodo, sento che è eccitata pure lei con il mio cazzo che gonfia i pantaloni e spingono sulle sue chiappe, che sfoggiamo delle mutande nere di pizzo favolose.
A quel punto li si gira e mi mette la lingua in bocca, io super eccitato gli abbasso le mutande e scopro la sua figa pelosa e bagnata come non mai. Inizio a masturbarla con due dita nella figa e uno nel culo, in un secondo è persa in un piacere e fa dei leggeri versi di piacere, ho le mani bagnate, è talmente eccitata che il culo è dilatato e riesco ad infilarci due dita. Mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo duro, inizia a farmi una sega, mi leva le dita dalla figa e passa la cappella sul clitoride intanto continuo a masturbargli il culo, non capisco più nulla, cerco di infilare il cazzo dento la sua figa bagnata, mi ferma un rumore era la porta del corridoio che si apriva il marito stava venendo a vedere cosa stava succedendo, in un secondo esco dal bagno e faccio finta di aspettare, arriva lui e mi dice dove si trova la moglie e gli invento una balla che non si sente tanto bene ed è chiusa in bagno. Lui curioso bussa e lei con voce incazzata (gli ha dato fastidio interrompere) Mi fa male la pancia non sto bene! lui rassicurato mi fa vedere il secondo bagno, faccio finta di utilizzarlo ma resto li ad aspettare lei.
Dopo circa due minuti decido di ritornare da lei… busso, mi fa entrare e mi dice che si è masturbata perché era eccitata e voleva godere.
Poi non disse più una parola, ritornammo a tavola come se nulla fosse. Nel pomeriggio mi misi a vedere un film con la mia ex in camera, come ho detto prima non era una tanto di sesso però in quel momento mi voleva, io eccitato non tanto per lei ma per l’approccio avuto due ore prima con sua mamma, e allora iniziai a trombarla. Non fu una trombata come con la madre pochi pompini, il culo non si può toccare, non facciamo casino perché ci sentono ecc ecc, mi addormentai tutto il pomeriggio, alla sera prima di andare via trovai un suo biglietto con scritto che tra due settimane andiamo a male cerca di esserci.
Dopo qualche giorno la mia ex mi disse andiamo al mare con mia mamma? è li sola per una settimana! ti va? Io non mi feci ripetere due volte l’invito e accettai subito.
Arrivò il giorno della partenza io ero eccitato e voglioso, arrivai li dopo un viaggio di tre ore sotto il sole ero stanco ma appena arrivai in casa lei era in costume con attorno alla vita un pareo azzurro che faceva vedere il costume rosa, subito tutto il mio sangue si diede appuntamento nel mio cazzo che divento duro in un secondo. Mi abbracciò forte e mi disse che nei prossimi giorni ci potevamo divertire.
Il pomeriggio la mia ex andò in spiaggia mentre io facevo finta di dormire, appena sentii la macchina andare via dal viale mi alzai dal letto per cercarla, era sdraiata sul divano senza reggiseno. Ti stavo aspettando mi disse siediti vicino a me. No mi faci ripetere due volte.
Senza dire nulla inizia a toccare quelle fantastiche tette i capezzoli erano duri e la voglia tanta, si tolse subito il costume e rividi la sua figa pelosa, mi tuffai dentro con la lingua le dita, leccavo tutto… non capivo più nulla di s**tto mi alzo e la prendo per le caviglie e si apre tutto inizio a leccargli il culo e la figa, salgo e mi sul clitoride e poi inizio ad infilare la lingua nel culo e due dita nella figa inizia a godere il mio cazzo è duro.
Mi ferma perché vuole che gli lecco il culo a pecorina, ma prima ha una sorpresa, torna con due vibratori e mi dice che vuole avere bocca e culo e figa impegnati, sono senza parole ed eccitato non mi rendo neppure conto di dove sono.
