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Racconti Erotici

L’Ultima Notte Di Sesso Con La Mia Ex Incinta

Era dal liceo che non la vedevo, ma non era cambiata per niente Mirta. É bella oggi come ieri. Anche adesso che é incinta, nuda davanti a me, non posso smettere di ammirarla. Nonostante la sua gravidanza, rimaneva comunque una splendida ragazza….. donna! Solo il suo seno era cambiato, non mi ricordavo che avesse due tette cosí grandi. Ma poi, ripensandoci, mi risposi che era il suo fisico che si adattava alla sua nuova condizione. E quella nuova situazione, mi stava eccitando da morire. Forse era scritto nel grande libro del destino che Mirta doveva essere la prima donna delle mie “prime volte”. La prima ragazza che ho portato a casa dai miei, la prima che mi ha detto “ti amo”, la prima con la quale ho fatto sesso e la prima che adesso ho davanti nuda… incinta! Mi avvicino a lei lentamente, oggi mi sembra cosí indifesa che voglio prendere i suoi tempi, i nostri tempi, come quando eravamo adolescenti e timorosamente esploravamo il corpo l’uno dell’altro. Un passo dopo l’altro e sono ad un centimetro dalla mia ex ragazza. Nel mentre il mio pisello alla sola visione di lei, inizia a mettersi sul’attenti. Il solo spettacolo di lei nuda dopo oltre venti anni, me lo fanno diventare duro. Ora sono vicino al suo corpo, ed inizio a baciarla. Il mio pisello sfiora la sua fica, o meglio la mia cappella sfira la sua fica, la sua pancia mi impedisce di avvicinarmi oltre. Allora continuo a baciarla, ad esplorare con la lingua quella bocca che da ragazzino mi faceva impazzire. Poi alzo le mie mani e delicatamente le metto sulle sue tette. Le sento piene, gonfie. Ad oggi non riesco a trovare un aggettivo che possa spiegare quello che provavo, sentivo a quel tocco. Era come giocare con due palloncini pieni d’acqua, solo che i palloncini non ti fanno drizzare il cazzo e soprattutto non schizzano. Non fraintendetemi, non era il mio pisello che schizzava dopo qualche minuto di palpeggiamento, ma le sue tette. Mentre la baciavo, prima sulla bocca e poi sul collo, le mie mani stringevano, strizzavano, alzavano verso il mio viso il suo enerme seno. Dopo diversi minuti che “masturbavo” le sue tette, aumentai la stretta, quasi volessi staccargli quelle enormi bombe… quelle bombe che alla fine esplosero, schizzandomi un liquido biancastro sul viso. Mi colsero impreparato e feci un “balzo” indietro con la testa. Adesso capivo perché le ragazze con cui ero stato, quando mi facevano un lavoro di bocca, alla prima sborrata si tiravano indietro. La “spinta” doveva essere davvero forte. Come forti erano le spruzzate delle tette di Mirta. Giocavo con tutti e due i seni, li spremevo entrambi ed altri schizzi di quello che sembrava latte fresco, finivano prima sul mio viso e poi sul mio petto. Poi mi feci piú coraggioso e cercai di approfondire quella nuova esperienza. Avvicinai la mia bocca alle sue areole pronunciate ed inizia a succhiare i suoi capezzoli. Intanto continuavo a premere, schiacciare e palpare con vigore i suoi seni, che a quei massaggi rispondevano con degli altri schizzzi di liquido bianco nella mia bocca. Nessuna mi aveva mai schizzato pima, né in bocca, né sul mio viso. Ma tutto sommato mi piaceva. Cosí continuai a giocare con le sue tette. Vederle “venire”, “svuotarsi” di quello che sembrava latte appena munto, mi stava eccitando da morire. Per la prima volta quello che finiva sul pavimento non era il mio sperma, ma fluidi corporei di una donna! Poco dopo Mirta reclamó la sua parte di sesso, con una mano mi staccó dal suo corpo, si mise di spalle e con l’altra afferró il mio cazzo, che fino a quel momento non aveva perso per un solo secondo la sua erezione. Quindi inizió a camminare e come se tenesse un cane al guinzaglio, prese la direzione della sua camera da letto. Durante quei pochissimi secondi, nella mia mente, come un Flashback, inizia a rivivere tutti i momenti trascorsi nel passato con Mirta.
La prima volta che la vidi fu al primo anno del liceo. Entrati in classe, tutti prendemmo posto un pó a caso ed io trovai un banco vuoto accanto a quello di Mirta. Lei all’inizio non mi notó, ero uno dei tanti, ma poi iniziai a “ronzargli” intorno e cominció a dedicarmi qualche attenzione. Erano i tempi in cui per “mettersi insieme” bisognava seguire un percorso. Tramite amicizie comuni si faceva arrivare la “voce” all’interessata o interessato, che qualcuna o qualcuno, voleva mettersi con un lui o una lei. Se dall’altra parte c’era una risposta affermativa, alla prima occasione, che normalmente era una festa di ballo a casa di qualche compagno, si faceva la propria “mossa”. Io ero letteralmente cotto di Mirta, una ragazzina mora dai capelli lunghi, che giá dopo il secondo giorno di scuola, mi faceva masturbare sotto le coperte pensando a lei. Dopo un sondaggio tra gli amici, venni a sapere che gli piacevo. Cosí cercai di creare il mio momento, che arrivó durante una cena tra compagni di scuola poco prima di Natale. A fine sera i miei genitori passarono a prendermi al ristorante e per non scomodare anche quelli di Mirta, decisero di accompagnare anche lei a casa. Una volta arrivati, l’accompagnai fino alla porta di casa. Era arrivato il mio momento, avevo il cuore che batteva a duemila. Volevo baciarla, ma non sapevo come “partire”. Fortunatamente e con un pizzico di coraggio da parte mia, fu proprio lei a darmi il “via” dicendomi “Buonanotte Chase” con un bacio sulla guancia. Il momento era giusto. Ma non riuscivo a muovermi. Quindi lei fece per entrare in casa. Io gli voltai le spalle, stavo per andarmene. Quando con il cuore che mi esplodeva in bocca, dissi a me stesso “ora o mai piú”! Tornai sui miei passi, dissi il suo nome, lei si giró ed io afferrandola per le braccia gli diedi un bacio. Inizialmente con la bocca chiusa, poi cercai con la lingua di entrare nella sua. Duró pochissi secondi, che peró mi sembrarono un’eternitá a quel tempo. Emozionato e con il cuore che mi batteva in gola, mollai l’osso e tornai in auto dai miei. Ora io & Mirta eravamo ufficialmente insieme. Il giorno dopo eravamo giá piú tranquilli e meno impacciati. I nostri baci diventavano sempre più appassionati e la nostra curiositá verso il corpo dell’altro cresceva ogni giorno di piú. I primi tempi mi avvicinai al suo fisico lentamente, tra un bacio e l’altro, mettevo sempre le mani sulle sue piccole tette. E lei mi lasciava fare. Qualche volta, specialmente quando eravamo soli, riuscivo persino a mettergliele sotto la maglietta. A toccarle senza tessuti che mi facevano da filtro. Il tiro lo alzai un giorno in un noto Parco Giochi della mia cittá, nello specifico sui Roller Coaster (noi le chiamavamo Montagne Russe). Durante un giro, inizia a baciarla, ad infilare la mia lingua nella sua bocca. Intanto con una mano palpeggiavo le sue tette. Andai avanti cosí per qualche minuto, fino a quando non decisi di alzare la posta. Feci scivolare una mano in mezzo alle sue gambe ed iniziai a toccargli l’interno coscia. Dolcemente l’accarezzavo, spostavo la mano su e giu dentro le sue cosce. Poi lentamente tentai la risalita verso la sua giovane fichetta, ma l’accesso era bloccato dalle sue mutandine. Allora con le dita spostai i sui slip su un lato ed infilai completamente la mano in mezzo alle sue gambe, tipo “cucchiaio” e misi la mia mano sulla sua fica liscia. Era fresca, sembrava pulita. Mi limitai a strusciarla lungo quello che sembrava uno spacco in mezzo a due dune. Il pisello mi si stava gonfiando tra le gambe. Ed anche a Mirta quel massaggio sembrava piacere. Per quel giorno non potevo lamentarmi, avevo osato anche troppo. A fine serata, chiuso in bagno, mi svuotai le palle pensando a quel pomeriggio, masturbandomi con la stessa mano che poche ore prima era in mezzo alle gambe di Mirta.
Intanto il tempo passava, i giorni diventavano settimane e le settimane diventavano mesi. Fino a quando, stanco di avere solo baci, stufo di accontentarmi di qualche palpeggiamento rubato e qualche leccata di fica, decisi che era il momento di scopare. Preparai Mirta a quel momento, a piccole dosi. Prima mettendola a suo agio con il mio corpo, ogni tanto baciandola guidavo la sua mano sul mio pisello, poi facendole intuire che volevo qualcosa di piú. Lei non era proprio sicura di volerlo fare, ma nemmeno pronunciava un no deciso. La nostra prima volta avvenne esattamente cinque mesi e due settimane dopo il nostro primo bacio. Niente di pianificato e organizzato, accadde e basta. Mirta mi invitó un sabato a casa sua a pranzo. I suoi non c’erano e lei voleva cucinare per me. Se poi due uova ed un insalata si possono chiamare cucina. Ma a me, a noi, non importava il mangiare, l’importante era stare insieme. Come sempre passammo il pomeriggio in camera sua, tra baci, musica e toccate piú o meno audaci. Abbracciati l’uno a l’altra sul suo letto. Io spalle poggiate al muro e lei tra le mie braccia. La prima mossa la feci io. Inizia a baciarla sul collo, sulle guance, ad accarezzarla per diversi minuti. Prima passai le mie mani in mezzo ai suoi capelli, poi lentamente le feci scendere fino alle sue tette. Lei con le spalle poggiate sul mio petto, mi lasció fare. Allora continuai osando di piú. Abbassai ancora di piú le mie mani portandole lungi i sui fianchi, presi la sua maglia e delicatamente gliela tolsi. Sentivo il mio pisello gonfiarsi nelle mutande e preso dall’eccitazione, gli slacciai anche il suo piccolo reggiseno. Mirta non si voltó mai, lasció fare tutto a me. Continuai a toccarla ovunque, sulle spalle, lungo la schiena, sui fianchi, poi portai di nuovo le mie mani sul suo petto, afferando le sue tette. Ci rimasi non só quanto tempo a massaggiarle, toccarle e strizzarle. Il mio cazzo stava esplodendo e non sapevo se tirarlo fuori o continuare a “giocare”. Mi feci coraggio e provai a spingermi oltre. La presi per mano, ed insieme a lei mi alzai dal letto. Ricordo che non sempre mi guardava negli occhi, in fondo era la prima volta che si mostrava quasi completanente nuda a me. Per metterla a suo agio, mi tolsi anch’io la mia maglietta e continuai a baciarla. Prima sulla bocca, poi di nuovo sul collo ed infine sui suoi piccoli seni. Poi scesi in basso, baciandola anche sul ventre, diverse volte, fino a quando non notai dei brividi sulla sua pelle. Allora dal basso la guardai in viso e con le mani lungo i suoi fianchi, gli abbassai i pantaloni. A quel punto Mirta sembró sciogliersi, fece un passo indietro e si sfiló i pantaloni. Io rimasi in ginocchio ad ammirarla. Poi allungai di nuovo le mie mani verso di lei per avvicinarla a me. Adesso ho la sua fichetta davanti al mio viso. O meglio, la sua fichetta avvolta dagli slip. Ancora uno slancio di coraggio da parte di Mirta. Le sue mani fanno scivolare le sue mutandine verso il basso, mentre una gamba le tira in una direzione qualunque. Ora é completamente nuda. Il cuore mi batte da morire, ma la voglia di baciare quelle altre labbra é troppo forte. Avvicino la mia bocca alla sua fica quasi liscia, ed inizio a baciarla. Piú volte. Sento il mio pisello cercare una via d’uscita. Allora mi alzo, guardo il viso di Mirta e mi abbasso i pantaloni insieme ai boxer. Il mio uccello, quasi non aspettasse altro, spuntó fuori dritto come un palo! Mirta lo fissa, lo guarda, non sá cosa fare. Poi lo afferra e mi bacia. Ma la mentre la sua bocca ormai sá cosa fare, la sua mano sembra paralizzata. Il mio pisello mantiene la sua erezione, la sborra la sento riempire l’asta, ma Mirta non mi aiuta a vuotarmi le palle. Non sá come muoversi! Allora mi stacco da lei e mentre le nostre labbra si separano, la invito ad abbassarsi, ad inginocchiarsi, con lei che ancora tiene stretto il mio cazzo. Ora il suo viso é di fronte al mio uccello pronto ad esplodere, Mirta lo fissa, poi mi guarda, ma non fá nulla. Allora gli afferro il polso ed insegno alla sua mano come muoversi. La guido lungo l’asta e finalmente sento le sue cinque dita che iniziano a masturbarmi. Mollo la presa, lascio che Mirta mi faccia una sega in completa autonomia. Sento le palle esplodermi, percepisco lo sperma salire lungo il mio cazzo. Riconosco i “sintomi”. Anni di seghe e masturbazioni varie fatte fino a quel giorno, mi dicono che stó per sborrare. Ma riesco a trattenermi, faccio ingoiare al mio cazzo lo sperma che voleva buttare fuori. Se avessi voluto una semplice schizzata maturata da una sega, mi sarei accontentato del bagno di casa mia. No, quel giorno volevo la fica. Quella con la “F” maiuscola. Tolgo la mano di Mirta dal mio pisello gonfio con una imminente sborrata in canna, la invito ad alzarsi e tornare sul letto. La faccio sdraiare, poi la seguo, sopra di lei. La guardo negli occhi e successivamente avvicino il mio pisello alla sua fica. Non só cosa stó facendo. Non seguo un copione, mi limito ad imitare quello che avevo visto nei Film per adulti, sulle riviste. Lascio che il mio cazzo tocchi la fica di Mirta. Ad un tratto sento un posto fresco, umido. Una strana sensazione, qualcosa sembra accogliere prima la mia grossa cappella, poi il mio cazzo dritto. Spingo il mio bacino sempre piú giú, della pelle “viva” avvolge il mio pisello. Come se lo avessi fatto da sempre, inizio a muovermi su e giú dentro Mirta. La sento emettere un piccolo grido, ma non mi fermo. Spingo, mi muovo… su e giú… ancora e ancora… qualcosa ancora si muove intorno al mio cazzo, qualcosa pulsa, batte… mi piace… ora sonto pronto a sborrare e….. vengo, sborro… schizzo dentro la sua fica, della crema bianca calda avvolge il mio pisello. Una vampata di calore circonda il mio cazzo… schizzo ancora… sento chiaramente lo sperma uscire e fermarsi su una qualche barriera… come se appena uscito dal buco della mia cappella si fermasse subito sopra di essa… la sborra copre la mia cappella come del sapone liquido… continuo a spingere ed a venire, fino a quando, dai piani bassi, non sento piú nulla, a parte un sensazione di liberazione, di svuotamento. Infine guardo Mirta, non l’avevo mai vista cosí sudata. Sfilo il mio cazzo dalla sua fica, mi distendo al suo fianco e con gli sguardi rivolti al soffitto, rimaniamo nudi nel suo letto per qualche tempo.
Questa é stata la nostra prima volta. Ne seguirono ovviamente delle altre, ed ovviamente piú lo facevamo, piú diventavamo padroni delle nostre scopate.
Restammo insieme per qualche anno io e Mirta, poi le nostre strade si separarono per tanti motivi. Ma siamo rimasti sempre in contatto. Tra lettere, auguri di compleanno e festivitá varie, non ci siamo mai persi di vista veramente. Almeno non nei primi anni dalla nostra “separazione”. Poi, si sá, il tempo e la distanza dividono tutti. Compresi noi. Credevo di non rivedere piú Mirta, che fosse la classica ragazza del primo amore, quello che non si scorda mai, ma che anche non si rivede piú. Ed invece.
Invece quel giorno mi arrivó un SMS di lei che mi chiedeva come stavo, che facevo nella vita, se mi fossi sposato, insomma, le classiche domande che si fanno quando non ci si vede da tanto tempo. Dopo la prima settimana di messaggi, mi dice che gli sarebbe piaciuto rivedermi. Cosí ci organizziamo per un aperitivo un sabato sera. Quando la incontro, rimango per qualche secondo spiazzato. Lei sempre bellissima, ma… in stato di gravidanza! Questo non me lo aveva detto tramite SMS. Si accorge del mio stupore e rompe il ghiaccio con un “non ti piace il mio vestito?”. Entrambi scoppiamo a ridere e ci avviamo verso l’inizio della nostra serata. Seduti al tavolo, ci raccontiamo la nostra vita, i nostri lavori, le nostre storie. Mirta mi dice che ha un buon lavoro, una casa tutta sua, ma che da quando é rimasta incinta, le cose con il suo lui non vanno tanto bene. Poi é il mio turno e gli parlo un pó di me. Dopo un pó, l’occhio finisce sull’orologio. É l’una di notte. Accidenti, il tempo é volato. Andiamo via, accompagno Mirta alla sua auto e la saluto.
– “É stato bello rivederti, magari una sera di queste possiamo cenare insieme e continuare a racontarci la storia della nostra vita” gli dico dopo averla baciata sulla guancia.
– “Perché no? Intanto perché non sali da me Chase? Mi segui con la tua auto e ci beviamo qualcosa a casa mia” Risponde Mirta.
– “Lo farei volentieri. Ma domani devo alzarmi molto presto. Ho un impegno a cui non posso proprio mancare” Continuo io.
– “Peccato. Volevo stare ancora un pó con te. Allora facciamo cosí. La prossima settimana cena a casa mia. Cucino io come ai vecchi tempi. Ti asicuro che sono migliorata!” Aggiunge Mirta sorridendo e accarezzandomi la mano affettuosamente.
Cosí rimaniamo d’accordo per vederci il venerdi successivo da lei. Non nascondo che nonostante la sua gravidanza, il pensiero di fare sesso con lei mi ha accompagnato per tutta la settimana, giorno e notte! Vederla dopo tanto tempo, mi fece venire in mente tutte le nostre scopate, tutte le nostre prime volte: dal nostro primo bacio, alla prima volta che facemmo sesso, passando per le nostre prime vacanze insieme. E adesso, anche incinta, non nascondo che il suo corpo mi attira ancora. La sera del nostro appuntamento sono piú che puntuale e qualcosa mi provoca dei brividi, mi fá sentire agitato. Dico a me stesso che é solo una cena con una tua ex, la tua prima ex! Sono sotto casa sua, Mirta mi apre la porta. É stupenda, indossa solo una tuta, ma é comunque stupenda. Mi invita ad entrare, la sua casa é accogliente, é calda. Arriva il momento della cena. Ci sediamo a tavola, lei é una perfetta donna di casa e si, in cucina é migliorata davvero tanto! Mangiamo, beviamo, parliamo ancora e ancora. Poi ci sistemiamo sul divano, alterniamo minuti di silenzio a momenti di lunghe conversazioni. Un digestivo di troppo e la serata prende una piega che forse non era tanto improbabile. Ci avviciniamo l’uno all’altra ed iniziamo a sfiorarci, a toccarci. Infine ci baciamo con passione, come fosse la prima volta tra noi. Lentamente ci alziamo con le nostre labbra unite l’uno a quelle dell’altra. Quindi Mirta si allontana da me ed inizia a spogliarsi. Lentamente, molto lentamente. Prima la felpa, poi le scarpe da ginnastica ed infine i pantaloni. Io la osservo e mentre il mio pisello cresce negli slip, io la imito facendo altrettanto. Prima la cravatta, poi la camicia ed infine tutto il resto. Intanto Mirta si toglie gli ultimi pezzi di stoffa che coprono il suo fisico gravido. Slip e reggiseno! É bella oggi come ieri. Anche adesso che é incinta, nuda davanti a me, non posso smettere di ammirarla. Nonostante la sua gravidanza, rimaneva comunque una splendida ragazza….. donna!
La mia mente inizia a confondere il passato con il presente, ma la sua voce che grida il mio nome, mi riporta alla realtá:
– “Vieni Chase. Qui staremo piú comodi” Disse Mirta trascinandomi nella sua stanza con il mio cazzo tra le sue mani come fosse un cane da tenere al guinzaglio.
Ora siamo nella sua camera da letto, molla il mio uccello e si siede sul letto. Mette le mani dietro le sue spalle, inclina la schiena ed allarga le sue gambe mostrandomi la sua fica. Io in piedi davanti a lei sono sempre piú eccitato. Non era la prima volta che la vedevo nuda, ma era la prima volta che la guardavo con occhi diversi. E quella nuova visone del suo fisico sembrava non dispiacere al mio cazzo che diventava sempre più duro. Mi avvicino a lei, non smetto di osservare la sua fica cosí….. cosí diversa, diversa da quella che mi ricordavo avesse Mirta, ma soprattutto diversa da tutte quelle che avevo visto fino a quel momento. Non era la solita fica depilata, le sue labbra, le sue grandi labbra, erano enormi, gonfie in un modo spropositato. Mi avvicino al suo posto più intimo, mi inginocchio ed inizio a leccargliela. Non appena la mia lingua tocca il suo spacco, Mirta emette un gemito e si distende sul letto. Divarica ancora di piú le sue gambe, metto le mie mani sulle sue cosce ed affondo sempre di piú la mia lingua dentro la sua grande fica. Percepisco dei battiti, la sento pulsare. Poi smetto, bacio le sue labbra all’esterno e mi soffermo qualche secondo ad ammirarle. Non posso non notare che sono esageratamente umide. Vorrei penetrarla, sento le mie palle esplodere ed il mio cazzo gonfiarsi sempre piú. Ma non só come prenderla, come scoparla in quelle condizioni. Fortunatamente é Mirta ad assumere il comando, forse intuisce che per me quella é una situazione nuova. Si alza dal letto ed mi invita a sdraiarmi su di esso. Obbedisco. Completamente supino ed a cazzo dritto, non gli tolgo gli occhi di dosso. Le sue tette sono davvero grandi, leggermente calate, ma sempre gonfie. Adesso é lei che si inginocchia. Mette le mani sulle mi cosce per rimanere in equilibrio, ed inizia a leccarmi l’uccello. La sua lingua parte dalle mie palle fino alla mia cappella, dove si ferma e lascia spazio alla bocca che si infila dentro il mio enorme fungo rosso. Le sue mani intanto passano dalla coscia esterna fino al loro interno, per poi scivolare e salire fino all’attaccatura delle palle. Mentre la sua bocca, la sua lingua, masturba la mia cappella ed i suoi pollici giocano e stimolano i mie testicoli. Ne ha fatta di strada Mirta da quando ero io ad insegnargli come muoversi sotto le coperte. La sua bocca poi lascia il mio cazzo per tornare a leccarmi tutta l’asta, dal basso verso l’alto, una volta, due, tre. Sento lo sperma salire lungo il mio pisello, avverto la sborra pronta ad eruttare. Provo ad alzarmi per prendere in qualche modo Mirta, la voglio sopra di me, dentro di me, in qualche modo. Mentre cerco di alzarmi, la tensione dei muscoli mi fá sborrare, un solo lungo interminabile schizzo che finisce sotto il mento di Mirta, colando poi nel canale che divide le sue tette. Io non spingo oltre, lascio che il mio cazzo si liberi del primo carico di sperma autonomamente e dopo un paio di schizzate, finalmente sono in piedi. Anche Mirta si alza. Ma mi guarda come se volesse dire “come pretendi di scopare da questa posizione?”. In effetti oggi sono io che non só dove mettere le mani, o meglio, il mio cazzo. Mirta mi fá nuovamente sdraiare sul letto, ma non completamente. Schiena su di esso e ginocchia piegate con i piedi che toccano il pavimento. Poi lei si avvicina a me, si mette a cavallo e per qualche secondo si lascia osservare senza fare nulla. Poi si piega leggermente verso di me, prende le mie mani, le mette a mezz’aria e con il palmo della sua mano mi fa cenno di aspettare. Fá un passa indietro, si gira di spalle e torna a cavallo su di me, di “retromarcia”. Ora capisco. Vuole che la prenda per i fianchi e che l’aiuti a calarsi su di me, sul mio cazzo. Lo faccio! Aiuto il suo fisico ingombrante a scoparmi. Mirta inizia ad abbassarsi sul mio cazzo, piega le ginocchia, la sua fica poggia sulla mia cappella, sento le sue grosse labbra aprirsi, accogliere il mio pisello pieno di sborra. Ci siamo. Se lo infila, glielo infilo tutto dentro. Mirta inizia ad agitarsi, a muovere la sua fica sopra il mio cazzo. Destra, sinistra, avanti, dietro poi effettua movimenti circolari. Le sue labbra avvolgono e stringono il mio pisello, le sento pulsare, lei inizia a godere, sento la sua fica stringersi attorno al mio uccello, sento Mirta gemere. Io ci sono vicino, percepisco lo sperma salire lungo l’asta. Sto per sborrare. Ma poi Mirta, come una sensitiva, si sfila dal mio cazzo, mentre con una mano spinge un punto tra la mia asta e le mie palle. Lo sperma rimane ancora dentro, sono al limite. Si abbassa di nuovo, sfiora il mio cazzo che non é dentro di lei. Il suo culo é sopra le mie cosce e piano piano si avvicina/struscia al mio cazzo. Adesso lo spacco del suo culo tocca il mio uccello. Stringe le sue gambe costringendomi a fare lo stesso. Le mie palle sono schiacciate, sono in tiro sotto le mie cosce. Sento la cappella tirare ed in procinto di schizzare. Poi Mirta, come un atleta, solleva leggermente il suo corpo e cerca di infilare la sua fica sopra il mio palo. La lascio fare aiutandola di nuovo con le mie mani, ma stavolta gliele metto sotto il culo per aiutarla a farsi impalare dal mio uccello. Finalmente la sento scendere sopra il mio cazzo, la sua fica se lo fá scivolare delicatamente tutto dentro. Quindi Mirta inizia a fare su e giú sul mio cazzo. Sono arrivato, la sbora sale, cerca una via d’uscita, le palle gonfie cercano di buttare fuori il loro carico di sperma. Mirta continua a scoparmi, su & giú, su & giú….. si ferma… muove la sua fica in senso orario da seduta… stringe di nuovo le gambe… il cazzo mi tira… cerco di spingerlo piú dentro che posso alzando il bacino…. spingo… spingo… e finalmente vengo, sborro. Sento una lunga schizzata inondarla, poi una seconda, una terza… anche Mirta ha un altro orgasmo, la sua fica non smette di battere… io contiuno a schizzare… a venire piú volte….. poi la sollevo, sfilo il mio cazzo avvolto di sborra e mentre continua ad eruttare, glielo poggio sul suo fondo schiena, lungo lo spacco del suo culo, lo struscio per pochissimi secondi solo per il gusto di vedere la sua schiena innaffiata dalle ultime schizzate del mio pisello. Infine mollo la presa dei sui fianchi e smetto di agitarmi. Le mie palle sono belle che svuotate, giá le sento afflosciarsi e toccare il lenzuolo. Mirta si alza e noto che la sborra ancora gli cola dalla schiena. Ma anche la sua fica non scherza, piccole gocce di sperma le intravedo penzolare dalle sue grandi labbra. Infine si siede vicino a me, dove rimaniamo per qualche minuto in silenzio, in attesa di capire quello che era appena accaduto.
Ma c’era poco da capire. Lei attraversava un periodo negativo con il suo uomo, che negli tempi era assente sia come compagno, sia come amante. E Mirta, nonostante fosse incinta, comunque era una donna e come tale non poteva reprimere l’istinto di fare sesso. Quel sesso che poi mi raccontó, le mancava da mesi. Io invece avevo ritrovato la mia prima ragazza, sempre bellissima nonostante la sua gravidanza, ancora non sposata e con un compagno che la trascurava fisicamente. Questo almeno é quello che ci siamo sempre raccontati, quasi una scusa per quella serata di sesso. La realtá é che io e lei ci siamo sempre piaciuti, ancora oggi proviamo attrazione l’uno per l’altra, ma il destino sembra ci abbia riservato due strade destinate a prendere due direzioni differenti.
Un mese dopo la nostra serata di sesso, l’uomo di Mirta tornó a casa tra mille scuse e centinaia di regali per quel momento di assenza come compagno. Due mesi dopo nacque il loro primo bambino ed a un anno dalla sua nascita, si sposarono. Io e Lei siamo rimasti comunque in contatto, soprattutto con i cari e vecchi SMS (imperdibili e puntuali quelli dei nostri compleanni e di Natale). Ma come ho detto, ormai era arrivato il momento di dividerci, di prendere ognuno la propria strada. Mirta ormai era una donna felicemente sposata ed io avevo forse trovato la persona giusta per iniziare una vita di coppia.
Oggi é una bella giornata e ripensando a tutto questo, ripensando a Mirta, rido da solo sulla panchina del parco della mia cittá mentre attendo la mia donna. Poi il telefono mi avverte che é appena arrivato un messaggio, lo leggo, é lei. É Federica che mi dice che stá arrivando dal fondo del viale. Mi alzo e gli vado incontro. É un mese che stiamo insieme io & lei, ed anche se sono appena trenta giorni, ho voglia di festeggiare. La porteró nel ristorante piú lussuoso della nostra cittá.
E magari….. chi puó saperlo. Forse sará proprio Federica quella giusta!

