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Racconti Erotici

Uno splendito incontro.

marco888
ma lo puoi anche lasciare e fartene uno nuovo

3 mesi fa

marco888
ahahah non l’ho mai capito

3 mesi fa

però, mi farebbe piacere capire dove si cancella il profilo! ahahah

3 mesi fa

marco888
ok, ti troverò io perchè tu fra tutti questi uomini non mi troverai 🙂

3 mesi fa

se resti connesso, ti spiego dall’altro account

3 mesi fa

marco888
perchè?

3 mesi fa

se ti fa piacere, ti riaggiungo da lì…

3 mesi fa

io sto chiudendo questo account e ora ne aprirò un altro

3 mesi fa

ciao!

3 mesi fa

marco888
Eh si, no nci becchiamo proprio più.

3 mesi fa

😉

3 mesi fa

marco888
Grazie per avermi pensato, buon anno anche a te. Comunque non mi hai più beccato perchè non ti sei connessa per una decina di giorni, o almeno questo è quello che c’era scritto il tuo profilo. Ciao ciao bella, baci baci.

3 mesi fa

Non riesco più a beccarti… 🙁
Buon anno!

3 mesi fa

marco888
Voglio le tue labbra carnose, spesso le immagino…

3 mesi fa

Anche se è un po’ tardi… Buon natale anche a te 🙂

3 mesi fa

marco888
a me sorprendere le ragazze fa sempre piacere, specie se si tratta si una ragazza come te, anzi specie se si tratta di te che non ti si sorprende molto facilmente…

3 mesi fa

marco888
Tanto per cominciare ti auguro un buon Natale.

3 mesi fa

Mi sorprendi piacevolmente…

3 mesi fa

marco888
si l’ho fatto e l’ho anche pensato appena sveglio, mi sarebbe piaciuto ancora di piu dormire con te nei giorni in cui hai il ciclo perchè così saremmo andati a letto con la consapevolezza che non avremmo otuto fare sesso e quindi si sarebbero esaltati i nostri sentimenti…

3 mesi fa

sei stato carino a pensarlo 🙂

3 mesi fa

marco888
sai che stanotte ti ho pensata? Pensavo che sarebbe stato bello averti fra le mie braccia…

3 mesi fa

va bene… Buonanotte 🙂 un bacio

3 mesi fa

marco888
devo staccare mi disp arriva mia sorella

3 mesi fa

non sono molto buona con me quando si tratta di darmi dei giudizi

3 mesi fa

marco888
ma con te più che mai mi sembra riduttivo apprezzarti per come sei fisicamente

3 mesi fa

marco888
scommetto che hai un bel culetto sodo 😛

3 mesi fa

grazie…

3 mesi fa

marco888
si, ma è anche qeullo che penso

3 mesi fa

è un pezzettino di lato tenero, quello?

3 mesi fa

marco888
pensa che ti stavo per scrivere “a me basta guardare la tua foto per sapere che sei bella”

marco888
ah allora adesso ho capito che cosa intendevi con “ti piace vincere facile”

3 mesi fa

in ogni caso, per informazione, io sono bionda e ho i capelli lunghi e ricci (fin qui, lo sapevi). carnagione chiara, occhi chiari verdi/celesti, labbra carnose

3 mesi fa

ahahah no, non credo che questo metodo funzioni

3 mesi fa

marco888
cioè?? Stai facendo quella che elogia i pregi che non ha per fare la falsa modesta e mettere in luce la tua obbiettività e onesta?

3 mesi fa

beh, una ragazza alta ha indubbiamente il suo fascino. ti piace vincere facile 😛

3 mesi fa

marco888
mi piacciono anche alte però

3 mesi fa

marco888
vabbè dai, sembra che ci siamo messi d’accordo su cosa scrivere

3 mesi fa

a me piacciono gli uomini alti… mi proteggono!

3 mesi fa

marco888
mi piaciono molto le ragazze basse, sono più protettivo

3 mesi fa

sono un puffo in confronto a te…

3 mesi fa

marco888
cmq: sono alto 190 cm, sono castano scuro quasi moro, sono secco e ho gli occhi verdi, ma questa descrizione non è veritiera della mia effettiva bellezza perchè detta così sembro un figo, cosa che non sono

3 mesi fa

marco888
si era sottointeso, lo stavo scrivendo

3 mesi fa

te lo chiedo ora, allora…

3 mesi fa

marco888
no, non me lo hai mai chiesto

3 mesi fa

come sei? fisicamente… credo di avertelo già chiesto, ma magari posso fare appello alla tua tenerezza se non me lo ricordo 😀

3 mesi fa

marco888
si lo penso anche io e penso che in fin dei conti forse è come dici tu, cioè che on fondo gli altri sappiano cosa provo..

3 mesi fa

magari non è così, ma credo che tu ed io abbiamo due caratteri simili

3 mesi fa

marco888
ciò che provo, come sono

3 mesi fa

cosa non capiscono gli altri di te?

3 mesi fa

marco888
sai cosa mi emoziona di più in tutto questo? Che sei una delle pochissime persone che mi capisce

3 mesi fa

questo mi fa molto piacere, davvero

3 mesi fa

marco888
esatto, io prendo tutto ciò che dici come se fossi la persona di cui mi fido di piu al mondo

3 mesi fa

poi, ti “ascolto”. di solito, in chat, parto del presupposto che il 90% di quello che si dice siano cose gonfiate, super bugie atte ad attirar l’attenzione e che tutto si concluderà con un nulla di fatto, quindi, mi comporto di conseguenza e, invece, non sto pensando questo di te

3 mesi fa

marco888
si anche io so quello che stai per scrivermi…

3 mesi fa

marco888
e per completare la risposta di prima…Nello specifico tipo se si è ad una festa e lei ti fa capire che la festa vera vorrebbe farla con te, che la festa vera siamo io e lei

3 mesi fa

per ogni cosa che mi scrivi è come se ti anticipassi, so esattamente quello che stai per scrivermi, quando leggo penso “lo sapevo”. questa però non è assolutamente prevedibilità

3 mesi fa

marco888
mi intrighi un sacco anche tu

3 mesi fa

marco888
anche io lo sarò con te

3 mesi fa

mi intrighi

3 mesi fa

sarò sincera con te…

marco888
quando ci si guarda e lei ti fa capire che vuole essere posseduta da te (cioè io)

3 mesi fa

c’è qualche situazione che ti eccita in particolar modo?

3 mesi fa

marco888
ah ecco perchè non capivo bene quel pezzo ma nel complesso si era capito ciò che volevi intendere

3 mesi fa

era “tra un colpo”* non po’

3 mesi fa

marco888
bhè si e anche qualche bella parolina ingiuriosa

3 mesi fa

in quel caso, tra un po’ e l’altro, mi ecciterebbe parecchio una sculacciata

3 mesi fa

sesso anale… l’uomo lì sottomette a tutti gli effetti. puoi toccare tutto, puoi vedere solo tu e ti muovi, comandi tu, il tuo corpo e il corpo di lei

3 mesi fa

marco888
si

3 mesi fa

quali situazioni, intendi?

3 mesi fa

marco888
tipo?

3 mesi fa

è contatto e sottomissione insieme. in alcune situazioni è parecchio eccitante ed incalzante

3 mesi fa

marco888
già molto meglio, poi senti il suo corpo che ti “picchia” non un oggetto

3 mesi fa

essere “sottomessa” mi piace, lo sai, ma frustate e bacchettate me le risparmio volentieri. ritengo molto più eccitante una “sana” e vecchia pacca sul sedere

3 mesi fa

marco888
e l’unica cosa che non fai è l’essere sottomessa con frustate, bacchettate o roba simile

3 mesi fa

chiaramente, “esigo” che non ci sia egoismo anche nei miei confronti

3 mesi fa

marco888
si, confermo sei me al femminile

3 mesi fa

amo occuparmi del piacere dell’uomo che è con me (ovviamente, se i sentimenti sono coinvolti, do il meglio di me) e non è contemplato egoismo a letto con me

3 mesi fa

io sono del parere che nel sesso non si debba negare mai nulla. negare qualcosa al partner, ad esempio una fantasia, è precludergli una sfera di piacere che tu, in qualità di sua donna/uomo, dovresti garantirgli

3 mesi fa

marco888
in pratica sei me al femminile

3 mesi fa

mi piace il dialogo, mi piace farmi sentire, mi piace che si usino termini “sporchi”, il che non si direbbe perché chi mi conosce fuori dal letto vede in me la ragazza più dolce, composta, garbata e timida che ci sia

3 mesi fa

marco888
no, non hai esposto e siamo tutti in attesa di saperla

3 mesi fa

non mi fa impazzire il sesso anale, ma di solito non mi tiro indietro perché ho la mia filosofia sul sesso che non mi ricordo se ti ho già esposto oppure no

3 mesi fa

mi piace dare sesso orale. riceverlo non mi fa impazzire, ma adoro vedere, sentire un uomo eccitato e con il sesso orale ci riesco alla perfezione

3 mesi fa

marco888
intendo proprio tecnicamente, cioè anale orale o cose di questo genere

3 mesi fa

marco888
a te cosa piace particolarmente a letto oltre a essere usata come valvola di sfogo?

3 mesi fa

sì, tranquillo… scherzavo 😉

3 mesi fa

marco888
si in effetti non volevo dire “se le facessi godere così” perchè dovrebbero essere loro a dirlo, solo che era l’unico modo per spiegare la situazione

3 mesi fa

o sei molto poco modesto, o questa è l’altra faccia della medaglia, quella che sta dietro all’uomo tenero…

3 mesi fa

marco888
più o meno si, mi si filerebbero molto meno se non le facessi godere così

3 mesi fa

marco888
anche se voi donne per fortuna un po’ di affetto ce lo mettete sempre, vi viene naturale

ovvero? ragazze che ti stanno dietro solo per il sesso?

3 mesi fa

marco888
sai che anche io ho lo stesso problema? La differenza però è che sono un uomo

3 mesi fa

in quel caso lo allontanerei senza troppi giri di parole

3 mesi fa

marco888
spero per te che non faccia tutto questo solo per non perdere la tua amicizia e di consegenza il sesso che fa con te

3 mesi fa

in ogni caso, penso l’abbia capito, quindi la settimana scorsa, da gentiluomo, si è offerto di venirmi a prendere a tiburtina ed accompagnarmi a casa

3 mesi fa

mi fa piacere… 😉

3 mesi fa

marco888
anche per me è così

3 mesi fa

no, è che io capisco che tra me e lui è sempre stato un rapporto di sesso e mi va bene così, però, non per questo appena mi vedi mi salti addosso. facciamo sesso, okay, ma sono comunque una ragazza normalissima, quindi, lo ritengo squallido ridurre tutto al solo sesso

3 mesi fa

marco888
le prime volte con una persona “nuova” c’è sempre più voglia del solito

3 mesi fa

marco888
di solito è sempre così

3 mesi fa

prima facevamo più sesso, in realtà

3 mesi fa

marco888
si vede che ti piace e ti fa godere molto…

3 mesi fa

è stato il primo che ho incontrato, anni fa, e siamo rimasti in ottimi rapporti

3 mesi fa

uno di questi ragazzi l’ho visto proprio la settimana scorsa

3 mesi fa

marco888
questa cosa mi eccita non poco

3 mesi fa

chat varie. alcuni addirittura su facebook

3 mesi fa

marco888
wow, che sexy, ma su quale siti li hai conosciuti

3 mesi fa

la maggiorparte sì. alcuni sono rimasti primi appuntamenti, altri sono diventate “amicizie”

3 mesi fa

marco888
non penso ci sia bisogno di specificare quale fine intendevo

3 mesi fa

marco888
e l’incontro è andato a buon fine?

3 mesi fa

sì, più di una volta

3 mesi fa

marco888
tu hai mai incontrato qualcuno conosciuto in chat?

3 mesi fa

marco888
non ho mai incontrato nessuno conosciuto su questo sito ne in altre chat

3 mesi fa

incontri in generale?

3 mesi fa

marco888
alcune bellissime

3 mesi fa

marco888
no, quelle vicine non hanno mai chiesto e le altre erano lontane

3 mesi fa

hai mai fatto incontri con donne di questa chat?

3 mesi fa

marco888
bhè allora lasciati andare visto che hai tutta questa voglia stasera

3 mesi fa

a volte lo faccio

3 mesi fa

marco888
non ti piace proprio toccarti quando hai il ciclo?

marco888
cavolo che sfiga, fortuna che noi uomini non abbiamo questi problemi sennò non so come farei in quei giorni

3 mesi fa

magari potessi… ho il ciclo, per questo non capisco più nulla… che momento atroce…

3 mesi fa

marco888
allora sfiorati un pochino…

3 mesi fa

3 mesi fa

marco888
sei eccitata quindi…

3 mesi fa

in questo momento non è proprio così…

3 mesi fa

marco888
anche se tu praticamente non ti ecciti se non c’è nessuno che ti guarda o almeno chatta con te mentre lo fai

3 mesi fa

marco888
è lo so ma è la cosa che più si avvicina a farlo

3 mesi fa

toccarmi non è come far sesso 😛

3 mesi fa

marco888
mangia ciò di cui hai voglia e dopo toccati visto che sei da sola (immagino che sei sola)

3 mesi fa

ho voglia di tante cose in questo momento… pandoro, cioccolata, tanto sesso

3 mesi fa

marco888
e hai voglia? (si ci avrei giurato che l’avevi mandata per sbaglio neanche te l’avrei chiesto come mai mi avevi mandato la videochiamata)

3 mesi fa

per sbaglio ti ho mandato la videochiamata

3 mesi fa

scusa

3 mesi fa

io sono da poco rientrata a casa e non ho sonno

3 mesi fa

marco888
mi sono appena fatto la doccia e prima di andare a dormire sono passato per vedere se c’era qualcuno di nteressante online, tu?

3 mesi fa

che fai?

3 mesi fa

marco888
si, ma lo sono più so esserlo

3 mesi fa

allora, vuol dire che sai esserlo

3 mesi fa

marco888
però una volta scoperto è la cosa che più apprezzerai di me

3 mesi fa

certo. ogni cosa si ottiene con un minimo di sforzo…

3 mesi fa

marco888
si, ma lo devi scoprire prima d apprezzarlo

3 mesi fa

hai anche un lato tenero?

3 mesi fa

marco888
vero, ma non cercare di abusare della tua dolcezza per farmi ntenerire

3 mesi fa

per fortuna, non ce l’hai con me 😀
vero? (faccino dolce)

3 mesi fa

marco888
se ce l’avessi con te per tutte le volte che sparisci saresti la persona piu antipatica che conosca

3 mesi fa

perdonami ancora…

3 mesi fa

marco888
ah infatti eri risparita…

3 mesi fa

ora leggo…;)

3 mesi fa

scusa… ho avuto problemi con il pc negli ultimi giorni

marco888
http://xhamster.com/user/yasmin92/posts/226027.html non lo trovi eccitante questo racconto?

4 mesi fa

marco888
non so cosa ti sia successo cmq io sono vunuto e adesso esco, fra poco sono di nuovo quì…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1933664/pompino_italiano_con_istruzioni.html secondo me tutte queste direttive sono eccessive non credi?

4 mesi fa

marco888
cmq la mia masturbazione procede bene, tu hai finito o stai continuando?

4 mesi fa

marco888
lei si eccita appena arriva il pornoattore perchè sa che la farà godere, mi piace molto per questo, è naturale pur essendo unapornostar, anche perchè non ha bisogno di fingere

4 mesi fa

decisamente 😉

4 mesi fa

marco888
particolare vero?

4 mesi fa

sì, me l’avevi detto… lo apro…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1217897/belladonna_makes_cytherea_squirt_by_troc.html visto che hai detto che nei video ti eccitano ti faccio vedere la mia pornostar preferita e anche l’unica direi, a me piace perchè ha degli orgasmi fortissimi, ti avevo già parlato di lei

4 mesi fa

marco888
ma io penso che quasi tutte le donne siano un po’ bi

4 mesi fa

sinceramente, non ho mai provato, per cui non so se nella realtà mi piacerebbe avere un rapporto con una donna

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/1517000/troia_italiana_inculata_davanti_al_marito.html lui ha 46 anni ma come vedi ha ancora tanta energia

4 mesi fa

No, però mi eccitano nei video

4 mesi fa

marco888
ma a te piacciono anche le donne?

4 mesi fa

marco888
il bull di colore è più adatto alla situazione

4 mesi fa

😉 apro…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2074381/italian_cuckold_dialoghi_italiano_5star.html

4 mesi fa

no, anzi…

4 mesi fa

marco888
ne ho trovato un altro simile, non ti infastidisce vero se ti passo parecchi video del genere giusto?

4 mesi fa

mi fa piacere sapere che mi fai compagnia…

4 mesi fa

marco888
se ti fa piacere ti dico che a me è diventato bello duro e mi sa che mi toccherò anche io

4 mesi fa

marco888
già, a me capita abbastanza spesso di capire le persone…

4 mesi fa

mi hai capita molto bene…

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2074401/italian_cuckold_dialoghi_italiano_da_godere.html questa è la seconda parte, sono iscritti anche loro quì per la cronaca

4 mesi fa

marco888
brava vogliosa di sesso che non riesce ad eccitarsi da sola e allora ha bisogno dei video per farlo, meglio se accompagnati da qualcuno che la “inciti” in chat

4 mesi fa

sì… ho appena iniziato

4 mesi fa

marco888
ti sei toccata…

4 mesi fa

ottimo… ne ho approfittato subito

4 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2104179/video_cuckold_italiano_i_migliori_dialoghi_mai_sentiti.html questo l’ho trovato ieri per caso e mi sei venuta subito in mente tu

4 mesi fa

marco888
puoi consolarti da sola…

ahahah peccato non poterlo fare

4 mesi fa

marco888
(il maiuscolo non era voluto ma è capitato a fagiolo)

4 mesi fa

marco888
ho letto che si attenuA CON IL SESSO _)

4 mesi fa

e anche un’emicrania! ma quella non mi piace

4 mesi fa

marco888
finalmente hai un po’ di solitudine, che a te piace tanto

4 mesi fa

un po’…

4 mesi fa

marco888
oh fra, domenica di riposo…

5 mesi fa

marco888
ciao ciao, un bacio!

5 mesi fa

sì… 🙂
ora però vado… le lezioni mi aspettano :\ a dopo!

5 mesi fa

marco888
spero che ti sia almeno un po’ bagnata…

5 mesi fa

sorpresa hihihi

5 mesi fa

marco888
me l’aspettavo (cma mi si era bloccato il pc)

5 mesi fa

marco888
wow mw l’aspettavo

5 mesi fa

mi trovi completamente in accordo

5 mesi fa

marco888
a me piace molto la sottomissione di lei..

5 mesi fa

marco888
secondo me ti piace essere trattata così

5 mesi fa

infatti, è un peccato per la luce…

5 mesi fa

guardo…

5 mesi fa

marco888
peccato per il buio

5 mesi fa

marco888
http://xhamster.com/movies/2347992/mature_slut.html non era questo ma forse è anche meglio dell’altro

5 mesi fa

marco888
si vede che hai molti impegni..

5 mesi fa

se fossi sola qualche ora di più, non mi dispiacerebbe

5 mesi fa

marco888
purtroppo??

5 mesi fa

purtroppo poco solitaria…

5 mesi fa

marco888
universitaria solitaria…

5 mesi fa

sì sì

5 mesi fa

marco888
spero che sei a casa sola soletta così ti puoi toccare per bene…

5 mesi fa

certo 🙂 fai… sono qui…

5 mesi fa

marco888
se lo trovo…

5 mesi fa

marco888
vorrei ricambiare il favore di ieri sera facendoti eccitare

5 mesi fa

allora, sono nelle tue mani…

5 mesi fa

marco888
dico che vano bene…

5 mesi fa

ho una 20ina di minuti, poi devo andare via… che ne dici?

5 mesi fa

marco888
mmmh ho voglia di farti vedere un video..

5 mesi fa

figurati

5 mesi fa

marco888
ti ringrazio per il saluto ma non ero online ieri sera, sono uscito 🙂

5 mesi fa

🙂 ciao!

5 mesi fa

marco888
buona cena anche a te e corri al forno che si sta bruciando 🙂

5 mesi fa

marco888
ahahaha anche io, dovevo andare a tavola 5 min fa ma ho ritardato perchè ti ho beccata, a dopo!

5 mesi fa

a dopo… un bacio e buona cena!

5 mesi fa

in ogni caso, ho la cena nel forno e la linea tra un piatto ottimo e un piatto bruciato è sottilissima, quindi, ti lascio…
se ci sei più tardi, credo di riconnettermi

5 mesi fa

marco888
tu sei anche bisex?

5 mesi fa

😉 meglio!

5 mesi fa

marco888
nono quale reato, è una cosa legalissima e giustissima!

5 mesi fa

marco888
cmq ne conosco parecchi di video amatoriali come dici tu, te li farò vedere, vorrei che ti eccitassi

5 mesi fa

è un reato?