Si mette a pecorina e inizia a succhiare il vibratore, e mi ordina di continuare a leccargli il culo che gli piace, gli faccio succhiare il secondo fallo abbastanza lungo e lo infilo tutto nella figa alza subito la testa e mi dice non fermarti scopami cosi. Mi alzo e prendo il mio cazzo gli passo un po di saliva e lo infilo nel culo, la vedo fuori controllo ripete di non smettere mentre gli apro il culo, lei con una mano tiene il vibratore in bocca e non smette di succhiarlo e con l’altra muove quello nella figa.
Sento che sto per venire, ma continuo e cerco di res****re. Allora cerco di cambiare posizione, tolgo il cazzo dal suo culo, aperto e bagnato la sollevo e gli dico di farmi un pompino. Si alza bagna il vibratore e lo infila nel culo e inizia a succhiarlo tutto fino alle palle lo lecca come se fosse un gelato, e mi dice che gli devo sborrare in bocca non si ferma più vedo il mio cazzo sparire nel sua bocca è assatanata, gli afferro la testa e seguo il ritmo.
Gli dico che ora voglio mettere il cazzo nella figa, si alza estrae il grosso cazzo di gomma e mi viene sopra sempre tenendo un fallo nel culo.
Iniziamo a prendere il ritmo giusto e da quanto è bagnata sento pure le palle umide! prendo in mano le tette ed inizio a leccare e mordere delicatamente i capezzoli. poi con una mano tolgo il fallo nel suo culo e gli infilo le dita, siamo sudati eccitati ma non ci fermiamo… mi fermo e mi sollevo la prendo in braccio e la porto in camera da letto, si sdraia su letto a pancia in giù e io sopra di lei con il cazzo appoggiato alle chiappe, gli lecco e bacio il collo, e gli passo la lingua sulla schiena fino ad arrivare alle chiappe appoggio le mani e apro il sedere, subito il cazzo mi diventa duro gli lecco per bene il culo e dopo un attimo mi dice di metterlo dentro, mi sollevo e scivola dentro senza spingere, lo sento stretto e bagnato sento che gli piace, la afferro per i capelli non con molta forza e ci do dentro, si sente solo lei che gode a voce alta e il letto che cigola, sento che sto per venire ma voleva la mia sborra in bocca, rallento un po e tiro fuori il cazzo il culo si chiude subito e io lo rinfilo, e lo tolgo ancora mi diverto e soprattutto godo nel vedere il su culo che si apre e chiude, mi urla che la faccio impazzire e che sente il culo aperto. La sollevo e la metto a novanta mi dice che gli brucia il buco del culo, di andare aventi nella figa, sempre più bagnata una due tre botte e sento che gode la mano sinistra sul clitoride, e la destra gli infilo un dito nel culo, non mi dice nulla so che gli piace quel misto di male e goduria.
Io sto per venire ma voglio far venire prima lei e io ci do dentro e in un minuto sento che ansima più forte e crolla sul letto, mi alzo da letto e lei sdraiata gli metto il cazzo il bocca, non lo succhia come prima è stanca, ma riesce sempre bene a succhiare il cazzo dopo qualche secondo vengo pure io una sborrata esagerata gli riempie la bocca, gioca con la sborra e la mia cappella e poi la manda giù tutta, stanco e stremato mi butto sul letto pure io. Stanchi ma soddisfatti andiamo a fare la doccia, io eccitato pensando alla prossima trombata con lei

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Un Infermiere a domicilio: Marco e la pubalgia

Mi chiamo Marco, 40enne e sono un vero Infermiere e vero massaggiatore diplomato. Lavoro in un grande ospedale del nord Italia ma svolgo anche prestazioni infermieristiche domiciliari. Mi trovo spesso in situazioni imbarazzanti ed erotiche che le clienti creano mascherandosi con falsi problemi o sintomi inventati col fine di avere un amante a domicilio nel massimo anonimato e sicurezza potendo dare sempre una giustificazione credibile ai vicini o eventuali curiosi sulla presenza del professionista.
Ho un sito internet www.sexinfermiere.altervista.org e puoi raggiungermi tramite [email protected]

Marco mi viene inviato da una collega di lavoro, lui è un ragazzotto 30enne che ogni tanto gioca a calcio con i suoi colleghi di lavoro, in pratica sta seduto tutto il giorno al lavoro e poi una sera alla settimana decide di lubrificare le sue giunture su un campo da calcio.
