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A Qualcuno Piace Pelosa!

Ormai la conversazione aveva preso la sua direzione. Quindi la mia domanda fu piú che legittima e per nulla fuori luogo. “E tu come ce l’hai Laura? Pelosa o depilata?” gli chiesi senza imbarazzo e cercando con gli occhi uno spiraglio in mezzo alle sue gambe che potesse rispondere alla mia domanda. Lei mi guardó per qualche secondo mentre beveva il suo cappuccino, non si aspettava che la mia curiositá si spingesse cosí oltre, ed il mio attegiamento a cavallo tra il serio e lo scherzoso, la spiazzó. Come ero finito in quella discussione? Facciamo un salto indietro di qualche ora.
Era una Domenica mattina come le altre, in una giornata che di estivo prometteva ben poco. La sera prima Laura mi scrisse un SMS invitandomi a fare colazione nel nostro Bar vicino la palestra, proprio dove l’avevo conosciuta. Non uscivamo spesso, le nostre chiacchiere avvenivano sempre sotto un bilancere o durante un esercizio per gli addominali nella sala pesi. Poi negli ultimi tempi ci scambiammo anche il numero di cellurare ed ogni tanto ci sentivamo la sera in una chat di un noto software di messagistica. Non avevo mai pensato a lei come ad una futura scopata, anche se fisicamente era molto attraente. Fisico atletico sul metro e settanta, seno poco oltre la seconda (tipico di chi fá attivitá sportiva a livello quasi agonistico) e capelli medio lunghi castano chiari. OK, si….. effettivamente era decisamente scopabile, ma non mi andava di provarci con tutte quelle che conoscevo in palestra, magari se avessi trovato quella che davvero mi ispirava sesso, potevo passare per quello che non faceva prigioniere, come si dice: uno per il quale ogni buco é trincea! Peró quella mattina Laura me la serví (la sua fica) su un piatto d’Argento.
Seduti a quel tavolino a consumare la nostra colazione, tra un discorso e l’altro, un pettegolezzo e la lettura di un quotidiano, noto che Laura é catturata da un articolo:
– “Cosa leggi con tanto interesse?” Gli dico dopo aver bevuto il mio thé freddo.
– “Che questo mondo é impazzito! Come puoi fare sesso con un morto?” Mi risponde lei.
– “Semplice, non puoi! A meno che tu non abbia qualche disturbo mentale” Continuo io.
– “Bhé…
sembra che sia piú comune di quanto si creda. La chiamano necrofilia, la pulsione di fare sesso con i morti! Che schifo” Mi guarda disgustata Laura.
– “Pienamente d’accordo. Mi chiedo quale sia il piacere nel farlo. Capisco che ognuno abbia delle fantasie nascoste, ma questi, come dici tu, sono davvero matti!”
– “Giá….. sono proprio matti. Dovrebbero farsi vedere da uno bravo. E la tua fantasia qual é Chase?”
– “Non certo scoparmi un cadavare” Gli rispondo sorridendo.
– “No dai, sul serio! Quale fantasia nascosta ti eccita di piú? Farlo con due donne, fare sesso in pubblico? Ci sará qualcosa che ti manda su di giri!”
– “Davvero vuoi fare questo discorso ora?” Insisto io.
– “Si! Avanti rispondi. Non essere timido”
– “OK. Ma poi dopo tocca a te. Le regole sono uguali per tutti”
– “Vá bene, ci stó. Ma l’ho chiesto prima io, quindi vai….. dimmi…..”
– “Non ci saresti mai arrivata Laura. Non mi interessa farlo con due donne, con una cinese o in pubblico con l’eccitazione di essere scoperti… no, la mia é una fantasia molto piú comune e per quanto possa sembrare banale, é rara che riesca a metterla in piedi. Piú che altro per la scarsitá della materia prima”
– “Non fare il misterioso. Allora? Di cosa si tratta?” Mi domanda nuovamente come una bambina curiosa.
– “Mi piace quella cosa pelosa! Insomma, si….. mi piace la fica pelosa! Tutto qui”
– “Nient’altro? Ti piace il cespuglio in mezzo alle nostre gambe? Vuoi dirmi che ti basta vedere un pó di pelo ed a te….. il tuo…. ecco…” Laura abbassa lo sguardo ed arrosisce un pó per quell’argomento cosí intimo che comunque aveva iniziato lei.
– “Ora non fare tu la timida. Si, il pelo della fica me lo fà diventare duro. Credo che sia la cosa piú bella in una donna, la sua femminilitá nasce lí per me”
– “Non capisco peró perché dici che scarseggia il materiale Chase. Ti assicuro che la maggior parte delle donne non si depila in mezzo alle gambe”
– “Dimmi dove sono! Perché in base alla mia esperienza, só che la maggior parte di voi signorine vi piace avere la cosa completamente depilata e liscia. E non capisco perché! Qual é il motivo? Lo fate perché vi fá sentire piú pulite e donne? O pensate che noi uomini la preferiamo depilata? Ti assicuro che per molti, io per primo, é l’esatto contrario. Piace il pelo. Io fin dalla mia adolescenza, per esempio, ho avuto per la maggior parte ragazze con la fica depilata, qualcuna magari non del tutto. C’era chi lasciava una striscia al centro e chi invece rifiniva solo i bordi vicino alle cosce, ma di base, il pelo era veramente poco”
– “Io insisto Chase. La maggior parte delle donne non si depila. É uno stress infinito. Sempre lí a controllare la ricrescita o nel peggiore dei casi a sopportare il prurito quando la rasi del tutto e ti ricrescono i peli da zero! E ti assicuro che chi se la depila non lo fá per una questione di igiene intima, sono stata in vacanza con amiche completamente lisce lí sotto che si cambiavano gli slip una volta a settimana. Puoi essere fresca e pulita anche con la patata pelosa. Basta lavarsela tutti i giorni mattina e sera, se non di piú come faccio io” Mi risponde Laura con un pizzico di imbarazzo.
– “E tu come ce l’hai Laura? Pelosa o depilata?” gli chiesi senza imbarazzo e cercando con gli occhi uno spiraglio in mezzo alle sue gambe che potesse rispondere alla mia domanda. Ormai la conversazione aveva preso la sua direzione. Quindi la mia domanda fu piú che legittima e per nulla fuori luogo. Lei mi guardó per qualche secondo mentre beveva il suo cappuccino, non si aspettava che la mia curiositá si spingesse cosí oltre, ed il mio attegiamento a cavallo tra il serio e lo scherzoso, la spiazzó.
– “Chase? Mi stai guardando in mezzo alle gambe?” Mi rispose guardandomi negli occhi questa volta ed accavallando le gambe.
– “Bhé… stiamo parlando di topa, mi hai appena detto che la maggior parte non si depila e quindi ora sono curioso di sapere come é la tua, anche perché dalle tue parole deduco che tu abbia un bel cespuglio da quelle parti” Le dico con un sorriso malizioso ed indicando con l’indice la sua fica.
– “Non penso di aver detto questo e comunque adesso stiamo parlando di te, dei tuoi gusti o fantasie sessuali. Quindi prima finiamo questo discorso poi ti rispondo. Allora….. mi stavi dicendo che basta che una donna abbia la fica pelosa e tu saresti pronto a fare sesso con lei?”
– “Fondamentalmente si. Per esempio se vedessi tre o quattro donne nude su una spiaggia, quella che sceglierei sarebbe colei che ha il cespuglio in mezzo alle gambe. Che poi abbia il clitoride lungo o corto, le piccole labbra più o meno sporgenti, é secondario. Nel senso che l’eccitazione é anche in questo. Affondare il viso in quel bosco, esplorare ogni anfratto di quella fica nascosta dai peli e vedere come é fatta”
– “Quindi non ti interessano le tette grosse o piccole, more o bionde, alte o basse e roba simile?”
– “Anche, ma non é quello che mi manda su di giri. E poi il fatto che siano more o bionde mi sembra riduttivo e un pó banale. Sento spesso questa distinzione. Ma che significa? Perché tu scegli un ragazzo in base al colore dei capelli? Certo, se davanti avessi una donna mora, il pensiero vá subito alla sua fica che spero sia piú nera del buio. Ma questo vale anche per le rosse o le bionde. L’importante é che quando metti la mano per la prima volta lí sotto, senti quella paglia soffice, calda e morbida. Ovvio che guardo altro oltre la fica, anche perché a quella ci arrivi (quando vá bene) dopo. La mia donna dovrá essere proporzionata ed ovviamente, senza ipocrisia, di bella presenza. Che poi abbia le tette grosse o piccole, non importa. Quelle grosse sono stupende, eccitanti, comode da toccare, giocarci e succhiare all’occorenza. Ma anche quelle piccole hanno il loro fascino, il loro perché, ti ricordano e rimandano all’adolescenza, alle tue prime esperienze. Troppe donne sono complessate se hanno un petto piatto, ma io ti dico che alla maggior parte degli uomini non interessa, anzi, molti sono attratti da un seno piccolo, quasi inestitente”
– “Adesso vuoi farmi anche credere che preferisci delle tette piccole a delle grosse bocce?”
– “Mi metti in bocca pensieri che non ho espresso” Le dico mentre faccio cenno al cameriere di portarci il conto.
– “Sai cosa significa per una donna avere un seno sotto la media? Facciamo cosí….. cosa mi diresti se io ti dicessi che a noi donne non interessa la misura del vostro pene? Che grosso, piccolo o lungo non ci interessa? Anzi… se ti chiedessi quanto misura il tuo, cosa mi rispondi?” Mi chiede provocatoriamente Laura guardando stavolta lei in mezzo alle mie gambe.
– “E questo cosa c’entra? Stavamo parlando di tette grosse o piccole, di fica pelosa o depilata. Quindi rispondo a questo e ti dico nuovamente che io la preferisco con il pelo, la ritengo piú femminile contrariamente a quanto si possa pensare. Non dimentichiamoci che uno dei segnali esteriormente più evidenti della maturità sessuale, sia nell’uomo che nella donna, si manifesta con la crescita dei peli pubici. Giusto? Per quanto ne so gli uomini di ogni epoca hanno reputato fortemente erotico il cespuglio di peli che veste la fica di ogni donna. Alle nuove generazioni invece, per colpa di certe mode maniacali, sembra piacere molto di più una fica con morfologia prepuberale piuttosto che pelosa, che invece fa risaltare il fascino della piena maturità!”
– “Ho capito! Diciamo che ti dó ragione, peró ora hai messo in ballo anche questa storia delle misure… tette piccole, grosse… ma non vuoi dirmi quanto ce l’hai lungo”
– “Perché dovrei risponderti?” Le dico con tono di sfida.
– “Perché te lo stó chiedendo e sono curiosa”