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Mein erster Schwanz – Teil 2

Ich wollte nun beginnen mich ab zu brausen da stoppte er mich und drückte mich auf die Knie. Ich sah an ihm hoch und wusste genau was er von mir wollte. Sein Schwanz war noch nicht mal völlig schlaff da begann ich wieder an ihm zu lutschen. Sein Schwanz schmeckte anfangs noch etwas schal. Nach einer Mischung aus Condom und Sperma. Er schob sein Sperma ein wenig aus meinem Gesicht, so dass ich nun zumindest wieder frei Sicht auf seinen Schwanz hatte.

Ich durfte aber nicht lange an ihm lutschen da zog er ihn mir raus und drehte mich um. Ich ging auf alle Viere und spreizte meine Beine schön weit. Er begann nun erst über mein Rücken zu streicheln und fahren. Ich hatte überall Gänsehaut am ganzen Körper. Dann begann er meine Arschbacken zu kneten worauf hin ich den Plug in meinem Arsch deutlich spüren konnte. Ich erwischte mich nun selbst dabei wie ich langsam anfing schwerer zu atmen. Ich blickte an mir herunter und bemerkte nun, dass mein Schwanz schon wieder total hart war vor Geilheit.

Nun schien ihm das Spielen aber wieder zu viel zu sein und wollte mehr. Er zog den Plug nun wieder aus mir raus was ich mit einem deutlich hörbaren stöhnen beantwortete. Natürlich hörte er das und fing an mich mit dem dicken Plug zu ficken. Das war aber doch etwas zu viel für mich und ich bat ihn mich zu ficken, da der Plug doch etwas zu viel noch ist zum ficken. Ohne ein Wort zu sagen legte er den Plug bei Seite und ging raus. Ich hatte Angst etwas falsches gesagt zu haben. Doch schnell stand er wieder hinter mir und hatte einen Dildo mit Saugnapf in der Hand. Er drückte ihn nun neben mir auf die Fliesen und ich wollte wieder an ihm lutschen, weil ich dachte er wolle mich jetzt so ficken. Doch als ich begann den Dildo zu lutschen klatschte seine Hand auf meinen Hintern. Ich schaute zu ihm und sein Blick sagte mir was ich nun machen sollte.

Ich drehte mich um damit ich ihn ansehen konnte und stieg über den Dildo. Ich spürte die Eichel des Dildos wie sie an meiner Rosette rieb. Als ich mit meiner Hand über meine Arschfotze fuhr um den Dildo einzuführen merkte ich, dass die Arschfotze weit offen stand. Ich nutze das aus und setze mich nun langsam auf den Dildo und spürte wie er langsam Stück für Stück tiefer in mich eindrang. Als ich ihn fast komplett in mir hatte begann ich langsam an zu reiten. Ich fange dabei an lauter zu stöhnen und merke wie mein harter Schwanz dabei immer wieder auf die Fliesen klatscht und bemerke gar nicht wie er schon vor mir steht und mir seinen Schwanz nun in meine Mundfotze schiebt. Gierig ritt ich weiter während ich nun von ihm hart in meine Mundfotze gefickt wurde. Es dauerte aber nicht lange da zog er ihn aus nahm ein Gummi von der Ablage und ging hinter mich. Nach dem er das Gummi übergezogen hatte drückte er mich nach vorne und ich spürte was er vor hatte. Er setze seinen Schwanz an um ihn zu dem Dildo in meinen Arsch zu schieben. Ich verkrampfte vor Angst, was es ihm unmöglich machte in mich einzudringen.

Ich drehte mich um und sagte ihm, dass ich es auch will und das er das kriegt aber nicht heute. Er nickte und ich stieg von dem Dildo ab. Währenddessen setze er sich hin und ich stieg mit dem Rücken zu ihm über ihn. Ich spreizte meine Beine weit und ließ mich dann langsam über seinen Schwanz gleiten bis ich ihn wieder ganz in mir spüren konnte. Mit meinen Beinen stütze ich mich ab das ich nun beginnen konnte ihn abzureiten. Ehrlich gesagt schien ich mich aber alles andere als gut anzustellen.

Da hob er mich ein wenig an und ich legte meine Beine um seine und stütze mich nun nur noch ein wenig mit meinen Armen ab. Schnell fing er nun an in dieser Position in mich zu stoßen. Ich musste nun wirklich aufpassen das ich nicht zu laut stöhnte aber es war ein so geiles Gefühl. Ich bekam auch immer mehr Gespür für Rhythmus und Bewegung und merkte sofort das es ihm gefiel wie ich nun den Takt mitgehen konnte. Er griff nun dabei um mich und nahm meinen Schwanz fest in die Hand ohne aufzuhören mich zu stoßen. Mein Schwanz war schon vorher total hart aber jetzt wusste ich das ich das nicht lange halten könnte.

Er merkte auch, dass mein Körper zu zittern und beben begann und stieß nun noch heftiger in mich. Da kam es dann auch schon und ich spritze mir mein eigenes Sperma auf meine Brust während ich einen geilen Schwanz ritt. Dem hohen Tempo das er ging zollte er nun auch seinen Tribut und ich spürte erstmals einen Schwanz in mir zucken. Er presste seine Hüfte ruckartig immer wieder weit nach vorne und stieß fest und tief in mich. Ich atmete nun erst mal durch ehe ich von ihm Abstieg. Er stand dann aber auch auf und zog sein Gummi ab. Er schien aber nicht so richtig zu wissen wo hin damit bis er mich dann anschaute. Noch immer hatte ich jede Menge Sperma in meinem Gesicht von unserer ersten Runde. Er befahl mich wieder auf die Knie und steckte mir das offene Ende des Gummis in den Mund. Er drückte nun das Sperma wie aus der Zahnpasta-Tube nach unten bis es alles in meinen Mund lief. Er gab mir aber vorher ausdrücklich die Vorgabe es nicht sofort zu schlucken. Also spielte ich damit und gurgelte sein Sperma. Umso länger ich es im Mund hatte umso besser gefiel mir der Geschmack und am liebsten hätte ich auch direkt mehr gehabt.

Als ich es dann doch schluckte machte er die Brause an und wir duschten uns zusammen ab. Immer wieder drückte er mich dabei an die Wand und ich spürte wie sein schlaffer Schwanz durch meine Po-Spalte glitt. Ich war so happy keine Jungfrau mehr zu sein und dabei auch noch so viel Spaß wie nie zuvor gehabt zu haben und das trotz meiner großen Angst und Aufregung im Vorfeld.
Nach dem Duschen zogen wir uns beide an und er begleitete mich zur Tür. Mit einem Klaps auf den Hintern verabschiedete er mich.

Kaum war ich am Auto textete ich ihm. Es war so aufregend und genau wie wir vorher drüber geschrieben hatten. Ich sagte ihm das ich sehr dankbar sei es mir aber leid tat das es mit dem Dildo und ihm noch zu viel sei aber ich daran arbeiten werde das wir das dann bald hinkriegen werden und versprach ihm das es nicht unser letzter Fick war.

Ich hoffe euch hat meine Sc***derung meines ersten Males gefallen. Freue mich natürlich auch über jeden netten Kommentar von euch.

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esibizionismo in spiaggia

Racconto trovato in rete su xhamster.

Salve ragazzi,oggi vi racconto quello che ho fatto per la mia ultima giornata al mare.
La scorsa settimana ho voluto chiudere in bellezza l’estate col mio amante, giorni prima avevo comprato un bel bikini bianco sottilissimo e trasparente per stuzzicarlo un po’, volevo vedere la sua faccia e le sue reazioni perchè non mi fa mai complimenti nonostante io mi affanni a comprare cose molto hot, le mie amiche e amici soprattutto, fanno sempre apprezzamenti sulla mia quarta di seno e in verità quando sto senza di lui ricevo diversi approcci e inviti per scopatine al volo. Premetto comunque che non l’ho mai tradito e lui ogni volta che gli racconto di qualche avances ricevuta in sua assenza mi risponde sempre allo stesso modo.
“Beh potevi farlo divertire, ti ha fatto dei bei complimenti.”
Questa sua frase la detesto ma alla fine lo perdono perchè nei momenti di passione capisco e sento chiaramente che gli piaccio e lo faccio godere, comunque arrivati in spiaggia gli metto subito sotto gli occhi il nuovo costumino e gli sussurro nell’orecchio.
“Sai sotto poi mi sono completamente depilata, sono liscia e unta come piace a te, seguimi in acqua!”
Lui senza accennare ad alcun complimento ne espressione di piacere mi segue, entrati in acqua lo tiro a me per fargli sentire il mio seno, la mia fica che già si pregustavano una bella penetrazione, notai che il suo pisello era già duro come il legno ma guardandomi disse.
“Non diamo spettacolo ci guardano c’è gente ovunque.”
Io allora per essere spiritosa gli dissi.
“Eh lo so che ci guardano, è da quando siamo arrivati che un gruppo di ragazzi mi sta fissando ma alla fine non vedono nulla, siamo in acqua dai!”
Alla mia battuta si irritò e scostandosi da me disse.
“Beh forse sono troppo riservato per te, dovresti farti apprezzare da tipi sfacciati e guardoni come quelli!”
Rimasi delusa e stizzita allo stesso tempo ma per non peggiorare le cose non replicai e mi distesi accanto a lui sulla spiaggia, restammo circa un’ora senza parlarci, intanto gli occhi di quei ragazzi erano sempre su di me, li intravedevo con la coda dell’occhio, almeno loro mi apprezzavano e sicuramente mi desideravano, questa era la mia unica consolazione, se così si può chiamarla, volevo a tutti i costi riprendere a parlare con lui, gli chiesi di spalmarmi un po’di crema sulla schiena, purtroppo erano rimaste solo poche gocce e così gli dissi.
“Adesso mi brucerò tutta, il seno si farà rosso peperone e tu non mi guarderai più vero?”
Lui senza scomporsi rispose.
“A quei ragazzi piaceresti ugualmente, poi hanno la crema che serve a te, chiedigliene un po’ sicuramente te la daranno perchè tu sei bellissima no???” (con un fortissimo tono sarcastico)
Io gli risposi che non avevo voglia di litigare, poi se gli altri mi guardano a me non interessa e volevo solo lui.
“Cosa ci posso fare se gli uomini mi guardano e mi desiderano?”
“Tu invece non mi dai mai soddisfazione.”
Gli dissi e mi distesi di nuovo a prendere il sole.
“Vuoi che ti dia soddisfazione???”
Mi chiese.
“Bene, te la darò se ti esibisci in un certo modo!”
“Sarebbe???”
“Ti do la possibilità finalmente di ricevere i complimenti che meriti, mostra le tue grazie a quei tipi, con la scusa della crema solare spogliati davanti a loro e spalmati!”
Io incredula a quella proposta risposi.
“Ma scherzi o fai sul serio?”
“Sono serissimo, sicuramente attirerai la mia e la loro attenzione!”
Considerai quella cosa una sorta di affronto e di sfida ma lo accontentai, mi diressi verso i ragazzi che mi osservavano dalla testa ai piedi scambiandosi occhiatine maliziose, mi fermai davanti a quei guardoni pieni di ormoni pazzi e con tono deciso dissi.
“Scusate ragazzi avreste della crema solare?”
“La mia mi è appena finita.”
Uno di loro s**ttò subito e allungando la mano in uno zaino tirò fuori un flacone porgendomelo senza parlare, a quel punto mi posizionai in modo che tutti i sette otto spettatori potessero ammirarmi e mi slacciai il pezzo di sopra rimanendo in topless, volevo soprattutto che mi guardasse il mio amante stronzo e depravato, ognuna delle loro facce aveva una propria espressione, chi sorrideva, chi rimaneva imbambolato, chi era arrapato, ma nessuno parlava. Mi spalmai la crema lentamente partendo dall’alto del seno per poi arrivare giù in fondo e poi tornare verso i capezzoli che stringevo tra il pollice e l’indice in modo che si indurissero e sporgessero di più, mi piaceva essere guardata, era bello sentirsi osservata, desiderata e considerata una troia, avevo comprato il costume per lui che non mi aveva degnato di una parola e alla fine stavo li a mostrarmi a seno nudo davanti a lui e a degli estranei. Finii lo show ringraziandoli per la crema ma uno di loro mi disse di tenerla perchè poteva servirmi e infatti non si sbagliava, tornai sul mio asciugamano e lui con aria serena ma ironica disse.
“Ora siamo tutti felici, tu io e i ragazzi!”
“Beh sono stati anche gentili, mi hanno lasciato la crema”
“Ahahahahah che bello ringraziamoli allora.”
“Come?”
“Girati a pancia sotto con il culo verso di loro.”
Io avevo capito che nella sua mente girava la voglia di mostrarmi agli altri, lo assecondai senza controbattere, cominciò a spalmarmi la crema sulla schiena, quando arrivò sul culo mi disse di aprire le gambe, a quel punto lo vidi ungersi a volontà le dita spostandomi il filo dal culo ci infilò lentamente prima il medio poi l’indice e infine l’ anulare.
“Sapessi come guardano i ragazzi.”
“Io ce l’ho durissimo ti scoperei subito!”
Quella frase fu la conferma di quanto avevo dedotto poco prima, gli dissi che io ero bagnatissima ma sulla spiaggia non lo avrei mai fatto, il suo giochino con le dita mi aveva allargato il culo e mi sentivo la fica gonfia e bagnata, per finire lo show e dare piacere sia al mio uomo sia ai ragazzi mi sedetti sull’asciugamano fissando il gruppo, tirai fuori dalla borsa un pareo, mi tolsi il costume lentamente e piegai le gambe portando le ginocchia verso il petto tenendo le cosce ben aperte, avvolsi il pareo intorno alla vita ma lasciai la fica in vista, il mio uomo mi guardava estasiato, io contenta e soddisfatta gli dissi.
“Tra un po’ vorrei andare via ma prima finisco quello che ho iniziato.”
Presi il flaconcino che i ragazzi mi avevano dato, guardandoli con la coda dell’occhio mi feci una bella spalmata sulla fica, mi passai le dita al centro ungendomi il clitoride, quando sentii che ero bella unta allontanai le labbra l’una dall’altra con due dita per mostrare l’interno fica al mio pubblico, alla fine mi alzai, mi diressi verso i ragazzi con le mie belle tette abbronzate e unte al vento e il pareo trasparente che lasciava intravedere la fica depilata gli dissi.
“Ragazzi vi ringrazio per la crema, scusate se ne ho usata più del dovuto!”
“Figurati”
Risposero, tornai dal mio uomo che mi aspettava e quando gli fui vicino disse.
“Ho un cazzo così duro che a casa ti sfondo!”
Finalmente mi aveva dato soddisfazione.