La collega mi anticipa che ha dolori al rachide lombari ma soprattutto all’interno coscia passando per l’inguine.
Il percorso è quello dello psoas, un muscolo molto potente che dalla metà coscia sale per agganciarsi alla curvatura lombare della schiena, e questo se teso può dare lombalgia; poi ci sono i muscoli di stabilizzazione del bacino e delle anche che dal pube portano verso epifisi femorale e mediale.
Per farvi capire cosa è lo psoas provate, ve ne rendete conto della sua esistenza quando state per venire: la schiena si inarca, il quadricipite femorale si tende, i piedi si danno al Babinski positivo e i glutei si tendono come ad allungare il nostro cazzo o a voler spruzzare ancora più lontano.
Potreste sentire, nella contrazione di questi muscoli, una sorta di rilassamento e di piacere che aumenta con l’irrigidirsi del gluteo e del quadricipite femore, piacere che dalla zona lombare scende lungo il perineo e i femori, a volta si sente anche scrocchiare le vertebre lombari e il senso di rilassamento aumenta dopo la venuta, magari in bocca ad una bella fica.
Ecco, tutto quello che avete fatto è stato utilizzare lo psoas, lo avete allungato, lo avete tenuto allungato per il momento della sborrata e poi le endorfine hanno fatto il resto.
Spesso un sordo dolore lombare si può trattare attraverso una buona educazione allo stiramento e rilassamento dei muscoli del bacino…oltre che con una bella scopata o una sega ben fatta e associata alla conoscenza dei muscoli.
Una cosa simile, non proprio avviene ai muscoli del pube, anch’essi si tendono con quelli del pavimento pelvico per aiutare sia l’emissione di pipì che l’emissione della amata sborra.
Il movimento del bacino e la consapevolezza di questo può portare molto giovamento sia durante una bella scopata ma anche durante una buona sega o un buon ditalino uomo o donna che sia; è uno di questi contesti dove l’autoerotismo può davvero fare molto.
E’ quello che gli atleti fanno quando finiscono una competizione, soprattutto i marciatori, i maratoneti: si allungano le gambe alzandole sopra un ostacolo o facendosele tirare, questo serve ad allungare lo psoas per evitare che il suo accorciamento dovuto all’attività fisica porti al dolore lombare.
Va beh, quindi con la teoria ci siamo, mi preparo e vado a casa di questo cliente, si chiama Marco.
Arrivo a casa sua, mi accoglie, piacere Marco, piacere Marco.
La casa è quello di un single, non foto di donne né di uomini, ambienti piccoli ma confortevoli; Marco è alto 175 circa fisico normale, occhiali montatura nera lenti spesse, mi sembra uno di quesi secchioni dei film; si occupa di amministrazione come dipendente di una ditta della zona.
Finiti i convenevoli durante i quali lo vedevo muoversi un po’ incurvato come a tener fermo il bacino con passi corti, Marco mi illustra il problema, come è iniziato e da quanto tempo ce l’ha.
Gli presento l’intervento, i costi e la probabile durata.
Tutto ok, Marco si mette in slip sdraiato prono sul lettino.
Comincio con lo scaldargli la muscolatura lombare scendendo sopra i glutei e andando al bicipite femorale, circa 20 minuti; si, la zona è dura ma il ragazzotto ha solo 30 anni e la sua muscolatura è forte. Quando avverto che la zona è calma scendo ai lati del sacro verso l’interno coscia fino al ginocchio e risalgo, per circa 10 minuti.
Chiedo a Marco come vada, lui è rilassato, la musica in sottofondo lo distrae e lo assenta dal massaggio, fa una smorfia di piacere e mi dice di continuare.
Adesso si deve girare supino.
Verso l’olio sull’addome e scendo verso i quadricipiti femorali fino alle ginocchia per oliare tutta la zona.