– “Anche io ti ho chiesto se la tua fica é pelosa, ma ancora non mi hai risposto. Cosa che io ho fatto alla tua domanda principale”
– “Perché ci tieni tanto a saperlo?” Continua Laura eludendo la domanda mentre posiziona nuovamente entrambe le gambe sulla sedia e divaricando leggermente le cosce.
– “Perché te lo stó chiedendo e sono curioso” Le rispondo copiando parola per parola la sua precedente risposta.
– “Almeno dimmi se il tuo pene è peloso o depilato”
– “No! Non ho intenzione di rispondere a nessun altra domanda finché non mi dici come é la tua fica” Dico serafico incrociando le braccia.
– “Fai il cavaliere dai….. rispondi a quest’ultima domanda e ti dico come ho la patata” Mi risponde ormai con scioltezza.
– “Secondo te?”
– “Se sei coerente con il tuo pensiero dovresti averlo peloso”
– “Proprio cosí! Come per la donna, credo che un uomo sia piú virile peloso ed il mio ha i peli” Gli dico sorridendo inarcando la schiena sulla sedia e abbassando leggermente i pantalani all’altezza vita, mentre faccio uscire qualche pelo della mia zona intima.
– “Chaseeeee… nooo… smettila” Mi dice Laura con una vocina finto arrabbiata mentre mi dá un piccolo schiaffo sulla spalla.
– “Che c’é? Volevo darti la prova che non mentivo” Gli dico sorridendo
– “Bastava dire si, matto che non sei altro! E non te lo sei mai depilato in vita tua?” Continua Laura.
– “No… o meglio si, nel senso che una volta stavo con una ragazza a cui piaceva l’uccello depilato. Cosí un giorno mi convinse, con la scusa che sarebbe stato anche un nuovo gioco erotico, a depilarmelo. Data la sua insistenza e considerando che almeno una volta dovevo provare la sensazione di essere completamente liscio lí sotto, accettai. Lo fece proprio lei”
– “E poi?” Cercó di approfondire il discorso Laura ormai presa dalla curiositá.
– “E poi niente… ho resistito un paio di mesi e poi sono tornato al naturale. Non era per me. Primo per la ricrescita, davvero fastidiosa ed impegnativa, ogni giorno dovevo passare una spugnetta, tipo quelle che si usano per strofinare le padelle, cercando di togliere i peli che rimanevano sotto pelle e ti dico che l’ho dovuto fare per settimane! Secondo, perché….. perché… come te lo spiego? Insomma, quando facevo sesso non solo avvertivo spesso un prurito, ma capitava anche che sei lei era sopra, la sua fica non strusciava bene quando agitava il bacino sopra il mio pisello”
– “No, aspetta, non ti seguo! Che c’entrano i peli del pene con la vagina di una donna che ti scopa da sopra?” Continua Laura stavolta seria e sempre piú incuriosita.
– “OK, saró piú diretto. É evidente che non hai mai fatto sesso con uno che ha il pisello rasato. Quando la donna sta sopra ed inizia a muovere la sua fica, a strusciare le sue labbra intorno ad un uccello i peli creano una sorta di cuscinetto. Un pó come quando metti della paglia dentro una s**tola per imballaggi, l’oggetto scivola delicatamente ed evita di rompersi. Uguale quando scopi. Non stó parlando di quando lei o lui scopano sul classico, tipo su & giú, ma di quando la donna, insisto, con il cazzo dell’uomo dentro di lei, inizia a roteare la fica, ad avvogere il cazzo con le umide labbra stimolandolo intorno all’asta, soprattutto alla base, vicino alle palle. Ora hai capito?”
– “Si… credo di si! Non ci avevo mai pensato, ed in effetti…..” rispose Laura senza completare la frase.
– “In effetti, cosa? Ora sono io che non ti seguo. Dai, continua… ormai siamo in ballo. Termina la frase”
– “Bhé… in effetti hai ragione… io….. io quando mi toccavo… insomma… lí sotto… a casa, in ufficio dietro la scrivania, qualche volta sui mezzi pubblici… a meno che non fossi eccitata e bagnata da qualche situazione o pensiero particolare, riuscivo a masturbarmi con piú facilitá, strusciandomi la mano in mezzo alle gambe, con la fica piena di peli”
– “Ecco Laura, vedi? Non bisogna andare contro natura, se nelle nostri parti intime abbiamo… un momento? Hai detto che riesci a masturbarti meglio se la tua topa é pelosa! Quindi non ti depili. Finalmente lo hai ammesso!” Gli rispondo con aria soddisfatta.
– “Ho parlato al passato Chase, forse col tempo ho cambiato gusti ed ora da queste parti sono comletamente liscia!” Mi risponde lei aprendo leggermente le sue cosce.
– “Si certo, come no. Invece di girarci intorno e fare giochi di parole, perché non ti decidi a rispondermi? Si puó sapere come stai lí sotto, si o no?”
– “Uffa Chase… stai diventando noioso! Ci tieni proprio cosí tanto a saperlo? E va bene. Forza! Alzati e andiamo” Mi dice Laura con tono imperativo alzandosi dalla sedia.
– “Andiamo dove?”
Ma lei non mi risponde e si incammina lungo la strada. La seguo fissando il suo viso con sguardo interrogativo. Lei ride, ma non dice nulla. La nostra passeggiata dura un pó, passano i minuti, ma Laura non spiccica una parola. Il tempo passa e guardandomi intorno, noto che siamo leggermente fuori mano rispetto al centro abitato. Quando alla fine inizio a perdere la pazienza e sono sull’orlo di dire qualcosa, ecco che lei improvvisamente mi prende la mano e mi trascina dentro un vicolo senza uscita.
– “Vuoi sapere come é la mia? Scoprilo da solo!”
Mentre con quelle parole mi invita a scoprire il suo posto piú intimo, la sua mano guida la mia in mezzo alle sue gambe. La guardo negli occhi ed intanto mi faccio strada tra le sue cosce. Lentamente gli alzo la gonna, delicatamente infilo la mia mano dentro le sue mutandine ed un ammasso di morbido pelo la accoglie. Inizio a giocare con la sua fica e con il bosco che la nasconde. Laura è completamente zuppa lá sotto, tutti quei discorsi al bar l’avevano eccitata. E non era la sola. Anche il mio cazzo stava esplodendo nei pantaloni. Inizio a baciarla ed intanto con la mano libera cerco di tirarmi fuori il pisello dritto. Operazione difficile data l’evidente erezione. Continuo ad esplorare la sua bocca con la mia lingua ed intanto la mia mano sinistra continua a masturbare la sua fica fradicia, mentre la destra finalmente riesce a liberare il mio uccello che finalmente riesce a spiccare il volo. Laura reclama la sua parte di sesso ed afferra il mio palo iniziando a farmi una sega. Io non smetto di sgrillettare la sua topa e cerco di farmi strada con il dito medio tra le sue grandi labbra, intanto con la sinistra libera cerco un varco sotto la sua magliettina corta in cerca delle sue tette. Ci sono. Scavalco il reggiseno ed afferro con vigore un seno. Forse una seconda, o una terza. Non lo so. Ma quel gonfiore riempie la mia mano strizzandolo. Qualcosa esce dalla sua bocca, la sento mugolare mentre percepisco la sua fica pulsare. La signorina sta avendo un orgasmo! Ma lei non smette comunque di masturbarmi, alternando il movimento a stantuffo su & giú lungo tutta l’asta del mio pisello a leggere palpate delle mie palle. Sento la sborra fermentare ed i testicoli gonfiarsi, percepisco una sborrata imminente. Vorrei possederla, strappargli quella gonna, le sue mutandine, penetrarla e svuotarmi dentro di lei! Ma mi rendo conto che la situazione ci é sfuggita di mano, non ho niente con me, nemmeno un preservativo e per di piú siamo, anche se nascosti, in un luogo pubblico. Mi accontento di toccare la sua piú profonda intimitá, mentre lascio che lei svuoti le mie palle con il suo lavoro di mano. Sono al culmine, Laura non smette di segarmi, la sua mano continua a fare su & giú ancora, ed ancora… sento che sto per venire… non riesco a controllarmi, ed anche se qualcuno potrebbe sentirmi, non posso trattenere un gemito che echeggia nel vicolo… un fiume di sborra sale lungo il mio cazzo ed improvvisamente uno spruzzo di crema calda esce dal buco della mia cappella finendo dritto sulla maglietta di lei. Laura sente la schizzata contro di sé, é consapevole che ne arriveranno altre, allora cerca di controllare le future sborrate per evitare di sporcarsi ancora i vestiti. Cosí mentre continua a masturbarmi, a svuotarmi, la sua mano si chiude a pugno ad ogni risalita lungo l’asta portando con sè la pelle del mio cazzo bloccando di fatto le schizzate dirette verso di lei. Mi lascio andare e vengo piú volte nella sua mano….. tre, quattro, cinque lunghe risalite della mano per altrettante spruzzate che le sporcano completamente la mano… sento il caldo sperma bloccarsi nel suo palmo… continuo a venire, gocce di sborra colano tra le sue dita e Laura non smette di segarmi, poi con la mano direziona l’asta del mio pisello verso il basso lasciando che le ultime schizzate finiscano a terra! Completamente sudato, sia per quella breve ma intensa quasi scopata, che per la calda giornata, mi scosto da Laura poggiandomi sul muro alle mi spalle. Sento ancora il mio cazzo pulsare, lo vedo muoversi dall’alto verso il basso come avesse un riflesso condizionato e noto che qualche piccola goccia di sperma cola ancora dal buco della mia cappella. Poi lentamente il mio uccello torna ad abbassare la guardia ed una volta moscio ma completamente bagnato dei miei stessi umori, lo rimetto in gabbia. Intanto anche Laura cerca di darsi una sistemata prendendo dalla sua borsa dei fazzoletti umidi, cercando di pulirsi alla meglio la magliettina e la mano completamente fradicia di sperma.
Poi si avvicina a me baciandomi dolcemenre la guancia e sussurrandomi nell’orecchio mi dice: “Ora che hai scoperto che qui sotto non mi depilo, non hai voglia anche di vederla?”. Ovviamente la risposta fu un incisivo “Si, certo che lo voglio!” ma non volevo solo vederla, toccarla, leccarla e baciarla in ogni anfratto di quel bosco che al tatto sembrava immenso! Io volevo infilare il mio cazzo dentro la sua fica ed inondarla di sperma, fare sesso con lei fino allo sfinimento, insomma… scoparmela nel vero senso della parola!
Nel fine settimana eravamo giá a cena a casa mia per una serata intima a due. Cosí tra una chiacchiera e l’altra, un bicchiere di vino accompagnato da qualche canzone di sottofondo diffusa dello stereo, ed eccoci nella stanza da letto.
Non é difficile immaginare cosa accadde, ma….. i dettagli ve li racconto un’altra volta!