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Alessia all’Università

Racconto trovato in rete su xhamster.

Alessia all’epoca era una bella ragazza mora con i capelli a caschetto, occhi verdi dietro un paio di occhiali color tartaruga che la rendevano ancora più sexy, due gambe lunghe e ben fatte, un culo a mandolino e un seno davvero strepitoso!
Quando l’avevo scopata la prima volta ero rimasto abbagliato da quei seni grandi, sodi, con larghi capezzoli scuri, mentre la prendevo con violenza ero come ipnotizzato dal movimento delle sue tette, oscillavano a tempo con i colpi che le stavo dando con il mio cazzo, da allora avevamo scopato ancora milioni di volte, sempre di più e sempre meglio, si può dire che non ci fosse un millimetro del suo corpo meraviglioso che non abbia in quegli anni coperto o riempito di sborra, fin dai primi tempi avevamo provato di tutto, sesso anale, orale, ingoio, sveltine, in tutte le posizioni e situazioni.
Era da poco che conoscevo Alessia, ricordo una volta mi chiese di accompagnarla all’Universitá da un suo professore per la tesi, stavamo seduti nell’anticamera dell’ufficio del professore quando notai che Alessia seduta di fronte a me non aveva indossato gli slip, rimasi sbalordito, si era seduta con le gambe socchiuse ed il suo abitino corto copriva a malapena il pelo che a guardar bene si intravedeva, sapevo che la mia ragazza era disinvolta e che le piaceva suscitare attrazione nei maschietti, ma fino a quel punto non lo avrei detto, mi stupiva una scelta del genere in una persona che ci teneva ad essere sempre elegante e non volgare, le dissi.
“Ma sei matta?”
“Se se ne accorge qualcuno?”
“Se ti vede il prof ?”
Sorridendo con quegli occhi birichini mi rispose.
“Ah! Te ne sei finalmente accorto?”
“Pensa che è già la terza volta che esco con te senza indossare mutande!”
“Ma non hai paura che qualcuno ti veda?”
“Al contrario!”
“Mi fa eccitare ancora di più pensare che qualcuno per la strada, in un bar, sul tram, dovunque, se ne possa accorgere!”
“E se adesso ti vede il professore?”
Intanto sentivo gonfiarmi il sesso nei pantaloni che iniziavano a tirarmi.
“L’ho fatto oggi anche per questo, non sei geloso vero?”
“No no ma se si incazza?”
Avevo detto una scemata mi rendevo conto, chi può arrabbiarsi nel vedere una grande gnocca come Alessia mostrati il pelo?
“Vieni a sederti qua vicino a me, voglio farti sentire come sono bagnata.”
“Ma è rischioso.”
Ormai non ce la facevo più, il cazzo mi esplodeva tanto era duro, mi sedetti vicino a lei, risalii con la mano lungo l’interno delle cosce fino ai peli che erano già intrisi, con l’indice socchiusi le sue grandi labbra e feci scivolare il medio nella sua fichetta, era zuppa fradicia, Alessia stava iniziando ad ansimare, mi premeva la mano sinistra sul cazzo ma dovemmo bruscamente smettere, qualcuno stava per aprire la porta dell’ufficio del professore.
Ne uscì la segretaria, una bionda che da giovane non doveva essere stata niente male, aveva una gonna blu leggera che faceva intravedere due belle natiche ancora sode, si capiva anche che indossava gli slip a perizoma, avrà avuto sui 40 anni, un giro con lei in giostra l’avrei fatto volentieri, notai che uscendo si allacciò un bottone della camicetta, in effetti era senza reggiseno, con quelle due tettine dure senza quel bottone chiuso si sarebbe visto un bello spettacolo completo, mi balenò in mente un’idea, ma non è che il professore e la sua segretaria, ma no devo essere perverso a pensare così, certo che però tante volte io ci acchiappo.
Alessia entrò, volevo accompagnarla ma mi fece cenno di restare fuori, stette dentro quasi un’ora, stavo per diventare ansioso, una strana sensazione mi prendeva, da una parte ero eccitato dall’ idea che il prof si accorgesse che la mia ragazza fosse senza mutande, dall’altra ero preoccupato e diciamolo pure un po’ geloso, quando uscì la vidi con gli occhi raggianti, il professore aveva approvato il suo lavoro e le aveva fatto perfino i complimenti.
“Ma non è perchè si è accorto che non avevi le mutande?”
“Beh, certo che quando mi sono seduta davanti a lui ha cambiato espressione, credo si sia abbassato gli occhiali per vedermi meglio, allora sai che ho fatto?”
“Dimmi???”
Ero un po’ inquieto ma eccitato da morire.
“Ho aperto molto lentamente le gambe mentre leggeva la tesi, ho visto che ad un certo punto faceva finta di leggere invece stava lumando la mia cosina.”
“E poi???”
Ero fradicio di sudore, avevo un sesso gonfio come un dirigibile.
“Con la scusa di fargli vedere un grafico mi sono alzata e sono andata a mettermi in piedi al suo fianco lasciando che il mio seno gli sfiorasse il viso.”
“E lui???”
“Subito e’ diventato rosso, poi gli è diventato duro, sono sicura perchè ho proprio visto gonfiare i suoi pantaloni sotto i miei occhi.”
“Dai…”
Dissi con voce diventata roca, non ce la facevo piú, eravamo in macchina ed accostai fermandomi ad un distributore di benzina ancora chiuso.
“Continua a raccontarmi ti prego, mi fai eccitare.”
Dissi io, intanto avevo sbottonato i pantaloni tirato fuori il cazzo e cominciando a menarmelo su e giù lentamente perchè non volevo venire subito.
“Il prof ha posato i fogli sul tavolo e ha ruotato la sua sedia verso di me, io allora mi sino chinata in avanti per raccogliere i fogli dalla scrivania sapendo che avrei scoperto il culetto.”
“Troia.”
“Sai che sei proprio puttana.”
“Gli potevi fare venire un infarto o poteva approfittane… no non mi dire che….”
“Certo che si, non è così vecchietto sai?”
“Ha cominciato prima a sfiorarmi le cosce da dietro, poi preso dal coraggio visto che non reagivo, anzi visto che spingevo il culo in su, allora mi ha cacciato le mani in mezzo alle chiappe, aprendomi tutta.”
“Il maiale.”
“Ma tu davvero non sei geloso amore?”
Puttanella si preoccupava che non fossi geloso, ma intanto si stava chinando verso di me avvicinando la bocca semiaperta sulla mia cappella proprio mentre stavo per sborrare.
Smisi di muovere la mano, non volevo venire, non ora, dissi.
“Dai, racconta, cosa è successo dopo?”
“Avete scopato?”
“Beh… dopo un po’ ho sentito la sua faccia in mezzo alle mie natiche, con la lingua mi bagnava tutta mentre sentivo il suo naso contro il mio buchetto del culo e con le dita mi stava esplorando con grande dedizione.”
“Sai che stavo per venire già così?”
“Allora mi sono girata e mi sono messa in ginocchio davanti a lui a guardare come se lo menava, sai che ce l’ha bello grosso il nonnetto?”
“Non pensavo.”
“E lui?”
“Ha smesso di toccarsi, mi ha preso il viso tra le mani dolcemente e mi ha guidato fino sopra il suo cazzo dicendomi.
“Succhi questo dottoressa la prego!”
“Ha fatto un magnifico lavoro ed ora bisogna concluderlo degnamente.”
“Ho sentito che mi spingeva la nuca verso il basso ed il suo cazzo arrivare in gola quasi mi soffocava!”
“Non ti dico la sua faccia quando poco dopo gli ho preso il sesso tra le mani e l’ho fatto venire con la lingua.”
“Ma non hai mica ingoiato spero???”
“E cosa potevo fare?”
“Correre fuori dall’ufficio sputando?”
“Certo che ho ingoiato.”
“Poi sai che ti dico?”
“Aveva un sapore molto più buono del tuo meno salato.”
“Dai, non fare quella faccia io ti amo, non ti cambierei mai, la tua sborra è e rimane la mia preferita.”
“Anzi dammene un po’ adesso, ho sete!”
Si mise a sbattermi il cazzo con entrambe le mani cosi bene che non potei fare a meno di venire con un grido nonostante passasse gente di tanto in tanto, Alessia si mise a leccare ogni più piccola goccia del mio sperma come fosse stato un sorbetto delizioso, mi chiesi se aveva fatto così anche con il prof e ne fui di nuovo un po’ geloso, dissi.
“Va beh, meno male che con oggi hai finito gli esami altrimenti ti toccava farti sbattere da tutti i professori della facoltà!”
Penso scherzasse ma mi rispose con un’ espressione da ingenua educanda che ancora oggi mi lascia dei dubbi.
“E chi ti dice che non l’abbia fatto?”
“D’altra parte devo pur cercare di meritarmi un 110 e lode!”

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Anal BDSM Erstes Mal

Der beste Bowjob den ich bisher erlebt habe

An einem warmen Frühlingsnachmittag fuhr ich unter einem Vorwand in die Stadt. Ich war den ganzen Tag schon geil und hatte nun den Entschluß gefaßt, in ein Pornokino zu fahren, in der Hoffnung dort auf eine geile Frau zu treffen.
Eigentlich hatte ich da bisher nie das Glück auf eine Frau zu treffen.
Nur geile, teilweise seltsame Gestalten drückten sich da herum.
Auf der Autobahn viel mir ein bestimmter Parkplatz, der auf meinem Weg lag, ein. Ich hatte gehört, dass dort ein bekannter Sextreff sei und wollte ihn mir mal ansehen. Also hielt ich kurzerhand dort an.
Es standen schon einige Autos da, aber sie waren alle ohne Insassen. Als ich mich weiter umschaute sah ich einige Leute in den Grünanlagen spazieren. Es waren aber leider nur Männer.
Ich beschloss trotzdem auszusteigen und mir das Geschehen mal aus der Nähe anzuschauen.
Ein mulmiges Gefühl überfiel mich. Ähnlich dem, wenn ich in ein Pornokino ging.
Komisch. Obwohl ich schon 2 – 3 mal in einem Pornokino war überkam mich dieses Gefühl immer wieder aufs Neue und jedesmal in der gleichen, starken Intensität.
Aber ein Parkplatztreff war für mich ganz neu.
Ich lief die Wege entlang und meine Blicke trafen sich mit den teilweise verstohlenen Blicken der Männer die mir entgegenkamen. Manche schauten mir hinterher und verfolgten mich mit ihren Augen. Hier und da hörte ich Geräusche aus den Büschen. Bei näherem Hinsehen erkannte ich Männer die es mit einander trieben. Das war alles eher abtörnend.
Irgendwann kam ich an einer Sitzgruppe vorbei an der zwei Frauen saßen. Sofort nahm dieses mulmig, geile Gefühl extrem zu. Sie waren eigentlich ganz normal gekleidet,Jeans, Jacke, die eine Mitte Zwanzig mit bruenetten mittellangem Haar,die andere Mitte Dreißig mit blondem gelocktem Haar. Beide nicht besonders hübsch aber ganz ok. Normal aussehende Frauen halt.
Sie waren umringt von einer Männertraube, was mich wieder total abturnte, und unterhielten sich mit einigen Männern.
Ich ging nervös vorbei. Auf soviele Männer hatte ich nun gar keinen Bock und dachte hier hast Du eh keine Chance. Und auf mit anderen Männern daneben stehen und wichsen während andere sich mit einer der Frauen verknügen steh ich nicht.
Ich ging zu meinem Auto und beschloß weiter zum Pornokino zufahren.
Auf dem Weg dorthin gingen mir die Bilder vom Parkplatz nochmal durch den Kopf und ich stellte mir vor, alleine mit den beiden Frauen dort zu sein. Irgendwie bereute ich meine Entscheidung zu fahren. Was ich jetzt wohl alles verpasse?
Ich bog in die Straße ein und da war das Kino. Dieses eigenartige Gefühl stieg wieder in mir hoch. In dem Kino angeschlossenem Sexshop waren ein Pärchen eine Frau und zwei Männer. In der Hoffnung, die Frau oder das Paar würden auch noch ins Kino gehen, ging ich durch die Eingangsschleuse. Ich schaute kurz in jeden Raum und verschaffte mir einen Überblick. Außer mir schlichen noch drei Männer umher. Aber keine einzige Frau. Auch die, die ich im Sexshop gesehen habe tauchten nicht auf.
Toll, dachte ich nur. das hat sich ja wieder gelohnt. Ich setzte mich neben den Cola-Automaten, schaute mir die Filme auf den acht kleinen Monitoren an und wartete.
Mit der Zeit geilten mich die Pornos wieder auf und ich mußte an die beiden Frauen vom Parkplatz denken. Ich ging in eine kleinere Kabine und begann zu wichsen. Dass hin und wieder einer der anderen Männer reinschaute turnte mich so ab, dass ich relativ lange zum abspritzen. Außerdem find ich es sau doof in ein Taschentuch zu spritzen. Aber so ist das hier nun mal.
Als ich fertig war, ging ich noch einmal rund und dann raus.
Ich war grade losgefahren, da kamen mir die beiden Frauen vom Parkplatz wieder in den Sinn. Ob sie noch da waren?
Wie ferngesteuert fuhr ich auf den Parkplatz. Ich war auf einmal wieder ohne Ende geil.
Von weitem sah ich sie an einem anderem Tisch sitzen. Es war inzwischen deutlich weniger los und soweit ich erkennen konnte saß nur ein anderer mann bei ihnen.
Ich ging langsam auf die Sitzgruppe zu. Als ich grade dran vorbei gehen wollte sprach mich die blonde an. Hej, Dich hab ich doch vor ner guten Stunde schon mal gesehen. Aber dann warst Du weg. Willst Du Dich zu uns setzen?
Ich bin ihr unter den vielen Männern vorhin tatsächlich aufgefallen, schoß es mir durch den Kopf. Träum ich das jetzt. Sie hat mich zu ihnen eingeladen.
Komm setz Dich doch sagte sie noch einmal freundlich.
Ich war total nervös. Damit hab ich im Leben nicht gerechnet. Mit zitterten Knien setzte ich mich den Frauen gegenüber und die blonde begann einen Smaltalk.
Sie fragte wo ich denn die letzte Stunde gewesen war und ich antwortete brav.
Das Kino kenne sie auch. Aber bei so schönem Wetter wäre sie lieber draußen. Obwohl es mir vorkam als antworte ich wie ein Roboter machte mir das Gespräch mit ihr viel Spass.
Plötzlich stand der Mann auf, öffnete die Hose und sagte: Was jetzt? Wollt ihr zwei Schlampen hier nur dumm rumreden?
Sein Schwanz baumelte über seinem Sack direkt vor der Blonden ihrem Gesicht. Sie wich schnell zurück und sagte ruhig aber sehr bestimmt: So nicht! Verpiss dich.
Ich hatte schon gemerkt, Das der Typ den Beiden Frauen eher lästig als willkommen war.
Er packte sofort wieder ein und verschwand.
War ich nur dazu gerufen worden um den anderen loszuwerden?
Manche sind unmöglich sagte die blonde und ihre Freundin kommentierte den Vorfall ebenfals.
Ich dachte, naja, das wars jetzt und wollte schon gehen als mich die blonde fragte, ob ich Lust auf blasen hätte.
Ja, natürlich stammelte ich. Hier? Nein. Wir geheneinStück da hoch wo es geschützer ist. Ich fragte was mit ihrer Freundin ist. ob sie mit kommt. Nein. Wir gehen allein. Sie nahm meine Hand und zog mich hinter sich her.
Oben angekommen drückte sie mich gegen einen Baum und erklärte, während sie meine Hose öffnete, mir ihre Regeln. Ich mußte die Hände hinter meinem Rücken verschränken und solle sie auf keinen Fall berühren. Genies es einfach nur und sag mir, wenn Du kommst.
Sie hockte sich vormich und befreite meinen Schwanz. Der sieht aber lecker aus sagte sie noch und mein noch schlaffer Schwanz verschwand ganz in ihrem Mund.
Dieses unwahrscheinlich zarte warme feuchte Gefühl das ich in ihrem Mund spürte verwischte meine Nervosität mehr und mehr und ich spürte wie mein Schwanz wuchs.
Auf einmal sah ich wie zwei Männer näher kamen und uns zuschauten. Es irritierte mich beobachtet zu werden, was meine geile Bläserin schnell merkte. Sie hörte kurz auf und sagte: Das sind Schwule. Die beobachten Dich und wollen Dich auch mal blasen. Denen gefällt Dein Schwanz wohl genauso gut wie mir. Stören si Dich. Ich nickte verlegen. Mit einer kleinen Handbewegung und den Worten: Wir wollen allein sein schickte sie die beiden fort.
Dann sagte sie zärtlich, genieß jetzt weiter, nahm sie meinen schwanz wieder in den Mund und bließ weiter wie ein Engel. Ihre Zungenspiel machte mich fast wahnsinnig. Es war unbeschreiblich schön. Ganz langsam, wahnsinnig zärtlich und immer wieder unheimlich tief in ihren heißen feuchten Schlund. Die meiste Zeit hatte ich die Augen dabei geschlossen. Aber wenn ich sie ansah, sah ich nur ihren strahlend geilen Blick, der auf mein Gesicht gerichtet, versuchte, jeden Augenblick meiner immer mehr ansteigenden Geilheit zu erhaschen.
Es war so himmlisch.
Als ich spürte, dass ich gleich komme, sagte ich ihr wie verabredet Bescheid und sie fing, nachdem sie ihn noch ein paar mal tief in ihren geilen Mund einsaugte an zu wichsen. Es war genauso gefühlvoll, zärtlich und geil wie in ihrem Mund.
Dann ließ sie mich abspritzen. Sie melkte mir die Sahne bis zum letzten Tropfen raus. Alles auf ihre dunkelgrüne Jacke.
Jetzt bemerkte ich die vielen schleimigen Flecken auf ihrer Jacke. Sie hatte heute wohl schon mehrere Männer auf diese Weise abgemolken.
Es war herrlich! Vielen lieben Dank für diesen super geilen Blowjob. Sowas geiles hatte ich noch nie! Aber was ist mit Dir? Soll ich Dich nicht auch ein bißchen verwöhnen?
Danke für die Blumen. Für mich wars mindestens genauso geil wie für Dich. Kein Wunder, bei so nem Prachtschwanz. Hast du nicht gesehen wie nass meine Jeans im Schritt geworden ist? Hier, darft ausnahmsweise mal fühlen.
ich faßte vorsichtig in ihren Schritt. Ihre Hose war tatsächlich richtig feucht geworden.
Du hattest doch sicher schon schönere Schwänze wie meinen, sagte ich.
Hm. Also heute war Deiner auf jedenfall der beste. Nur schade, dass du so wenig Sahne für mich hattest. Das nächste Mal bleibst du hier und fährst nicht ins Pornokino wichsen.
So, ich hab genug. Besser kann es eh nicht mehr werden. Meine Freundin ist schon weg und ich fahr jetzt auch. Oder willst Du noch mal?
So sehr ich es auch wollte, ich hätte nicht gleich wieder gekonnt. und sagte: Nein danke ich muß jetzt auch weg.
Wir plauderten auf dem Weg zum Auto noch ein wenig und sie verabschiedete sich dann mit den Worten: Wenn der silbrne Polo hier steht bin ich da. Würd Dich gern nochmal so verwöhnen.