5 mesi fa

marco888
mi stai facendo venire voglia…

5 mesi fa

sì, è una cosa che mi piace molto

5 mesi fa

marco888
bellissimo il fatto che ti piace essere guardata, a me piace vedere la donna godere e contorcersi dal piacere

5 mesi fa

io non ho mai provato, sinceramente. una volta ho bendato il mio fidanzato, ma non può essere definito bondage 🙂 poi, l’ho anche sbendato perché mi piace essere guardata

5 mesi fa

marco888
una di queste eccezioni è una coppia italiana che postava video, uno è rimasto…

5 mesi fa

marco888
il bondage e il BDSM non mi piacciono particolarmente escluse pochissime eccezioni

5 mesi fa

esatto… i dialoghi dei porno fanno un po’ pena

5 mesi fa

marco888
wow anche io adoro sentire i dialoghi, amaoriali ovviamente perchè sono dialoghi che vengono dalle voglie e non da un copione

5 mesi fa

ultimamente mi concentro sui video italiani… mi eccita molto sentire i “dialoghi”, ma non quelli da porno, quelli stupidi, più quelli da video amatoriale. in linea generale mi piacciono i video dove la donna è “sottomessa”, ma non sottomessa tipo bondage o cose del genere. semplicemente la donna deve essere puro gioco dell’uomo, valvola di sfogo, o come vuoi. nel sesso sono un po’ così. divido molto sesso e amore. ultimamente, guardo un po’ di video con doppie penetrazioni

5 mesi fa

marco888
a te che video eccitano particolarmente?

5 mesi fa

marco888
si per forza è così perchè mi sembra strano che a parecchi piaccia il sesso “normale”

5 mesi fa

a quanto pare, sì, anche se io, personalmente credo che semplicemente si vergognino di aprirsi del tutto a un tipo di sesso che per loro può essere insolito

5 mesi fa

marco888
a te invece che video ti piacciono?

5 mesi fa

marco888
dici che parecchia gente ama il sesso molto soft e più “normale”

non credere… molti (sia uomini che donne) non amano un sesso molto “espansivo”

5 mesi fa

marco888
non ho pornostar preferite tranne “cytherea” lei la amo proprio, amo le facce che fa quando vede un cazzo (dcula la volgarità ma non penso ti ida fastido) e amo soprattutto i suoi orgasmi, mi piace anche un po’ sasha grey ma più che altro per la giocosità e la “sfida” che a volte si crea fra lei e gli altri attori

5 mesi fa

marco888
bhè ma mi sa che tutte le donne si troverebbero in accordo non cresdi

5 mesi fa

ci troviamo in accordo su questo, allora

5 mesi fa

marco888
io adoro vedere la donna godere, io godo nel farvi godere, quindi mi piacciono video in cui lei ha dei forti orgasmi

5 mesi fa

che genere di video preferisci?

5 mesi fa

marco888
hai intenzione di vederti un po’ di video per toccarti per bene?

5 mesi fa

marco888
sono contento, spero che anche l’altro andrà bene

5 mesi fa

uno sì, sicuramente. dell’altro attendo l’esito…

5 mesi fa

marco888
spero che almeno ti siano andati bene questi esami…

5 mesi fa

ciao marco 🙂

5 mesi fa

marco888
ciao ciao bella 🙂

5 mesi fa

va bene… allora aspetterò di vederli… ; )
buona corsetta…

5 mesi fa

marco888
ah come vedi ogni tanto ci sono problemi nei mess in questo sito

5 mesi fa

marco888
zichi la tua fantasia, ma mi rifarò, voglio farti eccitare 😛

5 mesi fa

marco888
cmq adesso vado a correre, neanche oggi posso farti vedere qualche video che stuz

5 mesi fa

marco888
single..

5 mesi fa

marco888
no

5 mesi fa

sei impegnato?

5 mesi fa

marco888
già l’età è vero non l’avevi chiesta

5 mesi fa

Non te l’avevo chiesta l’età 😛
Di solito ho una memoria infallibile, ma mi hai beccata in dei giorni abbastanza stressanti…

5 mesi fa

marco888
sempre gli stessi, non ne ho fatti di piu

5 mesi fa

marco888
25

5 mesi fa

Giusto! : D quanti anni hai?

5 mesi fa

marco888
so de Roma, e che cavolo 😀

5 mesi fa

marco888
ahahhahah

5 mesi fa

non mi ricordo se te l’ho chiesto… di dove sei?

5 mesi fa

marco888
ah occhio agli uoomini che mettono mazze impressionanti come foto loro perchè quasi certamente non cono le loro

5 mesi fa

marco888
per il resto non è che c’è molto da spiegare

5 mesi fa

di questo ne sto facendo esperienza…

marco888
ah e col fatto che gli uomini sono in perenne cerca di chattare per poi farsela dare (che non capita quasi mai o mai) tu avrai la posta sempre strabbordande di mess ahahhahahha

5 mesi fa

e fin qui, tutto “normale” (che non vuol dire corretto, eh…)

5 mesi fa

marco888
puoi mettere foto pubbliche, visibili solo agli amici o per stare più tranquilla con la pass, e la pass poi la dai a chi vuoi tu ma ti devi fidare perchè se la da in giro…

5 mesi fa

marco888
in pratica quì per ogni raga iscitta ci sono tipo 100 uomini iscritti,quasi tutti arrapati che pensano e sperano che scambiare un po’ di mess equivalga a farsela dare, in più tipo la metà delle donne sono uomini mascherati o fake, ovvero che mettono foto finte

5 mesi fa

sì, vai…

5 mesi fa

marco888
l’atmosfera del sito

5 mesi fa

marco888
mo ti spiego più o meno il sito

5 mesi fa

Piano piano… Prendo un po’ confidenza con l’ambiente ; )

5 mesi fa

marco888
alla fine almeno una fotna l’hai messa 🙂

5 mesi fa

marco888
e perchè no, è quello che penso

5 mesi fa

ahahah grazie, non dovevi!

5 mesi fa

marco888
oh Fra, ammazza quanto sei fica ahah

5 mesi fa

Buonanotte!

5 mesi fa

Va bene! : )

5 mesi fa

marco888
senti io vado aninne, buonanotte, ci sentiamo domani semmai, magari ti passo qualche bel video 😛

5 mesi fa

marco888
bhè si se si vuole farla bene è così

5 mesi fa

ebbene sì 🙂 e mi impegna anche troppo ultimamente

5 mesi fa

marco888
tu invece uni 🙂

5 mesi fa

marco888
lavoro per ua agenzia scommesse

5 mesi fa

cosa fai nella vita?

5 mesi fa

marco888
oh se vuoi ti do la mail adesso

5 mesi fa

Sul sito non so… Ora mi ambiento un po’ e poi vedo… magari per email resta più privato

5 mesi fa

marco888
credi che caricherai foto in questo sito?

5 mesi fa

marco888
che ti masturbi e fai pose sexy!

5 mesi fa

marco888
vabbè nuda con viso ovviamente

5 mesi fa

che tipo di foto ti piacerebbe vedere?

5 mesi fa

marco888
spero di vedere presto tue foto per commentarle e farti eccitare 🙂

5 mesi fa

abbastanza… ; )

5 mesi fa

marco888
ah quindi ti tocchi un sacco guardando i video

5 mesi fa


marco888
asp che sto leggendo ancora il mess precedente

5 mesi fa

marco888
ah bhè si la tua zona è piu conosciuta

5 mesi fa

Io sono proprio all’altezza di trastevere

5 mesi fa

5 mesi fa

marco888
tu che zona?

5 mesi fa

marco888
Talenti, conosci?

5 mesi fa

che zona?

comunque, sì… mi rilassa abbastanza. mi piace dedicare del tempo “a me stessa”, il problema è che da sola non riesco ad eccitarmi, cosa che con un uomo mi risulta facile… mi basta che la situazione si faccia un minimo piccante… da sola, invece, proprio no, quindi, ho bisogno dei video…

5 mesi fa

marco888
ti piace molto guardare video porno? Se c’è qualche tipo di video che ti eccita in particolare scrivimelo magari te ne passo alcuni

5 mesi fa

marco888
ah vabbè io diciamo nord

5 mesi fa

Sud

5 mesi fa

marco888
tu di Roma nord o sud?

5 mesi fa

marco888
eh si, la città di sicuro

5 mesi fa

Abbiamo in comune una cosa, allora

5 mesi fa

marco888
Roma 🙂

5 mesi fa

marco888
della città più bella del mondo

5 mesi fa

Di dove sei?

5 mesi fa

marco888
spero di vedere presto tue foto…

5 mesi fa

Grazie Marco!

5 mesi fa

marco888
ah benvenuta nuova iscritta!

5 mesi fa

Ciao!

5 mesi fa

marco888
Ciao bella romana!

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Racconti Erotici

Chat X 002

Stranger: piacere, antonio…cerco una ragazza per chat erotica
You: Ok, io sono f, quanti anni hai?
Stranger: 20
Stranger: ok ?
You: si, io 18
Stranger: sei pronta ?
You: si tesoro…
Stranger: bene io sono 1.80 capelli castani occhi scuri fisico normale tu
You: capelli castani occhi castano chiaro pelle chiara 163 magra ma non troppo…
Stranger: dove sei e come si vestita ? io a casa in tuta e maglietta
You: io sono in camera mia sulla poltrona del PC, canottiera bianca e mitandine rosse di snoopy
Stranger: test quale tipo di intimo ti piace di piu ? per sopra reggiseno tradizionale,push-up imbottito -ferretto a balconcino ? per sotto tanga,periziona,slip ,mutandina tradizionale ? brasiliana ? reggicakleze si/no collant o autoreggenti ?
You: sopra niente perizoma e autoreggenti
Stranger: non porti il reggiseno ? come mai ? che taglia hai di seno ?non ti senti a disagio in pubblico ?
You: No beh.. Lo porto, ma mi piace stare senza, poi ho le tette abbastanza piccole, quindi non è un grosso problema,
You: Con qualche maglietta o canottiera spesso si evidenziano i capezzoli, mi accorgo che ragazzi e uomini mi guardano e la cosa mi piace…
You: mi eccita…
Stranger: quindi gli ambienti freddi con aria condizionata sono i tuoi preferiti,si induriscono i capezzoli e si alzano !!!hai fantasie particolari descrivile,sei disinibita ?
You: mi piace essere dominata in ambito sessuale, essere usata… mi piacciono gli insulti e le volgarità…
Stranger: verginità : orale si/no vaginale si/no anale si/no
You: orale no vaginale si anale si
Stranger: ti masturbi,hai oggettistica in casa ?
You: naturalmente ci ho infilato dita ecc 🙂
You: mi masturbo si, anche con oggetti o verdura…
Stranger: fantasie lesbo ? sado-maso ? con più uomini ?
You: Con donne mi piacerebbe provare, sado maso no, o comunque leggerissimo, con + uomini mi piacerebbe!
Stranger: sei rasata o no ?
You: si, rasata
Stranger: hai mai pensato di essere la ciliegina sulla torta di una festa di soli maschi vogliosi ognuno dei quali voleva fare sesso estremo con te ?.faresti cose a pagamento ?
You: Dove sei e quanto pagheresti?
Stranger: dipende da cosa offri e quanto fai pagare mia piccola vacca in calore! forza dammi il tariffario
You: Non lo faccio spesso, non è che ho il tariffario 🙂
You: beh, conta che sono vergine, quindi bisogna andarci piano, niente di selvaggio…
You: per la mia verginità direi 1500 a testa…
You: Adoro che mi chiami “mia piccola vacca in calore”…
Stranger: scusa ma manco tu fossi una e****t russa da 7 stelle,hai (forse)18 anni e sei (forse)vergine direi che per cominciare mettiamo due mollette da bucato sui capezzoli ed alla svelta ! forza troia!
You: Ok, le vado a prendere… Comunque le due cose sono vere 😛
Stranger: se mani andremo sul pratico ne riparliamo ! adesso sbrigati che ho voglia!
You: Ci sono… Le ho messe sui capezzoli amore…
Stranger: adesso cerca dei lacci e della corda e lega forte e stretto ciascun seno,fara male all’inizio e poi sarà godimento forza cagna !
Stranger: e togliti quella canottiera che non si vede niente!
You: Sono troppo piccole le mie tette amore, e se mi chiami cagna mi fai bagnare tutta!
You: Tolta la canottiera…
Stranger: ora via le mutandine di snupy !
You: Ok, tolte
Stranger: cerca subito un cetriolo ed una carota !
You: Sono nuda con le mollette che mi strizzano i capezzoli…
You: Vado a vedere cos’ho…

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Erstes Mal Fetisch

Schwiegermama

Das mit meiner Schwiegermutter hätte nicht passieren dürfen. Mit meiner Frau bin ich seit 20 Jahren zusammen und seitdem gab es immer mal Momente, wo ich mir wünschte, es meiner Schwiegermutter mal so richtig zu besorgen. Aber selbstverständlich verwarf ich solche Gedanken schnell wieder, bis zu dieser Nacht. Meine Schwiegermutter war des öfteren an Samstagen bei uns zum Essen mit anschließendem Skat Abend. Diesmal war ich noch am Kochen, als es klingelte. Meine Frau öffnete und ich hörte sie rufen: Mama, was für ein Kleid. Meine Schwiegermutter antwortete: Ich hab mich lang genug versteckt, ich kann doch noch zeigen, was ich habe. Neugierig begrüßte ich meine Schwiegermutter und mir stockte der Atem, was ich mir aber nicht anmerken ließ.

Sie trug ein enges, mittelblaues Kleid mit großem Ausschnitt, der einen herrlichen Ausblick auf ihren üppigen Busen bot. An den Stellen, wo das Kleid gedehnt war, wurde es halbtransparent, so schimmerte ihr Rüschen-BH deutlich sichtbar durch den dünnen Stoff. Als sie sich bückte, um die Schuhe auszuziehen, war ihr String tanga und die großen Pobacken zu erkennen. Ich war absolut erregt und verglich in Gedanken meine Frau mit meiner Schwiegermutter. Mir wurde plötzlich bewusst, was mich an meine Schwiegermutter immer so angetörnt hatte. Meine liebe Frau war im Vergleich zu ihr zwar hübscher, aber spröde, während meine Schwiegermutter vor Lebens Lust sprühte, ein Satz wie: Komisch, je älter ich werde, desto größer wird mein Busen, wäre Susi nie über die Lippen gekommen.

Susi war nicht unsexy, sehr schlank mit eher kleinen Brüsten, aber meine Schwiegermutter war pralle Erotik, ein paar Kilos zu viel, die sich aber auf herrliche weibliche Rundungen verteilten. Während ich also meiner Schwiegermutter ständig in den Ausschnitt starrte, wurde es ein wunderbarer, lustiger Abend. Selbstverständlich schockte meine Schwiegermutter meine Frau, nach den ersten Gläsern Rotwein, und sagte: Ich hab mir jetzt unten nen Hollywood-Cut verpassen lassen. Ein irres Gefühl. Jetzt werde ich schon feucht, wenn nur der Wind weht. Der Abend wurde später und später und eine Flasche Wein nach der anderen leer. Als meine Schwiegermutter nach Hause gehen wollte, bestand meine gut angetrunkene Ehefrau darauf, dass sich meine Schwiegermutter das Taxigeld sparen kann und ich sie nach Hause fahren werde.

In diesem Zustand ist mit Susi nicht mehr zu reden, trotz gut 3 Gläsern Roten fuhr ich sie heim. Unterwegs wurden wir mit Glück durch eine der vielen, seit Tagen angekündigten Verkehrskontrollen gewinkt. Du kannst unmöglich deinen Führerschein riskieren und gleich wieder zurück fahren meinte meine Schwiegermama und so ging ich noch zu ihr. Ich rief meine Ehefrau an, die schlaftrunken ein: ist gut murmelte. Meine Schwiegermutter legte im Wohnzimmer ihre Arme um mich: lass uns tanzen, Widerspruch duldete sie nicht. Hilflos grub sich mein Blick in ihren Wahnsinns-Ausschnitt. Es dauerte einen kurzen Moment bis ich realisierte, dass sie ihren BH ausgezogen hatte. Ihr schwerer Riesenbusen hing nun ein ganzes Stück herab und drohte das Kleid zu sprengen, ihre steifen dunklen Brustwarzen durchbohrten den Stoff.

Sie rieb ihren Unterleib gegen meinen und ich konnte deutlich spüren, dass sie sich auch des Strings entledigt hatte. Meine Schwiegermama hatte gewonnen, mein Schwanz war augenblicklich in Bereitschaft. Ich streifte die Spaghettiträger von ihren Schultern und ließ ihr Kleid zu Boden sinken. Was für ein Anblick, was für eine Wahnsinns-Sexbombe. Sie stöhnte leise auf, als ich ihre Brüste ausgiebig küsste und an den Brustwarzen saugte. Ich glitt zu ihrer blanken Muschi hinunter und leckte sie ausgiebig, ein tolles Gefühl. Ich zupfte an ihren dicken, aber nicht allzu langen Schamlippen, nun wurde Sie richtig geil: Los, schlecke meine Fotze richtig aus, fester, fester. Schnell und fest attackierte nun meine Zunge ihre triefende Fotze.

Sie schnaufte immer tiefer, japste immer mehr und kam mit einem lauten Röhren. Ein langer Orgasmus, ihre Muschi zuckte immer wieder nach, sie wurde mehrfach durchgeschüttelt. Schnell riss ich mir die Kleider herunter, mein Schwanz stand felsenfest, ich wollte endlich ficken. Sie verschlang mich mit einem innigen Kuss, dann liebkosten ihre Lippen vorsichtig meine Eichel, sie grinste: Hoppla, der ist ja schon zum Bersten hart. Sie dreht mir ihren Hintern her, legte ihren Oberkörper auf den Esstisch, sofort rammte ich ihr meinen Schwanz in ihre glitschige Fotze und legte mit schweren Stößen los. Sie stöhnte bei jedem Stoß, reckte mir ihren Arsch entgegen, ich klatschte lautstark dagegen. Als ich ihr einen Finger in ihr Arschloch steckte, schrie sie so geil auf, dass ich meinen Schwanz aus ihrer Muschi zog und ihn kraftvoll bis zum Anschlag in ihren Arsch drückte und sie wild durchfickte. Sie rastete völlig aus.

Sie schlug auf die Tischplatte und schrie immer lauter und heiser werdend: ja, ja, jaaaa und steigerte sich in einen Megaorgasmus, wie ich ihn bisher höchstens aus Pornofilmen kannte. Außer Atem sagte ich: oh schade, jeden Augenblick wäre ich gekommen. Sofort stürzte sich meine Schwiegermutter auf mich und wichste und blies meinen Schwanz in einer noch nicht erlebten Heftigkeit, mir blieb vor Erregung die Luft weg, mein ganzer Körper war sexuell angespannt. Plötzlich biss sie in meine Eichel, dass ich vor Schmerz aufschrie. Sie lachte nur und legte wieder voller Geilheit los. Sie spürte, dass ich gleich soweit war und biss erneut zu. Dies wiederholte sie immer und immer wieder, bis meine Eier wie aufgepumpt waren und ich nichts anderes auf der Welt wollte, als endlich zu kommen.

Bitte bitte, lass mich endlich spritzen. Sie lächelte und bearbeitete meinen Schwanz wie von Sinnen. Normalerweise war ich beim Sex sehr leise, der Nachbarn wegen. Doch meine Schwiegermutter war zuviel, ultralaut stöhnend explodierte ich und schoss dicke Samenfontänen in ihren Mund und ins Gesicht. Meine Schiwgermutter grinste nur: ich weiß, als ich ihr sagte, dass dies der beste Orgasmus meines Lebens gewesen sei.

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BDSM Erstes Mal Fetisch Gay

Kleine Hure große Lust

Kleine Hure große Lust

„Dein Vater kommt gleich, also mach dich bereit du kleine Hure. Du weist doch, das er auf grell geschminkte Huren steht. Also ab mit dir und komm ja als völlig geile Hure zurück, sonst werden wir beide dich bestrafen.“

Sagt meine Mutter plötzlich zu mir und zerrt den Dildo mit großer Kraft aus meiner Muschi.

Ich schreie auf, weil sie mal wieder die Luft nicht abgelassen hat, und so mein Fötzchen aufs äußerste geweitet wurde.

Ich schnell ins Bad, und jede Menge Schminke ins Gesicht. Grell und leuchtend, das ich wirklich wie eine versaute Nutte vom Straßenstrich aussehe.

Noch mal übers Fötzchen gestreichelt, aber nein, kein Härchen zu fühlen.

Ich weiß noch vor ein paar Wochen hat Vati ein paar Härchen entdeckt, und sie gleich mit einer Pinzette entfernt. Aber nicht mit einem Ruck, nein er hat sie einzeln und gaaaaaannnz langsam heraus gezogen. Man hat es ihm angesehen, wie viel Spaß er an meiner Pein und an meinem verzerrten Gesicht hatte. Aber außer grunzen konnte ich nicht viel machen, mit dem Ringknebel im Mund.

Und seitdem kontrolliere ich jedes Mal genau, ob noch ein Härchen zu bemerken ist.

Ab zurück ins Wohnzimmer und Aufstellung für meinen Vater genommen.

Aufstellung heißt, auf die Knie, die Beine so weit wie möglich auseinander, meine Hurenfotze, wie er immer zu meinem Fötzchen sagt, herausgestreckt, Hände in den Nacken, Mund auf, Augen zu.

So erwarte ich dann die Ankunft meines Vaters ab.

In der Küche höre ich meine Mutter rumoren.

Dann geht Mutter ins Bad, ich höre nach einer Weile die Spülung rauschen und die Tür zuknallen.

Mami steht vor mir.

„Du siehst wirklich wie eine geile Straßennutte aus du kleine Hure du. Aber bevor dir dein Vater seinen großen Schwanz in den Mund schiebt, wirst du mir erst noch meine Fotze auslecken.“ Sagt sie und stellt sich breitbeinig vor mich hin.

Sie nimmt meinen Kopf in ihre Hände und drückt ihn an ihre Nasse Muschi. Sofort fange ich an, alles trocken zu lecken, wie sie es befohlen hat. Nach einigen Sekunden ist alles wieder trocken und sauber.

Genau in diesem Augenblick sagt sie von oben herab.

„Los du Hure, leck weiter, ich will schon ganz nass sein wenn dein Vater kommt, er soll mich sofort Fickbereit und nass vorfinden. Also streng dich an du Hurensau.“

Schnell lasse ich meine Zunge durch ihren Schlitz gleiten und suche direkt ihren großen Kitzler.