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la sostituta

Marco era davanti a sua figlia che indossava degli slip blu, e senza reggiseno lo guardava stupito. Troppi anni di oscure fantasie irrealizzate, troppo tempo a immaginare i pro e i contro di quel desiderio e alla fine il coraggio di spiegarle i fatti con sincerità, nella speranza che lei cosi giovane li potesse capire. <papà cosa ci fai qui?> disse Cristina. Marco era entrato nel bagno in cui sua figlia si stava lavando, e con voce tremolante gli disse <tesoro puoi venire un attimo qui? ti devo parlare> Cristina sorpresa da quella situazione replico: <va bene un minuto che mi vesto> e in quel preciso istante il cuore di quel padre tormentato schizzo a mille, sapeva che era arrivato il momento. <no per favore Cristina rimani cosi poi ti spiego… vieni nella mia stanza ti devo parlare di alcune cose importanti> Cristina si chiedeva il perché di quella strana richiesta, lei ancora tutta bagnata dopo la doccia, emanava un buon profumo di bagnoschiuma alla pesca, e prima che suo padre irrompesse nel suo bagno aveva appena fatto in tempo a mettersi le mutandine. Comunque preoccupata da quel comportamento non esito un attimo, e con il seno e la pelle ancora bagnati si precipito nella stanza del padre. Lo trovò seduto sul letto, con un aria preoccupata, sembrava assorto nei suoi pensieri, ma non appena la vide sembro rincuorarsi e con un tono di voce flebile ma sereno comincio a dire <tesoro sai è da un po’ che volevo parlarti di questo mio cruccio che oramai da tanti anni mi affligge, però ho aspettato fino ad adesso in modo che tu fossi abbastanza grande da decidere di tua spontanea volontà il modo a te più consono di gestire questa situazione> Cristina era preoccupata suo padre non gli aveva mai parlato in quella maniera <vedi da quando tua madre se ne andata, dentro il mio cuore si è sprigionata una profonda solitudine, ho passato tutto il mio tempo nel ricordo di quella che per me è stata l’unica donna della mia vita, ma ora che non ce più, sento l’impellente bisogno di colmare questa mancanza e io spero che tu mi capisca ma vorrei che fossi tu a farlo> Cristina, non sapeva con esattezza quello che il padre gli voleva dire, Marco pero accortosi di questo continuo a parlare <tu hai i suoi stessi occhi, la stessa bocca, assomigli moltissimo alla mamma, vieni siediti accanto a me, voglio vedere una cosa> Cristina ancora lontana dal capire quello che stava succedendo obbedi, e si sedette vicino al padre, che immediatamente incomincio a palparle il seno, e mentre era ancora impegnato in questa operazione disse <si infatti, non mi sbagliavo hai le tette morbide e candide come quelle di tua madre!, gli assomigli in tutto Cristina, è sono sicuro che se metessi le mani in qualche altra parte del tuo corpo il risultato sarebbe lo stesso!> Cristina colta di sprovvista quasi si immobilizzo di fronte a quel repentino impeto di passione. Marco continuando a palpeggiarla le disse <hai capito adesso? io vorrei che oltre a essere mia figlia svolgessi anche il ruolo di una moglie, cosi come lo è stata tua madre, pensi di potercela fare? Te la sentiresti?> Cristina era allibita, non sapeva cosa dire a quel padre che dopo essersi confessato con lei attendeva preoccupato la sua risposta. Ad un tratto comincio a pensare. Suo padre aveva fatto tanti sacrifici per farla vivere nel miglior modo possibile, cercando sempre di darle il meglio, lei invece non aveva mai ripagato queste attenzioni, non era mai stata una buona studentessa, non si era mai distinta in nessuno sport o altra attività , non si era mai presa nessuna responsabilità, ma il genitore nonostante ciò, non gli fece mai mancare il suo affetto e il suo amore. Forse era arrivato il momento dopo tanto tempo di dare qualcosa in cambio, anche se in maniera cosi inusuale. Poi la paura prevalse e comincio a esprimere tutti i suoi dubbi al padre<ma papà… cioè voglio dire…. in che maniera dovrei farl…>Marco la interrompe <Cristina, non devi essere preoccupata, vedi e molto più semplice di quello che pensi, io e tua mamma non ti credere che facevamo chissà cosa, la nostra era una relazione per la maggior parte platonica, ma come tutte le coppie, di tanto in tanto sentivamo il bisogno di un rapporto sessuale, ma accadeva poche volte, due volte al mese a noi bastavano per colmare questo impulso. Non dovrai fare sesso con me ogni giorno, ma solo poche volte l’anno, e poi tutto andrà avanti come sempre> <ma come facciamo…. se rimango incinta!> Marco non si aspettava una domanda del genere, credeva che ormai sua figlia fosse abbastanza grande da sapere certe cose. Ad ogni modo prontamente rispose <metterò il preservativo no…. aspetta, forse e meglio che ti compro le pillole> <perché?> <se per te va bene preferirei venirti dentro, come facevo con tua madre> oramai nella mente di Cristina dubbi e paure coesistevano quasi a formare un unica entità emozionale, che lei stessa non riusciva a classificare, ma sapeva che quello che gli chiedeva suo padre era un atto di cortesia, necessario per riempire quella mancanza di affetto che nessuna donna al mondo a parte lei sarebbe riuscita a colmare e non viceversa una richiesta lussuriosa fine a se stessa. Quindi coraggiosamente acconsenti al volere del padre, e decise di iniziare questo nuovo percorso della sua vita. Marco ne fu felice, sua figlia lo capiva e capiva le circostanze che stavano dietro a quell’iniziativa, ma improvvisamente quando tutto sembrava risolto e ognuno stava tornando alle proprie stanze Cristina disse <papà ma io non ho mai fatto sesso…. sono vergine, non sono mai stato con un ragazzo> Marco sapeva bene che sua figlia era vergine, d’altronde anche prima della scomparsa della moglie, si era ripromesso fin dal primo giorno un cui l’aveva vista nella culla che sarebbe stato lui a sverginarla, era profondamente convinto che questo era un preciso dovere di ogni padre e sua moglie a suo tempo gli diede ragione. Persuaso che l’ora era ormai giunta rispose < non ti preoccupare tesoro ci pensa papà a risolvere la situazione, vai in bagno e prendi un asciugamano, poi torna qui.> Cristina esegue la mansione, e una volta tornata nella stanza del padre lo vede con i pantaloni abbassati, che sta masturbando vigorosamente il suo mastodontico cazzo <ok tesoro, ora mettiti di fronte a me, il più vicino possibile in modo che possa penetrarti> <ma cosi in piedi? Non ci mettiamo sul letto?> Marco sorridendo <no tesoro ti ho fatto prendere l’asciugamano apposta, ora papà ti sverginerà quindi visto che è la tua prima volta dalla tua vagina uscirà un po di sangue e all’inizio sentirai un po di dolore, non ti preoccupare è normale, tu tieni l’asciugamano, e quando papà te lo dice cerca di pulire tutto, cosi non sporchiamo niente ok?> Cristina annuisce, va verso suo padre e si abbassa gli slip, ma visto la differenza di altezza marco le fa mettere i piedi sopra i suoi, in modo da avere la sua figa alla stessa altezza del suo cazzo, dopodiché come da programma la stringe a se, faccia a faccia, facendo aderire le gambe della figlia alle sue, poi le mise una mano dietro il sedere, impedendole di retrocedere per sottrarsi alla penetrazione, mentre con l’altra afferra e direziona il cazzo, che sprofonda nella figa della figlia abbastanza da coprire il glande e a raggiungere le porte dell’imene. Cristina avverte il dolore e come previsto cerca di arretrare, ma la mano di Marco come un muro di cemento gli impedisce qualsiasi movimento, l’enorme cazzo di suo padre continua ad avanzare e rompe l’imene, in quell’attimo Cristina raggiunge il punto di massimo dolore, ma dura poco, infatti l’avanzata di quello che ora sembrava un ariete da sfondamento non finisce, e dopo aver distrutto le porte di quel magnifico tempio vi si immerge ancora di più, ad opera finita più di 22cm di carne erano dentro Cristina, che guardando fisso negli occhi suo padre cercava di capire la sua prossima mossa, non sapendo che da li a poco la situazione sarebbe degenerata. In sostanza l’idea di Marco era quella di penetrare sua figlia quel poco che bastava per farle perdere la verginità, come inizio e più che sufficiente penso, ma poi una volta entrato dentro di lei per quei pochi centimetri sufficienti ad officiare questo compito, non riusci più a fermarsi, e quando il suo intero cazzo era dentro, i lunghi anni di astinenza si fecero sentire, e non potendosi controllare avverti Cristina <tesoro sto per venire… mi dispiace non ce la faccio più….> Marco inizio a schizzare dentro sua figlia una prima ondata di sperma, poi ce ne fu una seconda, una terza, una quarta… finché l’intera figa di Cristina ne aveva una quantità sufficiente a riempire fino all’orlo due tazze da caffè. Con il cazzo di suo padre ancora dentro di lei, Cristina espresse la sua sorpresa <papà ma cosa hai fatto!?> Marco superato ben presto l’imbarazzo per l’errore commesso ritorno alla calma, e tranquillizzò la figlia < mi dispiace non volevo, ma non e successo niente di cui preoccuparsi, ascolta ora toglierò il cazzo da dentro di te, come ti ho detto tu dovrai prendere l’asciugamano e nell’attimo in cui sarò totalmente uscito cercare di pulire tutti i fluidi che usciranno dalla tua vagina, ora pero oltre al sangue uscirà anche dello sperma, per quando riguarda il rischio di gravidanza anche quello non è un problema, finito qui andrò in farmacia a comprarti tutto quello che ti serve per scongiurare ogni evenienza> a quel punto Marco toglie il cazzo ancora durissimo dalla figa di Cristina, che prontamente tampona con l’asciugamano. Una poltiglia rosata nata dalla fusione del suo sangue e dallo sperma di suo padre comincia a fioccare, l’asciugamano rimane completamente bagnato. <ti ho sverginato tesoro, scusa per l’imprevisto, ma alla fine tutto è andato bene vero?> Cristina appariva provata dall’esperienza, il sangue e tutto lo sperma che non si era riversato nell’asciugamano, era dentro di lei, e ribolliva tra le sue membra, ma non poteva dirsi infelice <si papà non ti preoccupare, mi sento come se mi fossi fatta la pipi addosso> <è normale tesoro, papà non si e potuto trattenere e ti e venuto dentro, non volevo iniziare cosi bruscamente il nostro rapporto, è stato un incidente mi perdoni?> la faccia di Cristina prima preoccupata, cambia di colpo e inizia a sorridere <ti ho detto di non preoccuparti, e comunque da ora in poi sarà cosi giusto? Quindi tanto vale che comincio ad abituarmici fin da subito>. Marco si senti meglio, capi che la figlia poteva sopportare questo tipo di relazione, e una volta presa l’abitudine per lei sarebbe stato quasi naturale avere la figa completamente riempita dallo sperma del padre, e poi uscire di casa per andare a scuola o per incontrarsi con le amiche, anzi visto il favorevole scorrere degli eventi decise che era ora di informarla su tutti i dettagli <tesoro penso sia meglio che ti trasferisca nella mia stanza, cosi staremo più comodi, se vuoi puoi anche metterti la biancheria intima di tua madre è conservata in un cassetto nel comodino, che ne dici? Per te va bene ho preferisci che di volta in volta sia io ad venirti a trovare quando ne ho bisogno?> cosa rispondere? Cristina non sapeva quale fosse la migliore delle soluzioni, se fosse rimasta nella sua stanza, avrebbe mantenuto la sua indipendenza, ma dall’altra parte cosi facendo non sarebbe riuscita ad assolvere appieno il suo nuovo ruolo di figlia-moglie, quindi anche se titubante decise che il trasferimento era la soluzione più concreta alle esigenze del padre. Marco quasi commosso dalla sua disponibilità, prima di uscire per andare in farmacia, la bacio in bocca, le loro lingue si unirono in un abbraccio passionale, anche questo per Cristina era più che inaspettato, ma superata la sua ritrosia per paura di deludere suo padre, lo lascio continuare, d’altronde è normale per un marito baciare la moglie.

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In vacanza con mia moglie Monica 01