Hoffe mein Erlebnis gefällt Euch und Ihr verzeiht mir die Fehler.

LG Gerd

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La mia vicina di casa

Racconto trovato in rete su xhamster.

Questa storia risale a qualche anno fà, avevo 13 anni, gli ormoni a mille, finalmente avevo scoperto lo sperma giusto qualche mese prima, un giorno d’inverno tornando a casa dopo essere stato in palestra scopro che non c’era più acqua calda a casa mia, pensò alla vicina di casa una donna che all’epoca aveva circa 30 anni alta più o meno 160cm non molto magra anzi direi rotondina, quel rotondo sexy 4 di seno e un culo prepotente per capirci una milf con 2 figlie piu piccole di me e un marito che stava lavorando. Mia madre gli chiese dato che mi ha visto crescere se potevo lavarmi da lei, accettò, prendo il cambio l’accappatoio e mi scorta nel suo bagno di casa dove scopro che non aveva la chiave del bagno, cominciai a spogliarmi, lei era una tipa abbastanza disordinata non vi dico i panni sporchi che c’erano in quel bagno, dai panni di lavoro del marito ai grembiuli di scuola delle figlie, gli dissi esplicitamente di non entrare che mi vergognavo.
Iniziai a lavarmi, un piccolo vizio che ho ancora sotto la doccia è masturbarmi, così feci anche li, il caso ha voluto che nel frattempo che smisi per darmi un insaponata alle ascelle entrasse di s**tto lei dicendo
“Stai tranquillo non guardo devo solo fare pipi.”
Richiuse la porta si avvicinò alla tazza abbassò il pantalone della tuta e le mutande un perizoma nero di pizzo, dalla porta alla tazza saranno stati 4 metri, ci mise non più di 3 secondi a sedersi ma per me fu come un eternità, proietto ancora nel mio cervello le immagini in fotogrammi, notai i suoi peli uscire dalle mutande, ero diventato rosso come un pomodoro, si sedette sulla tazza si girò verso di me e vedendo il mio imbarazzo, poi il suo sguardo incrociato con il mio si abbassò verso il mio pisello duro dalla sega che avevo interrotto, fece un sorriso malizioso e disse. “Caspita l’ultima volta non era cosi me l’ho ricordavo più piccolo.”
Sentii il rumore della pipi, mi eccitava, a dire la verità mi avevano eccitato anche le sue parole, passai da uno stato di imbarazzo ad uno stato di soddisfazione, vi giuro che in quel momento mi passarono in mente mille scene erotiche su di lei, finito di fare la pipi prese un foglio di carta igienica, si pulì e in quel momento vidi il rosa della sua fica pelosa, passo dalla tazza al bidè per darsi una sciacquata, li la vidi ancora meglio, apri l’acqua si diete un insaponata strusciò le dita contro la sua fica come se si stesse facendo un ditalino in tutto ciò c’era un silenzio tombale, si sentiva solo il rumore dell’acqua scorrere il suo sguardo era rivolto al mio cazzo duro ed il mio alla sua fica, si asciuga e getta le mutande per terra si rimise il pantalone e uscendo mi diete una palpata al pisello.
Rimasi perplesso per qualche istante pensando ai questi ultimi 2 minuti, realizzai quello che era successo, c’era ancora l’odore della sua fica in bagno, usci dalla vasca presi il minuscolo perizoma che aveva lasciato a terra gli detti un’annusata da davanti e sentii il suo odore forte ed intenso di ormone. La cosa mi eccito da matti, decisi di indossarlo fantasticando che la sua passera stesse a contatto con la mia cappella, tempo 2 secondi gli sborrai nelle mutandine, le tolsi le rigettai a terra e finii di lavarmi, mi asciugai, mi vestii, uscendo dal bagno ero diretto alla porta di casa per andarmene lei stava nella sua camera che si stava cambiando passai a ringraziarla la salutai e me ne andai soddisfatto come non mai.

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.Orchidea elvetica – prima parte.

Sì, ero solo. La mia lunga e temporalesca relazione con Stefania era finita e la quiete dopo la tempesta mi lasciò in cuore una solitudine e un senso di inadeguatezza più unici che rari.
La nostra storia mi aveva isolato da ogni legame d’amicizia e progressivamente persi i contatti con tutti i miei compagni di avventure. L’amore di Stefania germogliava velenosa gelosia verso i miei affetti, tant’è che soffocai nell’impenetrabile bolla che ella aveva creato intorno al nostro rapporto. Poi la bolla esplose e annegammo nella bile tentando di affogarci a vicenda e dimenticando in un battito d’ali d’avvoltoio tutto ciò che di buono c’era stato tra di noi.
In questi momenti stare soli é un bypass per i pensieri avvilenti, per cui la presenza umana del Blues to Bop di Lugano avrebbe potuto distrarre un po’ la mia anima alla deriva.
Mi soffermai in una piazzetta a sedare l’amarezza facendomi assordare dalla frizzante sezione fiati di una band statunitense intenta a sciorinare un rhythm & blues figlio del voodoo .
Facendo una panoramica sugli astanti, intravedo nella semi-oscurità un bell’esemplare di femmina.
Si distingueva nel nugolo di spettatori jazzomani per la carnale elementarità del suo aspetto hippie chic, pienamente in conflitto con il siliconato puttaneggiamento dalla fica inaridita che fino a poco prima marciava dinanzi ai miei occhi mentre, seduto su di una panchina, rilassavo le membra sfinite dalla settimana di lavoro.
Ella era una graziosa quarantenne : una c a s c a t a di capelli lisci e corvini circondavano un viso armonioso, su cui un paio di occhialetti da professoressa sexy poggiavano su di un minuto naso all’insù. Una manciata di graziose efelidi campeggiava sul naso estendendosi fin sotto gli occhi, rendendole il viso agrodolcemente procace.
Il suo abbigliamento leggermente ampio lasciava trasparire poco della sua fisicità, ma le caviglie fini e i perfetti piedi snelli dalle ben curate unghie smaltate di nero, erano testimoni anatomici di un fisico sottile e aggraziato.
Il primo pensiero che mi sfiorò la mente è che avrei voluto carezzare quelle meravigliose estremità, sentire la pianta del metatarso sul mio petto per poi veder risalire l’intero piede verso l’alto, fino a raggiungere la mia bocca con le dita. Avrei poi premuto il mio viso contro la pianta del suddetto per baciarlo ripetutamente su tutti i lati fino a raggiungere progressivamente la caviglia, le cosce e il suo sesso intriso di umida eccitazione.
Di risposta il mio pene rigonfiò prepotentemente la patta dei pantaloni. Dovetti ringraziare il fato che la camicia di cotone nero che indossavo andava a coprire quell’imbarazzante turgore genitale.
Risalii velocemente con lo sguardo dai piedi verso l’alto , notando una piccolo seno i cui capezzoli pungevano una camicetta di cotone e il cuore mi sobbalzò con una serie di intense diastole quando mi accorsi che lei mi stava osservando.
Le sue mani sottili reggevano un bicchiere di plastica quasi a secco di birra e i suoi brillanti occhi verdi puntavano i miei con un’ espressione indecifrabile.
“Ecco!” pensai. “Avrà pensato che sono il solito povero arrapato. Se la sfiga potesse ribattezzarsi, sceglierebbe il mio nome.”
Voltai lo sguardo verso la band e sentivo il viso accaldato. Speravo di non essere arrossito, perché la cosa mi avrebbe reso ancor più beota di quel che madre natura già mi aveva reso.
La band attaccò un altro pezzo e la bella voce della cantante nera dribblava il mio imbarazzo e mi concentrai sulla musica. Inaspettatamente il combo se ne uscì con uno scodinzolante pezzo swing, il cui sax tenore faceva il bello e cattivo tempo sul resto degli strumenti, annunciandosi a gran decibel ai nostri timpani.
Mi tornò in mente lei, che stava poco dietro di me e non resistetti dal rivolgerle lo sguardo. Eccezionalmente mi stava osservando anche lei e il suo corpicino magro si muoveva sinuoso a ritmo di swing, seducendo il mio sguardo di maschio inebetito da quell’ afrodiasiaco danzare.
Successivamente, i nostri sguardi continuarono ad incrociarsi e avevo la sensazione che tra poco si sarebbe avvicinata per parlarmi. Il mio istinto infatti non mi aveva tradito.
Dopo una serie impacciata di frasi scompaginate su quanto la band appena esibitasi avesse offerto un buono spettacolo , seguì la classica formula verbale sociale “…e comunque io mi chiamo Dario, piacere”, parlammo ancora un po’ finché ella mi invitò a bere qualcosa in un Café li vicino.
Per il fatato effetto del caffé che faceva da filtro magico relazionale accelerando i miei processi mentali, la parlantina si sciolse come le trecce di un cavallo, i sorrisi ampliarono sempre di più e iniziammo a flirtare. Lei era veramente brillante e il suo senso dell’umorismo sagace e spassoso, era una dote che poche sue simili padroneggiano.
Passata la mezzanotte, lei pregò di accompagnarla : “… all’auto che ho parcheggiato in una zona un po’ isolata?” e cavallerescamente adempii al mio dovere.
Giungemmo alla sua auto e ci fermammo dinanzi la portiera del passeggero: il mio sesto senso di maschio mi suggeriva di tentare l’arrembaggio con un bacio quella stupenda creatura.
Un tremore diffuso terremotava le mie membra e un fiume di emoglobina inondava le mie parti basse sul ritmo di un cuore che martellava una rumba nel petto.
Approcciare una donna in queste fasi, mi fa sentire come un equilibrista sospeso tra due grattacieli: ogni passo sbagliato, ogni mossa avventata significa farsi risucchiare dalla forza di gravità che ti spalmerà al suolo. Parafrasato significa essere respinto a due mani, vedere una testa scansarsi sdegnata sui cui un’espressione torva al gusto di “checazzotisaltainmente?!” ti trapassa a punta di coltello .
Mi avvicinai a lei che dava le spalle all’auto, appoggiata con la schiena al mezzo. Le presi con non poche cardio-scariche elettriche la piccola mano di ninfetta di un metro e sessantacinque che fino a quel momento mi aveva ubriacato di seduzione.
Lei ricambiò la presa, serrando il piccolo pollice sulle mie mani e le parole che mi uscivano di bocca erano una balbuzie scomposta d’afasie che servivano solo a riempire quell’infinito momento che vede la mia mano prenderle la nuca e le mie labbra spalmarsi come un fiocco di neve bollente morbidamente sulle sue.
Lei ricambiò e scostando la mia mano dal cranio, avvolse il mio collo con entrambe le braccia, inclinando la testa su un lato e costringendomi di conseguenza a posarle le mani in vita.
Non so stimare per quanto andammo avanti, ma in un simile attimo il tempo merita di restare sulla soglia.
I nostri corpi attaccati in un caldo corpo a corpo , si sondavano a vicenda: il suo seno premeva contro il mio petto e le mie mani scivolate sui suoi glutei, stringevano vigorosamente .
Fu lì che lei mi fermò e mi preparai all’impatto di una sberla incombente … (continua)

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Erstes Mal Fetisch

Überraschung des Lebens – Grillparty Teil 1

Die folgende Geschichte ist frei erfunden – es existieren jedoch alle genannten Personen, lediglich die Namen wurden geändert!!!

Ich: 23 Jahre, 180cm, 84 Kg, dunkle Haut, schwarze Haare, braune Augen, Penis länge 19cm, Durchmesser 4 cm, Schuhgrösse 46.
Anna: 20 Jahre, 158cm, 49 Kg, Sportlich, Heller Haut Ton, Braun/Schwarze Haare, Grüne Augen, Brüste 80D, Schuhgrösse 37.5.
Amanda: 19 Jahre, 165cm, 53 Kg, Schlank, braun gebrannte Haut, braune Haare, Grau/Grüne Augen, Brüste 75F, Schuhgrösse 38.
Simone: 19 Jahre, 167cm, 54 KG, Sportlich, Heller Haut Ton, blonde Haare, braune Augen, 75A, Schuhgrösse 36

Es war ein heisser Tag und ich musste arbeiten bis spät in die Nacht. Es war schon 1 Uhr als ich voll erschöpft nachhause kam und mich unter die Dusche stellte. Ich Rasierte mir meine Schamhaare. Als ich mit dem Duschen fertig war, war mein Schwanz schon ein wenig angeschwollen. Ich wollte gerade in mein Zimmer und mir einen runterholen, als mein Telefon Vibrierte. Es war Amanda. Sie wollte nur wissen ob sich Anna bei mir gemeldet hat für den Grill Abend am Samstag. Ich verneinte und wir kamen ins Gespräch. Sie wollte am Samstag mit Ihren Mädels, Anna& Simone, einen Grill Abend machen ob ich da nicht Lust dazu hätte. Voll überrascht warum Sie nur mich fragen habe ich ja gesagt. Also verabschiedeten wir uns und ich ging in mein Zimmer an den Gedanken, das ich mit 3 geilen Weibern am Samstag Grillen werde.
Und liess meine Fantasie beim wichsen freien Lauf.

Samstagmorgen;

Um 10.30 Uhr morgens vibrierte mein Telefon und es war Anna. Mit einem Herzlichen Guten Morgen begrüsste ich Sie. Sie wollte sich mit mir verabreden um noch einige Dinge für den Abend zu besorgen. Dachte mir nur, mit dir würde ich überall hingehen. Also machten wir um 13.30 Uhr bei mir ab.
Ich musste wieder eingeschlafen sein, denn es Klingelte Sturm an meiner Haustür. Ich sprang auf und schaute durch das Guckloch, es war Anna. Ich machte Ihr die Türe auf und sagte: „Sorry muss wohl wieder eingeschlafen sein!“
Als ich merkte das Sie mir gar nicht in die Augen Schaute sondern zwischen meine Beine, fiel mir auf das ich Gestern völlig nackt schlafen gegangen bin. Ich schaute an mir Runter und merkte wie Blut in den Penis gepumpt wurde und er erhob sich. Sie mit grossen Augen sagte mir: „Das ist aber ein Wunderschöner Schwanz, so gross und Blank Rasiert!“
Ich versteckte mich schnell hinter die Türe und entschuldige mich bei Ihr. Sie meinte nur: „musst dich nicht entschuldigen, ich wollte Ihn schon lange sehen, darf ich jetzt reinkommen oder soll ich draussen warten?“
Völlig überrascht und verwirrt sagte ich Ihr: „nein nein komm ruhig rein!“
Sie zog Ihre Schuhe aus und ich sah Ihre wunderschönen Füsse. Rot Lackiert. Zärtliche kleine Füsse. In diesem Moment stand mein Schwanz voll ausgefahren von mir ab! Und ich sah wie Anna auf meinen Schwanz schauend fragte: „findest du meine Füsse so toll?“
Und ich antwortete voll erregt auf Ihre Füsse starrend: „ich liebe so wunder schöne Füsse!“
Jetzt war es mir auch nicht mehr peinlich so nackt vor Ihr zustehen. Sondern genoss Ihren blick. Sie ging an mir vorbei nach drinnen. Dabei streifte sie mit Ihrer Hand meine Eichel und ich gab ein kleines Stöhnen von mir. Sie grinste nur unverschämt. Ich sagte Ihr sie solle doch im Wohnzimmer auf mich warten, ich werde mich schnell anziehen. Sie fragte mich warum den die eile? Die Geschäfte sind doch bis 17 Uhr geöffnet und wir können doch noch einbischen hier sein. Völlig überrascht und verwirrt sagte ich: „okay ich zieh mir schnell was an!“
„Nein mir gefällt was ich da sehe, ich will ein bisschen Spass mit ihm haben!“ meinte sie mit dem blick auf meinen Schwanz gerichtet und Ihre Bluse öffnend.
Ich dachte nur hoffentlich ist das kein Traum und ich erwache gleich.
Aber es war nicht so, ich konnte Ihr zusehen wie sie langsam ihre Bluse öffnete, Knopf für Knopf. Der rote BH den sie trug war wunderschön. Sie drehte sich um und öffnete ihre Hosen und bückte sich. So das ich ihren geilen Arsch sehen konnte. Sie trug keinen Slip!!
Unbewusst habe ich schon angefangen langsam meine Vorhaut vor und zurück zuschieben. Völlig nackt stand sie jetzt da und schaute mich an. Sie legte sich auf mein Sofa und streckte mir Ihre süssen Füsse entgegen. Und meinte wenn sie dir so gut gefallen. Ich nahm ein Fuss von Anna, und ein wunderschöner Duft von frisch gewaschenen Füssen kam mir entgegen. Ich küsste ihre Sohle langsam von Unten bis oben. Öffnete langsam meinen Mund und nahm ihren grossen Zehen in meinen Mund. In diesen Moment spüre ich wie sie mit dem zweiten Fuss meine Eier Massierte! Ich küsste jede einzelne Zehen.
Ich nahm Ihren anderen fuss auch und leckte Ihn ausgiebig. Jetzt hatte ich beide Füsse an meinem Gesicht.
Ich spürte wie sie meinen Schwanz langsam umklammerte und anfing zu wichsen. Ich wusste das würde nicht lange gehen wenn das so weiter ging und sagt ihr sie solle die Beine spreizen, ich wollte sie lecken. Ohne wiederworte öffnete sie Ihre Beine und ich konnte Ihre blank rasierte Muschie sehen. Ich kniete mich hin und näherte mich ihren Ficklock. Dabei kam mir ein süsslicher Duft entgegen. Und sah schon das sie klitsch nass war. Ich küsste langsam ihren Spalt, ohne Zunge. Da spürte ich eine Hand an meinem Hinterkopf der mich an die Muschie drückte. Ohne wiederstand steckte ich Ihr meine Zunge in das Loch und hörte ein leichtes stöhnen. Ich leckte sie ausgiebig, ich merkte, dass sie langsam zum Höhepunkt kommt und nahm 2 Finger und fuhr in sie. In diesem Moment bebte ihr Körper und sie fing laut an zu stöhnen. „nicht auf…aufhören… weiter…. Schneller….. jaaaajaaaaaa…. Ohhhh… jaaaaa….“
Völlig erschöpft sack sie nieder und schaute mich an. „ich wusste gar nicht, dass du so begabt bist mit deiner Zunge! Aber jetzt kommt du dran, setz dich hier hin!“
Gesagt, getan, ich sass da und ich sah wie sie aufstand und vor mir stand, mit ihrer geilen Figur und geilen Titten. Sie ging auf die Knie und fing langsam an meinen Schwanz zu wichsen. Sie schaute mir tief in die Augen und ging langsam zu meinem Schwanz, sie küsste Ihn zärtlich und nahm ihm in den Mund. Ich schloss die Augen und genoss wie sie mir einen blies.
Nach kurzer Zeit war ich vor dem explodieren. Anna merkte es und kam neben mir und streckte mir ihre Füsse entgegen. Ich solle Ihr auf die Füsse spritzen. Also spritzte ich Ihr meine volle Ladung auf die Füsse. Sie schmierte Ihre Füsse schön mit meinem Sperma ein und leckte sich ihre Finger ab.
Jetzt meine sie ob wir vielleicht nicht einkaufen gehen wollen?!
Also ging ich mich Duschen und als ich mich gerade getrocknet habe und aus dem Badezimmer wollte hörte ich Anna sagen er hat einen geilen Schwanz und er steht wie wir alle auf Füsse. Ich hörte noch ein bisschen zu bis sie sich einem anderem Thema zuwandten. Ich öffnete die Badezimmer Tür so das es laut genug war. Ich ging mich anziehen und ging wieder in das Wohnzimmer. Anna war nicht mehr am Telefon und ich fragte nah, was hattest du so schönes zu berichten?
„ach nichts war nur Amanda & Simone, sie wollten wissen ob wir schon alles haben!“

Ich dachte mir nur heute Abend wird ein Volltreffer!