Den sauge ich ein und knabbere daran herum, wie sie es am liebsten hat. Und schon nach ein paar Sekunden wird meine Mutter immer feuchter, immer nasser.

Mit ihren Händen reibt sie meinen Kopf rauf und runter durch ihre Nasse Fotze.

Ich bemerke ihre innere Anspannung und….

Höre die Haustür sich öffnen.

Mein Vater schaut auf meine Mutter, dann auf mich.

„Na hast du dir die kleine Hurensau auch gegönnt Liebling.“

„Ja Schatz, aber noch nicht ganz fertig geworden.“

„Na macht nichts, gleich werde ich dich ficken. Will nur noch schnell der kleinen Pisshure guten Tag sagen, dann komm ich zu dir.“

„Danke Schatz, aber mach nicht so lange, ich bin ganz geil geworden bei ihrer Zunge.“

Dann entfernt sie sich in Richtung Sofa.

Mein Vater öffnet seine Hose, und holt seinen Schwanz heraus.

„Na du verkommene kleine Dreckshure, schau dich mal an du Sau. Ganz verschmiert und versaut. Pfui deibel. Da kann man dich ja nur in deine Maulfotze ficken, und sich dann eine richtige Fotze zum Bunsen suchen. Los blase ihn Steif du Kleine Hure. Ich will deine Mutter ficken.“

Sagt er und schiebt mir seinen Schwanz in den Mund.

Ich lecke und sauge an seinem Schwanz, der sich auch gleich erhebt und immer dicker und dicker wird. Und wie immer versucht er ihn immer tiefer in meinen Schlund zu drücken, aber das schaffe ich nicht. Und wie immer hört er erst auf, wenn er meinen Brechreitz so gequält hat, dass mir alles hochkommt. Und wie immer geht er dann ohne Worte zu Mutti und stößt seinen Schwanz ohne großes hin und her in ihre schon so gut von mir vorbereitete Muschi.

Ich renne schnell ins Bad, spüle mir den Mund aus und gehe mit Eimer und Lappen zurück ins Wohnzimmer um den Schmutz vom Boden auf zu wischen.

Kaum bin ich fertig, höre ich meinen Vater stöhnen und meine Mutter jaulen.

Ist es nicht schön, das sie auch nach Jahren immer noch zusammen ihren Orgasmus haben?

Dann sitzen beide auf dem Sofa und schauen mich an.

„Komm her du billige Hurensau. Schwanz sauber lecken.“ Sagt mein Vater und macht seine Beine breit auseinander.

Schnell knie ich dazwischen und fange an, den Schwanz zu lecken und zu reinigen.

Meine Mutter spielt an ihrer Möse, während ich ihren Lustsaft vom Schwanz meines Vaters lecke.

Durch das lecken und sauber machen wird der Schwanz nicht nur sauber, sondern auch wieder groß und hart.

„Dein Schwanz ist sauber genug Schatz, aber meine Fotze klebt noch. Übergib mir doch mal deine kleine Hurensau, und sie kann mich aus säubern.“

„Selbstverständlich meine Liebe. Ganz wie es dir beliebt. Los du Dreckshure Fotzenreinigung ist angesagt.“ Sagt er und steht auf.

Also rücke ich ein wenig nach links, und fange an, die Fotze meiner Mutter zu saugen. Und ich bemerke immer wieder, wie sie drückt, um ja jeden Tropfen Samen aus der Fotze zu drücken.

Und so bekomme ich beide Lustsäfte meiner Eltern auf einmal. Und mir schmeckt es.

„Tja, Liebes, da ja deine Fotze gerade gereinigt wird, und mein Schwanz wieder groß ist, werde ich wohl diese Dreckshure ficken müssen, um dich nicht zu stören.“ Sagt mein Vater auf einmal und setzt seinen Dicken Schwanz an meine Muschi an. Und sofort fängt er an, mich zu ficken. Und weil er sich gerade in Mutter ergossen hat, wie ich es schmecke, dauert es eine ganze Weile, wie er mich fickt.

Und ich genieße seinen dicken Schwanz in meiner Muschi. Immer fester und tiefer fickt er mich. Und bringt mich meinem eigenen Orgasmus immer näher. Und plötzlich fängt meine Mutter auch noch an zu pinkeln. Und dazu hat sie meinen Kopf feste auf ihre Fotze gedrückt, so dass ich schlucken muss.

„Oh Schatz, ist das geil. Du fickst dieses junge Ferkel in die Fotze, und ich pinkel der Hure in ihr Hurenmaul und lasse sie es saufen.“

„Ja Liebling, dazu ist doch dies geile Stück Dreck doch da, um uns und unsere Gelüste zu befriedigen. Ich werde ihr auch gleich in ihr Hurenmaul pissen. Dann kann sie für uns beide ja auf die Toilette gehen und unsere gemeinsame Pisse wegbringen.“ Sagt mein Vater und fickt mich immer fester.

Dann spüre ich seinen Schwanz in mir noch größer werden, und er spritzt mir in meine Muschi.

„Ds war gut…. Komm Liebling lege dich auf den Boden und lutsche auch mal meinen Samen aus ihrer Hurenfotze raus.“ Sagt mein Vater plötzlich.

„Klasse Idee Schatz. Da bekomme ich den geklauten Samen von diesem Miststück wieder und kann ihn selber genießen“ sagt Mami du liegt schon auf dem Boden.

„Los Sklavin rüber mit deiner Fotze über das Gesicht der Herrin. Sie will meinen Samen aus dir lecken.“

Und schon hocke ich mich über das Gesicht meiner Mutter und lasse meine Muschi auf ihr nieder.

Mein Vater steht vor mir und steckt mir seinen Schwanz in meinen Mund, um ihn wieder zu reinigen.

Dann fängt auch er an, mir in den Mund zu pinkeln.

Aber das bekomme ich gar nicht mit, denn die Zunge meiner Mutter an meiner Muschi lässt mich nach der fickerei mit meinen Vater fast explodieren.

Ich kralle mich an den Hinterbacken meines Vaters fest, um nicht umzufallen und habe den größten Orgasmus meines Lebens. Das ich dabei den Schwanz meines Vaters plötzlich ganz in meinen Mund habe bemerke ich nicht einmal, so abgehoben bin ich. Erst als ich keine Luft mehr bekomme, und meine Mutter unter mir lauthals protestiert, komme ich langsam wieder in die Wirklichkeit zurück.

Ich entziehe meinen Kopf dem Schwanz meines Vaters und schaue meine Mutter an, die in einer großen Pfütze liegt.

„Du doofe Nutte du Drecksau du verkommenes Stück. Du hast mir in den Mund und übers Gesicht gepisst du Dreckschwein. Na Warte, das wirst du Noch büßen. Das verspreche ich dir“ schreit sie mich an, aber ich nehme noch immer nicht alles war, was um mich herum vor sich geht.

Mein Vater schaut mich an, zerrt mich hoch und bringt mich in mein Zimmer.

„Warte hier, bis wir dich rufen.“ Sagt er leise und kneift mir in meine rechte Brustwarze hinein.

Mal sehen, was ich mir da eingebrockt habe, aber es war zu schön, zu himmlisch, ich würde immer wieder tun, egal was kommt………

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Erstes Mal Fetisch Gay

Spanner fickt meine Frau

Hatte ja schon erzählt das uns unser Nachbar beim Sex auf dem dachboden bespannert hatte und ich ihm einen blies während er meiner Frau beim Nackt Wäscheaufhängen zuschaute.
Nun hat er mich immer wieder dazu gedrängt das er doch mal an meine Frau randürfte. Allerdings will sie derzeit keinen Fremdsex.
Gut nun überlegte ich mir das ich sie mal wieder wie so oft in unserem Kellerabteil mit verbundenen Augen an die Heizrohre festbinde die an der Decke entlang laufen und ihr nichts von unserem Nachbarn erzähle. Machte das schon öfter mit ihr und begrabschte und fickte sie dann selbst aber dieses mal sollte eben der Nachbar in den Genuß kommen.
Der willigte auch sofort hocherfreut ein.
Diesen Montag morgen war es dann soweit. Ich sagte ihr sie solle ihr Neckholder Kleid und nur einen Slip anziehen und mir in den Keller folgen.
Gesagt getan. Unten angekommen verband ich ihr mit einem dicken Schal die Augen nahm ihre Hände und band sie oben an die Heizungsrohre. Ich sagte ihr dann das ich noch was holen wolle und gleich wieder da wäre.
Ich ging also raus wo auch schon unser Nachbar gespannt dastand.
Wir besprachen das ganze nochmal und gingen dann in unser Kellerabteil wo meine Frau schon dastand, angeboten wie eine Hure.
Meinem Nachbarn war die Geilheit anzumerken und schnell trat er auf meine Frau zu. Blickte sie kurz an und schon erforschten seine Hände den Körper meiner Frau. Erstmal noch durch das dünne Kleidchen hindurch. Er strich über ihren grossen Busen ihren Po und zwischen ihren Beinen. Seine Hose wölbte sich schon durch seinen Schwanz. Der Anblick lies auch mir einen Schauer den Rücken hinunterlaufen da ich erinnert wurde wie ich ihm seinen Schwanz geblasen hatte auf dem Dachboden.
Nun öffnete er die Schnürung des Kleidchens am Rücken und das obere Teil des Kleides rutschte nach unten. Ihre Brüste standen blank hervor und ihre Nippel verfestigten sich sofort. Meine Frau atmete nun tiefer als zuvor ,ein Zeichen das sie diese Situation sehr erregte. Sanft streichelte er über ihre grossen Wölbungen um sie anschliessend ziemlich unsanft zu kneten ihr weiches Fleisch geniesend.Dann streifte er ihr das Kleid vollends herunter und sie stand nun nur mehr im Slip bekleidet da. Seine Hand schob sich nun in ihren Slip und man merkte wie sich meine Frau unter dieser Berührung aufbäumte. Er schob ihr den Slip herunter und nun war sie völlig nackt und uns beiden ausgeliefert.
Plötzlich waren seine Hände überall am Körper meiner Frau. Er wurde komplett geil er knetete den Arsch die Titten, küsste sie legte ihre Muschi und konnte davon nicht genug bekommen. Und auch meine Frau stöhnte und wand sich unter den Berührungen bis sie plötzlich sagte “Fick mich, bitte fick mich”.
Eigentlich war mit dem Nachbarn nur begrabschen abgemacht aber keiner konnte und wollte es nun noch stoppen. Sein Pimmel war eh schon stocksteif und kurz vorm Abspritzen so stellte er sich hinter sie und rammte ihr seinen schwanz in ihr Loch das sie sogar kurz aufschrie dann aber stöhnte vor Lust. Wild stieß er in sie rein und knetete gleichzeitig weiter ihr Titten von hinten.
Mit einem lauten AAAAAAAAhhh kam meine Frau und auch unser Nachbar bäumte sich ein letztes mal auf bevor er seinen heissen Saft in sie verströmte. Beide hielten kurz eng umschlungen inne bevor sich der Nachbar von ihr löste. Sperma vermischt mit Mösensaft tropfte auf den Kellerboden.Er ging auf mich zu und wollte rausgehen doch ich hielt ihn kurz fest kniete mich vor ihn und legte seinen Pimmel ab der mit Sperma und Mösendaft noch voll war. Dann durfte er gehen und ich ging zu meiner Frau und leckte ihr ihr Fötzchen noch trocken.Anschliessend erlöste ich sie von den Fesseln und der Augenbinde.
Ob sie es nun gemerkt hatte das sie von einem anderen Mann gefickt wurde wusste ich nicht und fragte sie auch nicht.
Ein herrliches Erlebnis aber für alle drei.

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Anal

Das Zeltlager – Teil 2 – [Netzfund]

Das Zeltlager – Teil 2 – [Netzfund]

Tine war gegangen und ich war mit der Betreuerin Ariane alleine an den Tischen vor den Gemeinschaftsräumen zurückgeblieben. Nun wollte sie ihrem Gast erklären wie das Zeltlager funktioniert. Veranstaltet für 3 Wochen von einer privaten Organisation, die sich den Nudismus und die freizügige sexuelle Liebe auf die Fahnen geschrieben hatte. Die Teilnehmer waren zur Hälfte Jungen und Mädchen, die Betreuer sechs Paare im Alter zwischen 25 und 30.

Es gab immer „Frischlinge“ von Jungen und Mädchen, die schon ein- oder zweimal teilgenommen hatten. Es gab nur einen Dusch- und Toilettentrakt – der wurde gemischt benutzt. „Sex unter der Dusche ist für die jungen Menschen eine tolle Erfahrung“ belehrte mich Ariane. Jeden Tag war ein anderes Zelt und Betreuerpaar für das Essen verantwortlich. Frühstück von 8 – 10 Uhr, Mittagsimbiss als Lunchpaket und Abendessen um 19:30 Uhr alle zusammen im Gemeinschaftsraum. Um 10:30 Uhr gab es eine halbe Pflicht-Stunde. Da wurde das Tagesprogramm besprochen:

– Welcher Junge bzw. Mädchen hatte gegen Regeln verstoßen und musste „bestraft“ werden. Dies war immer mittags um 13. 30 Uhr – in der Regel kamen die Mädchen an einen Pranger und durften dann von mehreren Jungen in alle drei Löcher gebumst werden, eine Alternative war ein Stuhl, auf dem das Mädchen mit gespreizten Beinen von einer Fickmaschine mehrmals durchgestoßen wurde – die Jungen wurden immer auf eine Bank ohne Lehne gelegt, an Händen und Füßen festgebunden und dann von mehreren Mädchen nacheinander bestiegen – auch hier war eine „Melkmaschine“ eine Alternative.
– Auslosung der Mannschaften für die nachmittäglichen Volley- und Fußballspiele
– Bekanntgabe der Gewinne und Trostpreise (die siegreiche Mannschaft wurde von dem anderen Geschlecht gefickt – nur die Stellung und die Teilnehmer variierten)
– Auswahl der „Auszubildenden“ für die kommende Nacht (jedes Betreuerpaar nahm immer einen Jungen und ein Mädchen mit ins Zelt und unterwies die dann in Sexpraktiken)

Mehr Informationen musste ich nach Arianes Meinung nicht haben. In dem Moment kam eine Gruppe der Betreuer ins Lager, sie hatten eingekauft und trugen die Lebensmittel in die Küche. Ariane erklärte ihnen wer ich war und dass ich die kommenden Tage im Lager zelten würde. Die Begrüßung war herzlich, Ralf war der Leiter des Zeltlagers und Ehemann von Ariane, ein kerniger Mittvierziger mit kurzem Bürstenkopf und breiten Schultern. „Das bringt Abwechslung in die Tage, außerdem haben wir bewusst immer mehr Mädchen als Jungen im Lager“.

Die anderen stellten sich vor während sie sich entblößten, war ja immerhin ein FKK-Zeltlager. Yvonne und Babette waren zwei blondgelockte Schwestern aus Hannover, Mitte 20 und mit brillanten 1,80 m großen Figuren. Einladende Becken, knackige Pobacken und süße B-Cup Brüste auf denen die Brustwarzen steif im Luftzug des leichten Windes vorstanden. Außerdem lernte ich noch die zugehörigen Freunde, ebenfalls zwei Brüder kennen: Paul und Bernd hatten Leichtathletenfiguren, etwa 1,90 m groß und zwischen den Beinen baumelte ein ansehnliches Paar Eier. Ariane konnte in diesem Moment nicht widerstehen und griff Paul von hinten in die Eier – sofort stand dessen Schwanz waagerecht ab.

„Ich habe bei euch Beiden noch was gut“ turtelte sie mit den Brüdern. Schnell waren die sich einig, dass Ariane als „dankeschön“ für einen Gefallen noch als Sandwich vernascht werden müsse. Sie gingen gemeinsam in Richtung der Betreuerzelte. Derweil boten sich Yvonne und Babette an, mir beim Aufbauen meines Zeltes zu helfen. Anschließend könnten wir ja noch an den Strand gehen – leider war das Volleyballspiel schon vorbei. Aber ein abkühlendes Bad nach dem anstrengenden Zeltaufbau würde sicher nicht schaden. „Das geht ganz einfach und schnell, und anstrengend ist das sicher nicht“ antwortete ich, wohl ahnend was hier anstrengend werden könnte. Genau das war die Absicht der jungen Frauen. „Wir wollen erst mal testen, ob Du länger bleiben darfst“ neckte mich Yvonne. Wir bauten das Zelt schnell auf und dann krochen wir gemeinsam hinein. Babette legte sich mit angewinkelten Beinen auf die Seite und präsentierte mir so eine glatt rasierte Spalte. Ich legte mich dahinter und Yvonne kuschelte sich an mich.

Wir schmusten lange zusammen, streichelten unsere Leiber und tauschten intensive Zungenküsse aus. Ich hatte gehofft die Mädchen würden mir mal erst ordentlich einen Blasen, aber weit gefehlt: Babette griff hinter sich und dirigierte meinen Pin in ihre Fotze. „Nun stoß mal schön langsam zu“. Ihre Grotte war warm und feucht, sie umschloß mein Glied herrlich und sie beherrschte es hervorragend ihre Muskeln einzusetzen um einen Mann zu melken. Es dauerte nicht ewig bis ich mich in ihr entlud. Dann forderte auch Yvonne ihr Recht und legte sich mit angewinkelten Beinen auf den Rücken. Während mir Babette die Eier kraulte und dann einen Finger in mein Arschloch steckte tobte ich mich in der wesentlich engeren Möse ihrer jüngeren Schwester aus bis wir beide in einem schönen Orgasmus klarkamen.

Meinen Test hatte ich ganz offensichtlich bestanden, gemeinsam gingen wir hinunter zum Strand, verfolgt von wissenden Blicken der anderen Lagerteilnehmer. Die ersehnte Abkühlung der erhitzten Leiber im See war herrlich. Dabei gesellten sich auch die beiden kaffebraunen Zwillinge zu uns. Sie wollten von Yvonne wissen, ob ich einen ordentlichen Schwanz, einen guten Bums und vor allem Stehvermögen hätte – immerhin seien wir heute Abend zum Schwimmen verabredet. Als Yvonne ihnen erzählte wie ich zuerst Babette von hinten durchgezogen und es ihr anschließend in der Missionarsstellung besorgt hätte, waren sie beruhigt. Die anderen Details verschwieg ihnen Yvonne, sie befürchtete die Mädchen würden sich sonst erst wieder selbst befriedigen und wären dann heute Abend nicht mehr „fit“ für mich. Gleichzeitig beglückwünschte sie mich zu der bevorstehenden Nacht mit den beiden. Aufmeine Anmerkung wir träfen uns zum Schwimmen reagierte sie amüsiert: „Tine und Anne machen keine halben Sachen – die wollen von dir richtig verwöhnt werden, auch morgen früh nochmal gefickt werden. Sind beide zum dritten mal im Lager dabei, die sind echt versaut. Solltest dich freuen“.

Prima, tolle Aussichten für die bevorstehende Nacht. Als wir uns gegenseitig abtrockneten kam ein junges Mädchen zu Babette und wollte mit ihr Reden. Babette entschuldigte sich und ging mit dem Girlie zu dessen Handtuch. Unterwegs griff sie erstmal von hinten zwischen die Beine des Mädchens und schob der im Gehen auch einen Finger in die Spalte. Yvonne erklärte mir auf mein fragendes Gesicht hin, dass dieses Mädchen das erste Mal in dem Zeltlager wäre, sehr schüchtern, zurückhaltend und auch noch absolut unerfahren. Wäre erst letzte Woche am Tag vor der Abfahrt 18 geworden und hätte noch keinen Jungen oder Mädchen geküsst. Babette und Paul haben sie dann zwei Nächte zu sich ins Zelt genommen und ihr erstmal die Grundlagen wie Petting, Zungenküsse und orale Spielchen beigebracht. Inzwischen seine alle Jungen im Lager richtig scharf auf das junge Ding. Es hat sich rumgesprochen, dass sie richtig talentiert sei und ganz offensichtlich sowohl auf Jungen als auch Mädchen steht.

Wie zur Bestätigung lagen Babette und Margit, so hieß dieses kleine zarte wesen, nun in einer 69 er Stellung und verwöhnten sich mit weithin hörbarer Lust. Ich konnte sehen wie sie sich gegenseitig die Zungen durch die Spalten zogen, gleichzeitig streichelte die unten liegende Babette ganz vorsichtig die kleinen knospigen Brüste von Margit. „Babette hat für Margit ein Date für heute Nacht mit einem 18 jährigen Jungen arrangiert. Ist ein ganz lieber und süßer. Aber auch ein erfahrener Stecher, der hat mich auch schon in den siebten Himmel gefickt. Sein Schwanz ist nicht zu groß und wird sehr behutsam sein, wenn er sie entjungfert“ erklärte mir Yvonne weiter. Nun war mir klar warum das jungen Ding nochmal den Rat der erfahrenen Betreuerin suchte.

Ich schaute mir die junge Göre nochmal genauer an: Ein schlanker, fast knabenhafter Körper, hellhäutig mit süßen Sommersprossen verziert. Wie bei solch hellen Typen häufig: rosarote Schamlippen, darüber ein süßer blonder Flaum. Vor allem lebte sie aber von dem spitzbübischen Gesicht mit der herrlichen Stupsnase darin und den wasserblauen Augen. Darunter baumelten kleine feste Titten mit wunderschönen hellrosafarbenen Knospen. Um das alles genau zu sehen war ich zu den beiden Frauen gegangen und hatte mich nun hinter das Mädchen gesetzt und begann vorsichtig dessen Schamlippen zu massieren, während Babett sie weiter leckte. Yvonne war verschwunden. Dann schob ich Margit ganz langsam einen Finger in die Rosette und Babette schob ihr gleichzeitig die Zunge in die Spalte. Da sackte Margit in einem heftigen Orgasmus auf Babette zusammen.