Come tutti gli anni io e mia moglie Monica siamo partiti da Milano per le meritate vacanze verso la metà di luglio. Il caldo terribile e la mancanza di aria condizionata in macchina, oltre alla esasperata lentezza di mia moglie per i preparativi, hanno fatto slittare la partenza verso le 10 di sera. Per lo meno sono stato accontentato…..mia moglie ha indossato una delle sue minigonne che preferisco: color beige e molto corta con un top rosso per coprire le tette. Mi piace poterle accarezzare le gambe quando siamo in macchina e il fatto qualcuno possa vederci ci fa eccitare parecchio. Peccato ormai per il buio. Circa a metà strada dopo due ore di tragitto direzione Ancona decidiamo di fare una sosta all’autogrill. Probabilmente a causa dell’orario il locale era semideserto, comunque il bar era ancora aperto così da permettermi di prendere un caffè. Decido di mettermi in coda alla cassa dietro a due persone, il biondo primo della fila però è straniero e non riesce a farsi capire dalla cassiera. Passano alcuni minuti e finalmente la situazione si sblocca, ma nel frattempo noto che mia moglie si è seduta a gambe accavallate vicino al bar su uno di quegli sgabelli che arrivano quasi all’altezza del bancone. Guardo dietro di me nella direzione dei tavolini ad una ventina di metri dal bar dove un gruppo di cinque ragazzi ha attirato l’attenzione dei pochi presenti con alcune risate . La cassiera mi chiama, è il mio turno, ordino e pago sempre sentendo uno strano mormorio. Mi volto verso mia moglie e la vedo sempre seduta sullo sgabello con le gambe leggermente divaricate intenta a rinfrescarsi le gambe con delle salviettine umidificate e il tutto girata verso i ragazzi con la minigonna che vertiginosamente sale a livello della zona proibita. Mi accoglie con il viso leggermente arrossato dicendo: “accidenti che caldo, intanto che tu bevi il caffè io vado un attimo in bagno per rinfrescarmi meglio”. E scende dallo sgabello con un movimento che di certo non è passato inosservato al gruppo di ragazzi. Infatti tutti sono rivolti verso di noi, sorridono fissando mia moglie seguendola con lo sguardo fino alle scale che portano alla toilette al piano di sotto. Lei è molto sensuale nei movimenti, aiutata anche dai sandaletti estivi con tacco appena accennato. I cinque continuano a sogghignare….sicuramente le avranno visto il suo perizomino rosso che mi aveva volgarmente mostrato in autostrada allargando le gambe per buona parte del tragitto. Avevamo già fatto diverse volte questo gioco e sapeva benissimo che mi eccitava parecchio. Inoltre scommetto che se avesse saputo di trovare un pubblico come quei ragazzi, mia moglie sarebbe entrata all’autogrill senza mutandine e si sarebbe divertita molto mostrandosi nuda sotto la minigonna. Torna dopo pochi minuti, si risiede sullo sgabello e mi dice: “ tu non vai? non ci fermeremo come al solito lungo l’autostrada, vero? Dai intanto sei ancora in tempo, giù c’è nessuno e il vecchio che pulisce i bagni non ha ancora chiuso”. Mi alzo, mi dirigo verso le scale e con la coda dell’occhio vedo nuovamente mia moglie mostrare le gambe in direzione dei ragazzi che probabilmente si gustano la scena. Dopo qualche minuto riesco a tornare di sopra, lascio una mancia al vecchio che vedo intento alla chiusura, e risalgo le scale. La situazione era decisamente mutata. Infatti mia moglie aveva abbandonato lo sgabello e si era avvicinata ai cinque ragazzi che nel frattempo si erano spostati vicino a dove erano venduti alcuni giocattoli. Osservo la mia mogliettina senza avvicinarmi troppo. Una bella 32enne bionda con gli occhi verdi, capelli lunghi ricci, una seconda abbondante e decisamente un bellissimo culetto. Si abbassa ad osservare alcune riviste, si gira verso di me, apre le gambe e…..vedo la sua figa sotto la minigonna. Rasata con una striscia di peli biondi sul pube. Monica si era tolta le mutandine in bagno ed ora, sicuramente eccitata, aveva deciso di giocare sempre più apertamente. Mi sorride accarezzandosi velocemente la figa con un dito poi si alza, guarda in direzione dei ragazzi che la mangiano con gli occhi, si gira e si abbassa a novanta gradi senza piegare le gambe lasciando che la minigonna si alzi per mostrare la figa e il culo. Che zoccola mia moglie, penso. E’ veramente fantastica….sarà difficile fermarla ora, quando si eccita deve godere e penso che il modo lo abbia ormai trovato. Infatti dopo essersi lasciata ammirare, si avvicina ai ragazzi dicendo loro qualcosa che non sento bene, tra cui sicuramente di non preoccuparsi di me, poi qualcuno comincia a toccarle le gambe e la figa sotto la minigonna e il gruppo scende le scale verso la toilette. Mia moglie è con loro, attaccata al braccio di uno di questi. Li lascio scendere, poi mi affretto per scale in tempo per vedere che uno dei ragazzi (tutti quanti sui 20-25 anni) lascia 50 euro al vecchio custode per farli entrare nel bagno dei maschi. La porta si chiude, mi avvicino e chiedo se posso entrare anche io. Il vecchio finge di non capire, apre la porta, entra e la richiude lasciandomi fuori e chiudendo a chiave. Ho il cazzo durissimo…devo entrare. Busso sempre più forte, poi il vecchio apre e mi dice non fare casino. “C’è una troia dentro….non posso farti entrare. Se i ragazzi godono in fretta magari ti faccio entrare dopo”. Sento godere mia moglie….”sono il marito…per favore fammi entrare, voglio solo vedere”. Entro da solo e la scena è veramente fantastica: mia moglie è seduta su uno dei pisciatoi a muro con la minigonna e il top completamente arrotolati in vita e le gambe oscenamente aperte che si sta sditalinando. I ragazzi non sono da meno, infatti tutti sono con l’uccello in mano e qualcuno è già pronto per andare oltre. Due si avvicinano e si fanno leccare il cazzo, mentre gli altri tre pisciano a turno nel pisciatoio di fianco a quello dove è seduta mia moglie e poi si fanno pulire la cappella. Nel frattempo io mi ero sporto un po’ troppo, qualcuno mi aveva visto e disse: “ fai vedere al tuo maritino come lo succhi bene…. adesso gli mostriamo quanto sei zoccola….leccaci anche le palle mignotta”. Mia moglie eseguiva ad occhi chiusi gustandosi quei bei cazzoni poi girò gli occhi verso di me per fami vedere quanto le piaceva. Mi abbassai i pantaloni e cominciai a segarmi. E’ una droga…vedere mia moglie trattata da puttana mi eccita tantissimo. Poi uno le ha ordinato di alzarsi e di girarsi a pecorina dicendole che così bagnata come era doveva avere proprio un gran voglia di cazzo. A turno cominciarono a trombarsela obbligandola ad urlare verso di me quanto le stava piacendo: “dì a tuo marito che ti piace godere come una cagna in calore……come ti piace farti aprire e rovinare la figa…..come è bello sentire cinque cazzoni che ti sfondano”. Lei ripeteva il tutto senza però fissarmi negli occhi, concentrata a sentire e a godere dei cazzi che la fottevano. Le mani di mia moglie erano appoggiate all’orinatoio con la testa leggermente al suo interno, però avvicinandomi vidi che c’era una scritta che subito non avevo notato e che diceva: “guasto”. Quei porci l’avevano fatta mettere in quell’altro dove tre di loro avevano pisciato poco prima e quindi lei era a diretto contatto con la loro urina. Un pò per i forti colpi, un pò perchè tenendola per i capelli la spingevano verso il basso, vedevo alcune gocce colarle dal naso che inizialmente avevo reputato come delle gocce di sudore. “Lecca il nostro piscio puttana….che tra poco assaggerai anche qualcos’altro”. Umiliata e chiavata….proprio quello che mia moglie desiderava quando trovava dei cazzi con cui riempirsi la figa. Tutti avevano i pantaloni abbassati alle ginocchia e alcuni sembravano al dunque, ma non era ancora finita. La fecero alzare e due la sollevarono tenendola per le gambe sempre ben divaricate; lei si reggeva abbracciando i due giovani e doveva essere in preda ad un orgasmo incredibile: il volto segnato dal piacere, gli occhi sempre socchiusi e obbediente ad ogni loro ordine. Quello che aveva ordinato di alzarla se la stava scopando in questa posizione: “adesso voglio sborrarti dentro, voglio vedere che faccia fa tuo marito a vederti colare di sperma”. Un urlo, il ragazzo che si distacca e la sborra che esce dalla figa di mia moglie sempre sorretta a gambe larghe. Il mio sogno si avverava di nuovo…..vedere la figa di Monica riempita di sborra. Ne godevamo entrambi. Ormai mi segavo senza sosta cercando di ritardare la sborrata per continuare a far parte mentalmente di quel gioco stupendo. Alcune gocce di sperma stavano cadendo sul pavimento, ma ancora per poco, un altro di loro si avvicinò e la pompò fino a venire. Mia moglie era fradicia in mezzo alle gambe, poi quello che era appena venuto raccolse un pò di sperma dalla figa di mia moglie con l’indice, me lo fece vedere e disse: “adesso guarda come ti inculiamo la tua signora!!!!”. Introdusse lentamente il dito nel buco del culo, con lei sempre nella stessa posizione oscena: prima uno poi due… ormai era pronta e infatti venne fatta scendere e messa di nuovo a pecorina. “Lecca tutto, vedi come ti abbiamo trattato da troia? Ti piacciono le dita che sanno di culo e sborra?” “Sì, ma adesso allargatemi il culo…bastardi…mi piace fare la vostra puttana”….diceva mia moglie. Un altro di quelli ancora col cazzo duro iniziò ad incularla spingendo come un forsennato e senza preoccuparsi se i gemiti di mia moglie fossero di dolore o di piacere. Durò molto poco venendo nel culo di mia moglie e girandosi verso gli altri: “che gran culo da vacca che ha questa zoccola…chissà quanti cazzi si è già presa anche nel culo”. Intanto i primi due erano diventati di nuovo in tiro e tutti non vedevano l’ora di infilare il cazzo nel culo di mia moglie. Gli ultimi due le riempirono il culo, poi i primi due che l’avevano scopata offrirono uno spettacolo mozzafiato: uno si sedette sul w.c. e inculò mia moglie che girata a gambe divaricate offrì nuovamente la figa all’altro ragazzo. Subito alcuni favorirono la penetrazione tenendole le gambe ben aperte e io fui invitato ad avvicinarmi per gustarmi meglio la scena. Monica godeva come una vacca…sapevo bene quanto le piacesse prendere due cazzi contemporaneamente. Dopo cinque interminabili minuti uno le venne nel culo, mentre l’altro si alzò e le sparò tutto in faccia ordinandole di ripulire il cazzo con la lingua. Super eccitati da quanto visto, anche gli altri tre la riscoparono velocemente e le sborrarono sulla faccia e sulle tette. Mia moglie colava sborra dal mento alle tette e dalla figa e dal culo lungo le cosce e a terra. Stupenda….. “Dai adesso è il tuo turno”….mi disse uno di loro. La presero per i capelli forzando l’apertura della bocca e ormai allo stremo della mia eccitazione nel vederla tutta sporca di sborra, le venni tutto in gola. Uno le tappò il naso, obbligandola ad ingoiare tutto tra le risa generali e anche un applauso. Infatti dietro di noi il vecchio aveva assistito alla scena ed aveva applaudito. Disse ai ragazzi che era ora di andare, questi si sciacquarono velocemente e il vecchio andando verso la porta, con mia sorpresa, la richiuse a chiave dietro di loro. “Lo sai vero che adesso è il mio turno, disse a me con tono malizioso. Non avrò certo rischiato il posto per far divertire solo voi, sopratutto dopo aver visto cosa sa fare quella puttana. Come prima cosa, rivolto a mia moglie, datti una ripulita che così mi fai proprio schifo, sei piena di sborra ovunque”. Lei si alzò (era seduta sul wc), si diresse verso il lavandino e si lavò il viso. “Muoviti che non ho mica tempo da perdere, lavati pure solo il culo, l’unica cartuccia che ho voglio giocarmela bene. Poi rivolto verso di me: quando mi ricapita una troia che gode a farsi inculare”. Mia moglie iniziò a lavarsi come gli aveva detto, sciacquandosi velocemente il culo, poi il vecchio col cazzo già in tiro l’appoggio a novanta sul lavabo e la inculò gridando tutto il suo piacere. Mia moglie aveva già goduto molte volte ed ora non le piaceva come con i ragazzi. Cominciava a pensare come chi dopo l’orgasmo ripensa a quello che è successo e ritorna alla realtà. Aprì gli occhi mentre subiva l’inculata, si guardò allo specchio dritto di fronte a lei, poi guardò verso di me sempre attraverso lo specchio e con una smorfia mi indicò il dolore che l’inculata ora le stava provocando. Il vecchio la prese con molta rabbia e lo tolse solo dopo averle sborrato dentro. Notò il tanga dentro alla borsetta aperta di mia moglie, lo prese, si pulì l’uccello e lo rimise nella borsetta, dicendo che così la troia aveva un bel ricordo della serata. Poi si tirò su i pantaloni, fece rialzare mia moglie che si abbassò la mini, le mise una mano in mezzo al culo e senza neanche darle un minuto per ricomporsi, ci cacciò fuori dicendo: “merda…. devo ancora ripulire tutta la sborra sul pavimento di quei bastardi”. Mia moglie si ricompose alla meglio i capelli, e a testa bassa camminò davanti a me senza dire parola. Io la guardai da dietro, non aveva fatto in tempo a rimettersi il perizoma, e vidi il vestito pieno di chiazze di sperma con una molto grossa che si stava formando a livello del buco del culo in mezzo alle chiappe (la manata del vecchio aveva lasciato il segno). Forse a causa del passo non troppo sostenuto o forse perchè continuava ad aggiustarsi la minigonna vidi alcune gocce di sperma scenderle lungo la coscia destra. Uscimmo dall’autogrill e salutammo velocemente i cinque ragazzi che ci chiesero di incontrarci ancora lasciando a Monica un foglietto con i loro numeri di telefono. “Forse”, fu la risposta mentre sfiorava con la mano il cazzo di un paio di loro e mentre gli altri le palpavano nuovamente il culo. “Adesso però devo andare”. Salimmo in macchina dove finalmente soli baciai mia moglie ringraziandola per la serata. “Lo so che non ti accontenti di un bacio” mi disse. Si tolse i vestiti e se li mise sotto al culo per non sporcare. Rimase nuda in macchina pulendosi i buchi con delle salviettine. La mia eccitazione cresceva nuovamente. Dopo una ventina di km mi fermai in un’area di sosta vicino ad un paio di tir ed abbassai il suo sedile. Le toccai il culo…era ancora apertissimo e la scopai sentendo quanto fosse allargata la sua figa. Era ancora bagnatissima. La sua lingua sapeva di cazzo e sborra. Pochi minuti e le sborrai sulle tette mischiando la mia sborra a quella che si era seccata poco prima sul suo corpo. Era solo l’inizio della vacanza. Ci saremmo divertiti ancora.

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Con La Mia Cugina Preferita 3.2 [Al mare]

Parte precedente: http://xhamster.com/user/autotune/posts/234236.html

La mattina dopo ci svegliammo, e facemmo colazione in soggiorno-cucina, a pochi metri dal letto in cui io e Chiara ci masturbammo a vicenda.
Poco dopo saremmo andati in spiaggia, dove i miei zii avevano affittato 2 sdraio e 1 ombrellone.
Andai così a mettermi il costume, e così fecero tutti quanti, compresa mia cugina, che indossava un bikini fucsia, coperto ora da una canottiera e da uno di quegli shorts elastici che si sarebbe tolta arrivati in spiaggia.
Giunti alle sdraio, ci accomodammo, e come già detto Chiara si spogliò della canotta e del pantaloncino… La sola visione del suo fisico mozzafiato mi provocò un erezione, che provai a mascherare essendo a fianco dei suoi genitori e di mio fratello.
In quei giorni, il sole picchiava davvero forte e c’era bisogno della crema solare.
Presi la palla al balzo, e chiesi a Chiara se volesse che gliela mettessi io… La risposta fu affermativa, così iniziai a spalmarle la crema, palpeggiandola un po’ dappertutto, passando ovviamente inosservato visto il pretesto.
Passai una mezz’oretta sotto l’ombrellone ad aiutare mio zio con i cruciverba, e poi andai a fare un bagno a mare insieme a Chiara e Gabriele, mio fratello.
Arrivate poi circa le 12, Chiara decise di tornare a casa, ed io la seguii a ruota, al contrario dei miei zii, abituati a rimanere in spiaggia fino a tardi, e a mio fratello, che aveva conosciuto un gruppo di ragazzi e ragazze sul bar della spiaggia.
Così tornammo un attimo alle sdraio, prendemmo la nostra roba e ci incamminammo verso l’appartamento.
Durante il tragitto Chiara portò il suo “copricostume” a mano per il troppo caldo, ed io intanto pensavo a quanti ragazzi, guardandola, sognassero di scoparsela.
“Le hai prese tu le chiavi vero?!” Iniziai io.
“Certo! Ma lo sai che saremo soli per una mezz’ora? Sempre se tuo fratello non sta già tornando.” Continuò lei.
Io le sorrisi e accelerai il passo.
Arrivati all’appartamento feci le scale quasi di corsa, al contrario di lei che sembrava piuttosto tranquilla.
Chiara aprì la porta, poggiò le chiavi nel piccolo mobile del soggiorno, ed andò in bagno.
Io invece andai a sdraiarmi in camera da letto, quella dove dormivano gli altri, per godere di una TV migliore.
Appena mia cugina uscì dal bagno mi raggiunse, abbassò un po’ la serranda della camera, e disse sbattendo due volte la mano sui piedi del letto:
“Forza… Vieni qui cuginetto, incomincio io.”
Strisciai fino a lì, e mi sedetti di fronte a lei, intanto Chiara mi aiutò a sfilarmi il costume e si mise sulle ginocchia.
Iniziò a baciarmi il cazzo, per poi leccarlo partendo dalle palle, fino alla punta della cappella.
In seguito se lo infilò in bocca, cominciando uno dei pompini più belli della mia vita.
Faceva su e giù con la testa, aumentando sempre più il ritmo, facendo solo delle piccole pause per prender fiato, in cui comunque non smise di segarmi.
Io intanto le poggiavo una mano sulla sua nuca, accompagnando i suoi movimenti, e spingendola quando volevo che andasse più affondo.
Dopo un po’ non riuscivo più a trattenermi, sentivo l’orgasmo salire, così, senza dirle niente, iniziai a sborrare all’interno della sua bocca.
Si fermò, senza però staccarsi dalla mia asta, così da non far uscire neanche una goccia di sborra.
Dopo una decina di secondi sì separò dal mio cazzo, ingoio il tutto, e mi disse alzandosi in piedi:
“Ora tocca a te…”.
Mi alzai anche io, la presi per i fianchi, e la “buttai” sul letto.
Mi catapultai su di lei, le abbassai il costume fino alle caviglie, e le infilai la testa fra le sue cosce iniziando a baciarla sul basso ventre.
Scesi pian piano sulla sua figa, ed iniziai a leccarla con passione, infilandole ogni tanto un paio di dita, così da farla godere di più.
In poco temo era fradicia di umori.
Lei, proprio come feci io poco prima, poggiò la sua mano sul mio capo, così da spingermi il viso sulla sua figa.
Passammo così una decina di minuti e poi ci rimettemmo i costumi.
Pochi minuti dopo, come da nostra previsione, arrivarono gli altri, pronti per pranzare tutti insieme.