Fortsetzung folgt….

Kommentare bitte, ist meine erste Geschichte, wie fandet ihr sie?

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Racconti Erotici

Un sogno che si avvera

So che è disinibita, è il mio sogno erotico da sempre, voci dicono che si fa fare anche il culo, alcune amiche mi hanno confidato che un paio di volte ci ha provato con loro e il suo ex mi conferma che è indubbiamente la regina del pompino con ingoio. Mora, capelli lunghi e ricci, sul metro e settanta, magra al punto giusto, ho visto alcune foto e quando si mette in tiro,wow!, un gran pezzo di gnocca!! Quella sera in disco ero solo anche se in compagnia degli amici incontrati sul posto e lei nella stessa condizione: due sabati prima mi ero ritrovato a ballare con lei che si muoveva in maniera piuttosto provocante, strusciando il culo sul mio pacco e passandomi le labbra a un millimetro dal collo con le braccia incrociate dietro la schiena, in quel frangente avevo iniziato a credere di riuscire nell’impresa, invece nada! per quello quando mi si era avvicinata gridandomi in un orecchio per sovrastare alla musica che aveva bisogno di parlarmi, mi misi subito all’erta. Il piano era semplice, lei mi dava il segnale e io la seguivo dopo qualche minuto, verso l’uscita, con ritrovo nel parcheggio. Uno di fronte all’altra, le domando se c’era qualche problema e lei mi dice che quello non è il posto giusto, invitandomi a seguirla a casa sua. Educatamente, entro domandando il permesso, ma lei mi dice di non preoccuparmi, che i suoi genitori sono fuori e torneranno tra due giorni, così mi trovo da solo in casa con una figa imperiale con il piercing sulla lingua con il quale gioca in maniera assolutamente eccitante mentre si stende sul suo letto ed io mi siedo su un bordo a fianco. Ovviamente non ha nessun argomento importante di cui parlarmi e passiamo mezz’ora a raccontarci cazzate, mentre io mi rilasso e mi distendo al suo fianco, il suo gioco appare chiaro quando inizia a farmi il solletico, al quale non resisto, accartocciandomi verso di lei, che infila la testa di fianco alla mia baciandomi e leccandomi il collo. Mi scosto leggermente afferrandole la nuca con una mano e la bacio seriamente, il mio sogno si sta realizzando, sto per scopare una delle più grandi porche della mia vita, penso, mentre ci togliamo la maglietta e le slaccio il reggiseno. Scopro due superbe tettine, piccole e sode, sto per lanciarmi in missione tra di loro, ma lei capovolge la situazione, si mette a cavalcioni su di me e, con la bocca a non più di un centimetro dalla mia, mi blocca le braccia sopra la testa, avvertendomi che le piace molto comandare e che per nessuna ragione avrei dovuto muoverle finchè non fosse stata lei ad ordinarlo. Accetto di buon grado questa nuova ed intrigante situazione, mentre mi toglie i jeans lasciandomi con i soli boxer e, a ruota, i suoi, con il perizoma minimo e trasparente come unico indumento a coprirla su tutto il corpo. Si china su di me e riprende a baciarmi, scivolando lentamente sul collo e sul petto, si rialza e mi sbatte in faccia le tette che lecco e succhio con piacere, faccio per alzare le braccia e stringerle il culo, ma lei prontamente mi blocca, ricordandomi che è lei che ha il controllo del gioco fino a nuovo ordine. Così, mentre ricomicia a scendere, mi aggrappo alla testata del letto, lei continua ad andare in basso, arriva con la testa tra le mie gambe e inizia a massaggiami e mordicchiarmi il cazzo duro da sopra la stoffa dei boxer, fino al momento in cui finalmente li toglie, lasciandomi completamente nudo e in suo potere. Mi dice che ora posso usare le mani, ma soltanto per spingerle la testa mentre mi fa un pompino da dieci e lode, io non me lo faccio ripetere, mi sollevo su un gomito e con la mano libera le raccolgo i capelli impugnandoli per spingerla sempre più giù. Lo prende in bocca quasi completamente, mai provato nulla di simile, lo fa senza mai smettere di guardarmi negli occhi mentre io ansimo raccogliendo il piacere, mi sta facendo impazzire, lo succhia con la giusta delicatezza afferrandomi con la mano le palle, ritmando una leggera pressione. Quando si ferma, il mio cazzo è un lago di saliva che le bagna abbondantemente anche il mento colandole sul collo e sul seno, è ancora a cavalcioni su di me e mi sollevo mettendomi di fronte a lei, la bacio, palpeggiandole le tette bagnate e, infilandole le mani sotto al culo, ma è soltanto un attimo, perchè mi spinge sulle spalle ributtandomi indietro e mettendosi in piedi per sfilare in perizoma che mi lancia in faccia ordinandomi di mettere le braccia di nuovo sopra la testa.
Ora anche lei è completamente nuda e la vista d’insieme rispecchia le aspettative, anche se al momento lo sguardo è più attratto dal minuscolo ciuffetto di pelo sopra la piccola fichetta che, essendo in piedi ed avendo il mio corpo che non le permette di chiudere le gambe, appare aperta quanto basta per poterla ammirare e desiderare da perderci la testa. Il mio desiderio si acuisce quando una delle sue mani scivola sul fianco andando a posarsi sulla fica e iniziando a masturbarla, a scostare le grandi labbra per mostrarmi cosa c’è dopo, a mettere un dito al suo interno… Dito che, chinandosi, mi fa leccare, per poi aggiungere la sua lingua, inginocchiandosi su di me. Si avvicina e stringo di nuovo la testata, si posiziona finalmente con la fica davanti alla mia bocca, ne avverto l’eccitante odore, ma non mi basta, la voglio leccare perdendomi, lei usando entrambe le mani la dischiude cosicchè posso iniziare ad assaggiarla e baciarla, succhiandole il clitoride, infilandomi con la lingua dentro di lei per meglio gustarne gli umori, leccando tutto il contorno completamente glabro. Afferra la mia testa con le mani e mi schiaccia contro il suo basso ventre, a malapena respiro, ma è fantastico trovarsi immersi tra le sue cosce e avere l’obbligo di non muovere le mani, essere in suo potere, non poter far altro che obbedire ai suoi desideri…Ma ora voglio prendere un pò di controllo, la faccio distendere con le gambe aperte per poter finalmente leccargliela nella posizione classica: lei accetta ma resiste poco, vuole mettersi a sessantanove, cosa alquanto gradita. La sensazione di leccare una figa sentendosi succhiare il cazzo è unica nel suo genere, non ha paragoni per gli amanti del sesso orale, sentire il suo piercing che batte proprio li, dove la pelle che ricopre la cappella si unisce a quella che corre sul resto dell’asta, fa temere l’eiaculazione precoce. Sto resistendo, ma si toglie ordinandomi di leccarla ancora un pò prima di passare oltre, ubbidisco e ricomincio la perlustrazione, mentre muove roteando la punta delle dita sul clitoride ed io, piegato a novanta davanti a lei, inizio a farmi una sega per mantenere alta la tensione. Mi stacco e cerco nello zaino vicino al letto un condom, lo scarto e lo indosso, mi stendo su di lei e lentamente affondo, muovendomi lentamente mentre lei, imperterrita, continua a masturbarsi, tendendo la pelle che stringe un pò di più il cazzo che la sta penetrando. Mi sollevo in ginocchio facendole appoggiare una lunga gamba sulla mia spalla e comincio a colpirla con più forza, ma decido di farle riprendere il controllo e, appoggiando le spalle al cuscino, le chiedo di sedersi su di me. Lei sceglie di rivolgermi la schiena e, nella debole luce che filtra dalle tapparelle, gusto la sua fichetta che inghiotte il mio cazzo, si siede e prende a flettere sulle gambe piegandosi verso i miei piedi, lasciando libera la visuale del culo che si contrae ritmicamente. A quanto pare gradisce particolarmente, perchè aumenta la velocità e la sua voce si mescola ad un insieme di sospiri e gemiti che mi fa intuire che sta per venire: a quel punto, sollevo le natiche e le abbasso seguendo i suoi movimenti, fino a quando si contrae più volte gemendo. Si alza e mi confida che uno è il numero massimo di orgasmi che può raggiungere in un amplesso, ma che ora era arrivato il mio turno e che non mi avrebbe lasciato andar via senza avermi soddisfatto. Mi dice di mettermi in piedi sul letto, eseguo e lei si inginocchia davanti a me, leva il condom e prende il mio cazzo in bocca mentre con una mano sul culo mi spinge in avanti e con l’altra mi stimola il muscolo proprio sotto le palle, inizio a faticare a mantenere il controllo e mi lascio andare. Avverto quella sensazione di inevitabilità tipica dell’orgasmo maschile, la avverto che sto per venire e lei mugola affermativamente lasciandomi intendere che lo sa, che se ne rende conto, ma non si ferma, anzi, accelera ancora, smette di succhiare e si mette con la bocca aperta e la lingua protesa in fuori a un centimetro dalla punta della cappella mentre continua a farmi una sega. Mi sembra di essere al gran finale di un film porno di qualità, sto pensando a quanto mi piacerebbe poter riprendere questa scena per potermela gustare in futuro, mentre i miei pensieri scorrono, inizio a venire, guardo in basso e vedo il suo bel viso che viene sporcato dagli schizzi del mio sperma, che le scivola dagli angoli della bocca sul collo e sul petto, uno più potente degli altri si appoggia obliquo sulla traiettoria dell’occhio sinistro finendo di depositarsi sulla lingua. Sulle ultime contrazioni ricomincia a succhiarlo, ed io provo quel prurito al limite del fastidioso tipico del post orgasmo. Da vera pornodiva, lo batte ripetutamente prima sulla lingua, poi sulle tette, facendolo strofinare sui capezzoli per poi rimetterlo in bocca, fino a quando sono io che decido di spostarmi per concludere la scopata.

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Con La Mia Cugina Preferita! 3.3 [Al Mare]

Parte 3:
http://xhamster.com/user/autotune/posts/234236.html

Parte 3.2:
http://xhamster.com/user/autotune/posts/253082.html

Dopo quella piacevole sorpresa, la vacanza si fece sempre più interessante per me.
Il pomeriggio in spiaggia passò velocemente, così arrivò la sera.
Avevamo deciso di andare a mangiare una pizza tutti insieme: io, Chiara, i suoi genitori e mio fratello.
Continuammo la serata con una passeggiata nelle vie più trafficate e verso mezzanotte e mezza tornammo a casa.
Ma la serata non era finita così per me, e ovviamente neanche per mia cugina!
Infatti non ci dicemmo niente, ma con semplici ed intensi sguardi sapevamo che avremmo fatto ancora qualcosa.
Arrivati a casa tutti si andarono a cambiare per andare a dormire, lo tesso facemmo noi.
Mia cugina indossava di nuovo un pantaloncino ed una semplice maglietta, io invece a torso nudo ed in boxer per il troppo caldo.
Fui l’ultimo ad impossessarsi del bagno per lavarsi i denti prima di andare a letto. Uscito da lì tutti si erano messi ai loro posti, mio fratello ed i suoi in camera da letto, e Chiara in soggiorno, dove dormiva con me.
Andai un attimo in camera e augurai agli altri la buonanotte, e uscendo socchiusi la porta.
Arrivato in soggiorno trovai già distesa sul letto mia cugina che guardava la tv, appogiata con la schiena sul muro… Avrei voluto saltare addosso subito, ma non potevo!
Socchiusi anche la nostra porta e mi misi a fianco di lei.
“Dormono?” cominciò.
“No… Non ancora.” continuai.
Mi avvinai comunque a lei ed iniziai a toccarla, cominciai accarezzandole la coscia, lasciata scoperta dal pantaloncino corto, salii lentamente ed infilai la mano prima all’interno degli shorts e poi nelle mutandine.
La guardai il viso, continuava a guardare la tv, stropicciandosi però le labbra.
Io intanto passavo le mie dita tra la sua figa ed il suo buco del culo… Amavo quel gesto.
Continuai alzandole la malietta così da scoprirle i seni, e mi ci fiondai su.
Ad un certo punto ci interrompemmo… La televisione della camera si era spenta, e probabilmente di la stavano già dormendo, infatti mio fratello era solito mettere il timer alla televisione per addormentarsi con appunto la tv accesa.
Mi alzai dal letto attraversai il piccolo ingresso e diedi uno sguardo.
Tutto sembrava tranquillo… Era il mio momento!
Tornai da Chiara, che era in ginocchio sul letto, e chiusi la porta con la maniglia senza fare rumore…
“Mi sembra che stiano dormendo.” Dissi avvicinandomi al letto.
“Va bene!” Si avvicinò a me, mi abbassò i boxer ed iniziò a prenderlo in bocca.
Il mio cazzo era già durissimo, la spinsi sul letto e mi misi sopra di lei.
Le tolsi i pantaloncini e le mutandine, le allargai le gambe ed iniziai a penetrarla. Era già bagnata, eccitata probabilmente anche dalla situazione pericolosa in cui lo stavamo facendo… Con gli altri a pochi metri!
In casa c’era un completo silenzio, rotto solo da rumore dei nostri corpi che sbattevano e da Chiara che ansimava silenziosamente. Continuavo a scoparla, ed intanto abbassai il capo per baciarla sul collo. Lei però si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:
“Ora io sopra e tu sotto.”
Affondai il mio cazzo fino alla base per un’ultima volte e poi mi staccai.
Mi sdrai sul letto e lei si mise sopra di me.
La aiutai ad infilare l’asta nella sua vagina, e poi cominciò a cavalcarmi aggrappandosi su diverse parti del mio corpo.
Ci divertimmo un po’ così, ma quella volta volevo di più, la feci mettere a pancia in giù, misi in ginocchio su di lei e le leccai per bene il buco di quel culo così perfetto che aveva.
Lubrificai il pene con un po’ di saliva ed iniziai a spingere… Per me era la prima volta, probabilmente non per lei. Appoggiò la testa sul cuscino e con le mani allargò il culo, così da facilitare la penetrazione.
Era davvero stretto, e mi piaceva un sacco. Feci entrare piano piano la cappella, e proseguii sempre lentamente con il resto del pene.
Con il tempo aumentai il ritmo, sentivo che ormai aveva preso la forma del mio cazzo, diventando quasi una cosa sola.
Guardavo il suo viso, che ogni tanto si lasciava scappare una smorfia di dolore, ma sapevo che le stava piacendo.
Ad un tratto mi fermai.
“Aspetta… Senti? Hanno riacceso la tele.” Le dissi, senza però staccare il mio cazzo da dentro di lei.
“Stai calmo, basta fare silenzio e stare attenti.” Bisbigliò.
La cosa mi eccitò ulteriormente, ma mi metteva pressione. Immaginavo a cosa poteva succedere se mio fratello o i miei zii mi avessero visto scopare mia cugina.
Ripresi a scoparla, ma sentivo che da lì a poco sarei venuto.
Iniziai a darle colpi secchi e profondi … Il mio cazzo era in procinto di esplodere, lo estrassi e le sborrai sul fondo schiena.
Andammo entrambi in bagno a ripulirci velocemente e ci mettemmo di nuovo a letto, questa volta per dormire, consapevoli che questa volta avevamo rischiato seriamente.

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Uno splendito incontro.

marco888
ma lo puoi anche lasciare e fartene uno nuovo

3 mesi fa

marco888
ahahah non l’ho mai capito

3 mesi fa

però, mi farebbe piacere capire dove si cancella il profilo! ahahah

3 mesi fa

marco888
ok, ti troverò io perchè tu fra tutti questi uomini non mi troverai 🙂

3 mesi fa

se resti connesso, ti spiego dall’altro account

3 mesi fa

marco888
perchè?

3 mesi fa

se ti fa piacere, ti riaggiungo da lì…

3 mesi fa

io sto chiudendo questo account e ora ne aprirò un altro

3 mesi fa

ciao!

3 mesi fa

marco888
Eh si, no nci becchiamo proprio più.

3 mesi fa

😉

3 mesi fa

marco888
Grazie per avermi pensato, buon anno anche a te. Comunque non mi hai più beccato perchè non ti sei connessa per una decina di giorni, o almeno questo è quello che c’era scritto il tuo profilo. Ciao ciao bella, baci baci.

3 mesi fa

Non riesco più a beccarti… 🙁
Buon anno!

3 mesi fa

marco888
Voglio le tue labbra carnose, spesso le immagino…

3 mesi fa

Anche se è un po’ tardi… Buon natale anche a te 🙂

3 mesi fa

marco888
a me sorprendere le ragazze fa sempre piacere, specie se si tratta si una ragazza come te, anzi specie se si tratta di te che non ti si sorprende molto facilmente…

3 mesi fa

marco888
Tanto per cominciare ti auguro un buon Natale.

3 mesi fa

Mi sorprendi piacevolmente…

3 mesi fa

marco888
si l’ho fatto e l’ho anche pensato appena sveglio, mi sarebbe piaciuto ancora di piu dormire con te nei giorni in cui hai il ciclo perchè così saremmo andati a letto con la consapevolezza che non avremmo otuto fare sesso e quindi si sarebbero esaltati i nostri sentimenti…

3 mesi fa

sei stato carino a pensarlo 🙂

3 mesi fa

marco888
sai che stanotte ti ho pensata? Pensavo che sarebbe stato bello averti fra le mie braccia…

3 mesi fa

va bene… Buonanotte 🙂 un bacio

3 mesi fa

marco888
devo staccare mi disp arriva mia sorella

3 mesi fa

non sono molto buona con me quando si tratta di darmi dei giudizi

3 mesi fa

marco888
ma con te più che mai mi sembra riduttivo apprezzarti per come sei fisicamente

3 mesi fa

marco888
scommetto che hai un bel culetto sodo 😛

3 mesi fa

grazie…

3 mesi fa

marco888
si, ma è anche qeullo che penso

3 mesi fa

è un pezzettino di lato tenero, quello?

3 mesi fa

marco888
pensa che ti stavo per scrivere “a me basta guardare la tua foto per sapere che sei bella”

marco888
ah allora adesso ho capito che cosa intendevi con “ti piace vincere facile”

3 mesi fa

in ogni caso, per informazione, io sono bionda e ho i capelli lunghi e ricci (fin qui, lo sapevi). carnagione chiara, occhi chiari verdi/celesti, labbra carnose

3 mesi fa

ahahah no, non credo che questo metodo funzioni

3 mesi fa

marco888
cioè?? Stai facendo quella che elogia i pregi che non ha per fare la falsa modesta e mettere in luce la tua obbiettività e onesta?

3 mesi fa

beh, una ragazza alta ha indubbiamente il suo fascino. ti piace vincere facile 😛

3 mesi fa

marco888
mi piacciono anche alte però

3 mesi fa

marco888
vabbè dai, sembra che ci siamo messi d’accordo su cosa scrivere

3 mesi fa

a me piacciono gli uomini alti… mi proteggono!