Ich zog mich zurück, freute mich auf den bevorstehenden Abend mit den Zwillingen und überlegte schon wie ich wohl Margit für eine der folgenden Nächte in mein Zelt bekommen könnte.

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Gloryhole Abenteuer KL Teil 1

Das hier ist die Zusammenfassung meines letzten Besuches vom Gloryhole im Novum KL.
Alles ist so passiert und nichts ist erfunden.

Ich ging ganz normal gekleidet rein mit Rucksack. Darin befanden sich meine “Michaela-Klamotten”.
Ich musste erst mal ein bisschen warten, denn die Kabinen waren besetzt. Man hörte nur stöhnen von drinnen und einmal ein lautes Grunzen.
Schließlich ging die Tür der ersten Kabine auf und ein gut und gerne zwei Meter großer dunkelhäutiger Mann kam mit nem fetten Grinsen raus.
die andere Tür ging auf und ein kleinerer , alter mann kam heraus.
Ich wollte keine Zeit verlieren und ging in die eine Kabine rein und schloss sie ab. Ich war aufgeregt, obwohl ich das schon öfter gemacht hatte. Ich öffnete meinen Rucksack und holte meine Sachen raus.
Korsett, lange Samthandschuhe , Perücke , Sonnenbrille , halterlose Strümpfe und high heels. Alles in schwarz. Ich zog mich um und wurde dabei schon geil. Als meine Verwandlung vollendet war , holte ich noch meinen plug aus dem Rucksack und führte ihn mir ein.
“Jaaaaa , geil.” hörte ich eine Stimme.
Ich war so erschrocken. Ein Kerl war in der anderen Kabine und sah mir zu. Er wichste natürlich dabei. Ich ging nachdem ich mich von meinem Schock erholt hatte , ans Loch und signalisierte ihm ,dass er seinen schwanz durchstecken sollte. Er tat es sofort.
Sein Schwanz war hart , bereits feucht gewichst und dick. Nicht sehr lang aber schön prall.
ich begann , ihn mit dem Samthandschuh zu wichsen. Dabei knetete ich mit der anderen Hand seine dicken Eier.
Er begann zu stöhnen, das machte mich scharf.
Sein Schwanz tropfte schon vor geilheit. Meine Sissy-Clit allerdings auch und ich wurde immer geiler. Schließlich begann ich kit meiner Zunge an seiner Eichel zu spielen, während ich schön brav weiter wichste. Er stöhnte immer mehr und begann fickende Bewegungen zu ma hen. Ich zögerte nicht lange und nahm ihn in den Mund und saugte an seinem dicken Schwanz. Er machte weiterhin seine Bewegung. Meine Sissy-Clit war am auslaufen , aber immer noch schön schlaff (so wie es sein soll).
Ich blies und wichste ihn noch etwa zehn Minuten, dann grunzte er “jaaa jeetzt”.
Ich ging zurück mit meinem Kopf und wichste seinen Kolben heftig und schnell. Er spritzte. Allerdings nicht weit. ,da sein Saft sehr dickflüssig war.
er lief quasi an seinem schwanz und Sack runter und tropfte mir ein bisschen auf den rechten Schuh. Er sagte nochmal laut “aaaaah geil” und schon war sein Schwanz und kurze Zeit später der ganze Kerl aus der benachbarten Kabine verschwunden. Ich setzte mich erstmal auf den “Sessel” in meiner Kabine und sah mir den porno an , der gerade lief. Nebenan war leer und ich begann , meine Pussy mit meinem plug zu bearbeiten. Ich schloss die augen und atmete den geilen Sperma-Geruch ein , der den kompletten Kino-Bereich ausfüllte.

Was ich noch nicht wusste war , dass ich gleich den nächsten Schwanz durch das Loch in der Wand gesteckt bekommen würde.

Der kommt dann im nächsten Teil.

Geile Grüße
Michaela

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Tutto per un pallone

Me ne stavo bella tranquilla e rilassata su uno sgabello della cucina a leggermi un giornale di gossip quando improvviso mi giunse all’ orecchio una sorta di esplosione e di vetri infranti, veniva dalla sala non c’ erano dubbi, andai a vedere e infatti ci trovai una finestra che dava sul terrazzino sfondata ed un pallone da calcio tranquillo tranquillo sopra ad un divano, attenta a non pestare vetri sono andata in terrazzo e guardando di sotto ho visto in giardino un bel numero di ragazzini col naso girato all’ insù che stavano osservando il mio balcone, nemmeno sono riuscita a cominciare a smoccolare che è suonato il campanello di casa.

Sono andata ad aprire e mi sono trovata davanti uno degli eroi del pallone.

– Signora non so come scusarmi, sono stato io a tirare il pallone e a procurarle i danni al vetro, se ha un pò di fiducia in me, mi chiamo Manuel, faccia pur riparare il tutto e con l’ aiuto dei miei genitori le rimborserò il dovuto.-

Lo guardai dritto negli occhi, in effetti lo avevo già visto, abitava nella palazzina di fronte a quella dove abitiamo noi e la luce che usciva dall’ azzurro delle sue pupille mi parve sincero.

– Ok Manuel un incidente può capitare a tutti, vedi di fare in modo che non si ripeta, poi ti dirò la spesa del vetro, ciao. –

– Scusi signora mi restituirebbe il pallone? Sa non è mio ma di un mio amico.-

– Dovrei trattenerlo “a garanzia” ma voglio fidarmi di te, te lo vado a prendere.-

Gli riconsegnai il pallone, ci salutammo, mi ripeté le scuse e se ne andò. Non restava che armarmi di scopa, paletta e secchio per raccogliere i vetri rotti.

Avevo tutto il pomeriggio e parte della sera a mia disposizione perché mio marito, facendo il turno pomeridiano, sarebbe tornato solo verso le 21. Finito di ripulire tutto mi sedetti in sala e accesi il tv alla ricerca di una trasmissione che mi consentisse di annoiarmi il meno possibile.

Stavo guardando un vecchio filmetto quando suonò nuovamente il campanello di casa, diedi un occhiata dallo spioncino della porta e attraverso le lenti vidi che c’ era nuovamente Manuel, eccolo, pensai, ha parlato con i genitori e quelli gli hanno detto di arrangiarsi, la vedo nera per il vetro della mia finestra. Aprii la porta e lui con un sorriso mi disse:

– Posso entrare signora avrei bisogno di parlarle.-

– Qualche problema a casa?- Intanto lo feci entrare.

– Nessun problema ma vorrei raccontarle la verità.-

Non sapevo che pensare, lo feci accomodare in cucina e gli chiesi se desiderasse un caffè o qualcos’ altro, mi chiese un bicchier d’ acqua e si accomodò su uno degli sgabelli.

Gli diedi la sua acqua e gli chiesi che novità ci fosse dopo tanto poco tempo e di quale “verità” parlasse.

– Vede signora il pallone l’ ho tirato io volontariamente, di certo non volevo colpire la finestra ma desideravo finisse nel suo terrazzo.-

– Allora Manuel cominciamo col dire che mi chiamo Luisa e non signora che altrimenti mi fai sentire più vecchia di quel che non sono, poi, spero vorrai motivarmi questo tuo gesto.-

– Luisa, preferisce un lungo giro di parole e di metafore o dritto per dritto alla verità?-

– Oltre a Luisa gradirei anche del tu e non del lei, forza Manuel, dritto alla verità.-

– Bene, grazie per la confidenza, ma ricorda che la verità me la hai chiesta tu, ok?-

– Ok, ok ma sbrigati perché sto cominciando a preoccuparmi.-

– So di certo che tu non ti sei nemmeno mai accorta di me ma è un pò di tempo che io ti sto divorando con gli occhi, una donna come te non è giusto che appartenga ad un solo uomo, ti sogno tutte le notti e tutte le notti mi masturbo pensando a te.-

Ero ammutolita, non sapevo che dire e dopo le sue parole mi sentivo letteralmente spogliata dai suoi sguardi.

– Manuel ma tu ti rendi conto di quello che stai dicendo? Ti rendi conto che sei un ragazzino ed io una donna molto più anziana di te? Dimmi la verità, cos’ è una scommessa che hai fatto con i tuoi coetanei mettendomi in mezzo?-

– No Luisa, i miei amici pensano solo al pallone e alla play station, tranquilla, sono io che ho in mezzo alla testa le donne in generale e te in particolare.-

– Sai che sei proprio un bel furbetto, concludendo che vorresti da me?-

– Vorrei vederti senza vestiti, poterti ammirare a 360° ed avere ispirazioni più dirette per i miei giochi notturni.-

Ero di sale, Manuel mi stava mettendo decisamente in difficoltà, anche perché volente o nolente capivo che stavo eccitandomi, che fare? Premiare la sia sfacciata sincerità e il suo modo inusuale ma educato o pensare che in fin dei conti era solo un ragazzino…

– Scusa Manuel ma con i tuoi modi di fare e la disponibilità delle ragazzine di oggi proprio di una “vecchia” come me hai bisogno?-

– Luisa non arrampicarti sugli specchi, sei tu che turbi le mie fantasie.-

– Mi dici Manuel quanti anni hai?-

– 18 da pochi giorni.-

Non era vero a mio modo di vedere ma feci finta di credergli, mi faceva comodo. Mi parve che le parole mi uscissero dalla bocca contro la mia volontà, non credevo quasi a quanto stavo dicendo.

– Ok Manuel, vai nella sala e aspettami, però devi accettare le mie condizioni, ti limiterai a guardarmi e resterai seduto senza avvicinarti a me, comunque vada a finire tu mai più verrai a suonare alla mia porta se non sarò io a chiedertelo, per finire devi giurarmi che non farai mai verbo con nessuno di questa cosa, non voglio per fare un piacere a te diventare la troia del quartiere, sei disposto ad impegnarti su queste mie condizioni?-

– Luisa ti giuro quello che vuoi e sarò di parola, stanne certa.-

– Bene, allora vai, siediti e aspettami.-

Andai in camera da letto per mettermi un paio di sandaletti col tacco e mi infilai anche un paio di autoreggenti, nel sistemarmi il perizoma mi resi conto che non stavo facendo un piacere solo a lui, la mia fica era fradicia.

– Non aspettarti uno spogliarello, dissi a Manuel arrivando nella sala, mi metterò semplicemente nuda per il piacere dei tuoi occhi e delle tue fantasie.-

Indossavo una vecchia gonna a portafoglio che volò via in un attimo, poi mi tolsi la maglietta e rimasi davanti a lui con il solo perizoma, le autoreggenti e le scarpe ai piedi.

– Sei esattamente quello che immaginavo, stupenda, ma non mi dirai che hai finito, c’ è un perizoma di troppo e il pelo che ne esce lateralmente mi fa supporre che il tuo boschetto sia molto folto, fammelo ammirare ti prego, odio le donne che si depilano.-

In pochi secondi mi aveva già fatto i raggi x, effettivamente il mio boschetto, come lo defìnì lui, è molto folto per espresso desiderio di Mario, mio marito, mi tolsi anche il perizoma e rimasi pressoché nuda a farmi divorare dai suoi occhi. Feci un lento giro su me stessa per potergli dare la possibilità di guardarmi bene ovunque, quando tornai dritta davanti a lui mi accorsi che Manuel si era slacciato i jeans e teneva in mano il suo pene turgido.

– Ma che fai Manuel?-

– Questo Luisa non me lo hai vietato nelle condizioni che hai posto!-

Aveva ragione, intanto che si menava il pene sentivo che a quella vista la mia fica gocciolava sempre di più e il liquido cominciava a scendere nell’ interno delle coscie. Stavo partendo completamente di testa. Non ce la facevo proprio a res****re alla vista di quel pene e a non toccarlo.

Andai verso di lui e mi ci inginocchiai davanti, mi feci posto tra le sue gambe pregandolo di palparmi le tette, gli ingoiai tutto l’ uccello fino alle palle risalendo pian piano fino a potergli slinguare la cappella, conoscevo già l’ epilogo ed in particolar modo la durata di questa mia performance, infatti bastarono pochi secondi e cominciai e sentire il suo pene pulsarmi in bocca, gli strinsi dolcemente le palle e quasi contemporaneamente fui inondata da un lunghissimo e copioso getto di sperma accompagnato dai suoi soddisfatti sospiri, sapevo che sarebbe durata poco, continuai a leccare imperterrita fino a raccogliere anche l’ ultima goccia del suo caldo “miele”.

Restai nella posizione in cui ero a godermi le espressioni del suo viso soddisfatto.

– Grazie Luisa, non pensavo potesse essere tanto bello, ma ora permettimi di pensare io a te, ti siedi al posto mio e chiudi gli occhi.-

Feci come richiestomi e chiusi veramente gli occhi, ero curiosa di sapere come si sarebbe comportato Manuel, mi spalancò le coscie e mi ritrovai il suo viso affondato nella fica, passava sapientemente dal mordicchiarmi il grilletto a leccarmela tutta e a penetrarmi con la lingua, era molto bravo il ragazzo, pareva volesse mangiarmela ed io non potevo esimermi dal venirgli ripetutamente in bocca.

– Sei molto bravo Manuel, gli dissi con un filo di voce rotta da vari e ripetuti sospiri, mi stai facendo liquefare.-

– Con una strafiga come te si fa poca fatica, avevo ragione, una come te non può essere di un solo uomo.-

A questo punto lo volevo dentro, diedi un occhiata e vidi che il suo “bastone” era già nuovamente pronto, beata gioventù, ad essere usato, lo spinsi sulle spalle fino a farlo sdraiare sul tappeto del pavimento, gli sfilai i pantaloni ed i boxer e mi infilai il suo atrezzo nella fica cominciando a montarlo. Ero ubriaca di piacere. Questa volta capii che il mio “montoncino” avrebbe resistito molto ma molto di più. Mi sentivo le sue mani ovunque e questo contribuiva ad accrescere il mio piacere e a farmi venire in continuazione, mi fece sdraiare su di lui e senza togliermi il ***** dalla tana mi ribaltò in modo di essere lui sopra, cominciò a sbattermi come un forsennato.

– Mi stai facendo impazzire di piacere Manuel, sfondami ti prego.-

I suoi colpi si moltiplicarono dandomi un piacere quasi sconosciuto, mai ero stata montata prima con tanta veemenza, mi pareva d’ avere la sua cappella dentro la pancia, cominciai a sentire il suo membro che si ingrossava ulteriormente e capii che stava per venire.

– Dentro o fuori Luisa?-

– Dove vuoi ma resisti ancora qualche colpo che voglio venire assieme a te.-

Così avvenne tra mugolii e grida di piacere, pensavo di averlo svuotato col pompino di prima invece un altro fiotto bollente mi esplose nella ****. Eravamo entrambi esausti ma molto soddisfatti. Si sdraiò al mio fianco avendo cura di infilare ancora le dita della sua mano nella mia fica e spargendo lo sperma che ci trovava sul mio pelo.

– Pensavi che ti avrei permesso di arrivare a tanto oggi Manuel?-

– Onestamente speravo che se fossi riuscito a farti spogliare avrei avuto anche molte probabilità di scoparti.-

– Sei molto sicuro di te stesso ma debbo ammettere che ne hai il merito, sei stato molto bravo.-

– Il merito è solo tuo, sei una donna meravigliosa e mi hai regalato ore che non vivrò mai più nella mia vita.-

– Ora non esagerare che poi mi convinci.-

Mi rimisi in piedi e dicendogli di aspettarmi 5 minuti volai sotto la doccia per ripulirmi da tutto lo sperma che avevo nelle parti basse del mio corpo. Quando tornai in sala con il mio accappatoio indosso Manuel si era già rivestito, raccattai da terra quei pochi vestiti che mi ero tolta e presi per mano il giovanotto e lo portai verso la porta di casa.

– Ti lascio il numero del mio cellulare visto che mi hai vietato di cercarti spero lo faccia tu.-

– Ok Manuel, e lo scrissi sul primo foglio che mi capitò a portata di mano, non ti faccio promesse ora ma non penso sia questa l’ ultima volta che ci vediamo.-

Stavo per aprire la porta ma lui mi fermò mi appoggiò contro il muro e mi baciò con molto trasporto avendo cura di infilare un suo ginocchio tra le mie gambe roteandolo in modo di massaggiarmi ancora la fica, avrei dovuto certamente rifare la doccia!

– Ciao Luisa, sei immensa e non dimenticare mai di chiamarmi ogni volta che lo desideri.-

Diedi un’ occhiata tramite lo spioncino che non ci fosse “traffico” sulle scale e lo feci uscire.

Ero un pò stordita ma felice, mi restava solo da decidere se raccontare il tutto a Mario o tenermi tutto per me, scelsi la via di mezzo, presi il telefono e chiamai Daniela, la mia amica dell’ esperienza al Club Priveè, la invitai per il pomeriggio dopo a prendere un caffè a casa mia, non era il caso di raccontare l’ accaduto per telefono, ma lei, conoscendomi bene mangiò la foglia,

– Verrò di certo, sono proprio curiosa di sapere con chi hai fatto la troia stavolta.-

ringrazio la mia amica Lela per avermi raccontato questa bella storia che posso condividere con voi.

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quel porco di mio cognato

Quel porco di mio cognato.

Sono Sissi, sposata da oltre 15 anni a cui il caro cognatino Andrea marito di mia sorella mi ha quasi violentanta. Il caro cognatino amico di mio marito da prima del matrimonio è venuto poi a casa nostra e fino a quando a casa c’è stato mio marito non e andato più in là di qualche sguardo alle mie cosce, ma appena lui si è fatto male giocando a calcetto , dovendosi fare l’operazione al menisco mi ha lasciata da sola per tre giorni e successo di tutto. Abbiamo accompagnato mio marito all’aeroporto per operarsi a Bologna. Mio cognato ha voluto accompagnarci con la mia macchina ma la portava lui , e mentre stavamo facendo ritorno mi ha messo una mano tra le cosce,gli ho mollato una sberla e non ho continuato perché era alla guida ad una certa velocità, ho cominciato a discutere verbalmente con il caro cognatino e gli ho detto che quello che aveva fatto era una porcata che io ero sposata con il suo migliore amico oltre che cognato e che lui era il marito di mia sorella e che certe cose tra amici e parenti non debbono succedere, lui se ne stava zitto zitto e così e stato sino a quando non siamo arrivati a casa dandomi la convinzione che si fosse impaurito anche perchè avevo minacciato di dire tutto a mio marito, ma appena entrati in casa non ho fatto in tempo a chiudere la porta che immediatamente mi sono sentita una mano sul culo, mi sono girata per protestare e tirargli un ulteriore sberla ma il caro cognatino bloccatemi le mani mi ha detto “Credevi che mi fossi arreso? Ti desidero da troppo tempo per arrendermi e poi non mi e mai piaciuto scopare in macchina” e subito dopo mi ha infilato una lingua in gola che a momenti mi soffocava, ho tentato un pò di resistenza ma poi la voglia ha preso il sopravvento e siamo finiti a letto.
Afferro l’elastico del pantaloncino e lo abbasso di forza portando assieme anche le mutande. Rimbalza fuori dalle mutande un cazzo teso il doppio di mio marito, già scappellato con la cappella violacea e tante vene turgide sotto il mio palmo. Gli ciuccio la cappella, sa un po’ di mare, scotta è bollente.
Le sue mani scendono e mi afferrano per le spalle, mi tira su e mi bacia. Un bacio lungo, tenero che mi fa bagnare tutta, poi si tuffa sul mio collo.
Intanto con la mia mano stringo il suo cazzo e lo massaggio, nel momento in cui mi ha baciato è diventato durissimo. Faccio scorrere l’unghia del pollice sul frenulo su e giù, vedo l’espressione del piacere dipinta sulla sua faccia. Torno con le mie labbra al suo cazzo, è tesissimo, non penso che res****rà molto, ha le palle gonfie sotto. Incomincia a muoversi avanti e indietro, mi sta scopando la bocca. Mi stacco da lui e continuo con una sega, so che non durerà a lungo e infatti il suo cazzo incomincia a dare

tremendi scossoni, bacio la sua cappella quando un getto fortissimo di caldo sperma mi entra in bocca. Due, tre, quattro, cinque getti potentissimi di sperma nella mia bocca, me l’ha riempita..
Sotto sono fradicia, gli umori colano lungo le mie cosce, il suo cazzo è ancora dritto, non vuole sgonfiarsi. Una goccia trasparente di sperma esce dalla cappella e io, con la punta della lingua, la lecco. Gioco un po’ con la mia lingua sulla sua cappella leccandogli il buchino dal quale è uscita quella quantità incredibile di sperma.
Mi alza, mi bacia di nuovo, poi, mentre la sua mano scivola nel mio slip per dedicarsi alla mia clitoride, scende con la lingua sul mio collo, poi arriva al seno, ancora coperto dal costume. Lo slaccia e deciso morde con le labbra il mio capezzolo destro. Sussulto e gli artiglio la spalla per l’eccitazione, lasciandogli dei solchi (chissà le scuse che troverà per giustificare quei segni).
Alza la testa , mi guarda negli occhi, il suo pene è eretto come prima, non un segno di cedimento. Gli prendo tra le dita il cazzo e lo conduco, come fosse un cane al guinzaglio, verso il centro della stanza dove c’è il tavolo.
Toglie il pareo e lo getta via, le mutandine scendono alle caviglie, ci penso io a toglierle.
Mi solleva e mi fa adagia sul tavolo. Si abbassa e si tuffa tra le mie cosce con la sua lingua a dare tante leccate a tutta la mia fica fradicia.
Gli spingo la faccia più a fondo, il contatto della sua faccia tra le mie cosce mi fa impazzire. Il desiderio è troppo. Anche lui è del mio stesso pensiero infatti alza la testa e direziona il suo cazzo verso la mia fica nera e pelosa.
Entra dolce, lentamente, sento tutti i suoi centimetri entrare. Incomincia a pompare lentamente, la nostra pelle si unisce e poi si allontana. Le palle rimbalzano sulla mia fica.