La giornata, e la settimana, non finì qui ovviamente. CONTINUA…

Spero ovviamente di aver scritto in modo abbastanza decente, e che il racconto di ciò che mi successe vi abbia trasmesso un minimo di emozioni. Grazie ed alla prossima. 😉

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La mia modella preferita!!

Era una sera di ottobre e ricevetti un messaggio su facebook da una mia amica modella e cubista. Ero un po’ stupito nel vedere quel mex e una volta letto capì che aveva bisogno di aiuto per un problema in discoteca. Chattammo tutta sera fin quando mi diede il suo numero per chiamarla. Così feci e mi raccontò che era stata derubata e che doveva assolutamente trovare questo tizio. Mi disse anche che aveva preferito chiamare me perché mi aveva visto in quel locale molte volte perché ci lavoravo e lo potevo conoscere, ma, durante la telefonata mi disse: “sai hai davvero una bella voce” e così capì che infondo poteva esserci qualcos’altro, forse.
Chattammo per un settimana fin quando le proposi di fare qualche s**tto per un lavoro che avevo e magari di uscire insieme e lei accettò subito ma mi disse che aveva un problema, dato che non abitava in città aveva il problema del rientro e io da abile don giovanni le proposi di restar da me la notte e che il giorno dopo avremmo fatto gli s**tti e poi l’avrei riaccompagnata a casa. Non credevo ai miei occhi ma mi disse che andava bene. Ero felicissimo!!
Conoscevo un po’ lei, la incontravo spesso nei locali perché faceva la cubista e immaginavo la sua personalità così fissai la sera, un venerdì.
Andai a prenderla a casa, mise il borsone nel bagagliaio e entrò in macchina, bellissima, ucraina, capelli lunghi biondi, alta 180 circa, taglia 40 con un culo che è famoso in tutta la città e una seconda di seno, una carnagione chiarissima come piace a me ed ero già eccitato. Occhi bellissimi con un eyeliner nero fortissimo e un tubino nero in pelle. Mamma mia cosa avrei dato per spogliarla li davanti.
Come non potevo farle dei complimenti!? Lei mi disse che non si ricordava che ero così alto e che le faceva piacere perché di solito sono sempre più bassi di lei quando mette i tacchi.
La portai in centro nel locale di un amico, un posto dove fanno i migliori long Island, suo drink preferito. Bevemmo tanto di quel long Island che eravamo già ubriachi, drink e sigarette e parlammo di tutto, delle sue origini, delle sue passioni e del mio lavoro di fotografo di moda. Il mio collega venne a trovarci e ridevamo sul set che avremmo fatto il giorno, iniziammo a prenderla in giro dicendo che sarebbe stata in intimo al freddo e che gli avremmo tagliati i capelli cortissimi, solite cazzate. Decidemmo di pagare e andare in disco.
Andammo in un altro paese, nella discoteca di un mio carissimo amico, prendemmo da bere e andammo in consolle. Lì
chiacchierammo e lei inizio a ballare, le consigliai di farsi notare perché sicuramente sarebbe stata contattata per lavorare li, io intanto chiacchierai con qualche amico e con gli occhi fissavo lei perché costantemente era assalita da maschi allupati.
Ad un certo punto quando stavano esagerando, lei si volta e di colpo la prendo e la porto via con me al bancone.
Drink, sigaretta e parlammo di noi. Mi raccontò come era fatta lei e che era felice di uscire con me perché la facevo stare bene e le davo importanza allora per alleggerire il discorso la stuzzicai un po’ sui suoi movimenti mentre balla e inizio a farmeli vedere da vicino facendomelo diventare duro di colpo. Nell’orecchio mi chiese se tutte le modelle le facevo sbronzare prima dello shooting ma gli dissi subito che non era così, insomma dovevo sempre trattenermi altrimenti sarei passato per il solito fotografo allupato.
Dopo altri drink decidemmo di andar via e con il freddo che faceva andai a prendere l’auto e passai a prenderla. Mise il cd di David Guetta a palla e via. Nel tragitto inizio a dire che aveva bevuto troppo e che non andava bene perché poi dopo sarebbero arrivati i suoi problemi. Un po’ mi turbò ma quando le chiesi che motivi, lei mi rispose: “quando bevo tanto, dopo mi vien voglia di cazzo” e iniziò subito a chiedermi in che posti lo avevo fatto e lei dopo un po’ mi disse che m’invidiava perché a causa dei genitori non lo aveva mai fatto nel letto e che aveva sempre dovuto adattarsi nell’auto, sottolineando “quindi andiamo da te?”.
Ancora non credevo a quello che avevo sentito e così gli dissi di non preoccuparsi e che andavamo a casa a bere qualcosa insieme.
Arrivammo sotto casa, parcheggiammo e salimmo. L’accompagnai in camera e iniziamo a sentire un po’ di musica mentre lei mi raccontava di altri lavori che aveva fatto. Iniziammo a bere delle vodka fin quando lei mi disse che voleva s**ttare una foto. Presi l’iphone e facemmo degli s**tti ma poi iniziai a fotografare solo lei e mentre s**ttavo inizio a spogliarsi, restò in perizoma e faceva freddo così la fotografavo mentre sorseggiava vodka. Buttai via l’iphone e mi distesi su di lei avvicinandomi alla sua bocca, lei e mi fece bere della vodka e io la baciai subito, sentivo la sua lingua calda e piena di vodka. Quel bacio era così passionale ma allo stesso tempo porco.
La girai a pancia in giù e iniziai a farle un massaggio sulle spalle per riscaldarla e mi misi sopra di lei. Sentivo che le piaceva e iniziai a massaggiare più forte le spalle e poi scesi sulla schiena e poi di nuovo sulla spalla, la massaggiavo con energia e nel frattempo il mio socio si strofinava contro il suo bel culetto. Per un attimo lo fissai, era tondo e sodo e avevo una matta voglia di metterci qualcosa dentro, così la afferrai per i fianchi e glieli massaggiai con energia facendo muovere anche il suo bacino che strofinava contro il mio cazzo.
La misi a pancia in su e versai della vodka sulle sue labbra e le baciavo dolcemente, poi passai sul collo leccandolo e baciandolo. Versai altra vodka sul seno e poi baciai i suoi capezzoli piccoli e turgidi, succhiandoli avidamente. Scesi con le labbra sulla pancia senza mai staccarle dal suo corpo e poi sul ventre fin quando sfilai anche il perizoma e con le stesse labbra piene di vodka riempì di baci il suo interno coscia. Era bellissimo stare lì sotto, morbida e liscia e assaporai ogni cm senza mai toccare la patatina fin quando mi mise una mano sulla testa e mi spinse contro di essa. Iniziai a mordicchiarla con le labbra e pian piano con la punta della lingua ci entravo dentro. Alternavo la lingua a dei succhiotti sul clitoride. Adoravo leccarla e non mi sarei mai staccato da li. Iniziai a leccarle il clitoride mentre due dita si facevano strada dentro, era bagnatissima e andavo sempre più a fondo con le dita che divennero 3 e la lingua sempre più energica. Il suo ventre si stava agitando e ad un tratto urlò dal piacere mentre continuavo a accarezzarla solo con due dita dentro.
Mi fece segno di salire verso il suo viso e appena lo feci mi bacio con molta voglia ma nel frattempo mi levai pantaloni e scarpe e misi il mio cazzo contro la sua patatina e lo strofinai aprendola lungo il mio bastone.
Continuai a baciarla mentre lo strofinavo, eravamo impazziti da quel piacere e decisi di interromperlo facendolo entrare di colpo dentro…. La vidi contorcersi e morire dal piacere sotto di me mentre continuavo a penetrarla a fondo dolcemente. Le sue gambe si avvinghiarono al mio bacino e continuavo a penetrarla senza fermarmi. Mi fermai e mentre succhiavo i suoi capezzoli la penetravo solo con la cappella facendola uscire ed entrare tutta.
La girai in varie posizioni, me la godetti in tutti i modi. Decisi di stendermi sul letto e lei mi salì sopra, scese e inizio a massaggiarlo con le mani, lo afferrò con forza ma con la bocca lo coccolava, non mi sono mai sentito meglio. Era un orgasmo e lei pensava che stessi per godere ma le feci capire che il round non era finito. Salì su di me dandomi le spalle e iniziai a scoparmela come si deve, si sentivano solo i colpi contro il sul culo e dopo un po’ sentì sempre più bagnato il mio cazzo che vidi pieno del suo sperma. Godette due volte in questa posizione fin quando la presi di peso e la misi contro l’armadio e la scopai in piedi tenendola da una spalla e da un lato del bacino. Era un spettacolo vederla contorcere e godere in piedi, vedevo che era sfinita e lo ero anch’io e con quella visuale non potevo non godere subito. Mi sdraiai sul letto e lei inizio a farmi un pompino che non credevo ai miei occhi, gli dissi che era bravissima e mi confessò che prima si era trattenuta. Continuò a lavorarmelo in tutti i modi e in 30 secondi sborrai come non mai. Tolse la bocca e continuò a segarmelo dolcemente mentre continuavo a godere. Non capivo nulla e solo dopo vidi che le avevo riempito il viso. Le pulì il viso e di colpo notai che eravamo sudatissimi e avevamo anche freddo. Ci abbracciammo e lei mi disse: “Ma quanto abbiamo scopato?” presi l’orologio e vidi che era passata 1 ora e 40 e tra un ora dovevamo andare in studio. Non credevo ai miei occhi!
Rimanemmo nel letto insieme e dopo un po’ andammo a fare la doccia e poi in studio a fare lo shooting.
Siamo rimasti in contatto e ci siamo visti altre due volte ma poi ci siamo persi di vista a causa del suo attuale ragazzo.
Ogni tanto prendo le foto che gli s**ttai e le guardo con un po’ di nostalgia..

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L’avvocato e la segretaria

Racconto trovato in rete su xhamster.