3 mesi fa

marco888
mi piaciono molto le ragazze basse, sono più protettivo

3 mesi fa

sono un puffo in confronto a te…

3 mesi fa

marco888
cmq: sono alto 190 cm, sono castano scuro quasi moro, sono secco e ho gli occhi verdi, ma questa descrizione non è veritiera della mia effettiva bellezza perchè detta così sembro un figo, cosa che non sono

3 mesi fa

marco888
si era sottointeso, lo stavo scrivendo

3 mesi fa

te lo chiedo ora, allora…

3 mesi fa

marco888
no, non me lo hai mai chiesto

3 mesi fa

come sei? fisicamente… credo di avertelo già chiesto, ma magari posso fare appello alla tua tenerezza se non me lo ricordo 😀

3 mesi fa

marco888
si lo penso anche io e penso che in fin dei conti forse è come dici tu, cioè che on fondo gli altri sappiano cosa provo..

3 mesi fa

magari non è così, ma credo che tu ed io abbiamo due caratteri simili

3 mesi fa

marco888
ciò che provo, come sono

3 mesi fa

cosa non capiscono gli altri di te?

3 mesi fa

marco888
sai cosa mi emoziona di più in tutto questo? Che sei una delle pochissime persone che mi capisce

3 mesi fa

questo mi fa molto piacere, davvero

3 mesi fa

marco888
esatto, io prendo tutto ciò che dici come se fossi la persona di cui mi fido di piu al mondo

3 mesi fa

poi, ti “ascolto”. di solito, in chat, parto del presupposto che il 90% di quello che si dice siano cose gonfiate, super bugie atte ad attirar l’attenzione e che tutto si concluderà con un nulla di fatto, quindi, mi comporto di conseguenza e, invece, non sto pensando questo di te

3 mesi fa

marco888
si anche io so quello che stai per scrivermi…

3 mesi fa

marco888
e per completare la risposta di prima…Nello specifico tipo se si è ad una festa e lei ti fa capire che la festa vera vorrebbe farla con te, che la festa vera siamo io e lei

3 mesi fa

per ogni cosa che mi scrivi è come se ti anticipassi, so esattamente quello che stai per scrivermi, quando leggo penso “lo sapevo”. questa però non è assolutamente prevedibilità

3 mesi fa

marco888
mi intrighi un sacco anche tu

3 mesi fa

marco888
anche io lo sarò con te

3 mesi fa

mi intrighi

3 mesi fa

sarò sincera con te…

marco888
quando ci si guarda e lei ti fa capire che vuole essere posseduta da te (cioè io)

3 mesi fa

c’è qualche situazione che ti eccita in particolar modo?

3 mesi fa

marco888
ah ecco perchè non capivo bene quel pezzo ma nel complesso si era capito ciò che volevi intendere

3 mesi fa

era “tra un colpo”* non po’

3 mesi fa

marco888
bhè si e anche qualche bella parolina ingiuriosa

3 mesi fa

in quel caso, tra un po’ e l’altro, mi ecciterebbe parecchio una sculacciata

3 mesi fa

sesso anale… l’uomo lì sottomette a tutti gli effetti. puoi toccare tutto, puoi vedere solo tu e ti muovi, comandi tu, il tuo corpo e il corpo di lei

3 mesi fa

marco888
si

3 mesi fa

quali situazioni, intendi?

3 mesi fa

marco888
tipo?

3 mesi fa

è contatto e sottomissione insieme. in alcune situazioni è parecchio eccitante ed incalzante

3 mesi fa

marco888
già molto meglio, poi senti il suo corpo che ti “picchia” non un oggetto

3 mesi fa

essere “sottomessa” mi piace, lo sai, ma frustate e bacchettate me le risparmio volentieri. ritengo molto più eccitante una “sana” e vecchia pacca sul sedere

3 mesi fa

marco888
e l’unica cosa che non fai è l’essere sottomessa con frustate, bacchettate o roba simile

3 mesi fa

chiaramente, “esigo” che non ci sia egoismo anche nei miei confronti

3 mesi fa

marco888
si, confermo sei me al femminile

3 mesi fa

amo occuparmi del piacere dell’uomo che è con me (ovviamente, se i sentimenti sono coinvolti, do il meglio di me) e non è contemplato egoismo a letto con me

3 mesi fa

io sono del parere che nel sesso non si debba negare mai nulla. negare qualcosa al partner, ad esempio una fantasia, è precludergli una sfera di piacere che tu, in qualità di sua donna/uomo, dovresti garantirgli

3 mesi fa

marco888
in pratica sei me al femminile

3 mesi fa

mi piace il dialogo, mi piace farmi sentire, mi piace che si usino termini “sporchi”, il che non si direbbe perché chi mi conosce fuori dal letto vede in me la ragazza più dolce, composta, garbata e timida che ci sia

3 mesi fa

marco888
no, non hai esposto e siamo tutti in attesa di saperla

3 mesi fa

non mi fa impazzire il sesso anale, ma di solito non mi tiro indietro perché ho la mia filosofia sul sesso che non mi ricordo se ti ho già esposto oppure no

3 mesi fa

mi piace dare sesso orale. riceverlo non mi fa impazzire, ma adoro vedere, sentire un uomo eccitato e con il sesso orale ci riesco alla perfezione

3 mesi fa

marco888
intendo proprio tecnicamente, cioè anale orale o cose di questo genere

3 mesi fa

marco888
a te cosa piace particolarmente a letto oltre a essere usata come valvola di sfogo?

3 mesi fa

sì, tranquillo… scherzavo 😉

3 mesi fa

marco888
si in effetti non volevo dire “se le facessi godere così” perchè dovrebbero essere loro a dirlo, solo che era l’unico modo per spiegare la situazione

3 mesi fa

o sei molto poco modesto, o questa è l’altra faccia della medaglia, quella che sta dietro all’uomo tenero…

3 mesi fa

marco888
più o meno si, mi si filerebbero molto meno se non le facessi godere così

3 mesi fa

marco888
anche se voi donne per fortuna un po’ di affetto ce lo mettete sempre, vi viene naturale

ovvero? ragazze che ti stanno dietro solo per il sesso?

3 mesi fa

marco888
sai che anche io ho lo stesso problema? La differenza però è che sono un uomo

3 mesi fa

in quel caso lo allontanerei senza troppi giri di parole

3 mesi fa

marco888
spero per te che non faccia tutto questo solo per non perdere la tua amicizia e di consegenza il sesso che fa con te

3 mesi fa

in ogni caso, penso l’abbia capito, quindi la settimana scorsa, da gentiluomo, si è offerto di venirmi a prendere a tiburtina ed accompagnarmi a casa

3 mesi fa

mi fa piacere… 😉

3 mesi fa

marco888
anche per me è così

3 mesi fa

no, è che io capisco che tra me e lui è sempre stato un rapporto di sesso e mi va bene così, però, non per questo appena mi vedi mi salti addosso. facciamo sesso, okay, ma sono comunque una ragazza normalissima, quindi, lo ritengo squallido ridurre tutto al solo sesso

3 mesi fa

marco888
le prime volte con una persona “nuova” c’è sempre più voglia del solito

3 mesi fa

marco888
di solito è sempre così

3 mesi fa

prima facevamo più sesso, in realtà

3 mesi fa

marco888
si vede che ti piace e ti fa godere molto…

3 mesi fa

è stato il primo che ho incontrato, anni fa, e siamo rimasti in ottimi rapporti

3 mesi fa

uno di questi ragazzi l’ho visto proprio la settimana scorsa

3 mesi fa

marco888
questa cosa mi eccita non poco

3 mesi fa

chat varie. alcuni addirittura su facebook

3 mesi fa

marco888
wow, che sexy, ma su quale siti li hai conosciuti

3 mesi fa

la maggiorparte sì. alcuni sono rimasti primi appuntamenti, altri sono diventate “amicizie”

3 mesi fa

marco888
non penso ci sia bisogno di specificare quale fine intendevo

3 mesi fa

marco888
e l’incontro è andato a buon fine?

3 mesi fa

sì, più di una volta

3 mesi fa

marco888
tu hai mai incontrato qualcuno conosciuto in chat?

3 mesi fa

marco888
non ho mai incontrato nessuno conosciuto su questo sito ne in altre chat

3 mesi fa

incontri in generale?

3 mesi fa

marco888
alcune bellissime

3 mesi fa

marco888
no, quelle vicine non hanno mai chiesto e le altre erano lontane

3 mesi fa

hai mai fatto incontri con donne di questa chat?

3 mesi fa

marco888
bhè allora lasciati andare visto che hai tutta questa voglia stasera

3 mesi fa

a volte lo faccio

3 mesi fa

marco888
non ti piace proprio toccarti quando hai il ciclo?

marco888
cavolo che sfiga, fortuna che noi uomini non abbiamo questi problemi sennò non so come farei in quei giorni

3 mesi fa

magari potessi… ho il ciclo, per questo non capisco più nulla… che momento atroce…

3 mesi fa

marco888
allora sfiorati un pochino…

3 mesi fa

3 mesi fa

marco888
sei eccitata quindi…

3 mesi fa

in questo momento non è proprio così…

3 mesi fa

marco888
anche se tu praticamente non ti ecciti se non c’è nessuno che ti guarda o almeno chatta con te mentre lo fai

3 mesi fa

marco888
è lo so ma è la cosa che più si avvicina a farlo

3 mesi fa

toccarmi non è come far sesso 😛

3 mesi fa

marco888
mangia ciò di cui hai voglia e dopo toccati visto che sei da sola (immagino che sei sola)

3 mesi fa

ho voglia di tante cose in questo momento… pandoro, cioccolata, tanto sesso

3 mesi fa

marco888
e hai voglia? (si ci avrei giurato che l’avevi mandata per sbaglio neanche te l’avrei chiesto come mai mi avevi mandato la videochiamata)

3 mesi fa

per sbaglio ti ho mandato la videochiamata

3 mesi fa

scusa

3 mesi fa

io sono da poco rientrata a casa e non ho sonno

3 mesi fa

marco888
mi sono appena fatto la doccia e prima di andare a dormire sono passato per vedere se c’era qualcuno di nteressante online, tu?

3 mesi fa

che fai?

3 mesi fa

marco888
si, ma lo sono più so esserlo

3 mesi fa

allora, vuol dire che sai esserlo

3 mesi fa

marco888
però una volta scoperto è la cosa che più apprezzerai di me

3 mesi fa

certo. ogni cosa si ottiene con un minimo di sforzo…

3 mesi fa

marco888
si, ma lo devi scoprire prima d apprezzarlo

3 mesi fa

hai anche un lato tenero?

3 mesi fa

marco888
vero, ma non cercare di abusare della tua dolcezza per farmi ntenerire

3 mesi fa

per fortuna, non ce l’hai con me 😀
vero? (faccino dolce)

3 mesi fa

marco888
se ce l’avessi con te per tutte le volte che sparisci saresti la persona piu antipatica che conosca

3 mesi fa

perdonami ancora…

3 mesi fa

marco888
ah infatti eri risparita…

3 mesi fa

ora leggo…;)

3 mesi fa

scusa… ho avuto problemi con il pc negli ultimi giorni

marco888
http://xhamster.com/user/yasmin92/posts/226027.html non lo trovi eccitante questo racconto?

4 mesi fa

marco888
non so cosa ti sia successo cmq io sono vunuto e adesso esco, fra poco sono di nuovo quì…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1933664/pompino_italiano_con_istruzioni.html secondo me tutte queste direttive sono eccessive non credi?

4 mesi fa

marco888
cmq la mia masturbazione procede bene, tu hai finito o stai continuando?

4 mesi fa

marco888
lei si eccita appena arriva il pornoattore perchè sa che la farà godere, mi piace molto per questo, è naturale pur essendo unapornostar, anche perchè non ha bisogno di fingere

4 mesi fa

decisamente 😉

4 mesi fa

marco888
particolare vero?

4 mesi fa

sì, me l’avevi detto… lo apro…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1217897/belladonna_makes_cytherea_squirt_by_troc.html visto che hai detto che nei video ti eccitano ti faccio vedere la mia pornostar preferita e anche l’unica direi, a me piace perchè ha degli orgasmi fortissimi, ti avevo già parlato di lei

4 mesi fa

marco888
ma io penso che quasi tutte le donne siano un po’ bi

4 mesi fa

sinceramente, non ho mai provato, per cui non so se nella realtà mi piacerebbe avere un rapporto con una donna

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1517000/troia_italiana_inculata_davanti_al_marito.html lui ha 46 anni ma come vedi ha ancora tanta energia

4 mesi fa

No, però mi eccitano nei video

4 mesi fa

marco888
ma a te piacciono anche le donne?

4 mesi fa

marco888
il bull di colore è più adatto alla situazione

4 mesi fa

😉 apro…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2074381/italian_cuckold_dialoghi_italiano_5star.html

4 mesi fa

no, anzi…

4 mesi fa

marco888
ne ho trovato un altro simile, non ti infastidisce vero se ti passo parecchi video del genere giusto?

4 mesi fa

mi fa piacere sapere che mi fai compagnia…

4 mesi fa

marco888
se ti fa piacere ti dico che a me è diventato bello duro e mi sa che mi toccherò anche io

4 mesi fa

marco888
già, a me capita abbastanza spesso di capire le persone…

4 mesi fa

mi hai capita molto bene…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2074401/italian_cuckold_dialoghi_italiano_da_godere.html questa è la seconda parte, sono iscritti anche loro quì per la cronaca

4 mesi fa

marco888
brava vogliosa di sesso che non riesce ad eccitarsi da sola e allora ha bisogno dei video per farlo, meglio se accompagnati da qualcuno che la “inciti” in chat

4 mesi fa

sì… ho appena iniziato

4 mesi fa

marco888
ti sei toccata…

4 mesi fa

ottimo… ne ho approfittato subito

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2104179/video_cuckold_italiano_i_migliori_dialoghi_mai_sentiti.html questo l’ho trovato ieri per caso e mi sei venuta subito in mente tu

4 mesi fa

marco888
puoi consolarti da sola…

ahahah peccato non poterlo fare

4 mesi fa

marco888
(il maiuscolo non era voluto ma è capitato a fagiolo)

4 mesi fa

marco888
ho letto che si attenuA CON IL SESSO _)

4 mesi fa

e anche un’emicrania! ma quella non mi piace

4 mesi fa

marco888
finalmente hai un po’ di solitudine, che a te piace tanto

4 mesi fa

un po’…

4 mesi fa

marco888
oh fra, domenica di riposo…

5 mesi fa

marco888
ciao ciao, un bacio!

5 mesi fa

sì… 🙂
ora però vado… le lezioni mi aspettano :\ a dopo!

5 mesi fa

marco888
spero che ti sia almeno un po’ bagnata…

5 mesi fa

sorpresa hihihi

5 mesi fa

marco888
me l’aspettavo (cma mi si era bloccato il pc)

5 mesi fa

marco888
wow mw l’aspettavo

5 mesi fa

mi trovi completamente in accordo

5 mesi fa

marco888
a me piace molto la sottomissione di lei..

5 mesi fa

marco888
secondo me ti piace essere trattata così

5 mesi fa

infatti, è un peccato per la luce…

5 mesi fa

guardo…

5 mesi fa

marco888
peccato per il buio

5 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2347992/mature_slut.html non era questo ma forse è anche meglio dell’altro

5 mesi fa

marco888
si vede che hai molti impegni..

5 mesi fa

se fossi sola qualche ora di più, non mi dispiacerebbe

5 mesi fa

marco888
purtroppo??

5 mesi fa

purtroppo poco solitaria…

5 mesi fa

marco888
universitaria solitaria…

5 mesi fa

sì sì

5 mesi fa

marco888
spero che sei a casa sola soletta così ti puoi toccare per bene…

5 mesi fa

certo 🙂 fai… sono qui…

5 mesi fa

marco888
se lo trovo…

5 mesi fa

marco888
vorrei ricambiare il favore di ieri sera facendoti eccitare

5 mesi fa

allora, sono nelle tue mani…

5 mesi fa

marco888
dico che vano bene…

5 mesi fa

ho una 20ina di minuti, poi devo andare via… che ne dici?

5 mesi fa

marco888
mmmh ho voglia di farti vedere un video..

5 mesi fa

figurati

5 mesi fa

marco888
ti ringrazio per il saluto ma non ero online ieri sera, sono uscito 🙂

5 mesi fa

🙂 ciao!

5 mesi fa

marco888
buona cena anche a te e corri al forno che si sta bruciando 🙂

5 mesi fa

marco888
ahahaha anche io, dovevo andare a tavola 5 min fa ma ho ritardato perchè ti ho beccata, a dopo!

5 mesi fa

a dopo… un bacio e buona cena!

5 mesi fa

in ogni caso, ho la cena nel forno e la linea tra un piatto ottimo e un piatto bruciato è sottilissima, quindi, ti lascio…
se ci sei più tardi, credo di riconnettermi

5 mesi fa

marco888
tu sei anche bisex?

5 mesi fa

😉 meglio!

5 mesi fa

marco888
nono quale reato, è una cosa legalissima e giustissima!

5 mesi fa

marco888
cmq ne conosco parecchi di video amatoriali come dici tu, te li farò vedere, vorrei che ti eccitassi

5 mesi fa

è un reato?

5 mesi fa

marco888
mi stai facendo venire voglia…

5 mesi fa

sì, è una cosa che mi piace molto

5 mesi fa

marco888
bellissimo il fatto che ti piace essere guardata, a me piace vedere la donna godere e contorcersi dal piacere

5 mesi fa

io non ho mai provato, sinceramente. una volta ho bendato il mio fidanzato, ma non può essere definito bondage 🙂 poi, l’ho anche sbendato perché mi piace essere guardata

5 mesi fa

marco888
una di queste eccezioni è una coppia italiana che postava video, uno è rimasto…

5 mesi fa

marco888
il bondage e il BDSM non mi piacciono particolarmente escluse pochissime eccezioni

5 mesi fa

esatto… i dialoghi dei porno fanno un po’ pena

5 mesi fa

marco888
wow anche io adoro sentire i dialoghi, amaoriali ovviamente perchè sono dialoghi che vengono dalle voglie e non da un copione

5 mesi fa

ultimamente mi concentro sui video italiani… mi eccita molto sentire i “dialoghi”, ma non quelli da porno, quelli stupidi, più quelli da video amatoriale. in linea generale mi piacciono i video dove la donna è “sottomessa”, ma non sottomessa tipo bondage o cose del genere. semplicemente la donna deve essere puro gioco dell’uomo, valvola di sfogo, o come vuoi. nel sesso sono un po’ così. divido molto sesso e amore. ultimamente, guardo un po’ di video con doppie penetrazioni

5 mesi fa

marco888
a te che video eccitano particolarmente?

5 mesi fa

marco888
si per forza è così perchè mi sembra strano che a parecchi piaccia il sesso “normale”

5 mesi fa

a quanto pare, sì, anche se io, personalmente credo che semplicemente si vergognino di aprirsi del tutto a un tipo di sesso che per loro può essere insolito

5 mesi fa

marco888
a te invece che video ti piacciono?

5 mesi fa

marco888
dici che parecchia gente ama il sesso molto soft e più “normale”

non credere… molti (sia uomini che donne) non amano un sesso molto “espansivo”

5 mesi fa

marco888
non ho pornostar preferite tranne “cytherea” lei la amo proprio, amo le facce che fa quando vede un cazzo (dcula la volgarità ma non penso ti ida fastido) e amo soprattutto i suoi orgasmi, mi piace anche un po’ sasha grey ma più che altro per la giocosità e la “sfida” che a volte si crea fra lei e gli altri attori

5 mesi fa

marco888
bhè ma mi sa che tutte le donne si troverebbero in accordo non cresdi

5 mesi fa

ci troviamo in accordo su questo, allora

5 mesi fa

marco888
io adoro vedere la donna godere, io godo nel farvi godere, quindi mi piacciono video in cui lei ha dei forti orgasmi

5 mesi fa

che genere di video preferisci?

5 mesi fa

marco888
hai intenzione di vederti un po’ di video per toccarti per bene?

5 mesi fa

marco888
sono contento, spero che anche l’altro andrà bene

5 mesi fa

uno sì, sicuramente. dell’altro attendo l’esito…

5 mesi fa

marco888
spero che almeno ti siano andati bene questi esami…

5 mesi fa

ciao marco 🙂

5 mesi fa

marco888
ciao ciao bella 🙂

5 mesi fa

va bene… allora aspetterò di vederli… ; )
buona corsetta…

5 mesi fa

marco888
ah come vedi ogni tanto ci sono problemi nei mess in questo sito

5 mesi fa

marco888
zichi la tua fantasia, ma mi rifarò, voglio farti eccitare 😛

5 mesi fa

marco888
cmq adesso vado a correre, neanche oggi posso farti vedere qualche video che stuz

5 mesi fa

marco888
single..