Incomincia a pompare più forte, sempre di più. Io sento l’orgasmo avvicinarsi sempre si più, sento il mondo attorno a me allontanarsi farsi sempre più confuso e distante. Sento solo Andrea che ansima e invoca il mio nome.

“Aaah Sissi…si Sissi…aaah…sto venendo Sissiiiiiiii….aah..”.

“Uuuuuaaaaah….”. Anch’io sto venendo, mi aggrappo alle sue spalle, l’orgasmo mi invade totalmente, inarco la schiena avvicinandolo a me. Sento le contrazioni della mia fica stringere il cazzo di mio cognato.

Anche lui è al limite ora, estrae il cazzo dal mio sesso e spruzza seme sulla mia pancia continuando a masturbarsi. È ancora carico, sento la mia pancia coprirsi di sperma, è ancora tanto.

Si avvicina e mi bacia nuovamente. La mia mano accarezza la sua che sta ancora facendo su e giù sul suo sesso. Il cazzo è lucido dei miei umori, del suo sperma. Lo masturbo ancora un po’ fino a che non incomincia a sgonfiare tra le mie dita.

E’stato stupendo, mi ha fatto provare sensazioni che quel cornuto di mio marito in anni di matrimonio non mi aveva mai fatto provare, alla fine purtroppo i tre giorni sono passati e con nostro grande dispiacere e tornato mio marito e noi abbiamo ripreso a scoparci di nascosto ma non è la stessa cosa avendo paura di essere scoperti.. …

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Quattro ragazzi per una trav

Premetto di essere un travestito in privato. Mi dicono bello, sensuale e da monta.
Scrivo questa storia perché vorrei che una infinità di uomini si masturbassero eccitati per quello che stanno per leggere!
Sono stato e sono un ragazzo normale, fisicamente intento. Normale, nel senso di non effeminato e insospettabile in questa mia doppia natura.
Normale quindi, ma pure carino, alto, prestante, però con un grande difetto in questa mia mascolinità: il culo. Ho un culo da donna, me lo dicono tutti. Rotondo, sodo, che forma una perfetta attaccatura con le cosce, un culo insomma da prendere, da violentare.
E’ stato il mio “ingombrante” culo da femmina ad aprire pian piano, già all’età di sedici anni, una voragine nella mia personalità sessuale apparentemente univoca. Passavo ore a fissarlo e mi eccitavo con ciò. Finivo sempre col masturbarmi. Vestivo il mio culo con perizoma, lo ingabbiavo in un reggicalze, lo valorizzavo con una sottoveste o baby-doll (cose che all’inizio sottraevo a qualche zia avvenente). Tutto ciò al solo fine ripeto di masturbarmi. Non cercavo su riviste porno l’ispirazione per una sega, mi bastava guardare il mio culo.
Ad un certo punto però ho sentito altro, un prurito sessuale nuovo, sconvolgente, assolutamente innato. La colpa o il merito (lascio giudicare a voi) è da attribuire ad un mio amico coetaneo.
Allora avevamo diciott’anni ed eravamo in un negozio di profumi nei giorni precedenti a San Valentino. Infatti lui doveva acquistare un regalo per la sua fidanzata.
Senza accorgermene mi ero messo chino sul bancone della cassa, poggiato sui gomiti, la schiena inarcata e il culo inevitabilmente all’aria. Non era la prima volta che mi sorprendevo in queste posizioni, ma non destavano in me molta preoccupazione inconsapevole allora di quello che sarei diventato.
Ad un certo….
punto sentii una forte pressione contro di me da dietro e allo stesso tempo sentii una punta più dura che premeva tra le mie natiche.
Il mio amico in maniera molto disinvolta e intelligentemente equivoca me lo stava poggiando sul culo.
La sensazione fu sconvolgente, sembrava che il mio buco si stesse bagnando, lubrificando per permettere al cazzo di entrare. Ero a pecorina e sentivo che avrei potuto godere se fossi stato impalato come una troia.
L’immaginazione non ebbe seguito reale, il mio amico non fu chiaro nel suo gesto ed io ero troppo influenzabile per fidarmi delle mie sensazioni, tant’è che tra Claudio e me non c’è stato mai niente.
Al di là di questo per me fu la scintilla, gli albori di una nuova mia dimensione che solo ora, a distanza di tanti anni, vivo a pieno.
Il passaggio mentale dal sognare di essere scopata tra le natiche e l’immaginare un cazzo tra le mani o in bocca fu brevissimo.
Cominciai sempre più a sviluppare queste fantasie nella maniera in cui la mia indole mi dettava.
Se fossi stata con un uomo volevo non solo riempirmi la bocca del suo cazzo ma anche bere la sua sborra. Speravo di essere scopata di fronte ad uno specchio, speravo in un cazzo enorme che a fatica entrava nel mio culo, tanto da farmi male…..Ero estasiata dall’immaginare il cazzo che mi riempiva, dall’immaginare che il mio orefizio era allo stremo della sua dilatazione. Sognavo spesso un cinema dove fare un pompino durante la proiezione del film, in mezzo a tutto e sotto gli occhi di tutti.
Immaginavo il mio uomo che mi prendeva ai fornelli oppure mentre facevo le pulizie.
Mi piaceva l’idea di una troia, di una puttana, quelle vere che non si fanno pagare, il cui solo interesse è sentirsi donna, nata per soddisfare gli uomini.
A queste fantasie poi più in là aggiunsi alcune idee di sadomaso molto soft. Ad esempio mi sarebbe piaciuto essere tirata per i capelli quando fossi stata scopata a pecorina o essere tenuta immobile con la testa per evitare che la mia bocca sfuggisse ad un caldo spruzzo di sborra. Ancora immaginavo di avere i polsi legati o meglio ancora di essere stretta in uno di quei nodi che fanno del corpo un angolo retto e così essere distesa di fianco sul letto e prenderlo nel culo.
Con tutte queste fantasie, la prima e più diretta conseguenza fu quella di curare il mio corpo. Acquistavo creme, trucchi, lingerie, tacchi a spillo e parrucche. Mi depilavo. Volevo essere una troia insaziabile.
Come per magia questa sfrenata attività cerebrale si trasferiva sul mio culo rassodandolo ancora di più, quasi come che pensare di essere sfondata da nerchie violacee mi modellava il sederino da vera puttana in calore.
A scuola prima, e all’università poi, indossavo reggicalze, perizoma, calze velatissime, sottovesti. Tutto celato sotto panni maschili.
Premetto che la scuola l’ho frequentata in un paesino di provincia, ecco perché la mia attività sessuale era nulla, ragion per cui lavoravo solo di immaginazione. Fino al momento in cui ho pensato di potermi divertire con pratiche masturbatorie un po’ sofisticate. Acquistavo chili di melanzane (nere e grosse; per la penetrazione è la cosa migliore dopo il cazzo e prima dei falli finti). Le fissavo in modo tale che inevitabilmente una mi finiva nel culo e l’altra nella bocca. Avevo così le mani libere e potevo assumere ogni posizione. Ero la troia di due grossi cazzi che mi scopavano in reggicalze e tacchi a spillo. A volte mi masturbavo e mettevo la sborra sulle due melanzane. Era eccitante, quei fiotti caldi su quella superficie nera. Sembrava stessi realizzando le mie più perverse fantasie: bere sborra e il culo rosso dalle dimensioni della melanzana. Continuavo così per ore, cambiando posizioni, alla fine ero sfinita e sentivo delle voci che mi dicevano: – quanto è puttana, scommetto che avrebbe preso due cazzi contemporaneamente nel culo-.
Mi ricordo in particolare di un giorno. Era una mattina universitaria come tutte le altre. Corsi, amici e qualche caffè tra lo spacco di una lezione e l’altra. Indossavo sotto i jeans un reggicalze di pizzo nero e delle calze velate color carne con la riga verticale sul dorso delle gambe, la culotte era di colore nero doverosamente portata sopra al reggicalze. Infatti pensavo che una troia non può essere scopata senza reggicalze, quindi in quelle occasioni doveva essere agevole sfilare lo slip. Sopra avevo un corpetto anch’esso nero a tono col reggicalze.
Nonostante la mia voglia di vivere una esperienza vera con cazzi di carne grossi e turgidi, stavo molto attenta a non piegarmi troppo per paura che il perizoma saltasse fuori dai pantaloni.
Ad un certo punto della mattinata andai in bagno. Il bisogno era di quelli impellenti, di quelli che richiesero un accurato svestimento e susseguente rivestimento ( i bagni erano molto sporchi, avevo premura a che i miei vestiti non toccassero da qualche parte).
Avevo appena tirato su la culotte che un ragazzo entrò nel bagno senza accertarsi che fosse libero.
La visione che gli si presentò fu quella del mio culo addobbato da cagna, infatti nel rivestirmi avevo dato le spalle alla porta. Fu un attimo, lui richiuse la porta in un istante ed io non riuscii a vederlo in faccia.
Ero in preda alla disperazione, mi vergognavo, avevo paura delle conseguenze. Il mio timore era di passare per il travestito della facoltà di scienze politiche. Era il primo contatto tra Susanna (il nome che in seguito sceglierò per la mia parte femminile) e la realtà esterna.
Rimasi in bagno per molti minuti. La cosa che più mi innervosiva era il non averlo visto in faccia, di non poterlo riconoscere per parlargli e di pregarlo di non dire niente.
Quando uscii il bagno era deserto, anzi l’università era deserta, raccolsi le mie cose e andai a casa.
Quelle successive sono state le ore più brutte della mia vita, non sapevo che fare, tant’è che per tre giorni successivi saltai tutte le lezioni.
Il giorno che mi decisi di ritornare in facoltà ero convinta di metterci una pietra sopra. Sarebbe stata la mia parola contro la sua. Del resto a scienze politiche avevo avuto contatti con ragazze e non sarebbe stato difficile sostenere la mia tesi di ragazzo eterosessuale.
Passarono due giorni senza che mi accorgessi di qualcosa di strano, i miei amici erano normali. Pensai di essermi potuto sbagliare, magari quel ragazzo che credevo mi avesse visto aveva solo percepito la presenza di una persona nel bagno e si era subito ritirato senza vedere alcunchè. Invece no, non mi sbagliavo.
Una mattina di ritorno in aula studio e riaprendo il testo di statistica c’era un biglietto che diceva:
– ciao, hai un sedere da favola, ti ho vista nel bagno l’altro giorno e ti ho tenuto d’occhio in quelli successivi… mi intrighi fino al punto da farti una proposta. Abito in un appartamento che dà su via Duomo, insieme ad altri tre compagni, tutti desiderosi di conoscerti. Non siamo bellissimi ma credo che a te interessino le dimensioni. Uno con un culo e con vestiti così non può non sognare di essere sfondato giorno e notte. Riflettici ora stesso e lascia la tua risposta nel testo e recati di nuovo al bar. Se accetti ci divertiremo, se no stai sicuro, il tuo credo sia un segreto e con me puoi stare tranquillo-.
Immaginate voi le mie sensazioni. La troia aveva fatto centro. Ero eccitata e desiderosa di dire si. Il solo pensiero che quel bastardo mi aveva pedinato tutti quei giorni mi faceva inumidire il culo e sbavare dalla voglia. Poi sarebbero stati quattro. Mamma mia quattro cazzi tutti per me in un appartamento in cui sicuramente vogliono che sia vestita da puttana, mai avevo osato immaginare tanto. Al pensiero di cosa avrei potuto fare in quelle stanze la vista mi si offuscò. Al di là del sesso, c’era l’aspetto di vestirmi, truccarmi, camminare in mezzo a persone vere in tacchi a spillo. Avrei potuto liberare ogni fantasia, dalla cameriera sexy ad uno stupro di gruppo.
Correvo troppo con la fantasia, bisognava riflettere e fare la cosa giusta. E avevo poco tempo, mi era stato detto di decidere subito e dovevo farlo. Ma non riuscivo ad essere lucido, come potevo.
Scrissi di pugno un biglietto: – spero di potermi fidare di te. La tua, la vostra proposta è il meglio che potessi immaginare. A te la prossima mossa-
Uscii dall’aula e andai verso il bar. Ero rigida. Avrei voluto guardarmi intorno, ma temevo che avrei fatto un passo falso e rovinato tutto. Per non dilungarmi, quando tornai c’era un indirizzo e un appuntamento e un: – non mancare puttana -.
L’appuntamento era per la sera seguente, sabato sera. Trascorsi le ore facendo acquisti. Rossetto, phard, smalto, una parrucca bionda. Per il resto possedevo già tutto.
Mi rimaneva solo una cosa da fare, un bel clistere per pulirmi l’ano per evitare brutte sorprese.
Mancava mezz’ora all’appuntamento. Uscii di casa e cinque minuti prima delle 9 suonavo al portone dei quattro.
Il bello fu che non ci fu nessuna sorpresa. Erano davvero quattro ragazzi in un appartamento. Non bellissimi ma carini, vestiti bene e profumati. Mi si presentò il mio osservatore sconosciuto. Era il più grande di età, aveva 25 anni e fu lui a mettermi a mio agio. I toni e le parole erano dure (sembrava ci fosse uno accordo tra di loro, e io fui felice che lo rispettassero, significava che gli ero piaciuta): – vuoi cambiarti puttana?- -come dobbiamo chiamarti, troia?- -ti basta troia?- feci cenno loro di si. Tremavo dal piacere, dalla situazione, ero una cagna in calore che non riusciva manco a parlare.
Andai in bagno e mi vestii in modo eccitante, non troppo volgare, da signora di classe, da mantenuta, da signora il cui marito le organizza sesso di gruppo a sua insaputa.
Quando mi videro rimasero letteralmente di stucco.
Cominciammo col parlare del più e del meno. Come in un comune gioco di ruolo dove ognuno faceva la propria parte alla perfezione.
Ad un certo punto mi presero e mi portarono in una stanza dove per terra c’era un grande materasso, mi ordinarono di inginocchiarmi senza svestirmi. Loro intanto si erano posizionati attorno a me in piedi, mi trovavo circondata e la mia bocca era a misura di quattro cazzi.
-sbottonaci i pantaloni e ti raccomando, troia, fai in modo che che la tua bocca no rimanga mai senza cazzo-
Cosi feci, quando li tirai fuori uno ad uno erano profumati e già in parte rigonfi. Due sembrarono mastodontici e con una cappella che io avevo solo immaginato. Gli altri due erano normali, ma no li disdegnai nemmeno per un momento.
-come sei brava, allora sei esperta, sei un puttanone di quelli che ti succhiano pure l’anima- era sempre il più grande a parlare.
Davo il meglio di me, due in bocca e due che me li tiravo con le mani, ero estasiata da quello che mi capitava e che mi sarebbe capitato. Non mi fermavo mai, i cazzi diventavano sempre più grossi ed io emettevo quei gemiti strozzati perché la bocca era piena di cazzo.
Continuammo molto, il tempo per far drizzare quattro cazzi senza farli sborrare.
Mi ordinarono di alzarmi e di togliermi la gonna e la camicetta, poi quando lo videro mi dissero di levarmi il perizoma.
Rimasi in corpetto che era un tutt’uno col reggicalze, tacchi a spillo, e faccia da troia con la bocca insaporita da alcuni segnali di eiaculazione.
Uno si sdraiò per terra col cazzo all’aria, si mise un preservativo e mi disse di salirgli a cavalcioni sopra. In altre parole ero inginocchiata sul suo cazzo e tutti e due formavamo due linee perpendicolari. Lo guardavo in faccia mentre si apprestava ad affondare il suo fendente. Gli altri erano un po’ in disparte, quasi come avessero ricevuto l’ordine di stare lontano fino a che non mi avrebbe inculata pensando che sarebbe stato lungo e problematico.
Il mio culo però fece poca resistenza, era come lubrificato, e la sensazione di quel mio primo cazzo in culo fu paradisiaca. Mi sentivo piena come un dolce alla crema, andavo su e giù in un ansimare chiaro e forte.
-ragazzi datevi da fare, questa è più aperta di puttana cinquantenne-
Uno mi si mise davanti in piedi (l’altro col cazzo enorme, uno era già nel mio culo) e disse: – fai un bel pompino altrimenti ti sbatto fino a domattina-. Non avete idea che forza ha il ricatto nella mia condizione di troia e schiava. Altri due me li ritrovai in mano, a menarli con le mani. E’ la condizione più bella che avessi mai provato. Anche a loro piaceva infatti iniziarono un turpiloquio senza precedenti.
-prendile la testa- uno suggeriva all’altro
-falle entrare pure le palle- e ancora – vacca meriteresti già una doccia di sborra-
Continuammo così finchè ognuno non avesse ricoperto tutte e quattro i ruoli di quella stupenda posizione.
Passammo i cucina.
-ti piace alla pecorina, eh?-
Ero come drogata, in completa balia di quei quattro. Oramai mi trascinavano per le braccia, mi afferravano i capelli, mi strattonavano come un oggetto.
Uno di loro mi premette forte sulla schiena tanto da farmi cedere sul tavolo. Ero alla pecorina. Mi resi subito conto che le mie pratiche solitarie erano lontane anni luce dalla realtà. Quando sentii penetrarmi dietro era la sensazione delle sensazioni. Era la posizione mia naturale, lo prendevo tutto, sembrava che pure i coglioni stessero entrando. Poi quel cazzo in bocca che mi arrivò di schianto fu l’apoteosi, gli altri due guardavano il mio profilo di puttana sottomessa. I tacchi a spillo mi slanciavano in modo perfetto, il reggicalze era la ciliegina sulla torta.
Dopo tre o quattro colpi bene assestati e la bocca piena di cazzo mi sentii svenire, stavo eiaculando.
-guardate la puttana ha sborrato, è ora-
E’ ora? Ora per cosa? Non feci in tempo a pensarlo che mi ritrovai seduta sulla sedia e quei quattro che si sparavano una sega a 10 cm dalla mia faccia.
-ti va così? Eh, ti va?-
Non risposi, aprii la bocca e cacciai la lingua.
Prima dell’onda di sborra sentii solo: –mamma, questa è proprio troia-
Dopo di questo ci calmammo, mi fecero i complimenti e mi dissero che potevo lavarmi.
Mi fecero una ultima proposta: -ti va di dormire con noi? Uniamo due materassi per terra-
Dissi di si però al solo patto che fossi tornata a casa per un momento per prendere nuovi indumenti intimi, per la notte. Dissi: -se devo dormire con voi da donna, non posso rinunciare ai miei vestiti-
Uno di loro si offrì di accompagnarmi.
Durante la notte a turno mi svegliavano chi per un pompino, chi per chiacchierare.
Trascorsi là l’intera domenica e molti altri giorni.