Ero un giovane avvocato appena trentenne, molto brava ma data la mia relativa inesperienza non chiedevo troppo, un giorno un uomo anziano prese un appuntamento riguardo problemi di eredita, l’appuntamento era per le 17, l’ultimo della giornata. Venne accompagnato da altre due persone, dissi alla segretaria di farli passare, uno era l’anziano che aveva preso l’appuntamento, avrà avuto forse 70 anni, procedeva lentamente con l’aiuto di un bastone da passeggio, il secondo era un uomo sui quaranta, dalla corporatura era evidente che fosse un uomo di fatica cosi come il terzo, un ragazzo sui 20 anni che riconobbi rassomigliare al secondo uomo.
L’anziano si presento’ e mi presento’ anche i suoi accompagnatori, mi spiego che il signor R il quarantenne lo ospitava e lo assisteva, lui era rimasto vedovo e alla sua eta’ diventava difficile andare in giro da soli, il ragazzo era il figlio del signor R. Li feci accomodare e l’anziano inizio ad espormi il problema, sua sorella era morta e aveva lasciato tutta l’eredita alla badante, non gli importava niente dei soldi e della terra chiedeva solo la casa di famiglia, voleva avere un posto dignitoso dove morire in pace, quando ebbe finito di parlare mi prese la mano e disse.
“Avvocato lei e’ una bella donna, giovane, intelligente, vedo che non e’ ancora fidanzata, io sono un contadino, sono povero, non ho nemmeno una casa dove morire in santa pace, spero che lei capirà se la pago in maniera non convenzionale.”
Io non capivo, ero anche incazzata e stupefatta mi sentivo presa in giro, poi dopo aver ricevuto un cenno il giovane ragazzo si alzò e andò verso la sala d’attesa dove stava la mia segretaria Anna.
Uscito il ragazzo il signor R si alzò e venne verso di me, capii cosa stava per succedere, R arrivo’ dietro la mia sedia e mi chiuse la bocca con pezzo di stoffa, guardai l’anziano contadino con occhi increduli e lui con calma disse.
“Non si preoccupi vedrà che si divertirà non le vogliamo fare del male.”
R aveva iniziato a palparmi il seno con le sue mani grosse e poderose, mi baciava sul collo, io tentavo di res****re ma dalla mia posizione non avevo speranze, R mi disse di calmarmi che lo stava facendo per il mio piacere, io non mi feci convincere ma nel frattempo lui era sceso con la mano tra la mie cosce. Mi sentivo morire, stavo per essere violentata nel mio studio, sebbene continuassi a res****re sapevo che non avrei avuto scampo, R era molto forte, non riuscivo a spostargli un braccio neanche se ci mettevo tutta la mia forza, ero in una pessima posizione. In qualunque momento sarebbe potuto venire davanti e farmi quello che voleva, la mia femminilità stava per essere violata da uno sconosciuto, io che ero stata a letto solo con due uomini e ne avevo sempre fatto un motivo di orgoglio.
Un gemito di piacere richiamo’ la mia attenzione, riconobbi la voce di Anna, capi’ che il ragazzo era andato ad occuparsi di lei, pensai che si erano organizzati proprio bene, che era tutta colpa mia ma un secondo gemito mi tolse ogni dubbio, Anna si stava facendo scopare. Doveva essere passata una buona mezz’ora da quando R aveva iniziato a palparmi, mi resi conto di quanto fossi affaticata per respingerlo, mi sentii tradita anche dal mio stesso corpo e da quella troia di Anna. Con il morale a terra decisi di lasciarlo fare, tanto mi avrebbe violentata comunque e che almeno cosi quest’incubo sarebbe finito prima, R notata la mia defezione mi morse ad un orecchio e mi sussurrò.
“Brava.”
Si sposto’ sulla guancia, mi bacio sulla bocca vincendo la debole resistenza che le mie labbra fecero, illuse che forse la lingua in bocca non me l’avrebbe messa lo lasciai fare, lui mi limonò ben bene mentre le sue mani divennero più insistenti e decise. Mi fece alzare, mi mise stesa di schiena sulla scrivania, lui ancora vestito appoggio il suo corpo su di me e senti il suo membro enorme premere contro la mia pancia.
“Adesso ti faccio godere.”
Scese, mise la testa tra le gambe e inizio’ a leccare, non mi era capitato spesso di essere leccata ma quel figlio di puttana leccava bene, il mio corpo mi aveva tradita, mi stavo bagnando e alla fine divenni fradicia. Fui costretta ad assecondare il mio corpo e a godere, in un movimento convulso lo strinsi tra le gambe, lui mi penetrò con la lingua, strinsi di più ma lui mi penetrò di più, schiava dell’orgasmo che mi stava arrivando venni mentre lui continuava a leccarmela. Solo una volta avevo goduto così tanto, solo un uomo era capace di farmi godere cosi’ tanto, il mio ex fidanzato di 5 anni fa, con lui era diverso, dolce e lento, da bravi innamorati, ora invece ero solo carne da macello.
Il signor R si era spogliato, l’anziano contadino impassibile, Anna continuava ad urlare la troia che era, R si infilo nella mia bocca con il suo membro, lo succhiai vogliosa, non ero una gran pompinara ma feci del mio meglio, dopo un po’ mise le sue mani intorno alla mia testolina e me lo spinse su fino alla gola. Lo guardai sapevo cosa stava per succedere avrei ingoiato come la migliore delle troie, quelle che si strozzano e non lasciano cadere nemmeno una goccia, con la differenza che le volte che io avevo ingoiato si contavano sulle dita e di certo non con il primo che capita. Due spasmi del suo membro diedero il la ad una fontana di sperma caldo e consistente, quando provai a ritrarre la testa soffocata dai suoi succhi lui mi tenne li con la forza, mi sentì veramente la peggiore delle troie, mi permise di togliermelo dalla bocca solo quando ebbe finito, si era seduto sulla mia sedia col suo grosso cazzo dritto in evidenza.
“Avvocato, mi fa piacere che stia apprezzando la nostra moneta.”
Esordi l’anziano con un sorriso, io mi diressi verso il signor R pronta a farmi scopare come una sgualdrina, me lo infilo’ dentro prendendomi per le spalle senza troppi complimenti, era grosso ed io era stretta, faceva male anche se godevo, poi ci spostammo sul pavimento lui su di me, ormai godevo come una puttanella e lui venne tra le mie gambe nel preservativo.
“Apprezzo molto la vostra moneta.”
Dissi rivolta all’anziano mentre cercavo di rivestirmi, fu R a parlare stavolta.
“Sono sicuro che mio figlio sara contento di pagare il resto della parcella, io non sono più giovane e ho una moglie da soddisfare avvocato, lei capisce, ho dovuto tenere a stecchetto mia moglie una settimana per mettere da parte l’energie per occuparmi di lei.”
L’anziano si alzo e se ne andarono, quando vidi Anna lei evito’ il mio sguardo imbarazzata, io feci finta di niente e le dissi di andare a casa, non doveva rimanere in ufficio così tardi era buio e non abitava vicino, lei mi ringrazio e se ne andò.
Il giorno dopo chiamai G il figlio del signor R e lo feci venire a casa mia, era strano andare a letto con un ragazzo cosi’ giovane ma era bello, capii le mie amiche che andavano con i figli dei vicini o delle amiche, era meno esperto del padre ma anche lui sapeva la sua, lo invitai quasi ogni giorno per molti giorni finchè la causa non fu finita.

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Katia……..e le sue voglie

Il mio lavoro mi porta spesso ad incontrare delle coppie per decidere cosa fare dei loro risparmi. Ogni mese vedevo una coppia nuova, con delle esigenze diverse. Una volta vennero due fidanzati degni di un film del compianto Federico Fellini.
Lui un “guaio vivente”, brutto e rachitico. Lei, splendida, alta 1.70, bionda, capelli ondulati molto ampi, occhi da gatta blu come il mare, seno piccolo, pero in compenso un culo che “parlava”. Poteva avere una trentina d’anni, dai modi bruschi, sembrava sempre incazzata; lui veniva trattato sempre malissimo (e secondo me, aveva tutte le ragioni di questo mondo). In ufficio entrava, sempre un saluto molto distaccato, e nell’attesa o fumava una sigaretta sul balconcino oppure sfogliava distrattamente una rivista a caso; finche’ un giorno, era fine luglio, entrò in ufficio da sola, stranamente sorridente e cordiale.
Si mise a parlare e, tra una cosa e l’altra, mi raccontò di essersi lasciata con il suo ragazzo.
Morale della favola, io preso dall’enfasi del momento le chiesi se le andava di prendere un aperitivo assieme all’uscita dal lavoro. Nel momento stesso in cui lo proposi me ne pentii: avevo il timore che quella richiesta l’avrebbe fatta ritornare seria, invece mi disse subito di si.
Entrò dal consulente, dopo 20 minuti uscì e passando dalla mia postazione mi indicò il bar dove ci saremmo incontrati.
Furono le due ore più lunghe della mia vita, non passavano mai.
Finalmente si fecero le 19.00, uscii dall’ufficio e arrivai al bar praticamente volando. La trovai seduta sulla terrazza, nell’attesa si stava gustando una sigaretta. Quando arrivai, passati i primi 5 minuti di imbarazzo cominciammo a parlare del più e del meno; ad un certo punto, dal nulla mi disse: “Ti va’ di fidarti della mia cucina?”
Io le dissi di si, uscimmo dal bar e andammo a casa sua. Un appartamentino piccolino ma ben rifinito, cominciò ad armeggiare con pentole e pentoline ed io la osservavo nella sua bellezza:
indossava un vestitino molto corto con delle bretelline, sembrava un sottoveste, di seta color argento ed un paio di scarpe sempre color argento con il tacco altino.
Bellissima, io ormai ero estasiato da ogni suo movimento. Ero seduto su un divanetto basso ed ogni volta che si abbassava per prendere qualcosa in qualche stipetto basso il suo culo spuntava poco a poco fuori.
Ad un certo punto, si girò di s**tto, si avvicinò a me e mi disse con tono autoritario: “Hai finito di guardarmi il culo?”
Io, lì per lì, arrossii e non riuscii a dire nulla, lei un attimo dopo si girò e mi disse di seguirla… Io obbedii e la seguii. Entrammo nella sua stanza da letto, si girò ed in pratica mi infilò la lingua in gola e contemporaneamente la sua mano arrivò al mio pisello.
Lei infoiata da paura, era frenetica, mi sbottonò i pantaloni, prese il mio abbondante cazzo, si accasciò sulle ginocchia e in un attimo se lo ingoiò quasi tutto. Io non ci potevo credere, non mi era mai successo prima, oltre 20 cm di cazzo, bello grosso non era riuscita mai nessuna ad ingoiarselo in quel modo; con la lingua mi toccava le palle, incredibile!
Dopo ciò, mi fece sdraiare sul letto e mi scopò lasciandosi solo le scarpe ai piedi, sembrava posseduta, una cosa incredibile; affondava il mio cazzone nella figa godendo come una troia in calore sempre di più. Mi graffiò tutto il petto, mi diede morsi ovunque, una leonessa.
Praticamente guidò lei tutto il rapporto: prima lei su di me, poi alla pecorina, poi messa su un fianco, poi sulla schiena e le sue caviglie sulle mie spalle. E tutto questo graffiandomi ovunque, (e pensare che io dovevo tornare a casa dalla mia ex moglie). Ad un certo punto si rimise alla pecorina ed affondando il viso nel cuscino si mise le mani sulle chiappe, se le allargò e si infilò due dita nel culo. Al che’ io cominciai a leccare il roseo orifizio e a far scivolare saliva dentro, poi mi alzai su di lei e le feci sprofondare il cazzo nel culo, tutto fino a quando le palle non sbatterono sul suo sesso. Lei gridava con la faccia affondata nel cuscino e con le mani stringeva le lenzuola; io cominciai a pomparla sempre più forte, cercando di “scavarla” sempre di più, fino a quando non sentii arrivare la sborra. Di colpo uscii dal suo culo, ormai largo e mi avvicinai al suo viso, lei si girò da un lato aprendo la bocca, le cominciai a sborrare sulla guancia e pian piano il nettare bianco le scivolava in bocca. Quello che le rimase sul viso lo accompagnai con il pisello sempre in bocca, dopo di che’ si girò completamente e prese a succhiarmelo: succhiò anche le ultime gocce di sperma rimaste nel pisello.
Restammo a letto un po’, ma poi dovetti scappare a casa. Ci vedemmo per quattro o cinque mesi, tre o quattro volte a settimana. Mi ha spompato e non le bastava mai, ma è stato un bel “stancarsi”.

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la mia adorata BBW

Ilenia è qualcosa di oggettivamente diverso, è un miscuglio di voglia e bisogni, ma anche un semplice sfizio, qualcosa che immediatamente dopo potrebbe finire e per questo preferisco contemplarla come ho fatto fino ad ora.
La guardo, le parlo e fingo di essere indifferente. È piccola Ilenia, ha ventidue anni e non può capire. Per lei la vita deve ancora cominciare.
Non ha un ragazzo, ma le sue amiche già da un po’ ed a ventidue anni questo è certamente un problema, forse per quanto finga che non lo sia, questo per lei è il problema dei problemi.
Ilenia è sensibile, è sensibile perché la vita nonostante la giovane età l’ha già messa a dura prova. La sua famiglia sgretolata, il suo corpo distante anni luce dai canoni attuali di bellezza, il suo bisogno di essere accettata. Ilenia è una di quelle ragazze che per tutta la vita subirà l’incontrollato bisogno essere all’altezza, non si rende conto di quanto banali e normali siano quelli che dovrebbero accettarla, lei non se ne accorge, spinge se stessa verso mille cose e quindi studia, lavora, si prodiga per gli altri, suona in una band.
Ilenia allo specchio vede quello che non vorrebbe vedere, vede i suoi difetti, il suo viso grasso, il suo corpo in jeans sempre troppo stretti, le sue gambe sempre troppo corte, le sue mani sempre troppo paffute. Ilenia vede quello che ogni altra ragazza della sua età crede di vedere di se stessa, un mostro che se fosse di creta avrebbe già distrutto e ricostruito, è troppo giovane per rendersi conto che le sue amiche magre e perfette, di fronte ad uno specchio provano le stesse identiche emozioni che prova lei.
Ilenia non lo sa, Ilenia non lo immagina neanche che per me è incredibilmente bella, lei però è troppo piccola per capire quanto siano strani gli uomini arrivati a quaranta anni.
So di non conoscerlo neanche io il perché, non è la sua innocenza ad attrarmi, l’innocenza si cerca altrove, nella perfezione di una diciottenne ancora acerba ma già abbastanza donna e non è questo che vedono i miei occhi, piuttosto è l’oggettiva bellezza di un corpo e di un viso diversi da ciò che crediamo essere bello, come se esistessero due modi opposti ma perfettamente validi per rappresentarla. Uno stilizzato e longilineo e l’altro più florido e pesante.
In un tale paradosso Ilenia è semplicemente l’assoluto, il puntò più alto, l’apice.
Ilenia sarebbe il riferimento oggettivo con il quale misurerei questa nuova e diversa forma di bellezza, assolutamente disarmante e che non da spazio alla razionalità, una bellezza che ci fa arrendere e cadere le braccia senza che se ne capisca il motivo, forse spaventandoci come è successo a me.
Esistono emozioni che non si conoscono, si provano e basta.
Per lei ho un desiderio inenarrabile, un desiderio che non si è accentuato col tempo ma che mi ha invaso prorompente dal primo istante in cui l’ho vista.
Si è impadronita di me e dei miei desideri più romantici e morbosi come se il mondo precedente al suo arrivo non avesse alcun peso, stordito da un qualcosa che fino a quel giorno non sapevo neanche che esistesse.
Non credo sia amore, Ilenia è più un’intima evasione, un sogno nel quale mi rifugio e che ho deciso di conservare come tale per chissà quanto tempo ancora.
Forse se fosse più grande la cercherei, se avesse fatto le sue esperienze proverei ad accarezzarla, ma non posso rovinarle la vita facendola sentire un desiderio, offrendole ciò che a ventidue anni non si è giustamente pronti a prendere e così sogno, sogno perché sognare non è altro che vivere la nostra più intima realtà.