5 mesi fa

marco888
no

5 mesi fa

sei impegnato?

5 mesi fa

marco888
già l’età è vero non l’avevi chiesta

5 mesi fa

Non te l’avevo chiesta l’età 😛
Di solito ho una memoria infallibile, ma mi hai beccata in dei giorni abbastanza stressanti…

5 mesi fa

marco888
sempre gli stessi, non ne ho fatti di piu

5 mesi fa

marco888
25

5 mesi fa

Giusto! : D quanti anni hai?

5 mesi fa

marco888
so de Roma, e che cavolo 😀

5 mesi fa

marco888
ahahhahah

5 mesi fa

non mi ricordo se te l’ho chiesto… di dove sei?

5 mesi fa

marco888
ah occhio agli uoomini che mettono mazze impressionanti come foto loro perchè quasi certamente non cono le loro

5 mesi fa

marco888
per il resto non è che c’è molto da spiegare

5 mesi fa

di questo ne sto facendo esperienza…

marco888
ah e col fatto che gli uomini sono in perenne cerca di chattare per poi farsela dare (che non capita quasi mai o mai) tu avrai la posta sempre strabbordande di mess ahahhahahha

5 mesi fa

e fin qui, tutto “normale” (che non vuol dire corretto, eh…)

5 mesi fa

marco888
puoi mettere foto pubbliche, visibili solo agli amici o per stare più tranquilla con la pass, e la pass poi la dai a chi vuoi tu ma ti devi fidare perchè se la da in giro…

5 mesi fa

marco888
in pratica quì per ogni raga iscitta ci sono tipo 100 uomini iscritti,quasi tutti arrapati che pensano e sperano che scambiare un po’ di mess equivalga a farsela dare, in più tipo la metà delle donne sono uomini mascherati o fake, ovvero che mettono foto finte

5 mesi fa

sì, vai…

5 mesi fa

marco888
l’atmosfera del sito

5 mesi fa

marco888
mo ti spiego più o meno il sito

5 mesi fa

Piano piano… Prendo un po’ confidenza con l’ambiente ; )

5 mesi fa

marco888
alla fine almeno una fotna l’hai messa 🙂

5 mesi fa

marco888
e perchè no, è quello che penso

5 mesi fa

ahahah grazie, non dovevi!

5 mesi fa

marco888
oh Fra, ammazza quanto sei fica ahah

5 mesi fa

Buonanotte!

5 mesi fa

Va bene! : )

5 mesi fa

marco888
senti io vado aninne, buonanotte, ci sentiamo domani semmai, magari ti passo qualche bel video 😛

5 mesi fa

marco888
bhè si se si vuole farla bene è così

5 mesi fa

ebbene sì 🙂 e mi impegna anche troppo ultimamente

5 mesi fa

marco888
tu invece uni 🙂

5 mesi fa

marco888
lavoro per ua agenzia scommesse

5 mesi fa

cosa fai nella vita?

5 mesi fa

marco888
oh se vuoi ti do la mail adesso

5 mesi fa

Sul sito non so… Ora mi ambiento un po’ e poi vedo… magari per email resta più privato

5 mesi fa

marco888
credi che caricherai foto in questo sito?

5 mesi fa

marco888
che ti masturbi e fai pose sexy!

5 mesi fa

marco888
vabbè nuda con viso ovviamente

5 mesi fa

che tipo di foto ti piacerebbe vedere?

5 mesi fa

marco888
spero di vedere presto tue foto per commentarle e farti eccitare 🙂

5 mesi fa

abbastanza… ; )

5 mesi fa

marco888
ah quindi ti tocchi un sacco guardando i video

5 mesi fa


marco888
asp che sto leggendo ancora il mess precedente

5 mesi fa

marco888
ah bhè si la tua zona è piu conosciuta

5 mesi fa

Io sono proprio all’altezza di trastevere

5 mesi fa

5 mesi fa

marco888
tu che zona?

5 mesi fa

marco888
Talenti, conosci?

5 mesi fa

che zona?

comunque, sì… mi rilassa abbastanza. mi piace dedicare del tempo “a me stessa”, il problema è che da sola non riesco ad eccitarmi, cosa che con un uomo mi risulta facile… mi basta che la situazione si faccia un minimo piccante… da sola, invece, proprio no, quindi, ho bisogno dei video…

5 mesi fa

marco888
ti piace molto guardare video porno? Se c’è qualche tipo di video che ti eccita in particolare scrivimelo magari te ne passo alcuni

5 mesi fa

marco888
ah vabbè io diciamo nord

5 mesi fa

Sud

5 mesi fa

marco888
tu di Roma nord o sud?

5 mesi fa

marco888
eh si, la città di sicuro

5 mesi fa

Abbiamo in comune una cosa, allora

5 mesi fa

marco888
Roma 🙂

5 mesi fa

marco888
della città più bella del mondo

5 mesi fa

Di dove sei?

5 mesi fa

marco888
spero di vedere presto tue foto…

5 mesi fa

Grazie Marco!

5 mesi fa

marco888
ah benvenuta nuova iscritta!

5 mesi fa

Ciao!

5 mesi fa

marco888
Ciao bella romana!

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Stranger: piacere, antonio…cerco una ragazza per chat erotica
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Stranger: bene io sono 1.80 capelli castani occhi scuri fisico normale tu
You: capelli castani occhi castano chiaro pelle chiara 163 magra ma non troppo…
Stranger: dove sei e come si vestita ? io a casa in tuta e maglietta
You: io sono in camera mia sulla poltrona del PC, canottiera bianca e mitandine rosse di snoopy
Stranger: test quale tipo di intimo ti piace di piu ? per sopra reggiseno tradizionale,push-up imbottito -ferretto a balconcino ? per sotto tanga,periziona,slip ,mutandina tradizionale ? brasiliana ? reggicakleze si/no collant o autoreggenti ?
You: sopra niente perizoma e autoreggenti
Stranger: non porti il reggiseno ? come mai ? che taglia hai di seno ?non ti senti a disagio in pubblico ?
You: No beh.. Lo porto, ma mi piace stare senza, poi ho le tette abbastanza piccole, quindi non è un grosso problema,
You: Con qualche maglietta o canottiera spesso si evidenziano i capezzoli, mi accorgo che ragazzi e uomini mi guardano e la cosa mi piace…
You: mi eccita…
Stranger: quindi gli ambienti freddi con aria condizionata sono i tuoi preferiti,si induriscono i capezzoli e si alzano !!!hai fantasie particolari descrivile,sei disinibita ?
You: mi piace essere dominata in ambito sessuale, essere usata… mi piacciono gli insulti e le volgarità…
Stranger: verginità : orale si/no vaginale si/no anale si/no
You: orale no vaginale si anale si
Stranger: ti masturbi,hai oggettistica in casa ?
You: naturalmente ci ho infilato dita ecc 🙂
You: mi masturbo si, anche con oggetti o verdura…
Stranger: fantasie lesbo ? sado-maso ? con più uomini ?
You: Con donne mi piacerebbe provare, sado maso no, o comunque leggerissimo, con + uomini mi piacerebbe!
Stranger: sei rasata o no ?
You: si, rasata
Stranger: hai mai pensato di essere la ciliegina sulla torta di una festa di soli maschi vogliosi ognuno dei quali voleva fare sesso estremo con te ?.faresti cose a pagamento ?
You: Dove sei e quanto pagheresti?
Stranger: dipende da cosa offri e quanto fai pagare mia piccola vacca in calore! forza dammi il tariffario
You: Non lo faccio spesso, non è che ho il tariffario 🙂
You: beh, conta che sono vergine, quindi bisogna andarci piano, niente di selvaggio…
You: per la mia verginità direi 1500 a testa…
You: Adoro che mi chiami “mia piccola vacca in calore”…
Stranger: scusa ma manco tu fossi una e****t russa da 7 stelle,hai (forse)18 anni e sei (forse)vergine direi che per cominciare mettiamo due mollette da bucato sui capezzoli ed alla svelta ! forza troia!
You: Ok, le vado a prendere… Comunque le due cose sono vere 😛
Stranger: se mani andremo sul pratico ne riparliamo ! adesso sbrigati che ho voglia!
You: Ci sono… Le ho messe sui capezzoli amore…
Stranger: adesso cerca dei lacci e della corda e lega forte e stretto ciascun seno,fara male all’inizio e poi sarà godimento forza cagna !
Stranger: e togliti quella canottiera che non si vede niente!
You: Sono troppo piccole le mie tette amore, e se mi chiami cagna mi fai bagnare tutta!
You: Tolta la canottiera…
Stranger: ora via le mutandine di snupy !
You: Ok, tolte
Stranger: cerca subito un cetriolo ed una carota !
You: Sono nuda con le mollette che mi strizzano i capezzoli…
You: Vado a vedere cos’ho…

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Erstes Mal Fetisch

Schwiegermama

Das mit meiner Schwiegermutter hätte nicht passieren dürfen. Mit meiner Frau bin ich seit 20 Jahren zusammen und seitdem gab es immer mal Momente, wo ich mir wünschte, es meiner Schwiegermutter mal so richtig zu besorgen. Aber selbstverständlich verwarf ich solche Gedanken schnell wieder, bis zu dieser Nacht. Meine Schwiegermutter war des öfteren an Samstagen bei uns zum Essen mit anschließendem Skat Abend. Diesmal war ich noch am Kochen, als es klingelte. Meine Frau öffnete und ich hörte sie rufen: Mama, was für ein Kleid. Meine Schwiegermutter antwortete: Ich hab mich lang genug versteckt, ich kann doch noch zeigen, was ich habe. Neugierig begrüßte ich meine Schwiegermutter und mir stockte der Atem, was ich mir aber nicht anmerken ließ.

Sie trug ein enges, mittelblaues Kleid mit großem Ausschnitt, der einen herrlichen Ausblick auf ihren üppigen Busen bot. An den Stellen, wo das Kleid gedehnt war, wurde es halbtransparent, so schimmerte ihr Rüschen-BH deutlich sichtbar durch den dünnen Stoff. Als sie sich bückte, um die Schuhe auszuziehen, war ihr String tanga und die großen Pobacken zu erkennen. Ich war absolut erregt und verglich in Gedanken meine Frau mit meiner Schwiegermutter. Mir wurde plötzlich bewusst, was mich an meine Schwiegermutter immer so angetörnt hatte. Meine liebe Frau war im Vergleich zu ihr zwar hübscher, aber spröde, während meine Schwiegermutter vor Lebens Lust sprühte, ein Satz wie: Komisch, je älter ich werde, desto größer wird mein Busen, wäre Susi nie über die Lippen gekommen.

Susi war nicht unsexy, sehr schlank mit eher kleinen Brüsten, aber meine Schwiegermutter war pralle Erotik, ein paar Kilos zu viel, die sich aber auf herrliche weibliche Rundungen verteilten. Während ich also meiner Schwiegermutter ständig in den Ausschnitt starrte, wurde es ein wunderbarer, lustiger Abend. Selbstverständlich schockte meine Schwiegermutter meine Frau, nach den ersten Gläsern Rotwein, und sagte: Ich hab mir jetzt unten nen Hollywood-Cut verpassen lassen. Ein irres Gefühl. Jetzt werde ich schon feucht, wenn nur der Wind weht. Der Abend wurde später und später und eine Flasche Wein nach der anderen leer. Als meine Schwiegermutter nach Hause gehen wollte, bestand meine gut angetrunkene Ehefrau darauf, dass sich meine Schwiegermutter das Taxigeld sparen kann und ich sie nach Hause fahren werde.

In diesem Zustand ist mit Susi nicht mehr zu reden, trotz gut 3 Gläsern Roten fuhr ich sie heim. Unterwegs wurden wir mit Glück durch eine der vielen, seit Tagen angekündigten Verkehrskontrollen gewinkt. Du kannst unmöglich deinen Führerschein riskieren und gleich wieder zurück fahren meinte meine Schwiegermama und so ging ich noch zu ihr. Ich rief meine Ehefrau an, die schlaftrunken ein: ist gut murmelte. Meine Schwiegermutter legte im Wohnzimmer ihre Arme um mich: lass uns tanzen, Widerspruch duldete sie nicht. Hilflos grub sich mein Blick in ihren Wahnsinns-Ausschnitt. Es dauerte einen kurzen Moment bis ich realisierte, dass sie ihren BH ausgezogen hatte. Ihr schwerer Riesenbusen hing nun ein ganzes Stück herab und drohte das Kleid zu sprengen, ihre steifen dunklen Brustwarzen durchbohrten den Stoff.

Sie rieb ihren Unterleib gegen meinen und ich konnte deutlich spüren, dass sie sich auch des Strings entledigt hatte. Meine Schwiegermama hatte gewonnen, mein Schwanz war augenblicklich in Bereitschaft. Ich streifte die Spaghettiträger von ihren Schultern und ließ ihr Kleid zu Boden sinken. Was für ein Anblick, was für eine Wahnsinns-Sexbombe. Sie stöhnte leise auf, als ich ihre Brüste ausgiebig küsste und an den Brustwarzen saugte. Ich glitt zu ihrer blanken Muschi hinunter und leckte sie ausgiebig, ein tolles Gefühl. Ich zupfte an ihren dicken, aber nicht allzu langen Schamlippen, nun wurde Sie richtig geil: Los, schlecke meine Fotze richtig aus, fester, fester. Schnell und fest attackierte nun meine Zunge ihre triefende Fotze.

Sie schnaufte immer tiefer, japste immer mehr und kam mit einem lauten Röhren. Ein langer Orgasmus, ihre Muschi zuckte immer wieder nach, sie wurde mehrfach durchgeschüttelt. Schnell riss ich mir die Kleider herunter, mein Schwanz stand felsenfest, ich wollte endlich ficken. Sie verschlang mich mit einem innigen Kuss, dann liebkosten ihre Lippen vorsichtig meine Eichel, sie grinste: Hoppla, der ist ja schon zum Bersten hart. Sie dreht mir ihren Hintern her, legte ihren Oberkörper auf den Esstisch, sofort rammte ich ihr meinen Schwanz in ihre glitschige Fotze und legte mit schweren Stößen los. Sie stöhnte bei jedem Stoß, reckte mir ihren Arsch entgegen, ich klatschte lautstark dagegen. Als ich ihr einen Finger in ihr Arschloch steckte, schrie sie so geil auf, dass ich meinen Schwanz aus ihrer Muschi zog und ihn kraftvoll bis zum Anschlag in ihren Arsch drückte und sie wild durchfickte. Sie rastete völlig aus.

Sie schlug auf die Tischplatte und schrie immer lauter und heiser werdend: ja, ja, jaaaa und steigerte sich in einen Megaorgasmus, wie ich ihn bisher höchstens aus Pornofilmen kannte. Außer Atem sagte ich: oh schade, jeden Augenblick wäre ich gekommen. Sofort stürzte sich meine Schwiegermutter auf mich und wichste und blies meinen Schwanz in einer noch nicht erlebten Heftigkeit, mir blieb vor Erregung die Luft weg, mein ganzer Körper war sexuell angespannt. Plötzlich biss sie in meine Eichel, dass ich vor Schmerz aufschrie. Sie lachte nur und legte wieder voller Geilheit los. Sie spürte, dass ich gleich soweit war und biss erneut zu. Dies wiederholte sie immer und immer wieder, bis meine Eier wie aufgepumpt waren und ich nichts anderes auf der Welt wollte, als endlich zu kommen.

Bitte bitte, lass mich endlich spritzen. Sie lächelte und bearbeitete meinen Schwanz wie von Sinnen. Normalerweise war ich beim Sex sehr leise, der Nachbarn wegen. Doch meine Schwiegermutter war zuviel, ultralaut stöhnend explodierte ich und schoss dicke Samenfontänen in ihren Mund und ins Gesicht. Meine Schiwgermutter grinste nur: ich weiß, als ich ihr sagte, dass dies der beste Orgasmus meines Lebens gewesen sei.

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BDSM Erstes Mal Fetisch Gay

Kleine Hure große Lust

Kleine Hure große Lust

„Dein Vater kommt gleich, also mach dich bereit du kleine Hure. Du weist doch, das er auf grell geschminkte Huren steht. Also ab mit dir und komm ja als völlig geile Hure zurück, sonst werden wir beide dich bestrafen.“

Sagt meine Mutter plötzlich zu mir und zerrt den Dildo mit großer Kraft aus meiner Muschi.

Ich schreie auf, weil sie mal wieder die Luft nicht abgelassen hat, und so mein Fötzchen aufs äußerste geweitet wurde.

Ich schnell ins Bad, und jede Menge Schminke ins Gesicht. Grell und leuchtend, das ich wirklich wie eine versaute Nutte vom Straßenstrich aussehe.

Noch mal übers Fötzchen gestreichelt, aber nein, kein Härchen zu fühlen.

Ich weiß noch vor ein paar Wochen hat Vati ein paar Härchen entdeckt, und sie gleich mit einer Pinzette entfernt. Aber nicht mit einem Ruck, nein er hat sie einzeln und gaaaaaannnz langsam heraus gezogen. Man hat es ihm angesehen, wie viel Spaß er an meiner Pein und an meinem verzerrten Gesicht hatte. Aber außer grunzen konnte ich nicht viel machen, mit dem Ringknebel im Mund.

Und seitdem kontrolliere ich jedes Mal genau, ob noch ein Härchen zu bemerken ist.

Ab zurück ins Wohnzimmer und Aufstellung für meinen Vater genommen.

Aufstellung heißt, auf die Knie, die Beine so weit wie möglich auseinander, meine Hurenfotze, wie er immer zu meinem Fötzchen sagt, herausgestreckt, Hände in den Nacken, Mund auf, Augen zu.

So erwarte ich dann die Ankunft meines Vaters ab.

In der Küche höre ich meine Mutter rumoren.

Dann geht Mutter ins Bad, ich höre nach einer Weile die Spülung rauschen und die Tür zuknallen.

Mami steht vor mir.

„Du siehst wirklich wie eine geile Straßennutte aus du kleine Hure du. Aber bevor dir dein Vater seinen großen Schwanz in den Mund schiebt, wirst du mir erst noch meine Fotze auslecken.“ Sagt sie und stellt sich breitbeinig vor mich hin.

Sie nimmt meinen Kopf in ihre Hände und drückt ihn an ihre Nasse Muschi. Sofort fange ich an, alles trocken zu lecken, wie sie es befohlen hat. Nach einigen Sekunden ist alles wieder trocken und sauber.

Genau in diesem Augenblick sagt sie von oben herab.

„Los du Hure, leck weiter, ich will schon ganz nass sein wenn dein Vater kommt, er soll mich sofort Fickbereit und nass vorfinden. Also streng dich an du Hurensau.“

Schnell lasse ich meine Zunge durch ihren Schlitz gleiten und suche direkt ihren großen Kitzler.

Den sauge ich ein und knabbere daran herum, wie sie es am liebsten hat. Und schon nach ein paar Sekunden wird meine Mutter immer feuchter, immer nasser.

Mit ihren Händen reibt sie meinen Kopf rauf und runter durch ihre Nasse Fotze.

Ich bemerke ihre innere Anspannung und….

Höre die Haustür sich öffnen.

Mein Vater schaut auf meine Mutter, dann auf mich.

„Na hast du dir die kleine Hurensau auch gegönnt Liebling.“

„Ja Schatz, aber noch nicht ganz fertig geworden.“

„Na macht nichts, gleich werde ich dich ficken. Will nur noch schnell der kleinen Pisshure guten Tag sagen, dann komm ich zu dir.“

„Danke Schatz, aber mach nicht so lange, ich bin ganz geil geworden bei ihrer Zunge.“

Dann entfernt sie sich in Richtung Sofa.

Mein Vater öffnet seine Hose, und holt seinen Schwanz heraus.

„Na du verkommene kleine Dreckshure, schau dich mal an du Sau. Ganz verschmiert und versaut. Pfui deibel. Da kann man dich ja nur in deine Maulfotze ficken, und sich dann eine richtige Fotze zum Bunsen suchen. Los blase ihn Steif du Kleine Hure. Ich will deine Mutter ficken.“

Sagt er und schiebt mir seinen Schwanz in den Mund.