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La fotografia (Cap. 2)

Pochi giorni dopo stavo seduto in un bar a bere un drink quando mi sentii salutare da una voce conosciuta
“ciao Maurizio”
Alzai gli occhi e riconobbi Ornella “ciao, come mai da queste parti”
“ti cercavo” mi rispose sorridendo “hai pensato a quello che ti ho detto?”
“A cosa?” dissi non capendo di cosa parlava
“alla mia proposta di fare il gigolò. E di che altro sennò! Parlavo seriamente, hai tutti i numeri per farlo. Ho parlato con delle mie amiche che farebbero carte false per … incontrarti. Sono disposte a pagare, ed anche bene aggiungo io, se … le accontenterai come hai fatto con me”
“Ornella senti, non vorrei offenderti ma, il nostro incontro era una scommessa con degli amici e basta.”
“Pensi che non l’avevo capito? Un bel giovane come te che mi rimorchia per strada, che mi invita con parole chiare ed esplicite a letto … dai non sono una ragazzina. Però devo dire che nessuno mi aveva fatto godere come te … nessuno mi aveva lasciato sul letto intontita per gli orgasmi avuti, con la fica in fiamme ed un dolore alla mascella che mi è passato dopo due giorni. Pensa che più di una volta mi sono masturbata al solo ricordo di quella scopata.” Mi disse leccandosi le labbra in un chiaro segno di eccitazione “Dammi retta, provaci. Cosa ti costa. Al massimo ti farai un’altra scopata, incassi i tuoi duecento euro e poi ti ritiri. Dammi retta” concluse sorridendomi
“ci penserò. Dammi il tuo cellulare e ti farò sapere” conclusi
Misi il suo biglietto da visita nel portafoglio, le offrii un drink e la salutai ringraziandola per l’interessamento
“Non credere che il mio interessamento sia innocente. Se accetterai vorrà dire che mi farai uno sconto quando richiederò i tuoi servizi.”
Per tutta la settimana pensai alla proposta ed alla fine decisi di fare almeno un tentativo per poi prendere la decisione finale.
Telefonai ad Ornella che, contenta, mi diede il numero di telefono di Marina “chiamala all’ora di pranzo. Così potrà risponderti tranquillamente.”
Per non aver problemi in seguito, comprai una cellulare economico con una nuova scheda, e alle 13,20 telefonai a Marina.
“Pronto?” mi rispose una voce leggermente roca “chi parla?”
“ciao sono Maurizio. Mi ha dato il tuo numero Ornella. Mi ha detto di chiamarti a quest’ora”
“Ah si! Non ci speravo più. Senti per me va bene domani sera alle 20.00”
“ok non ci sono problemi. Dove ci incontriamo?”
L’appuntamento era davanti ad un famoso locale dove si poteva mangiare qualcosa di vizioso per poi darci … alle pazze gioie.
Capii subito che era lei quando vidi entrare nel locale una donna molto simile ad Ornella, forse un po’ più alta e, a prima vista, più magra (o meglio ancora meno cicciotella). Le andai incontro con disinvoltura, guardandola negli occhi per vedere le sue reazioni, e giuntole vicino le presi una mano chiedendole
“Marina?”
“Maurizio?” rispose lei sorpresa
“sei incantevole”
“sei un bugiardo” mi rispose ridendo
ci sedemmo in un tavolino ed ordinammo da bere. Più che mangiare stuzzicammo qualcosa. Il suo modo di fare, di parlare me la fecero vedere come una donna autoritaria, o forse come una donna obbligata ad essere autoritaria, una donna che dava ordini, che comandava, ma che allo stesso tempo avrebbe voluto essere comandata. Curioso di vedere il suo comportamento abbassai una mano dal tavolo mettendola sopra la gonna. Lei trasalì solamente a quel gesto, mi guardò prima con occhi irati, vidi nel suo viso una smorfia di sorpresa che si trasformò in una faccia gelida.
Ora scoppia pensai, ho sbagliato. Ma ero ancora convinto della mia impressione.
“Marina, stai calma. Mi hai invitato perché vuoi essere chiavata, posseduta, scopata ed allora è inutile fare quella faccia sorpresa ed incazzata. Sei qui volontariamente, nessuno ti ha obbligata. Se non la pensi così pazienza, altrimenti calmati e preparati al godimento” non sapevo come e da dove fossero uscite quelle parole, così dure e cattive, ma il suo cambiamento mi fece capire che avevo ragione.
Uscimmo quasi di corsa dal locale per salire sulla sua automobile. Arrivammo a destinazione nel giro di pochi minuti. La villetta era carina, aveva un giardino ben curato e fiorito (almeno per quello che potevo vedere a quell’ora) e l’aria profumava di fiori. Entrati in casa mi lasciò in salone
“prendi quello che vuoi, mi rinfresco ed arrivo subito”
rimasto solo presi dal portafoglio la fotografia di mia madre, Luisa, la guardai un secondo per fissarmi nella mente la sua immagine, ma vi assicuro che non serviva perché lei è scolpita nella mia mente, e prima di riporla dentro la baciai come facevo sempre da anni.
“eccomi” disse Marina presentandosi nuda “vuoi andare al bagno anche tu?”
“arrivo subito, tu intanto vai sul letto. Troverò la strada da solo”
Entrando nella stanza la trovai distesa sul letto che sospirava mentre si masturbava, con gli occhi socchiusi, in attesa di me e solamente a questa vista sentii il cazzo indurirsi ancor di più.
Marina era quasi la fotocopia di Ornella anche se più magra. Le posai la mano sulla sua seguendo all’inizio i movimenti della sua masturbazione, con l’altra mano le strinsi il seno, stuzzicai i capezzoli irti e turgidi che spiccavano dalle mammelle che si muovevano al ritmo del suo affannoso respiro, la baciai, continuai la masturbazione giocando con le sue dita che sempre più velocemente sgrillettavano il clitoride e si infilavo nella fica. Il suo respiro si fece sempre più veloce, i gemiti, i lamenti aumentarono di volume diventando pian piano gridolini sempre più acuti e frequenti fino a quando non godette con un dito suo ed uno mio nella fica iniziando a spruzzare umori di goduria e di piacere.
“Aaaahhhhh …… goodooooooo ……. Aaaaaaaaahhhhhhhh” mi urlava in faccia, con la bava che le usciva dalla bocca, con il corpo che smaniava. Le mie mani non si fermarono scendendo ad accarezzare le cosce, le caviglie, i piedi, per poi risalire facendo il percorso opposto. Marina giaceva sul letto meravigliata dall’intensità del piacere che provava mandando di volta in volta respiri e sospiri profondi. Chiusi gli occhi e subito si affacciò nella mia mente l’immagine di Luisa, mia madre, che godeva del trattamento, che mi guardava con la bocca tremolante balbettando “Mauriziooooo …… ooooohhhhh maurizioooooo sei mioooooooo …. oooooooooooohhh ….. siiiiiii”, con il corpo mosso dall’orgasmo che la raggiungeva violento facendola muovere in modo scomposto. Giunsi all’altezza del clitoride che sfiorai appena prima di risalire a stringerle il seno mentre iniziavo a leccarla, a succhiare e bere gli umori che continuavano ad uscire dalla fica, le leccavo l’ano, lo stuzzicavo, ci infilavo la lingua gustandomi il suo sapore forte ed acre. Marina gridava parole sconnesse spesso interrotte da gemiti affannosi “oooooohhh……. Siiiiii ……. Bello ……. Leccamelaaaaaa …. Chiavami …… cazzoooo …. Ooooooohhhhh ……” parole che aumentavano l’eccitazione mia e dell’immaginaria amante, di mia madre.
Mi trattenni dal farla godere di nuovo, mi alzai sul letto, la feci inginocchiare e le misi il cazzo davanti alla bocca. Marina goffamente lo prese in bocca ma quasi subito le vennero i conati di vomito
“scusami non sono abituata. A mio marito non l’ho mai fatto, mi ha sempre fatto schifo.” Mi disse riprendendolo in bocca, in minor misura.
“succhialo, leccalo, pensa che sia un gelato. Bene, brava, così, aiutati con il movimento della testa …. Ohhh vedi che inizi ad imparare” le parlavo con voce calma dandole indicazioni su quello che doveva fare per darmi piacere e, nonostante qualche momento di panico in cui ero sicuro che avrebbe vomitato, le seguiva lettera per lettera.
“Brava, così … tuo marito non sa cosa perde …. Brava, ciuccia così” mormoravo mentre l’eccitazione cresceva. Interrompi il fellatio e la feci alzare, la baciai sulla bocca prendendo possesso della sua stanca lingua, la succhia, le mie mani strinsero i glutei con forza attirando il suo corpo verso il mio, la sua fica sul mio cazzo. La penetrai in un colpo solo affondando in lei fino in fondo, sentii il glande urtare sull’utero, udii la sua voce urlare mentre con movimenti veloci la sbattevo, la martellavo.
“Maurizioooooooohhhhhhhhh siiiiiiiii……….oooooooohhhhhh……….scopami …… chiamami …. Inculami ….. tutto fai tutto quello che vuoiiiiiiii ……ooooohhhh ……… non ….. non credevo fosse …..oooooohhh …..fosse possibile questooooooohh …… godooooo …….godoooooo…….oooooohhhhhhh”
calai il ritmo per far perdurare il suo piacere, in fin dei conti era per questo che mi pagava, uscii da lei per distendermi sul letto, mi salì sopra e si penetrò di nuovo danzando sul mio cazzo, sculettando ogni volta che le arrivavo in fondo, le sue mani torcevano, stringevano, torturavano il suo seno, le mie accompagnavano il continuo su e giù.
Aprì la bocca un’altra volta come se volesse urlare di nuovo, gridare il suo orgasmo, ma l’unico suono che ne uscì fu un “oooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhh” prolungato che terminò all’arrivo dell’ennesimo orgasmo. Il suo respiro si fu sempre più affannoso, i movimenti più lenti, tanto che cambiai posizione per permetterle di riprendere fiato.
La feci distendere sul letto e guardandola negli occhi la penetrai lentamente, molto lentamente, centimetro per centimetro fino a quando non entrai tutto in lei. La sua faccia era stravolta dal piacere che provava come dimostrava anche la sua bocca perennemente spalancata.
La fica era talmente sfondata da darmi l’impressione di muovere il cazzo in uno spazio vuoto, non riuscivo a toccare nulla, nessuna parete, se non l’utero quando arrivavo al fondo. Continuai comunque a muovermi per assecondare le richieste di Marina gridate sempre più forte
“Ancoraaaa …. Più forteeeeeee……… oooooooooooohhhhhhhhhh siiiiiiiiii spacamelaaaaa tuttaaaa ……..ancoraaaahhhh ……”
Dopo un po’ di tempo però mi ricordai che ero io che dovevo comandare e non lei. Pensai che la prima impressione che avevo avuto al bar era giusta e che dovevo assolutamente cambiare il trattamento.
Di colpo mi fermai, uscii dalla sua fica e la fissai
“ora basta! Mi sono rotto, hai la fica talmente slargata che non provo nulla. Ora cambiamo registro. Intanto inizia a ciucciarmelo” le dissi portandole il cazzo all’altezza della bocca “ricordati come hai fatto prima e non smettere fino a quando non te lo dico io. A proposito voglio sentire la tua gola questa volta. Tutto in bocca altrimenti me ne vado”
Marina rimase per un secondo immobile, non so se dallo stupore per quello che aveva udito o per prendere una decisione, ma poi fece quello che le avevo ordinato, in un solo boccone. I conati di vomito erano scomparsi, mi leccava il cazzo assaporando anche il sapore dei suoi umori, lo affondava sempre di più nella sua bocca massaggiandomi allo stesso tempo lo scroto con movimenti lenti e circolari che, finalmente, mi fecero sentire un po’ di piacere
“Brava .. ora puoi anche dire che mi hai fatto un pompino. Continua così”
Queste crude parole aumentarono la sua eccitazione tanto che vidi una sua mano muoversi verso il basso per raggiungere il clitoride.
Senza farla staccare dal cazzo passammo alla classica posizione del sessantanove con lei sopra di me. Leccai la fica partendo dal clitoride e arrivando infine al suo ano dove mi fermai più a lungo e ripartii in senso opposto. Contemporaneamente posai l’indice della mano destra sullo scuro orifizio iniziando a giocarci. Il solo contatto fece sobbalzare Marina in un modo scomposto
“No ti prego, quello no”
“Marina continua a darmi piacere con la bocca e pensaci sopra. Non farò nulla senza il tuo assenso. Ora tranquillizzati e continua a succhiarmelo che manca poco e vengo”
E così fece. Riprese a ciucciarmi il cazzo mentre io continuai a leccarle la fica e a farle sentire il dito sull’ano. Presi il gonfio clitoride tra le labbra e lo succhiai a fondo, lo spatolai sempre più velocemente fino a quando non venne. Nello stesso momento in cui fu assalita dall’orgasmo spinsi velocemente il dito nell’ano. Marina aumentò il movimento della testa e la forza delle ciucciate portandomi al mio orgasmo colpendola di sorpresa.
Lo sperma le inondò la bocca facendola quasi soffocare
“oooooohhhhhhhh bravaaaaaa … sssssssssìììììì ……..continuaaa … succhiaaa …… ohhh” urlai il mio godimento e spinsi ancora più il cazzo nella sua bocca. Marina, superato il primo momento di sorpresa e forse di imbarazzo, ingoiò tutto lo sperma continuando a succhiarmi il cazzo mentre io ripresi a leccare la fica da cui continuavano a sgorgare fiumi di umori. Sembrava che non sentisse più il dito che aveva nell’ano e quindi provai ad inserire un secondo per allargare quel buco che volevo violare ma mi fu impossibile perché Marina, forse capite le mie intenzioni, cambiò posizione. Quando si sdraiò vidi il suo volto radioso, la sua bocca sporca di sperma negli angoli che mi sorrideva, gli occhi avevano una luce diversa da prima e da essi scendevano lacrime solitarie che si mischiavano alle gocce di sudore perlaceo.
“grazie” mi disse Marina “non avevo mai goduto tanto come non avevo mai fatto … certe cose.”
“potevi fare anche nuove esperienze”
“forse la prossima volta. Oggi proprio non ci riesco neanche a pensarci, pensa a farlo”
“va bene.”
Queste furono le sole parole che scambiammo. Mi alzai, mi feci una doccia ed uscii da quella casa non dopo aver incassato le 200 Euro previste.
Marina mi lasciò di fronte al bar dove ci eravamo incontrati poche ore prima “quando vuoi chiamami” le dissi baciandola sulla porta “ma ti avverto che la prossima volta non sarò così clemente”
Salito sulla mia automobile presi la fotografia di mia madre; la guardai, la baciai e piansi di disperazione per la sua lontananza e per l’amore che provavo per lei.

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Jack e Carlo (Settima parte)

Jack sospirò e si mosse per allontanarsi ma Carlo non glielo permise e lo trattenne abbracciandolo più stretto. “Mi spiace, sono saltato a conclusioni sbagliate, io ti amo.” bisbigliò piano nel suo orecchio lasciando che le sue labbra strisciassero contro la pelle dell’amico.
Jack sorrise e lasciò che le sue labbra pigiassero contro Carlo. “Anch’io ti amo.” Mormorò. “E tutto va bene, Carlo, non ho fatto niente di quello che pensavi.” Carlo continuò a stringerlo e gli seppellì la faccia nel collo ad occhi chiusi. Strinse ancora più forte gli occhi tentando di trattenere i pensieri. Tentare di decidere tra Jack e Max sembrava facile in superficie ma era molto più dura.
Jack era il suo miglior amico, non lo avrebbe mai lasciato, era innegabilmente bello ed era tutto quello che Carlo poteva volere in un amico. Ma Max… Carlo sospirò piano al pensiero. Forse lui non era così perfetto o fidato ma c’era qualche cosa in lui che continuava ad attrarlo, non poteva res****re. Non sapeva se era semplicemente perché il sesso con Max era così incredibile o per qualche cosa di più. Anche se avesse scelto Jack non sapeva onestamente se sarebbe riuscito a rinunciare all’altro, ma lui non voleva far male a Jack, lui l’amava troppo per spezzargli il cuore.
Carlo lasciò andare di malavoglia Jack e lui gli accarezzò delicatamente la guancia mentre si toglieva. Per un momento stettero in silenzio ma era un silenzio piuttosto goffo. “Sto per andare a fare una doccia, baby, farò in fretta.” Promise Carlo e gli baciò la cima della testa mentre lo sorpassava per andare in bagno. Chiuse la porta dietro di sè ed aprì l’acqua nella doccia. Si tolse t-shirt, jeans e boxer lasciandoli cadere in un mucchio sul pavimento del bagno ed entrò nella doccia.
Jack sorrise fra di se e si sedette sul divano coi piedi appoggiati al tavolino. Prese il telecomando ma fece una pausa prima di accendere la televisione. Il rumore della doccia gli fece pensare a Carlo che stava nudo sotto il caldo getto d’acqua, con le goccioline che gocciolavano lungo il corpo ben intonato. Stava cominciando a diventargli duro e rimase dove era seduto, tentando di decidere cosa fare. Si alzò dal divano e spinse lentamente la porta del bagno che Carlo non aveva chiuso a chiave. Carlo non notò che non era più da solo, la porta di vetro della doccia era appannata, così non vide Jack che stava lì vicino e che si toglieva rapidamente i vestiti lasciandoli cadere sul pavimento sopra quelli di Carlo.
Avanzò verso la doccia ed aprì lentamente la porta. Carlo si voltò ed i suoi occhi incontrarono i suoi. Non sembrò sorpreso ma anzi allungò una mano e sorrise tirandolo nella doccia con sè. Jack aprì la bocca per parlare ma Carlo rapidamente gli coprì le labbra con le sue e lo baciò lentamente. Fece scivolare le braccia intorno alla sua vita e lo tirò più vicino. Jack piagnucolò quando sentì il corpo bagnato del suo amico pigiato contro il suo e gli avvolse le braccia intorno al collo baciandolo appassionatamente. La presa di Carlo sulla sua vita aumentò e fece correre la punta della lingua lungo la linea delle labbra chiuse dell’altro, Jack aprì obbediente le labbra alla lingua dell’amico. Carlo fece scivolare le braccia dalla vita a sopra le spalle e gli raschiò lentamente con le unghie il torace facendolo rabbrividire.
Carlo poteva sentire il tremore del corpo di Jack contro il suo e questo lo eccitò ancora di più. Lo spinse contro il muro della doccia, Jack si tirò via dalle piastrelle fredde ma Carlo gli mise le mani sul torace e lo spinse facilmente indietro contro il muro, poi avanzò e pigiò il corpo contro quello dell’amico, il getto di acqua calda grondava su ambedue ed appannava la porta di vetro. “Carlo…” Borbottò Jack girando la testa per un momento.
“Baby shh, non dire niente, per favore…” Mormorò Carlo nell’orecchio dell’amico, si tirò indietro e lo guardò negli occhi. Capì che era nervoso ma vedeva un evidente desiderio nei suoi occhi, lo voleva disperatamente come lui lo voleva; gli fece scivolare le mani sulle anche e gli chinò la testa baciandogli il collo molto, molto delicatamente. Jack mugolò e rivolse la testa di fianco mettendo in mostra ulteriormente il collo. Carlo scherzosamente affondò leggermente i denti nella pelle che odorava deliziosamente e cominciò a succhiare abbastanza a lungo da sapere che avrebbe lasciato il segno. Il pensiero di lasciare sull’amico un marchio che chiunque avrebbe potuto vedere, lo eccitava ancora di più.
Carlo fece scivolare le labbra al torace di Jack e cominciò a baciare scendendo; mise una mano sul suo stomaco e trascinò leggermente le unghie sugli addominali facendolo rabbrividire di piacere. Lentamente si inginocchiò sul pavimento della doccia e fece strisciare le labbra sulle anche del ragazzo, toccando leggermente la sua pelle bagnata con la punta della lingua. Voleva disperatamente già fotterlo, così…, così dannatamente, ma si costrinse a far andare lentamente le cose, voleva che tutto quello durasse. “Per favore Carlo…” Uggiolò Jack. Stuzzicandolo Carlo lo stava facendo impazzire.
Il morbido, modo sexy in cui Jack aveva detto il suo nome gli fece dimenticare la decisione di stuzzicarlo e trascinò lentamente la sua lingua dalla base dei venti centimetri del cazzo diritto e scivoloso, alla testa da cui stava già gocciolando pre eiaculazione, il suo profumo lo stava inebriando e gli faceva sentire la testa leggera. Strofinò la lingua piatta sulla testa spingendo il percing nella fessura. Jack si lamentò alla sensazione del metallo fresco e fece scivolare le mani nei suoi capelli facendovi correre le dita. Carlo fece scivolare le calde labbra intorno alla testa del cazzo e fece scivolare lentamente la bocca completamente sull’asta prendendola profondamente in gola.
Max bussò due volte alla porta ma non ci fu risposta, provò con la maniglia, la porta non era chiusa così entrò e chiuse la porta dietro di sè. Né Carlo né Jack erano i soggiorno quindi si diresse verso la camera da letto di Carlo ma, passando davanti alla porta del bagno sentì il rumore della doccia. Sorrise ed alzò una mano per bussare prima di entrare, nel caso fosse stato Jack e non Carlo che si stava lavando ma, prima che la sua mano urtasse la porta, sentì la voce di Jack: “Oh dio Carlo, che sensazione incredibile…” ed un forte lamento.
Max strinse automaticamente i pugni. Cosa diavolo stava facendo Carlo con Jack! Aveva sempre pensato che ci fosse qualche cosa tra loro ed ora capiva di aver avuto ragione e che Carlo gli aveva sempre mentito. Avrebbe voluto spalancare la porta e gridare, e gridare, ma si tratttenne. Mentre toglieva la mano dalla porta le sue labbra si atteggiarono ad un sorrisino furbesco. Aveva un’idea migliore di una scenata inutile. Con un’ultima occhiata alla porta si girò, ritornò nell’anticamera e silenziosamente uscì dall’appartamento.
Jack ansò, le sue dita aggrovigliano i capelli di Carlo che alzò lo sguardo e vedere l’amico ancora con la testa indietro, gli occhi chiusi, la bocca aperta che ansimava di piacere, gli diede l’impulso di venire immediatamente. Fece scivolare le labbra bagnate su e giù sul cazzo, i suoi movimenti diventarono sempre più veloci. Sentiva il ragazzo tendersi ed aumentare la presa sui suoi capelli. Si tirò via da lui e si alzò con le labbra appiccicose di pre eiaculazione. Jack aprì gli occhi e, col respiro ancora affannoso, incontrò lo sguardo di Carlo. “Fottimi…” bisbigliò e strisciò la lingua sulle labbra dell’amico leccando via i suoi umori.
“Sei sicuro?” Mormorò Carlo; voleva disperatamente incularlo ma sapeva che sarebbe stato la prima volta per Jack e non voleva spingerlo a qualche cosa a cui non era pronto.
Jack accennò col capo e fece scivolare le braccia intorno alla vita del ragazzo tirandolo più vicino. “Dio, è tanto tempo che lo voglio, non posso aspettare più a lungo, ho maledettamente bisogno che tu mi prenda. Tu non hai idea di quante volte ci ho pensato, quante volte ho pensato come sarebbe stato sentire le tue labbra avvolte intorno a me a succhiarmi con forza o come sarebbe stata bella la sensazione quando mi avresti penetrato…”
Carlo mise anche lui le mani sulle anche di Jack e lo fece girare spingendolo poi contro il muro della doccia. Fece correre un dito lungo la sua fessura e lo spinse lentamente nel buco. Jack gemette alla poco familiare sensazione ma quando Carlo lo estrasse e lo spinse di nuovo dentro, ansò di piacere. Carlo spinse delicatamente dentro un altro dito per allargargli il buco; non poteva credere a quanto era stretto ed il suo cazzo pulsò al solo immaginare cosa avrebbe sentito a fotterlo.
Estrasse le dita e pigiò la testa del cazzo contro il buco del culo stretto del ragazzo. “Dapprima farà male, baby, ma ti prometto che sarò delicato.” Mormorò per rassicurarlo, gli baciò ripetutamente la nuca mentre spingeva la cappella nel buco. Jack si lamentò stringendo gli occhi ermeticamente. Aveva saputo che si sarebbe sentito dolore ma sperimentarlo davvero era diverso. Carlo gemette mentre spingeva dentro altri centimetri del suo uccello e si scuoteva di piacere alla bella sensazione che sentiva ad avere l’uccello in quella strettezza calda.
“C… Carlo..” Frignò leggermente Jack.
“È tutto ok, Jack, solo rilassatii e presto smetterà di fare male.” Disse dolcemente Carlo. Finalmente spinse gli ultimi centimetri nel buco stretto e si fermò per lasciare che il ragazzo si abituasse alla sensazione. Estrasse di nuovo il cazzo finché non rimase dentro solo la testa e poi lo spinse dentro il più profondamente possibile. Jack gridò ma questa volta era piacere e non dolore. Carlo si tirò indietro prima di sbatterlo dentro di nuovo più velocemente.
“Oh cazzo, sei così stretto…” Ansò Carlo cominciando a spingere dentro l’amico. Allungò una mano e cominciò a menargli l’uccello al ritmo delle sue spinte, facendolo gemere di piacere.
“Dio Carlo, inculami più forte, voglio sentire il tuo cazzo ancora più profondamente.” si lamentò Jack spingendo indietro contro le spinte dell’altro. Mentre Carlo sbatteva il suo grosso cazzo dentro e fuori del buco del culo di Jack, ambedue i ragazzi si lamentavano all’unisono. Jack mugolava e Carlo poteva sentire le sue gambe tendersi, capì che presto avrebbe sborrato. Spinse ancora più velocemente e più profondamente; non avrebbe potuto durare molto di più, non in un sedere stretto come quello. Gemette e seppellì la faccia nella spalla di Jack affondando i denti nella pelle più profondamente di quanto avrebbe voluto.
Jack ansò, il contrasto tra il dolore ed il piacere che stava sentendo lo spingevano sempre più vicino ad eiaculare. Il ragazzo spietatamente spingeva nel suo sedere e lui gridò forte il nome di Carlo mentre veniva, mentre sparava il suo sperma sul muro della doccia e sulla mano di Carlo. Pochi secondi dopo Carlo gemette rumorosamente mentre sparava nel sedere di Jack facendolo rabbrividire di piacere.
Carlo lo estrasse lentamente e Jack si girò, le sue gambe erano deboli. “Carlo, sei incredibile!” mormorò chinandosi a baciargli le labbra.
Carlo sorrise ricambiando il baciò e facendo scivolare le braccia intorno alla sua vita. “Anche tu, baby..” prese tra le mani la faccia di Jack e curvò lentamente la testa per baciargli le labbra. “Ti amo!” Bisbigliò piano contro le sue labbra.
“Anch’io ti amo Carlo!” La voce di Jack era senza fiato e Carlo fece scivolare le braccia intorno alla sua vita abbracciandolo per un momento.
“Andiamo…” Carlo spinse la porta della doccia ed afferrò due asciugamani; ne spiegò uno, se l’avvolse intorno alla vita e diede l’altro a Jack sorridendogli. Era così bello coi capelli bagnati e lucenti e le goccioline che scivolavano giù per il torace nudo. Distolse lo sguardo, lo desiderava ancora subito. Jack sbadigliò e stirò le braccia sopra la testa; si morse un labbro quando si accorse che Carlo lo stava guardandolo e rise nervosamente.
Si sentiva goffo e si incrociò le braccia sul torace, non sapeva che dire. Carlo lo prese per mano e senza parlare lo condusse alla sua camera da letto lasciando cadere l’asciugamano sul pavimento. Tirò indietro le coperte e scivolò nel letto. “Vuoi venire qui?” Ridacchiò accarezzando il posto nel letto accanto a se. Jack sorrise, sentendosi lievemente meno goffo ed entrò nel letto lasciando il suo asciugamano sul pavimento.
“Jack…” Borbottò Carlo guardandolo con occhi spalancati: “Io…”
“Shh…” Jack pigiò delicatamente un suo dito sulle sue labbra. “Per favore non dire niente, non ne hai bisogno.” Carlo gli si accoccolò più vicino e posò la testa sul suo torace ascoltando il battito del suo cuore. Chiuse gli occhi stringendoli ermeticamente; non sapeva cosa fare. Jack chiaramente credeva che lui non fosse più con Max e che ora loro erano insieme. Si morse un labbro frustrato ed inspirò profondamente per calmarsi. Cosa doveva fare? Lui voleva Max e Jack, come diavolo poteva scegliere tra loro?