Quante volte da solo ho accarezzato la sua figura, quante volte parlandole e standole vicino ho preso linfa per la mia intimità.
Ilenia è un mondo carico di erotismo, Ilenia ed il suo corpo, un corpo grasso che non potrei definire in altro modo, perché grasso è perfetto, è vero, è reale.
Se la pensassi solamente come una ragazza in carne o una ragazza cicciottella sminuirei il suo fascino. C’è qualcosa di estremamente erotico in questa parola, qualcosa che la rende speciale, diversa da tutte e quindi unica. Come può essere attraente una ragazza grassa? Eppure basta guardarla, basta vedere il suo viso bellissimo come spesso è bellissimo il viso delle ragazze come lei.
Ilenia è grassa, Ilenia è terribilmente sexy.
Credo che se sapesse che provo in qualche modo ne sarebbe lusingata, forse stenterebbe a crederlo, forse non ha ancora vissuto abbastanza per capire come va il mondo, è prigioniera di un età stupida che opprime i bisogni se sono diversi da quelli degli altri. I suoi amici probabilmente neanche la guardano, i suoi amici forse le paiono addirittura irraggiungibili, ma i suoi amici un giorno cederanno alle proprie debolezze e sarà troppo tardi, Ilenia sarà felice con la persona giusta, sarà una donna forte e felice con la persona giusta.
È questo che ci differenzia a noi quarantenni, abbiamo superato quella naturale fase in cui ciò che si è, bisogna tenerlo accuratamente nascosto, i nostri gusti, le nostre voglie, tutto deve essere consono alle aspettative dell’emisfero che ci circonda e l’università è una fabbrica di individui identici tra loro che credono nell’unicità dell’essere umano in quanto tale.
Ilenia purtroppo è immersa in quel mondo, un mondo nel quale non è ammesso desiderare una ragazza obesa, un mondo in cui nonostante si studi per migliorare se stessi e costruire qualcosa di nuovo, si è ancora fermi ad ideologie che dividono il pensiero in nostro e vostro, in amico o nemico, con noi o contro di noi.
Vorrei massaggiarle i piedi e portarla lontano, vorrei poterla vestire degli abiti con i quali da sempre la sogno, è un peccato che questo ancora non avvenga, sarebbe un incanto.
Nella mia solitudine le ho tolto i piedi da intriganti decoltè un infinito numero di volte, ho visto il suo corpo di donna fasciato da morbidi abiti in cotone e suoi seni accecare l’umana razionalità, ho visto le sue gambe, le ho viste mostrarsi con cura in eleganti calze velate e le sue mani laccate da uno splendido smalto rosso come il fuoco.
Mille volte ho baciato i suoi piedi.
Se solo sapesse quanto, il mondo intero attenda che uscisse una volta per tutte dalla mia fantasia, diventerebbe un’altra donna, la donna che ancora non sa di essere.
È così che cullo i sogni ed i desideri che la mettono al centro delle mie attenzioni.
Immagino di averla accanto, di sfiorarla e di baciarla ovunque il suo corpo si mostri diverso da ciò che lei vorrebbe che fosse. La sua pancia, i suoi fianchi, le sue braccia, tra le pieghe della sua pelle.
È una vita parallela la mia e lei tutto questo neanche lo sa.
Non sa che al mondo c’è un uomo che come un ragazzino si chiude in un bagno immaginando di poterla soltanto guardare, che in questo preciso momento sta scrivendo della sua passione esorcizzandola, che morirebbe per poterla avere anche solo una volta.
Lei di tutto questo non solo non ne è a conoscenza, ma credo non lo immagini nemmeno. Lei è una giovane ragazza di ventidue anni che crede nell’amore come è giusto che sia. Il sesso, la morbosità del bisogno, la grandezza del desiderio ancora sono cose lontane.
Conosce certamente il richiamo che la natura suscita al corpo, ma è ancora troppo distante dalla consapevolezza che sentimenti come l’amore e la passione, possono viaggiare parallelamente senza mai intersecarsi.
Vorrei tanto sapere cosa pensasse se venisse a saperlo, quale considerazione avrebbe di me, se si lasciasse andare lasciandomi libero di farla sentire una donna. A volte sono spinto a pensare che la sua condizione la porterebbe ad accettare, molto probabilmente si sentirebbe amata e desiderata come mai le è capitato fin ora e per lei sarebbe qualcosa di realmente nuovo e straordinario, ma credo anche che potrebbe non capire e non concepire il desiderio come tale.
Ventidue anni sono pochi, mi domando soltanto quando per lei arriverà il momento della felicità tanto attesa, quando qualcuno le dichiarerà il suo amore, quando anche lei potrà subire il piacere ed il fastidio di quel sentimento che volente o nolente un giorno lascerà posto a nuove difficoltà. Vorrei che le capitasse presto, vorrei che mi dicesse di essersi innamorata e vorrei vederla felicemente ricambiata. Ilenia è una creatura troppo bella perché non meriti che le accadesse una cosa così.
So che passerò il resto della mia vita a desiderarla, a sognare l’odore della sua pelle, so che continuerò a toccarmi guardando le sue fotografie ed immaginando di baciarle i piedi e le dita dei piedi, ma anche che non l’avrò mai e in cuor mio, spero che non capiterà l’occasione che sogno di avere, in fondo Ilenia è un desiderio morboso che ha fatto breccia nella mia anima quasi esclusivamente per restare tale.

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Il pompino migliore della mia vita (storia vera di

Quando aprivo gli occhi, quello che vedevo era solo una testa che si muoveva avanti e indietro ed il suo labbro superiore che scivolava sul mio cazzo. E le sensazioni che provavo erano di libidine pura. Ma partiamo dall’inizio.
Come tante altre volte ero tornato al cinema Roma di Torino, sapendo che avrei potuto trovare qualche bella situazione.
Non mi interessava assolutamente il titolo del film, mi serviva solo per eccitarmi; per me, come per tutti i presenti, c’era interesse solo per il “movimento” in sala. Appena entrato andai a sedermi al centro di una fila nella parte posteriore del cinema, in modo da lasciare lo spazio per qualche eventuale (e desiderato) avventore.
Avevo preso l’abitudine di non indossare gli slip quando andavo al cinema, in modo da essere pronto a tirare fuori il cazzo senza troppi traffici e mi piaceva anche la sensazione che provavo sentendo strofinare la cappella nei jeans, ma soprattutto mi piaceva sentire la cucitura dei jeans che si infilava tra le chiappe e mi sfiorava il buchetto…
Le scene sullo schermo iniziarono a fare effetto e tirai fuori il mio cazzo già bello duro. Guardando in giro vedevo che non c’era molta gente, tutti seduti da soli tranne un ragazzo giovane che era seduto qualche fila davanti a me: era da solo, ma presto arrivò un tipo che si mise al suo fianco. La situazione sembrava interessante. Il ragazzo non disse niente e non lo guardò nemmeno, sembrava timoroso. Il tipo invece, sui 50 anni, sembrava sicuro e si avvicinava sempre di più. Dopo pochissimi minuti vedevo solo più la sua schiena andare su e giù, impegnato sicuramente a fare un bel pompino al giovanotto.
La mia eccitazione, e la mia invidia per il ragazzo, continuavano a salire… il mio cazzo reclamava attenzione, ma non volevo ancora sborrare. Sono bastati pochi minuti al tipo per completare la sua operazione e poi si sono alzati tutti e due: il ragazzo andò verso l’uscita ed il tipo prese a girare in sala. Io ero sempre lì con il mio cazzo duro che mi segavo senza cercare di nascondermi, anzi sperando di essere visto. Infatti il tipo mi vide e dopo un incrocio di sguardi, come per chiedere il permesso, si sedette accanto a me. Oramai ero senza scrupoli e senza vergogna: continuavo a segarmi di fianco a lui che mi guardava, mi sorrideva e guardava il mio cazzo che lasciava uscire le classiche goccioline dovute all’eccitazione.
Appena provò a toccarmi io mi ritirai un pochino, sempre continuando a segarmi. Lui pareva stupito. A quel punto io andai nei servizi e mi infilai in un bagno senza chiudere la porta. Dopo meno di un minuto arrivò lui e mi chiese “posso darti una mano?” Feci cenno di si, lui entrò subito e chiuse la porta. A quel punto mi trovavo nel cesso di un cinema porno, con il cazzo in mano, davanti ad un perfetto sconosciuto che mi disse “un cazzo così mi piacerebbe anche prenderlo nel culo!” , ma io continuavo solo a segarmi guardandolo in viso.
Ed ecco che lui si abbassa e me lo prende in bocca: mi è sembrato di sprofondare, di volare, di entrare in paradiso… ad ogni suo movimento mi girava la testa e mi sentivo succhiare anche l’anima… Io ero super-eccitato e avevo il cazzo che sembrava di marmo. Non c’ è voluto molto per essere vicino a sborrare. Gli dissi “sto per venire”, ma lui mi guardò e non si staccò nemmeno per un secondo… ed ecco che i brividi lungo la schiena arrivano fino al cazzo e sparo una quantità incredibile di sborra nella sua bocca! Lui continuava a tenere tutto in bocca, per sputare poi tutto insieme nel WC.
Io ero al settimo cielo, con un fremito lungo la schiena e le gambe dovuto alla grande eccitazione che non diminuiva: avevo ancora il cazzo duro e glielo avrei messo volentieri nel culo se non se ne fosse andato, ma solo dopo avermi detto “grazie” guardandomi diritto negli occhi.
Oramai sono passati più di 20 anni da quella serata, ma la sensazione che ho provato è ancora viva in me e posso dire che è stato sicuramente il più bel pompino della mia vita.

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la loro storia ed io nel mezzo ( seconda parte)