Ich lecke und sauge an seinem Schwanz, der sich auch gleich erhebt und immer dicker und dicker wird. Und wie immer versucht er ihn immer tiefer in meinen Schlund zu drücken, aber das schaffe ich nicht. Und wie immer hört er erst auf, wenn er meinen Brechreitz so gequält hat, dass mir alles hochkommt. Und wie immer geht er dann ohne Worte zu Mutti und stößt seinen Schwanz ohne großes hin und her in ihre schon so gut von mir vorbereitete Muschi.

Ich renne schnell ins Bad, spüle mir den Mund aus und gehe mit Eimer und Lappen zurück ins Wohnzimmer um den Schmutz vom Boden auf zu wischen.

Kaum bin ich fertig, höre ich meinen Vater stöhnen und meine Mutter jaulen.

Ist es nicht schön, das sie auch nach Jahren immer noch zusammen ihren Orgasmus haben?

Dann sitzen beide auf dem Sofa und schauen mich an.

„Komm her du billige Hurensau. Schwanz sauber lecken.“ Sagt mein Vater und macht seine Beine breit auseinander.

Schnell knie ich dazwischen und fange an, den Schwanz zu lecken und zu reinigen.

Meine Mutter spielt an ihrer Möse, während ich ihren Lustsaft vom Schwanz meines Vaters lecke.

Durch das lecken und sauber machen wird der Schwanz nicht nur sauber, sondern auch wieder groß und hart.

„Dein Schwanz ist sauber genug Schatz, aber meine Fotze klebt noch. Übergib mir doch mal deine kleine Hurensau, und sie kann mich aus säubern.“

„Selbstverständlich meine Liebe. Ganz wie es dir beliebt. Los du Dreckshure Fotzenreinigung ist angesagt.“ Sagt er und steht auf.

Also rücke ich ein wenig nach links, und fange an, die Fotze meiner Mutter zu saugen. Und ich bemerke immer wieder, wie sie drückt, um ja jeden Tropfen Samen aus der Fotze zu drücken.

Und so bekomme ich beide Lustsäfte meiner Eltern auf einmal. Und mir schmeckt es.

„Tja, Liebes, da ja deine Fotze gerade gereinigt wird, und mein Schwanz wieder groß ist, werde ich wohl diese Dreckshure ficken müssen, um dich nicht zu stören.“ Sagt mein Vater auf einmal und setzt seinen Dicken Schwanz an meine Muschi an. Und sofort fängt er an, mich zu ficken. Und weil er sich gerade in Mutter ergossen hat, wie ich es schmecke, dauert es eine ganze Weile, wie er mich fickt.

Und ich genieße seinen dicken Schwanz in meiner Muschi. Immer fester und tiefer fickt er mich. Und bringt mich meinem eigenen Orgasmus immer näher. Und plötzlich fängt meine Mutter auch noch an zu pinkeln. Und dazu hat sie meinen Kopf feste auf ihre Fotze gedrückt, so dass ich schlucken muss.

„Oh Schatz, ist das geil. Du fickst dieses junge Ferkel in die Fotze, und ich pinkel der Hure in ihr Hurenmaul und lasse sie es saufen.“

„Ja Liebling, dazu ist doch dies geile Stück Dreck doch da, um uns und unsere Gelüste zu befriedigen. Ich werde ihr auch gleich in ihr Hurenmaul pissen. Dann kann sie für uns beide ja auf die Toilette gehen und unsere gemeinsame Pisse wegbringen.“ Sagt mein Vater und fickt mich immer fester.

Dann spüre ich seinen Schwanz in mir noch größer werden, und er spritzt mir in meine Muschi.

„Ds war gut…. Komm Liebling lege dich auf den Boden und lutsche auch mal meinen Samen aus ihrer Hurenfotze raus.“ Sagt mein Vater plötzlich.

„Klasse Idee Schatz. Da bekomme ich den geklauten Samen von diesem Miststück wieder und kann ihn selber genießen“ sagt Mami du liegt schon auf dem Boden.

„Los Sklavin rüber mit deiner Fotze über das Gesicht der Herrin. Sie will meinen Samen aus dir lecken.“

Und schon hocke ich mich über das Gesicht meiner Mutter und lasse meine Muschi auf ihr nieder.

Mein Vater steht vor mir und steckt mir seinen Schwanz in meinen Mund, um ihn wieder zu reinigen.

Dann fängt auch er an, mir in den Mund zu pinkeln.

Aber das bekomme ich gar nicht mit, denn die Zunge meiner Mutter an meiner Muschi lässt mich nach der fickerei mit meinen Vater fast explodieren.

Ich kralle mich an den Hinterbacken meines Vaters fest, um nicht umzufallen und habe den größten Orgasmus meines Lebens. Das ich dabei den Schwanz meines Vaters plötzlich ganz in meinen Mund habe bemerke ich nicht einmal, so abgehoben bin ich. Erst als ich keine Luft mehr bekomme, und meine Mutter unter mir lauthals protestiert, komme ich langsam wieder in die Wirklichkeit zurück.

Ich entziehe meinen Kopf dem Schwanz meines Vaters und schaue meine Mutter an, die in einer großen Pfütze liegt.

„Du doofe Nutte du Drecksau du verkommenes Stück. Du hast mir in den Mund und übers Gesicht gepisst du Dreckschwein. Na Warte, das wirst du Noch büßen. Das verspreche ich dir“ schreit sie mich an, aber ich nehme noch immer nicht alles war, was um mich herum vor sich geht.

Mein Vater schaut mich an, zerrt mich hoch und bringt mich in mein Zimmer.

„Warte hier, bis wir dich rufen.“ Sagt er leise und kneift mir in meine rechte Brustwarze hinein.

Mal sehen, was ich mir da eingebrockt habe, aber es war zu schön, zu himmlisch, ich würde immer wieder tun, egal was kommt………

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Erstes Mal Fetisch Gay

Spanner fickt meine Frau

Hatte ja schon erzählt das uns unser Nachbar beim Sex auf dem dachboden bespannert hatte und ich ihm einen blies während er meiner Frau beim Nackt Wäscheaufhängen zuschaute.
Nun hat er mich immer wieder dazu gedrängt das er doch mal an meine Frau randürfte. Allerdings will sie derzeit keinen Fremdsex.
Gut nun überlegte ich mir das ich sie mal wieder wie so oft in unserem Kellerabteil mit verbundenen Augen an die Heizrohre festbinde die an der Decke entlang laufen und ihr nichts von unserem Nachbarn erzähle. Machte das schon öfter mit ihr und begrabschte und fickte sie dann selbst aber dieses mal sollte eben der Nachbar in den Genuß kommen.
Der willigte auch sofort hocherfreut ein.
Diesen Montag morgen war es dann soweit. Ich sagte ihr sie solle ihr Neckholder Kleid und nur einen Slip anziehen und mir in den Keller folgen.
Gesagt getan. Unten angekommen verband ich ihr mit einem dicken Schal die Augen nahm ihre Hände und band sie oben an die Heizungsrohre. Ich sagte ihr dann das ich noch was holen wolle und gleich wieder da wäre.
Ich ging also raus wo auch schon unser Nachbar gespannt dastand.
Wir besprachen das ganze nochmal und gingen dann in unser Kellerabteil wo meine Frau schon dastand, angeboten wie eine Hure.
Meinem Nachbarn war die Geilheit anzumerken und schnell trat er auf meine Frau zu. Blickte sie kurz an und schon erforschten seine Hände den Körper meiner Frau. Erstmal noch durch das dünne Kleidchen hindurch. Er strich über ihren grossen Busen ihren Po und zwischen ihren Beinen. Seine Hose wölbte sich schon durch seinen Schwanz. Der Anblick lies auch mir einen Schauer den Rücken hinunterlaufen da ich erinnert wurde wie ich ihm seinen Schwanz geblasen hatte auf dem Dachboden.
Nun öffnete er die Schnürung des Kleidchens am Rücken und das obere Teil des Kleides rutschte nach unten. Ihre Brüste standen blank hervor und ihre Nippel verfestigten sich sofort. Meine Frau atmete nun tiefer als zuvor ,ein Zeichen das sie diese Situation sehr erregte. Sanft streichelte er über ihre grossen Wölbungen um sie anschliessend ziemlich unsanft zu kneten ihr weiches Fleisch geniesend.Dann streifte er ihr das Kleid vollends herunter und sie stand nun nur mehr im Slip bekleidet da. Seine Hand schob sich nun in ihren Slip und man merkte wie sich meine Frau unter dieser Berührung aufbäumte. Er schob ihr den Slip herunter und nun war sie völlig nackt und uns beiden ausgeliefert.
Plötzlich waren seine Hände überall am Körper meiner Frau. Er wurde komplett geil er knetete den Arsch die Titten, küsste sie legte ihre Muschi und konnte davon nicht genug bekommen. Und auch meine Frau stöhnte und wand sich unter den Berührungen bis sie plötzlich sagte “Fick mich, bitte fick mich”.
Eigentlich war mit dem Nachbarn nur begrabschen abgemacht aber keiner konnte und wollte es nun noch stoppen. Sein Pimmel war eh schon stocksteif und kurz vorm Abspritzen so stellte er sich hinter sie und rammte ihr seinen schwanz in ihr Loch das sie sogar kurz aufschrie dann aber stöhnte vor Lust. Wild stieß er in sie rein und knetete gleichzeitig weiter ihr Titten von hinten.
Mit einem lauten AAAAAAAAhhh kam meine Frau und auch unser Nachbar bäumte sich ein letztes mal auf bevor er seinen heissen Saft in sie verströmte. Beide hielten kurz eng umschlungen inne bevor sich der Nachbar von ihr löste. Sperma vermischt mit Mösensaft tropfte auf den Kellerboden.Er ging auf mich zu und wollte rausgehen doch ich hielt ihn kurz fest kniete mich vor ihn und legte seinen Pimmel ab der mit Sperma und Mösendaft noch voll war. Dann durfte er gehen und ich ging zu meiner Frau und leckte ihr ihr Fötzchen noch trocken.Anschliessend erlöste ich sie von den Fesseln und der Augenbinde.
Ob sie es nun gemerkt hatte das sie von einem anderen Mann gefickt wurde wusste ich nicht und fragte sie auch nicht.
Ein herrliches Erlebnis aber für alle drei.

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Anal

Das Zeltlager – Teil 2 – [Netzfund]

Das Zeltlager – Teil 2 – [Netzfund]

Tine war gegangen und ich war mit der Betreuerin Ariane alleine an den Tischen vor den Gemeinschaftsräumen zurückgeblieben. Nun wollte sie ihrem Gast erklären wie das Zeltlager funktioniert. Veranstaltet für 3 Wochen von einer privaten Organisation, die sich den Nudismus und die freizügige sexuelle Liebe auf die Fahnen geschrieben hatte. Die Teilnehmer waren zur Hälfte Jungen und Mädchen, die Betreuer sechs Paare im Alter zwischen 25 und 30.

Es gab immer „Frischlinge“ von Jungen und Mädchen, die schon ein- oder zweimal teilgenommen hatten. Es gab nur einen Dusch- und Toilettentrakt – der wurde gemischt benutzt. „Sex unter der Dusche ist für die jungen Menschen eine tolle Erfahrung“ belehrte mich Ariane. Jeden Tag war ein anderes Zelt und Betreuerpaar für das Essen verantwortlich. Frühstück von 8 – 10 Uhr, Mittagsimbiss als Lunchpaket und Abendessen um 19:30 Uhr alle zusammen im Gemeinschaftsraum. Um 10:30 Uhr gab es eine halbe Pflicht-Stunde. Da wurde das Tagesprogramm besprochen:

– Welcher Junge bzw. Mädchen hatte gegen Regeln verstoßen und musste „bestraft“ werden. Dies war immer mittags um 13. 30 Uhr – in der Regel kamen die Mädchen an einen Pranger und durften dann von mehreren Jungen in alle drei Löcher gebumst werden, eine Alternative war ein Stuhl, auf dem das Mädchen mit gespreizten Beinen von einer Fickmaschine mehrmals durchgestoßen wurde – die Jungen wurden immer auf eine Bank ohne Lehne gelegt, an Händen und Füßen festgebunden und dann von mehreren Mädchen nacheinander bestiegen – auch hier war eine „Melkmaschine“ eine Alternative.
– Auslosung der Mannschaften für die nachmittäglichen Volley- und Fußballspiele
– Bekanntgabe der Gewinne und Trostpreise (die siegreiche Mannschaft wurde von dem anderen Geschlecht gefickt – nur die Stellung und die Teilnehmer variierten)
– Auswahl der „Auszubildenden“ für die kommende Nacht (jedes Betreuerpaar nahm immer einen Jungen und ein Mädchen mit ins Zelt und unterwies die dann in Sexpraktiken)

Mehr Informationen musste ich nach Arianes Meinung nicht haben. In dem Moment kam eine Gruppe der Betreuer ins Lager, sie hatten eingekauft und trugen die Lebensmittel in die Küche. Ariane erklärte ihnen wer ich war und dass ich die kommenden Tage im Lager zelten würde. Die Begrüßung war herzlich, Ralf war der Leiter des Zeltlagers und Ehemann von Ariane, ein kerniger Mittvierziger mit kurzem Bürstenkopf und breiten Schultern. „Das bringt Abwechslung in die Tage, außerdem haben wir bewusst immer mehr Mädchen als Jungen im Lager“.

Die anderen stellten sich vor während sie sich entblößten, war ja immerhin ein FKK-Zeltlager. Yvonne und Babette waren zwei blondgelockte Schwestern aus Hannover, Mitte 20 und mit brillanten 1,80 m großen Figuren. Einladende Becken, knackige Pobacken und süße B-Cup Brüste auf denen die Brustwarzen steif im Luftzug des leichten Windes vorstanden. Außerdem lernte ich noch die zugehörigen Freunde, ebenfalls zwei Brüder kennen: Paul und Bernd hatten Leichtathletenfiguren, etwa 1,90 m groß und zwischen den Beinen baumelte ein ansehnliches Paar Eier. Ariane konnte in diesem Moment nicht widerstehen und griff Paul von hinten in die Eier – sofort stand dessen Schwanz waagerecht ab.

„Ich habe bei euch Beiden noch was gut“ turtelte sie mit den Brüdern. Schnell waren die sich einig, dass Ariane als „dankeschön“ für einen Gefallen noch als Sandwich vernascht werden müsse. Sie gingen gemeinsam in Richtung der Betreuerzelte. Derweil boten sich Yvonne und Babette an, mir beim Aufbauen meines Zeltes zu helfen. Anschließend könnten wir ja noch an den Strand gehen – leider war das Volleyballspiel schon vorbei. Aber ein abkühlendes Bad nach dem anstrengenden Zeltaufbau würde sicher nicht schaden. „Das geht ganz einfach und schnell, und anstrengend ist das sicher nicht“ antwortete ich, wohl ahnend was hier anstrengend werden könnte. Genau das war die Absicht der jungen Frauen. „Wir wollen erst mal testen, ob Du länger bleiben darfst“ neckte mich Yvonne. Wir bauten das Zelt schnell auf und dann krochen wir gemeinsam hinein. Babette legte sich mit angewinkelten Beinen auf die Seite und präsentierte mir so eine glatt rasierte Spalte. Ich legte mich dahinter und Yvonne kuschelte sich an mich.

Wir schmusten lange zusammen, streichelten unsere Leiber und tauschten intensive Zungenküsse aus. Ich hatte gehofft die Mädchen würden mir mal erst ordentlich einen Blasen, aber weit gefehlt: Babette griff hinter sich und dirigierte meinen Pin in ihre Fotze. „Nun stoß mal schön langsam zu“. Ihre Grotte war warm und feucht, sie umschloß mein Glied herrlich und sie beherrschte es hervorragend ihre Muskeln einzusetzen um einen Mann zu melken. Es dauerte nicht ewig bis ich mich in ihr entlud. Dann forderte auch Yvonne ihr Recht und legte sich mit angewinkelten Beinen auf den Rücken. Während mir Babette die Eier kraulte und dann einen Finger in mein Arschloch steckte tobte ich mich in der wesentlich engeren Möse ihrer jüngeren Schwester aus bis wir beide in einem schönen Orgasmus klarkamen.

Meinen Test hatte ich ganz offensichtlich bestanden, gemeinsam gingen wir hinunter zum Strand, verfolgt von wissenden Blicken der anderen Lagerteilnehmer. Die ersehnte Abkühlung der erhitzten Leiber im See war herrlich. Dabei gesellten sich auch die beiden kaffebraunen Zwillinge zu uns. Sie wollten von Yvonne wissen, ob ich einen ordentlichen Schwanz, einen guten Bums und vor allem Stehvermögen hätte – immerhin seien wir heute Abend zum Schwimmen verabredet. Als Yvonne ihnen erzählte wie ich zuerst Babette von hinten durchgezogen und es ihr anschließend in der Missionarsstellung besorgt hätte, waren sie beruhigt. Die anderen Details verschwieg ihnen Yvonne, sie befürchtete die Mädchen würden sich sonst erst wieder selbst befriedigen und wären dann heute Abend nicht mehr „fit“ für mich. Gleichzeitig beglückwünschte sie mich zu der bevorstehenden Nacht mit den beiden. Aufmeine Anmerkung wir träfen uns zum Schwimmen reagierte sie amüsiert: „Tine und Anne machen keine halben Sachen – die wollen von dir richtig verwöhnt werden, auch morgen früh nochmal gefickt werden. Sind beide zum dritten mal im Lager dabei, die sind echt versaut. Solltest dich freuen“.

Prima, tolle Aussichten für die bevorstehende Nacht. Als wir uns gegenseitig abtrockneten kam ein junges Mädchen zu Babette und wollte mit ihr Reden. Babette entschuldigte sich und ging mit dem Girlie zu dessen Handtuch. Unterwegs griff sie erstmal von hinten zwischen die Beine des Mädchens und schob der im Gehen auch einen Finger in die Spalte. Yvonne erklärte mir auf mein fragendes Gesicht hin, dass dieses Mädchen das erste Mal in dem Zeltlager wäre, sehr schüchtern, zurückhaltend und auch noch absolut unerfahren. Wäre erst letzte Woche am Tag vor der Abfahrt 18 geworden und hätte noch keinen Jungen oder Mädchen geküsst. Babette und Paul haben sie dann zwei Nächte zu sich ins Zelt genommen und ihr erstmal die Grundlagen wie Petting, Zungenküsse und orale Spielchen beigebracht. Inzwischen seine alle Jungen im Lager richtig scharf auf das junge Ding. Es hat sich rumgesprochen, dass sie richtig talentiert sei und ganz offensichtlich sowohl auf Jungen als auch Mädchen steht.

Wie zur Bestätigung lagen Babette und Margit, so hieß dieses kleine zarte wesen, nun in einer 69 er Stellung und verwöhnten sich mit weithin hörbarer Lust. Ich konnte sehen wie sie sich gegenseitig die Zungen durch die Spalten zogen, gleichzeitig streichelte die unten liegende Babette ganz vorsichtig die kleinen knospigen Brüste von Margit. „Babette hat für Margit ein Date für heute Nacht mit einem 18 jährigen Jungen arrangiert. Ist ein ganz lieber und süßer. Aber auch ein erfahrener Stecher, der hat mich auch schon in den siebten Himmel gefickt. Sein Schwanz ist nicht zu groß und wird sehr behutsam sein, wenn er sie entjungfert“ erklärte mir Yvonne weiter. Nun war mir klar warum das jungen Ding nochmal den Rat der erfahrenen Betreuerin suchte.

Ich schaute mir die junge Göre nochmal genauer an: Ein schlanker, fast knabenhafter Körper, hellhäutig mit süßen Sommersprossen verziert. Wie bei solch hellen Typen häufig: rosarote Schamlippen, darüber ein süßer blonder Flaum. Vor allem lebte sie aber von dem spitzbübischen Gesicht mit der herrlichen Stupsnase darin und den wasserblauen Augen. Darunter baumelten kleine feste Titten mit wunderschönen hellrosafarbenen Knospen. Um das alles genau zu sehen war ich zu den beiden Frauen gegangen und hatte mich nun hinter das Mädchen gesetzt und begann vorsichtig dessen Schamlippen zu massieren, während Babett sie weiter leckte. Yvonne war verschwunden. Dann schob ich Margit ganz langsam einen Finger in die Rosette und Babette schob ihr gleichzeitig die Zunge in die Spalte. Da sackte Margit in einem heftigen Orgasmus auf Babette zusammen.

Ich zog mich zurück, freute mich auf den bevorstehenden Abend mit den Zwillingen und überlegte schon wie ich wohl Margit für eine der folgenden Nächte in mein Zelt bekommen könnte.