Appena passo nella zona delle anche avverto una forte resistenza sotto le mani e Marco mi dice che avverte molto fastidio, come una corda tirata; se dai trocanteri mi sposto verso i testicoli la tensione e il fastidio aumentano, sento due corde sotto le mani.
Il massaggio deve essere delicato devo prima lavorare a distanza e poi avvicinarmi alla parte dolorante.
Riparto con l’addome arrivando alla muscolatura lombare lungo i lati del corpo, eseguo dei piccoli movimenti di sollevamento del bacino impastando con l’olio la zona dei lombari e sento che Marco apprezza molto; mi dice che ha la sensazione che il sangue vada alle gambe, bene, l’energia sta circolando.
Continuo questo massaggio davvero faticoso per altri 10 minuti, scendo poi lungo le cosce fino al ginocchio e risalgo, impasto sempre più profondo avvicinandomi all’interno coscia.
Le resistenze sono già diminuite e posso massaggiare delicatamente l’inguine senza provocare dolore. Sfrego e premo, sfrego e premo lungo il passaggio della muscolatura pudende per rilassarla; so che questo massaggio non sarà risolutivo e ce ne vorranno altri.
Marco adesso ha le cosce rilassate, che si aprono al mio massaggio.
Mi permette di massaggiare la muscolatura pubica sempre più in profondità e arrivando vicino ai testicoli; riprendo a massaggiare la parte anteriore di quello che avevo fatto prima da prono, sento che la zona adesso è trattabile e meno tesa sotto le mie mani.
Mentre proseguo vicino ai testicoli Marco ha una erezione, inizialmente credevo si fermasse lì ma invece il suo uccello comincia a crescere, e Marco lo nota.
Si scusa giustificandosi col fatto che quel massaggio aveva come fatto circolare qualcosa che prima era fermo. Certo, ho lavorato sul primo chakra, è normale che possa accadere.
La sua cappella è gonfia e il cazzo duro di circa 16 cm, di quelli che stanno bene in una mano.
Decido di passare al lingam…si, al cazzo; lui è sdraiato, lo sto massaggiando, il cazzo è duro, facciamogli vedere come altro aiutare il suo dolore e la sua schiena.
Glielo prendo in mano con le mani unte e comincio a massaggiarglielo scappellandolo su e giu, su e giu.
Marco ha inizialmente un brivido, apre gli occhi, io lo guardo e rido dicendogli che gli farò vedere a cosa serve l’uccello oltre che a scopare. Resto professionale.
Quando vedo che si avvicina all’orgasmo gli descrivo cosa sta facendo:
bravo Marco, adesso inarca la schiena come a voler toccare il soffitto con l’uccello, bravo ancora, contrai i glutei e alza quel sedere, immagina di voler spruzzare lontanissimo.
Per fare questo i quadricipiti si contraggono e il bacino si alza leggermente dal lettino, io intanto lo sto segando piano piano aumentando solo quando la sua posizione è corretta, fermandomi quando sbaglia; ovviamente Marco è bravissimo per non perdersi neppure un colpo di sega.
Ad un tratto sento che vuole venire, lo incito a contrarre i muscoli di prima, dai bravo!
Si sente un crac lombare di 2-3 vertebre che scrocchiano e una fontana di sborra schizza lontano dal lettino.
Il corpo di Marco cade sul lettino a peso morto mentre dal suo uccello escono gli ultimi spruzzi.
Gli chiedo come sta, mi dice che l’aver contratto i muscoli delle gambe e i glutei lo ha fatto stare molto bene durante la sborrata e ha sentito una sensazione piacevole salire fino alla sua schiena.
Scende dal lettino e gli chiedo come stia.
Si piega sulle ginocchia, fa due passi, e sorride.
Non si sente legato come prima.
Prenderà qualche antinfiammatorio e forse scopando un po’ di più potrà sentirsi meglio.
La pubalgia è una cosa importante per un atleta e che può durare molto tempo richiedere terapie diverse, chiedo scusa per questa banalizzazione a chi ne soffre veramente.
Marco non aveva una pubalgia ma solo una aumentata tensione addominale.