“Ma Jack…” Carlo tentò di spiegare di nuovo ma Jack lo fece tacere con un bacio. Carlo non voleva lasciarlo andare ed assaporò le labbra morbide contro le sue ma allo stesso tempo soffriva. Sentiva che stava ingannando Max e Jack e comunque si sentiva egoista per come stava comportandosi perché capiva che doveva decidere con chi voleva stare realmente.
“Ti amo troppo, baby!” Bisbigliò piano Jack, la tenerezza nelle sue parole fecero sentire deluso di se stesso Carlo. Non voleva assolutamente fare male a Jack ma non sapeva se poteva far finire quello che c’era tra lui e Max.
“Anch’io ti amo Jack.” Rispose Carlo dopo l’esitazione di un momento. Jack non si accorse del tono di colpa nella sua voce e gli sorrise accoccolandoglisi accanto.
La sveglia di Carlo cominciò a segnalare le 8 e 30 svegliandoli. Jack sorrise svegliandosi nelle braccia di Carlo, un formicolio di felicità lo attraversò al pensiero che Carlo l’aveva tenuto nelle sue braccio per tutta la notte, lo faceva sentirei sicuro ed amato. Carlo gemette quando la sveglia cominciò a suonare ed allungò alla cieca una mano per spegnerla. Tentò più volte di colpire il pulsante di stop ma non ci riuscì ed invece la fece cadere dal comodino. La sveglia cadde a terra e mise di suonare; Carlo sorrise sonnolento ed i suoi occhi rimasero chiusi.
“Carlo?” Jack disse piano il suo nome. Carlo non rispose così tentò di nuovo. “Oggi devi andare all’università, non dovresti svegliarti?”
“Non ho voglia!” Mormorò Carlo caparbiamente tirando Jack più vicino a se per sentire il calore del corpo dell’amico contro il suo.
Jack rise per come Carlo sembrava infantile e gli sorrise affettuosamente. Carlo sembrava così vulnerabile quando stava dormendo con le ciglia scuri che scintillavano leggermente contro le guance, i capelli in disordine ed il sorriso sonnolento, tutto lo faceva sentire protettivo con l’amico; non avrebbe potuto permettere che qualcuno gli facesse male; si chinò e scherzosamente strisciò le labbra contro Carlo. Tutto sembrava così naturale; non c’era pentimento o goffaggine e Jack era contento perché avrebbe odiato rovinare quello che avevano. “Andiamo o sarai in ritardo di nuovo…”
“Benissimo…” Sospirò Carlo, aprì di malavoglia gli occhi e sporse il labbro inferiore. “Stupida università, stupide lezioni…” Mormorò Carlo tirando indietro le coperte e costringendosi ad uscire da letto. “Ahi! Stupida sveglia!” Aggiunse calpestando la sveglia che si era dimenticato di aver fatto cadere.
Jack rise e tirò a se le coperte. “Mhmm, non devo ancora alzarmi, non è ancora ora di andare al lavoro.” Lo stuzzicò restando accoccolato, posando di nuovo la testa sui cuscini e sorridendogli.
Carlo rise e roteò allegramente gli occhi verso di lui. “Sì, sì, ad alcuni va bene! Mi farò una rapida doccia prima di andare.” Sorrise e lasciò la camera da letto andando verso il bagno. Appena lasciato l’amico il sorriso scomparve dala sua faccia. Era duro fare finta che tutto stesse andando bene mentre si sentiva così. Chiuse la porta del bagno ed aprì l’acqua aspettando che fosse calda prima di entrare.
Il telefono di Carlo era sul comodino accanto al letto e cominciò a ronzare. Jack esitò per un momento ma Carlo era ancora nel bagno così lo sprese e pigiò il pulsante di risposta: “Pronto?”
“Ehi bello!” la voce di Max giunse dalla linea e Jack immediatamente si tese. Strinse il telefono con più forza ed attese un momento prima di rispondere.
“Non sono Carlo, sono Jack.” Rispose in modo piatto con evidente antipatia nella voce.
“Oh, ehi Jack,” Disse Max che sembrava non avesse sentito il tono della voce. “Carlo è lì?”
“No, ora è occupato. Vuoi che gli dica qualche cosa?” Jack si morse un labbro. Perché Max stava chiamando Carlo? Non sembrava adirato quindi o la separazione era stata amichevole o non c’era proprio stata? Jack si sentì disgustato al pensiero, Carlo era sembrato così serio quando gli aveva detto cosa provava per lui ma se stava ancora con Max tutto quello che era accaduto tra loro era solo una bugia.
“Dovresti dirgli che ieri è stato grande e se vuole venire da me più tardi.”
“Cosa vuoi dire con ieri è stato grande?” Jack aggrottò le ciglia confuso ma un’idea cominciava a farsi strada e non era sicuro lui voler sentire la risposta.
“Ieri ho incontrato Carlo all’ora di pranzo, vicino a dove lavori. Siamo finiti a fottere in un vicolo.” Max rise. Jack poteva sentire il riso nella sua voce e sentendolo parlare così di Carlo lo fece sentire immediatamente adirato. Carlo cosa stava facendo con quel ragazzo? Ma la sua rabbia non scoppiò perché non poteva semplicemente credere che Carlo avesse dormito con Max dopo tutto quello che aveva detto; inspirò profondamente per tentare di fermare le lacrime che sentiva arrivare negli occhi e versarsi sulle guance. “Litighiamo più di quanto dovremmo ma io l’amo e so che anche lui mi ama e questa è la questione.” Sospirò Max, non c’era molta emozione nella sua voce ma Jack non lo notò. Ogni parola che Max diceva era dolorosa, era come se qualcuno gli stesse dando pugni nello stomaco.
“Uh-huh, glielo dirò…” bisbigliò Jack e chiuse la conversazione troncando a metà il discorso dell’altro. Il telefono scivolò dalla sua mano sopra il pavimento e lui non tentò di riprenderlo. Sapeva che Carlo non era esattamente un angelo ma non pensava che il suo miglior amico gli avrebbe mai fatto tanto male. Si alzò a sedere e si abbracciò le ginocchia al torace appoggiandovi la fronte. Non tentò di fermare le lacrime che ora gli scendevano sulle guance, non poteva.

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Fetisch

Das traute meine Tante mir nicht zu…

Es war mitte Ende 2002

Ich war 22 Jahre jung und bei der Bundeswehr.

In der Familie gab es Unruhe, mein Onkel und seine Frau schienen irgendwie Zoff zu haben.
Da wir alle untereinander sehr gut miteinander auskamen war der Kontakt mit jedem einzelnen aus der Familie via SMS keine Seltenheit. So kam es dazu das ich Sonntags Abends wieder in der Kaserne ankam und nach 2-3 Bier mit den Jungs eine SMS an meine Tante schrieb: “Hi Tantchen 😉 wie gehts denn so? Alles ok bei dir bzw euch?”
Es dauerte nicht lang als mein Handy eine Antwort erreichte… “Hi kleiner” schrieb sie “naja ich glaube du hast schon bemerkt das es nicht mehr läuft zwischen deinem Onkel und mir”
Ich war nicht überrascht und trotzdem ein wenig erstaunt… oder erfreut? Naja das sollte sich später noch rausstellen.

Wir schrieben an diesem Abend noch viel und hörten uns gegenseitig zu. Am nächsten Morgen stand ich echt neben mir, was beim Antreten zu echten zusatz Liegestütz führte, die ich aber sehr gern in Kauf nahm…
Wir schrieben Tage lang ich war hellauf begeistert von ihr und wir fingen an uns aus “Spaß” ein paar eindeutig/zweideutige Dinge zu schreiben… Mich machte das so sehr an das ich mir in der Fantasie immer wieder meinen Schwanz wichste und für sie sprizte.

Nach 2 Wochen Kaserne wahren wir nun schon soweit das sie mich aufzog und meinte ” Kleiner das traust du dich ja eh nicht, dafür bist du noch viel zu grün hinter den Ohren”
Das hat mich dann endgültig angestachelt.
“Petra ich bin Freitag wieder zuhause und habe das ganze Wochenende noch nichts vor, wie wäre es mit nem gemütlichen Abend bei dir?”
Es dauerte eine Zeit aber Donnerstag früh kam ihre Antwort.
“Hallo kleiner ich hab uns Musik, was zu trinken und jede menge Zeit organisiert, hier meine Adresse…”

Mein Herz schlug mir bis zum Hals ich wusste nicht ob ich das schaffen würde, auf der gesamten Heimfahrt am Freitag Mittag hatte ich nur sie im Kopf, ihre endlosen beine, ihren fast 180cm großen Körper und ihre himmlische Figur.
Ich machte mich zuhause fertig, duschte lange und rasierte mir ganz vorsichtig den Schwanz.

Freitag Abend 19Uhr
Ich parke meinen Wagen vor ihrer Tür und klingelte. Die öffnete mir die Tür und bittet mich hinein. Sie sah wundervoll aus eine leicht durchsichtige Bluse mit hautfarbenem BH und eine enge wundervolle Jeans.
Wir setzten uns und quatschten… sie merkte schnell wie unglaublich aufgeregt ich war.
Sie ging rüber ins Wohnzimmer “Thorsten komm mal her… hier ist es gemütlicher”
Ich stand auf und zitterte mich rüber… es gab nur den platz direkt neben ihr auf der couch.
“Kleiner wolltest du mir nicht was beweisen?” fragte sie…
“Ähhh ja schon denke ich” stotterte ich zurück
sie schloß die Augen “ich geb dir jetzt eine Chance anzufangen”
Langsam lehnte ich mich zu ihr, streichelte ihren Handrück und zog sie zu mir. Ihre Augen blieben gechlossen, ich näherte mich ihrem hals und begann ihn unsicher zu Küssen, sie streichelte meinen Kopf und führte mich langsam zu ihrem Mund…
“Du willst es also wirklich… ich habe es so sehr gehofft” flüsterte sie und küsste mich heiß und innig.
Wir verfiehlen in einen Rausch der Sinne, verbissen uns förmlich ineinander. sie lernte mich an ohne das ich es merkte. Immer wieder küssten wir uns wild und dann zärtlich, ich ertastete ihren Busen und sie stöhnte leise “zieh dein shirt aus”
Ich war ihr hörig geworden ich schmiß mein shirt in die Ecke, sie drückte mich auf die Couch und fing an meinen Oberkörper mit ihrer Zunge zu ertasten… spielte mit meinen Nippeln und endblößte sich dabei…
Ihre prallen Möpse waren nun für mich da und ich massierte sie, streichelte, küsste und knabberte an ihren Nippeln. Nun war ihre letzte Hemmschwelle gebrochen. Sie stand nur noch im Slip vor mir öffnete meinen Gürtel und die Knöpfe meiner Hose.
Sie zog mich aus und bemerkte einen Feuchten fleck am ende dieser großen Beule in meiner Short.
“Na das sieht aber sehr lecker aus” und mit diesem Satz leckte sie über diesen fleck und zog anschließend meine short nach unten.
“Aber HALLO”… war zu hören “der gefällt mir sehr” und schon verschwandt meinen praller harter Schwanz in ihren warmen roten Lippen.
Ich bat sie vorsichtig zu sein und packte sie fest am hinterkopf… immer gieriger und tiefer nahm sie mich mit ihrem Mund ran.
Wir stürtzen zu boden und ich drehte mich unter sie… endlich lag ihre Liebesgrott, ihre Lusthöle, der feuchte Traum direkt über mir. Ich zog sie nah an mich und begann sie zu lecken. Sie hielt inne und drückte mir ihr nasse Möse leicht entgegen, ich drang mit der zunge tief in sie ein und ihr Saft lief mir in den Mund.
Jetzt ging es zur Sache… stunden lang wechselten wir die Stellungen und sie verstand es genau mich zu dem Punkt zu bringen bis ich kurz vor dem Abspritzen wieder sämtlichen druck verlor.. immer mehr Saft staute sich in mir auf…

“PETRA” schrie ich… “Ich will es JETZT”

Sie riss mir das Gummi runter, legte sich vor mich und mein letzter Stoß war ein herzlicher Tittenfick und es ergoß sich aus mir über ihr Kinn in ihren Mund, den körper hinuter und ich hatte das gefühl es nimmt kein ende.

Nach kurzer Pause zeigte sie mir noch viel mehr. Ich stoß sie hart von hinten, sie ritt mich vorwärts und rückwärts, Missionar bekamm sie den lautesten Orgasmus… Es war der Wahnsinn ich werde diese Nacht nie vergessen. Diese Frau habe ich für diese Stunden wirklich geliebt. Und es tut mir weh das wir uns bis heute 1.11.2012 nicht mehr gesehen haben keinen Kontakt mehr hatten und wohl auch nie wieder haben werden.

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Racconti Erotici

Celibato

Mi dovevo sposare. Anzi ero ormai prossimo alle nozze..
Un mio amico, puttaniere come me, pensò bene di organizzarmi un super addio al celibato. Raccolse quanto dovuto dagli altri amici e si diede da fare per la sorpresa…Nella sorpresa volle entrarci anch’egli. Se io ero un porco, lui mi superava. Solo che non sapevo ancora bene come… Eravamo andati spesso a divertici, ed un paio di volte il divertimento era sfociato in un’orgietta mercenaria. Eravamo dei buongustai… Quella sera mi venne a prendere. C’era la cena dell’addio al mio celibato.
Andammo in un ristorante di collina. Un posto caratteristico, eravamo in 15, il casino era assicurato.
Dopo abbondante libagione, dopo aver fatto gli sfigati con un gruppetto di donne al tavolo accanto, e dopo aver cantato, eravamo esausti e brilli. Salutate le donne che se ne andavano essendo ormai era l’una passata, non si sapeva che fare. O meglio, i miei amici lo sapevano bene.
“Ora ti farai bendare e verrai via con noi…sta al gioco e ti divertirai”.
Va beh, tanto ero mezzo brillo. Fui bendato e fatto salire su un auto. Ero con il mio amico Simone. Non sentivo altre voci.
Il viaggio fu abbastanza breve. Simone mi fece scendere ed entrare non so dove… Sentii delle voci, un odore di cera..delle mani che mi frugavano. “Della figa” pensai.. Una lingua mi ispezionò il lobo destro, una mano si infilò sotto la camicia e mi accarezzò il ventre,una lingua mi baciava, un’altra mano andò alla patta… Insomma mi sentivo circondato. In breve fui denudato, ma non mi fu tolta la benda che mi impediva di vedere. Fui spinto delicatamente verso un letto, poi fui scaraventato sullo stesso. Improvvisamente una fitta al capezzolo. Un morso..Ebbi un’erezione immediata.. Qualcuno mi girò e poco dopo una lingua percorreva il mio interno coscia, poi sù fino al culetto…che bello! Ora una lingua mi sollazzava…Ed arrivò improvvisa una frustata!! Male. “Che cazzo…”.
Stai buono. Era Simone.. Poi qualcosa di umido,duro e consistente…pareva..un cazzo!!
Mi girai di s**tto e tolsi la mascherina.. Due meravigliose bionde, con seni fantastici…e due cazzi pazzeschi..
“Simone ma che cazzo hai fatto?”.
Ma non potei dire altro.Una delle due bionde, quella con i capelli sciolti, mi rifilò un ceffone violento.
Rimasi basito. E subito dopo, mi tirò i capelli e mi fece abbassare.. Che voleva… Mi trovai di fronte un serpente enorme, con una cappella rosso fuoco…e cattive intenzioni. “Baciamelo, troia..”. Il tono non ammetteva repliche, e di fianco vidi Simone sbocchinare l’altra bionda, con i capelli raccolti a treccia, anch’essa molto ben dotata. Mi arrivò un altro schiaffone in pieno viso
“Ho detto che me lo devi baciare, troia ! “.
Mi spinse la cappella mostruosa verso la bocca che si aprì. Che situazione surreale…Per quanto fossi porco mai avrei pensato di ciucciare un cazzo.. O era quello che in fondo volevo: provare qualcosa di nuovo.Non era male, solo faticoso da ingoiare… Anzi praticamente impossibile.. La bionda mi tirò forte i capelli e così facendo facilitò il mio lavoro. La cappella era entrata in bocca tutta d’un botto !! Allora ero una troia, matematico. Spingeva e rischiavo di soffocare…ma non aveva pietà, in breve mi trovai con il cazzo in gola e questa spingeva come un assatanata..Improvvisamente una lingua mi frugava il buco del culo, un altro schiaffone mi impedì di girarmi. Era bello sentire quella lingua che si infilava nel buchetto…mentre una mano mi segava… Intanto la bionda con i capelli sciolti continuava imperterrita a scoparmi la bocca
“Hai visto che troia che sei? Aveva ragione il tuo amico…ora ci divertiremo..”.
Non sapevo se fosse una promessa o una minaccia…lo imparai subito. Un dito mi frugò il buchetto, poi diventarono due..e una bocca caritatevole mi sbocchinava. Era l’altra bionda, quella con la treccia. Chiusi gli occhi e mi concentrai per non venire, visto che la stimolazione anale ed il bocchino erano sapienti.. Intanto continuavo ad avere un cazzone in bocca, una salivazione da far schifo, e qualche conato di vomito quando la cappella mi raschiava la gola. Poi il cazzo uscì dalla mia bocca, potei respirare a pieni polmoni…ma…ahiiiaaa…il cazzone stava per rientrare in me, ma da un altro buco.. “No, il culo no!”.
Acqua fresca. Due mal rovesci ed un tirotto ai capelli mi bloccarono. L’altra bionda mi prese le braccia e sentii la cappella che si faceva strada. “Senza crema perché ti voglio fare male, sei una troia cattiva che non merita niente”.
Mi sembrava di bruciare. Il dolore era pazzesco e nemmeno il bocchino dell’altra bionda mi aiutava. Poi con una botta secca, ed un dolore pazzesco, entrò la cappella ed un bel pezzo di cazzo… Si fermò un attimo, le pulsazioni erano a 1000. Mi sentii bloccare le spalle e via, al galoppo partì la mia prima inculata da passivo..Che male e che umiliazione. Davanti a Simone che rideva mentre si segava. L’altra bionda si menava il cazzo,enorme, più grande di quello già pazzesco che mi sodomizzava.
“Stai pronto che poi mi diverto anch’io..”.
Un pò alla volta il dolore calò fino a cessare completamente e far spazio ad un leggerissimo piacere.
A quel punto fui ribaltato e mi trovai a cavalcare il palo da sopra. La bionda con la treccia mi venne sopra e mi sbattè il suo mostro in bocca, o meglio, quel che rimaneva della mia bocca purché ormai sembrava una figa slabbrata.. Sotto mi sembrava di avere un toro arrapato che mi sfondava, sentivo le pareti anali come stracciarsi sotto l’impeto e la massa di quel magnifico membro..Poi sentii caldo, e bagnato, quindi la sborra che scendeva dal culo.Finalmente il grido liberatorio. Aveva sborrato e mi trovavo allagato.. Mi buttò via come uno straccio…presi fiato e mi accasciai di lato…ma subito un altro cazzo premeva. Ed entrò come nel burro. Era ancora più largo del precedente ma ormai il mio culo era apertissimo, e pulsava di piacere. Mi trovai impalato fino alle palle, con schiaffoni, pizzicotti e sputi. La bionda con la coda di cavallo era s**tenata e mi fece a pezzi, mi divise in due, sentivo le ossa scricchiolare, aprirsi.. Ero fuso in lei, mi sentivo il burro tagliato da una lama rovente..
Ero diventato una troia proprio alla vigilia del mio matrimonio.Che beffa !! Mi segai e sborrai schizzando fino alla fine del letto…
La bionda alzò il ritmo, poi si sfilo e mi schizzò un litro di latte in faccia…Avevo gli occhi,il naso, la bocca ed i capelli ricoperti di crema bianca, di latte di toro..da monta… Finalmente mi accasciai sul letto esausto..
Mi ero divertito ed avevo scoperto un nuovo mondo, grazie a quel maiale di Simone che aveva ripreso tutta la scena.
“Così lo farai vedere alla tua cara mogliettina e vi ar****rete, magari lei ti inculerà con uno strap on..”.
Meglio nascondere quella cassetta pensai fra me e me.. Con Veruska e Paula ci vedemmo altre volte, e fu sempre FIESTA..

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Erstes Mal Fetisch

Umfrage?

Beantworte die Fragen mit ja oder nein oder ggf. einer besonderen Antwort?…

Ihr könnt mir die Antworten als Nachricht schicken oder unter meiner Story posten…

Ich wünsche Euch viel Spass…
———–

Alter?

1. Kleider
Top.
– Ich trage gerne ein Top mit tiefem Ausschnitt.
– Ich trage regelmässig ein transparentes Top ohne BH.

Rock, Sommerkleid.
– Ich trage oft Röcke, die bis zum Knie reichen.
– Ich trage oft luftige, kurz geschnittene Sommerkleider.
– Ich trage regelmässig einen Mini.
– Ich trage ab und an einen Ultra-Mini.

Bikini,
– Ich trage zum Schwimmen und Sonnenbaden regelmässig einen Bikini.
– Mein Lieblingsbadekleid ist mein String-Bikini.
– Je weniger Stoff am Bikini, desto wohler fühle ich mich als Trägerin.
– Ich mag, wenn meine Schamlippen und Nippel für alle gut sichtbar durch den Stoff drücken.

Unterwäsche.
– Ich gehe manchmal ohne BH aus dem Haus.
– Ich bevorzuge String-Tangas.
– Ich mag transparente Unterwäsche.
– Ich trage regelmässig keine Unterwäsche.

2. Orte.
Unterwegs.
– Ich beuge mich manchmal bewusst vor, damit mein Gegenüber mir gut in den Ausschnitt schauen kann.
– Ich berühre manchmal an öffentlichen Orten für mein Gegenüber bewusst meine Brüste.
– Ich setze mich gelegentlich bewusst so hin, damit mein Gegenüber mir gut unter den Rock schauen kann.

Am Baggersee.
– Ich ziehe mich am See um.
– Ich ziehe mich am See so um, damit möglichst viele Leute mich nackt sehen.
– Ich bevorzuge FKK.

Zu Hause.
– Ich mag offene Vorhänge, wenn ich mich umziehe.
– Mir ist egal, wenn mich jemand beim Umziehen beobachtet.
– Fürs Umziehen gehe ich regelmässig ans Fenster, damit mich möglichst viele Leute dabei beobachten können.
– Ich bin gerne nackt.
– Ich gehe spärlich bekleidet an die Haustür.

In der Sauna.
– Ich mag gemischte Saunas.
– Mein Tuch ist immer klein, weil ich nie alle Körperzonen verdecke.
– Ich fühle mich wohl mitten unter nackten Menschen.
– Ich wähle den Sitzplatz immer so, dass andere Saunagänger mir gut auf die Brüste und zwischen die Beine schauen können.

Swingerclub und Fetish-Party.
– Ich besuche solche Lokale und Veranstaltungen, weil ich hier meine Zeigefreude zusammen mit Gleichgesinnten ausleben kann.
– In solchen Lokalen bevorzuge ich Orte, wo mir fremde Leute beim Sex zuschauen können.

3. Echte Begegnungen.
Meine beste Freundin
– hat mich schon oft in Badekleidern gesehen.
– hat mich schon in Unterwäsche gesehen.
– hat mich schon nackt gesehen.
– hat mir schon bei der Selbstbefriedigung zugeschaut.
– hat mich schon beim Sex beobachtet.

Die Kumpels meines Partners
– haben mich schon in Badekleidern gesehen.
– haben mich schon in Unterwäsche gesehen.
– haben mich schon nackt gesehen.
– haben mir schon bei der Selbstbefriedigung zugeschaut.
– haben uns schon beim Sex beobachtet.

Meine Nachbarn
– haben mich schon in Badekleidern gesehen.
– haben mich schon in Unterwäsche gesehen.
– haben mich schon nackt gesehen.
– haben mir schon bei der Selbstbefriedigung zugeschaut.
– haben mich schon beim Sex beobachtet.

Arbeitskolleginnen und -kollegen
– haben mich schon in Badekleidern gesehen.
– haben mich schon in Unterwäsche gesehen.
– haben mich schon nackt gesehen.
– haben mir schon bei der Selbstbefriedigung zugeschaut.
– haben mich schon beim Sex beobachtet.

4. Virtuelle Begegnungen.
– Mich trifft man in Chatrooms mit Webcams.
– Mich trifft man in Chatrooms, wo ich mich vor meiner Webcam nackt den Zuschauern präsentiere.
– Ich habe mich schon vor meiner Webcam selber befriedigt, während andere dabei zugeschaut haben.
– Mein Partner und ich hatten schon gemeinsam Sex vor der Webcam.

5. Fotos und Videos.
Fotos
– Es gibt Nacktfotos von mir.
– Es gibt im Internet Nacktfotos von mir.
– Es gibt Fotos von mir, die mich bei der Selbstbefriedigung oder beim Sex zeigen.
– Es gibt im Internet Fotos von mir, die mich bei der Selbstbefriedigung oder beim Sex zeigen.
– Ich habe mich schon selber nackt und/oder beim Sex fotografiert.
– Ich habe meine eigenen Nacktbilder und/oder Sexbilder schon verschickt (Mail, MMS etc.) oder ins Internet gestellt.

Videos.
– Es gibt Videos, auf denen ich nackt zu sehen bin.
– Es gibt im Internet Videos, auf denen ich nackt zu sehen bin.
– Es gibt im Internet Sexvideos mit mir.
– Ich habe mich schon selber nackt und/oder beim Sex gefilmt.
– Ich habe meine eigenen Nacktfilme und/oder Sexfilme schon verschickt (Mail, MMS etc.) oder ins Internet gestellt.

6. Erregen wollen.
Wenn ich meinen Freund ohne Berührung und ohne Worte erregen will, dann
– zeige ich mich ihm nackt.
– knete ich meine Brüste.
– zwirble ich meine Nippel.
– spreize ich meine Schamlippen.
– necke ich meine Lustknospe.
– spiele ich mit meinem Dildo.

7. Warum.
Ich zeige mich gerne nackt, weil
– ich das als natürlich empfinde.
– ich die Aufmerksamkeit der anderen wecken will.
– ich andere erregen will.
– es mich selber erregt.
– ich andere ermuntern will, sich auch zu zeigen.
– ich gerne die lüsternen Blicke fremder Leute auf meiner Haut spüre.
– ich gerne höre oder sehe, wie mein freizügiges Auftreten wirkt.

8. Lustgewinn.
Mich erregt die Vorstellung,
– mich nackt zu zeigen.
– bei der Selbstbefriedigung gesehen zu werden.
– beim Sex Zuschauer zu haben.

Es steigert meine Lust, wenn
– ich nackt bin und weiss, andere könnten mich entdecken.
– ich mich selber zu befriedige und weiss, andere könnten mich beobachten.
– ich Sex habe und weiss, andere könnten uns zuschauen.

9. Tagträume.
Ich träume manchmal davon,
– nackt durch die Natur, den Stadtpark oder ein Kaufhaus zu schlendern.
– nackt im Fernsehen aufzutreten oder in einem Film mitzuwirken.
– auf einer Insel zu leben, wo niemand Kleider trägt.
– einem Unbekannten meine Brüste oder meine Scham zu zeigen.
– auf einer Bühne vor Zuschauern Sex zu haben.
– in einem Porno mitzuwirken.
– mich vor einem Fremden auszuziehen und mit ihm Sex zu haben.
– dass mich mein Partner vor seinen Kumpels vorführt, auszieht und ich mit ihnen Sex habe.

10. Wann.
Besonders zeigefreudig werde ich, wenn
– ich erregt bin.
– ich andere Menschen nackt sehe.
– ich anderen Menschen bei der Selbstbefriedigung beobachte.
– ich anderen Menschen beim Sex zuschaue.
– mich andere lüstern mustern.

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Inzest

Lady Isadora

Lady Isadora

Meine Herrin Laura rief wieder mal an, in einer halben Stunde erscheinst du hier! und legte sofort wieder auf.
Ich duschte mich, beeilte mich, zu ihr zu kommen, denn ein Zuspätkommen konnte unangenehme Folgen haben……
Sie öffnete mir die Wohnungstür, ließ mich herein und befahl mir gleich, mich nackt zu machen. Ich zog mich sofort aus und ging wie üblich vor Herrin Laura in die Hocke, spreizte meine Beine und verschränkte meine Arme hinter meinem Kopf.

Sehr gehorsam, sagte sie, aber jetzt steh auf, ich will dich jemandem zur Verfügung stellen. Ich habe Besuch, eine sehr gute Freundin von mir, sie hatte vor kurzem Geburtstag und nun schenke ich ihr dich für heute. Sie sagte, du mußt noch einiges von ihr wissen, ihre Lust besteht im Quälen und Demütigen von Männern, sie rächt sich an den Schwanzträgern für das, was sie früher ertragen mußte.
Männer dürfen sie nur mit der Zunge berühren, und das nur an ihrer Rosette und ihren Füßchen, merk dir das gut! Ansprechen wirst du sie nur mit Lady Isadora, ist das klar! Und jetzt komm mit!

Sie ging voraus, machte die Türe des Zimmers (das Zimmer mit allen Vorrichtungen zur Versklavung) neben ihrem Wohnzimmer auf, stieß mich hinein und sagte, liebe Isadora, den schenk ich dir für heute, mach mit ihm was dir gefällt und verschloß die Türe wieder hinter sich.

Vor mir stand eine nackte, sehr mollige, nicht häßliche Frau, ich schätze ihr Gewicht auf ungefähr 110 Kilogramm. Alles an ihr war schön gerundet, jedoch hatte sie sehr kleine Brüste, ca. Körbchengröße B, paßte nicht zu ihrem restlichen Körper.
Sie war total rasiert unter den Achseln und an ihrer Muschi, diese stand hervor wie eine reife Pflaume.
Da ich auf Frauenfüße stehe, ging mein Blick auch dorthin. Sie hatte schöne große rosige Füße mit dicken Zehen. In ihrer rechten Hand hielt sie die mir wohlbekannte Reitgerte von Herrin Laura…

Sie setzte sich auf eine niedrige Pritsche, die im Zimmer stand und sagte zu mir, glotz mich nicht so geil an, ich zeig dir schon, wo es lang geht.
Dreh dich um, zeig mir deinen Arsch und knie dich vor mir nieder und spreize deine Beine, wie es sich für einen Schwanzträger wie dich gehört. Ich tat wie mir geheißen,
Sie fing an, mit ihren Füßen durch meine Pospalte zu fahren, hin und her, auf einmal drückte sie ihre Füße von unten gegen meinen Sack, ich dachte jetzt zerquetscht sie mir die Eier. Ich stöhnte auf vor Schmerz. Danach drückte sie mir einer ihrer großen Zehen langsam gegen mein Poloch und drang damit in mich ein. Sie fragte gefällt dir das, ich stöhnte leise ja. Sie hieb mir mehrmals die Gerte auf meine Pobacken und rief: wie heißt das? Ich stammelte: ja, Lady Isadora. Sie sagte, du bist ja lernfähig!

Nachdem ich einige Zeit in dieser demütigenden Lage verharren mußte, zog sie ihre Zehe wieder aus meinem Arsch und sagte zu mir, dreh dich um zu mir, leck mir meine Rosette. Sie legte sich auf die Pritsche, schob ihren dicken Hintern etwas nach vorne und präsentierte mir ihr Poloch. So jetzt, fang an, befiehl sie.
Ich leckte langsam durch ihre hintere Spalte und drückte meine Zunge immer wieder gegen ihr Arschloch, wobei sie leicht aufstöhnte. Nach einiger Zeit zog sie sich mit beiden Händen ihre Backen weit auseinander und öffnete damit leicht ihren Hintereingang. Meine Zunge konnte nun ihre Schleimhaut der Rosette intensiver bearbeiten. Ihr Stöhnen wurde lauter, ihr Unterleib zitterte, sie war total analgeil!
Ich nahm den schönen Geruch ihrer nassen Möse wahr, ab und zu lief ein Tropfen ihres Saftes durch ihre Spalte herunter auf meine Zunge.
Obwohl mir Herrin Laura es mir ausdrücklich verboten hatte, konnte ich nicht an mich halten und leckte einmal durch ihre nasse Pflaume, ich wollte sie schmecken.
Ich hätte es nicht tun sollen. Lady Isadora sprang auf, stieß mich von sich und schrie mich an, du hast gewußt, du darfst mich dort nicht berühren, dafür wirst du bestraft.

Sie rief, stell dich vor mich hin und spreiz deine Beine weit auseinander, zur Bekräftigung ihres Befehls schlug sie mir mit der Reitgerte derb auf die Innenseite meiner Oberschenkel und auf meine nackte beschnittene Eichel, ich schrie auf vor Pein.
Ich mußte meine Arme hinter meinen Rücken nehmen, wo sie sie mit Handschellen verband. Nun stand ich völlig wehrlos vor Lady Isadora.
Sie zog meine Hoden nach unten und befestigte ein kleines Handschellen ähnliches etwas oberhalb meiner Eier, an diesem Ding war an einer Kette ein Gewicht angebracht, ca. 500 Gramm, das Gewicht hing nun in Höhe meiner Waden an meinem Sack. Ich dachte mir würden die Eier vom Samenleiter gerissen, ich stöhnte vor Schmerz. Die Lady brachte das Gewicht mit einem Stoß ihres rechten Fußes in Schwingung, es tat so weh, ich wimmerte vor Qual, sie lachte, sie sagte nur, du wußtest von Laura, was bei mir verboten ist!

Fünf Minuten ließ sie mich mit meinem Schmerz so stehen, dann nahm sie mir die Sackfessel und die Handschellen ab.
Was kam jetzt? Sie brachte eine Tube Gleitgel, spritzte mir etwas davon auf meine rechte Hand und sagte, schmier dir dein Poloch ein, am besten auch innen. Ich rieb das Gel in meine Spalte und führte auch meinen Zeigefinger ein. Unvermittelt nahm sie meine rechte Hand mit dem Finger noch in meinen Po und zog sie rein und raus. Sie fragte, gefällt dir das, wenn du dich selbst fickst? Ja, Lady Isadora!

Für was die Schmierung sein sollte, erfuhr ich gleich danach. Sie hatte auf einmal einen ziemlich dicken Dildo mit Saugnapf in der Hand und schmierte ihn dick mit Gleitgel ein.
Danach befestigte die Lady den Dildo mit dem Saugnapf auf der Sitzfläche eines Hockers und sagte: setz dich! Da ich wußte, welche Schmerzen auf mich zu kamen, flehte ich: bitte, bitte, Lady Isadora, nein!
Als Antwort hieb sie mir die Gerte einige Male auf meine Brustwarzen, was mir sehr große Schmerzen verursacht, ich mußte mich notgedrungen hingeben.

Ich bückte mich über den Dildo, suchte mein Loch und setzte mich langsam auf den Gummischwanz, er drang durch mein Gewicht in mich ein, der Schmerz wurde unerträglich, als die dickste Stelle dieses Geräts meinen Anus weitete, ich schrie auf. Ihr gefiel das, sie grinste gemein.
Auf einmal sagte sie, steh auf, ich dachte die Qual wäre beendet, da drückte sich mich noch einmal nieder. Warum ließ sie mich so leiden?
Dann durfte ich mich endlich von diesem Ding lösen.

Knie dich auf die Pritsche, kam ihre Anweisung, zieh deine Beine fest an deinen Körper, dem kam ich nach. Sie nahm ihre Hände, spreizte meine Arschbacken und sagte, jetzt könnte es gehen….Was?

Sie stellt sich hinter mich, steckte mir erst mal einen Finger rein, dann zwei, bis fast die ganze Hand in meinem Arsch steckte, sie wollte mich fisten. Sie machte es wahr, drückte auf einmal die ganze Hand in mir verschwand, so eine Pein erlebte ich noch nie, ich schrie wie von Sinnnen, bitte bitte bitte nicht!. Sie zog die Hand wieder raus, schlug mir damit auf den Arschbacken und sagte, was hast du, das wars doch schon!

Jetzt bekommt der Sklave auch mal eine Belohnung, sagte sie, du darft den Druck aus deinen Eiern ablassen, du wirst vor mir wichsen und deinen Saft auf meine Füße spritzen. Deinen Schleim darft du sogar wieder von meinen Füßen lecken und ihn schlucken.

Irgendwie schreckte mich das Schlucken meines Samens ab, anderseits hatte ich dadurch die einmalige Gelegenheit, ihre hübschen Füßchen zu lecken, das ging vor.
Ich kniete mich vor sie, sie hielt mir ihre Füße hin, ich fing an zu onanieren. Lange dauerte es nicht, bis ich spritzte, ihre Faust hatte meine Prostata zu sehr gereizt….
In zwei bis drei Wellen kam mein Saft, ich besamte ihre Zehen.

Ich bückte mich danach zu ihren Füßen hinunter, schleckte den Liebessaft aus den Zwischenräumen ihrer Zehen, durfte sogar ihre Sohlen lecken, es war traumhaft!
Als ich mit der Reinigung fertig war, stand sie auf und ging, sagte zu mir, du bleibst hier….
Danke, Lady Isadora!

Kurze Zeit später hörte ich aus dem Wohnzimmer meiner Herrin Gelächter, danach wurde es still. Nachdem eine Viertelstunde vergangen war, vernahm ich auf einmal das intensive Stöhnen zweier Frauenstimmen.
Sie hatten sich gegenseitig zum Höhepunkt gebracht, ich dachte mir schon, daß meine Herrin Laura scharf wird, sie beobachtete das Spiel von Lady Isadora bestimmt auf dem Laptop, Minikameras waren ja überall angebracht…

Meine Herrin betrat das Zimmer meiner Pein und sprach, komm mit ins Wohnzimmer.

Ich ging mit ihr wie verlangt, sie sagte, wichs mir auch auf die Füsse wie meiner Freundin, ich möchte, daß du auch meine Füße sauberleckst.
Ich tat mein Bestes, es dauerte etwas länger nach meiner Ejakulation auf die Füße von Lady Isadora. Ich spritzte nochmal, aber bedeutend weniger auf die Zehen meiner Herrin. Die Füßchen zweier schöner Frauen an einem Tag zu schmecken, dafür nahm ich im Nachhinein alles hin…….

Als ich fertig war, sagte Herrin: steh auf und schau mir in die Augen. Ohne Vorwarnung umschloß sie meine Eier mit ihrer rechten Hand und drückte zu. Ich stöhnte vor Schmerz laut auf. Sie sagte es ist schön deine Pein zu spüren und auch in deinen Augen zu sehen.
Ich wußte was ich sagen hatte: Danke, Herrin.

Sie sagte dann noch, dreh dich mal um, sie zog mir dann meine Arschbacken auseinander. Ich glaub, dein Po braucht mal ein wenig Ruhe, sagte sie und stieß mir plötzlich nochmal zwei Finger in meine Rosette.
Jetzt zieh dich an und hau ab, vielleicht ruf ich dich wieder an……..

ENDE dieser Episode