Nella storia precedente vi ho raccontato che mi sono trovato in mezzo ad una storia senza volerlo
il mio amico e collega tradisce la moglie con una più piccola di età , la moglie essendo io amico di famiglia con loro e rapporti stretti mi ha fatto colpevole di sapere e non raccontare nulla a lei e per giunta se le presa con me
Vi ho lasciato che ero andato al bar di amici per un appuntamento con loro e mi trovo décolleté una amica ma vedendola esco fuori per evitare scenate davanti ai mie amici
Lei sale in macchina io scendo e la invito a scendere dalla mia macchina e di evitare scenate lei mi dice sali dai vedi che sei tu che stai facendo scenate sali e parliamo .io salgo e lei accendi facciamo un giro togliamoci da qua ..io:e la tua amica?.lei:aspetta la chiama a telefono e gli dice di andare senza di lei si vedono domani nel frattempo la guardavo gambe accavallate tacchi aperti unghia smaltate rrosse decolte invitante e prosperoso una gran bella donna come vi ho detto
Lei chiude con la sua amica e mi dice :avevi impegni? Io rispondo di no ..lei:bene mi fa piacere allora abbiamo tutto il tempo per noi .io : ma i ragazzini?
Lei:sono da mia sorella li stanno bene con i cuginetti , e meglio così simone loro non c’entrano
io:sei sempre una grande mamma e donna Rosy ho stima di te
lei:grazie peccato che non è così per il tuo amico al punto di cambiarmi per un altra ma torniamo a noi tu non sapevi nulla vero?
Io:ascolta Rosy non mento ma mi dispiace lo saputo qualche giorno prima prima della vostra lite ho cercato di farlo ragionare ma lui niente e visto che non mi ascoltava gli ho chiesto il favore di non tirarmi dentro perché non m piaceva il suo comportamento nei tuoi confronti e non so come ha potuto ma mi ha ascoltato .ma poi mi hai tirato dentro tu non avevo scampo si To mentito alla domanda se sapevo perché si comportava così .Ma non ho mentito per coprire lui ma per non essere i terzo incomodo nella vostra storia e volevo che avreste risolto davoi la vostra crisi credimi sono sincero
Lei:e tu saresti mio amico? Avresti dovuto avvisarmi subito se mi volevi bene per come dicevi
Io:sa e facile parlare ma non mi sentivo di concluderla io la vostra storia dare il colpo finale .ma mi dispiace credimi non potervi avere più come famiglia modello
Lei:dispiace anche a me simone non mi sarei mai creduta che potesse succedere a me a quel coglieho dato tutto di me 2 figli una famiglia una moglie che la sempre rispettato e amato a letto ho cercato di non farli perdere mai l attrazione verso di me ma questi sono i risultati ..forse mi devo rendere conto che sono vecchia e non più piacente come prima me ne devo fare una ragione simone
Io:ma che dici Rosy sei stupenda, favolosa ,sei attraente, sexy il problema non sei tu amica mia ma lui che ha perso una donna meravigliosa come te e ripeto bella
Lei:ti chiedo scusa tu non centri non meritavi le mie accuse le mie parolaccie me ne vergogno di tutto ciò
Io:tranquilla non è successo nulla e sappi che io ci sono sempre per te Rosy e i ragazzini per qualsiasi cosa conta su di me
Lei:scoppia piangere ..grazie ne ho bisogno delle tue parole ma spero che non rimangono tele ma che saranno fatti reali ho bisogno di un amico vero con cui posso sfogarmi e fare conto su di lui e voglio che sei tu simone non tradirmi pure tu
Io:Rosy tvb e lo sai quindi conta su di me
Samo stati a parlare per ore fino ad arrivare alle sue foto che mi ha inviato
Lei:dimmi la verità .che ne pensi di me come donna ? Hai visto le foto che To inviato ? Voglio che sei sincero
Io:Rosy sei stupenda e più ti guardavo e più gli davo del coglione
Lei:dici sul serio? Sono ancora bella?
Io:si lo sei Rosy cmq perché lo hai fatto le hai inviate persino in intimo e per giunta nuda
lei:pensandoci bene adesso me ne vergogno non so perché lo facevo .forse perché volevo vendicarmi volevo delle conferme di essere ancora desiderata essere donna tradire come lui ha fatto con me ma non parliamone più già mi sento rossa in viso non era mai successo era l unico uomo che da anni mi vedeva toccava e godeva di me
Io:beato lui ..ops cazzo scusami me scappato non volevo
Lei:scoppia ridere ma di che ti scusi scemo ? Sei un uomo e de normale e poi non potrei dire nulla la colpa è mia delle foto ma simone rimane un segreto e perdonami ma si ferma qua la nostra conversazione non andiamo oltre anche se te mi sei sempre piaciuto anche quando ti vedevo in costume in barca con noi anche piccoli pensierini mi affioravano nella mente persino quando te diventato duro e tu per la vergogna ti sei tuffato in acqua cazzotti come eri messo bene
Io dai smettila che scema che sei ma quella volta non c’è lo fatta a trattenermi da guardarti
Lei:se fatto tardi adesso mi raccomando a casa ?
Io:si certo per strada si parlava di altro nella mia mente speravo che mi invita se a salire ero troppo eccitato la desideravo la volevo .arrivammo sotto casa mi guardo mi disse grazie simone
Lei:posso chiamarti domani ho bisogno di sapere che ci sei per me
Io:si certo quando vuoi ci sono ..mi saluta e va via Buona notte
io riaccendo la macchina mi metto in strada per casa deluso del 2 d Pike ma allo stesso momento contento perché forse non sarebbe stato come l’avrei voluta mia per vari motivi
arido a casa mi spoglio e mi metto sul letto mi guardo le sue foto bellissima cazzo quanto ti avrei voluta mia il cazzo mi esce dalle mutante
Prendo il mio cazzo e comincio a segarmi ammirando la immaginarla nel più bello arriva un suo messaggio su Whitman
e lei …ciao Simone grazie di tutto delle belle parole dei tuoi conforti tvb spero di non disturbarti che fai?
Io:ei ciao Rosy non disturbi affatto e non ringraziarmi tvb anche io
Io:sono nel letto non ho ancora sonno guardo un po di TV e tu?
Lei:uguale sono anche io nel mio letto ..mi sento sola simone
Io:mi dispiace non so che dirti
Lei:non c’è nulla da dire simone ..posso farti una domanda?
Io:si certo
lei:devi rispondere sincero però
io:ok dai spara
Lei:avresti desiderato sentirti dire vuoi salire da me?
Io: sono sincero si lo desideravo ma è stato meglio così Rosy non sarebbe stato da parte tua come avrei voluto e desiderato io avresti solo reagito per rabbia non per desiderio e la nostra amicizia sarebbe sanità dopo
Lei:e chi ti dice questo? Invece non può essere che sarebbe nata una nuova vera ed intensa amicizia ?
Io:be non saprei potrei solo risponderti che lo avrei voluto
lei:e per quanto riguarda che fosse stato sbagliato non ti avrei desiderato ma usato per rabbia .tu che ne sai dei miei pensieri o desideri
Io:be hai ragione ma è tutta la situazione sbagliata Rosy
Lei:nulla accade per caso simone tu che centri nella nostra crisi ?
Io:nulla Rosy
Lei:vedi? Ma intanto ci sei simone
Lei:e che ne sai che prima non ti desideravo? E magari al contrario del tuo amico non seguivo il cervello e la figa ma seguivo il cuore e rimanevo al mio posto di moglie e madre
Io:io non posso saperlo Rosy questo lo sai tu ma posso solo dirti visto che ci siamo che mi fa piacere
Lei:adesso lo sai simone To sempre desiderato dal primo giorno che il tuo amico Ta portato a casa nostra ma come To detto io ero una moglie fedele
Lei:lo ero fedele simone hahahaha
Lei:cosa indossi adesso?
io:dai che domande Rosy
lei:dai rispondi che c’è di male sei in pantaloncini?
Io:si Rosy
lei:bugiardo ah ah ah io ti immagino nudo
Io:ha ha ha ma la smetti ? Cmq mutante
lei:ti andrebbe di mandarmi una foto adesso ?
Io non sapevo che fare mi veniva in mente che magari potesse fregar usando le mie foto contro marco magari mi sbagliavo ma alla fine tutto era possibile nel frattempo io me la pensavo mi riscrive lei
lei:dai di che hai paura? Ok ho capito faccio io la prima mossa aspetta
mi invia la sua foto del seno cazzo e bello formosa
io:che bello che è sei fantastica
lei:dai farmi vedere cosa mi ci metteresti nel mezzo
in me ho detto ma si cazzo alla fine ne vale la pena mi faccio la foto al mio cazzotti duro per lei e la invio
Lei:ohh mamma mia simone sei favoloso e bellissimo lo vorrei tutto in questo istante nel frattempo mi invia una sua foto con la giga bella in vista
Lei:guardali e tutta bagnata per te non immagini quanto ti vorrei dentro
..mi sono rotto il cazzotti di master bari per lei mi metto una tuta di corsa e mi infilo in macchina mentre lei mi scriveva che fine hai fatto perché non rispondi ti stai maturando? Ti vorrei qua dentro di me in 10 minuti arrivo a due isolati da casa sua posteggio la macchina distante per non dare all’occhio non si sa mai nel frattempo corro sono le 2 di notte arrivo al portone leggo il messaggio suo ok Buona notte visto che non mi rispondi
io:apri il portone veloce sono qui sotto ti desidero
lei:tu sei matto simone
Io:dai apri prima che c’è ne pentiamo
sento aprire il portone di corsa entro nel ascensore schiaccio 3 piano arrivo nel pianerottolo la sua porta aperta entro e lei è lì in tutto il suo splendore solo in mutantine chiudo la porta rimaniamo a guardarci
io:forse è tutto sbagliato Rosy ma non posso res****re non posso immaginare di essere desiderato da te e non poterti avere mia io sono qua adesso a te la scelta se decidi di mandarmi via lo farò uscendo da questa porta non tornerò più indietro
lei:sei la più bella cosa che mi sta capitando in questa parte della mia vita e non ti perdo per nulla al mondo vieni abbracciati
mi avvicinò a lei l’abbraccio e la stringo forte a me lei m ficcare la sua lingua dentro la mia bocca bellissima bacia come piace a me sento la sua lingua fino alla mia gola all’impiego stesso mi toglie la maglia mi accarezza il però i suoi capezzale contro i miei sono durissimi la prendo di forza me la metto a cavallo e la porto in camera lei mi dice ti voglio ti desidero da tanto tempo farmi tua simone solo tua la Poggio sul letto mi ci distende di sopra e lei mi prende per le antiche e mi pressa nel suo ventre io la bacio la accarezzo adoro il suo viso che gode dei mie baci , collo ,mento , dietro le orecchie lo stesso fa lei i nostri visi imbrattato della nostra saliva mentre tolgo le scarpe lei mi sfila i pantaloni mi dice
Lei:vieni qua mettiti comodo adesso ci pensa rosi tua a te
Lei:cazzo quanto sei bello hai un bel profumo da uomo e bellissimo sempre di marmo grosso e duro
Io:farmi godere dalle tue labbra succhiamelo tutto
non se lo fa dire nemmeno una volta mi prende quella grossa cappella e se la ficca tutta in bocca me lo stringe con tutte due mani lo sega
mi matura succhi leccarsi morde e tutto questo guardandomi sembrava
Affamata di cazzo se lo godeva come un bimbo con il suo giocattolo preferito dopo vari minuti di spompinamento la prendo per il viso la bacio e lei il cazzo sempre in mano non lo molla la distendo gli apro le gambe le tolgo le mutanti ne insuperabile del suo liquido e li bella figura bagnata depilazione mi ci avvicinò il suo odore di vaga mi fa imbestialire comincio a leccarsi delicatamente la ciuccio tutto il suo liquido nella mia bocca il clitoride bello gonfio la punta della mia lingua dentro il buche tuo gli fico un dito dentro e stretta lecco il buco del culo provo un dito li e lei stringe le natiche sussurra mentre gode mi dispiace li no amore continuo a leccarsi ad un tratto mi sento stringere la testa tra le coscie le sue mani che me la premono alla sua figa inarca la schiena e butta un grido un gemito siiii cazzo sii mi schizza tutto il viso cazzo e bollente e arrapatissima mi tira su di sé baciando mi mi faccio spazio tra le sue coscie Poggio la mia cappella tra le sue labbra calde umide ed entro dentro delicatamente ormai è mia sono dentro di lei
lei:bellissimo simone mio ti sento tutto dentro sei tutto mio non ti mollo farmelo sentire in tutto il tuo splendore mi sento la figa allargare
e stretta me lo sento pressato scivola tra liquidi caldi appiccicosi e bellissima il suo viso gode e bellissimo ammirarlo mi mordi chi il mento mi stringe le antiche con le unghia sta avendo un organo mi grida così non ti fermare le sue mani passano alla schiena le sue inghia li sento infizarmeli nella carne aumento il rittimo eccola arriva grida si si così dai non fermarti si dimena mi sento bagnare le palle e tutta in fiamme siamo tutti sudati gli sollevò le gambe gle li unisco gambe dritte i piedi alla mia bocca le lecco tutti Pompini alle dita con le sue mani si allarga le labbra della foga io mi stringo alle sue gambe dritte e comincio a sbattermela di forza ripetutamente lei grida si così farmi gridare e lo sta facendo si porta il cuscino al viso soffoca il grido io metto tutta la mia forza a trapanarla lei muove le gambe come se si volesse liberare vedo la sua mano allargarsi il culo si ficcare un dito dentro ed ecco un altro orgasmo mi fermo esco il cazzotti la figa gli cola tutta sbavata il lenzuolo sotto il culto e tutto bagnato del suo liquido e meravigliosa si alza mi sbatte nel letto lo prende in bocca e mentre mi spompina mi dice
lei:ti sta piacendo poco? Sono un amante perfetta ? Sto cazzo e tutto mio? Solo mio? Sono abbastanza calda? Ti piace scoparmi farmi gridare ? Mi stai facendo venire come una trova mi sento un assatanata di cazzo del tuo cazzotti simone sei mio sei splendido adesso godo a modo mio
Lei:sei pronto? Ti prego non venire non sono ancora sazia di te adesso vedrai la poca che c’è in me
Io:tranquilla fai ciò che vuoi farmi vedere che sai fare
si siede su di me si mette quel cazzotti dentro si tiene sui piedi e comincia su e giù mi prende per le mani e cavalca come una matta si china la testa verso il basso e si guru il mio cazzotti scomparire dentro la sua figa
lei:guarda amore guarda come entra sembra fatto apposta per la mia figa me lo sento allo stomaco ti piace così? Sono brava amore?
Ad un tratto comincia ad ansimare non parla più grida soltanto mi cavalca quel cazzotti come se volesse farsi male rompersi la figa dopo vari minuti grida vengo si vengo quel liquido mi cola dal cazzo lungo le palle quelle antiche che sbattono ripetutamente nel mio ventre arriva un altro orgasmo e un altro ancora non avevo mai visto una donna cosi in pazzita si lasciandole sulle ginocchia il suo petto il seno tutto sudato al mio mi abbraccia si ferma mi stringe forte trema come una foglia gli chiedo
Io:amore tutto bene ?
lei:si amore mio tranquillo va tutto benone ,mi prende per il viso mi guarda e dice
lei:sei fantastico amore mio in 45 anni non mi era mai successo mi sento una ragazzina ho una voglia di scoparti farmi scopare da morire mi fai sentire una grande donna mi stai dando grandi sodisfazioni ti voglio per sempre
io l abbraccio forte la stringo e cominciammo a baciarti fermi in mobile lei con il mio Cazzo dentro si stava rilassano di nuovo dopo un po la tolgo da sopra di me la metto a pecorina rivolta con il viso allo specchio del armadio
lei:bella idea amore siamo bellissimi voglio vedermi godere di te
io:e così sarà amore gli è lo Poggio nel culetto
lei:no amore li no ti prego mi dispiace non rimanerci male
quindi lo ficco in faga mentre ci guardiamo allo specchio ci ammiriamo
lei:che belli che siamo così ci dovremmo fare qualche foto e video la prossima volta
iook lo faremo sicuramente ma adesso sei pronta a godere di nuovo e sentirmi godere dentro di te?
Lei:si amore mio non vedo l ora di essere riempita tutta della tua sborsare vai tranquillo vieni mi dentro uso la pillola
Iook sei mia adesso voglio venire come un pazzo
lei:da sta notte sono solo tua finché lo vorrai e tu mio giusto?
Io:si solo tuo
comincio a trombarmela di brutto voglio venire voglio riempirla tutta lei a gambe chiuse culo in aria figa piena del mio cazzo una mano sul fianco una gli prendo i capelli e comincio dentro e fuori la figa gli cola comincia ad emanare rumori come se fossero sorreggi comincia a tremare sotto le mie mani più continuo con tutte le mie forze a trombarla più voglio venire lei orgasmi multipli grida godimento in quella stanza non si capisce più nulla la sto possedendo la fuga gli schizza liquido a mai finire sembra come se stesse urinando io mi sento un pazzo siamo due pazzi ad un certo punto lei mi implora di fermarmi ma non posso sto per venire lei grida cazzo cazzo amore vieni ti prego non c’è la faccio più ad un certo punto esplodiamo insieme non si capisce più nulla i suoi schizzi la mia sborra la figa ancora con il mio cazzo dentro gli pulsa via sborra liquido vaginale fino a che non mi scappa dalle mani si mette distesa sulla schiena allarga le gambe e comincia ad urinarie da per tutto era un immagine mai vista dopo che ha finito si rannicchia su di un fianco come un bambino dentro la pancia della mamma le sue mani strette dalle coscie nella sua figa mi ci distende da dietro tremava come una foglia l abbraccio le chiedo se va tutto bene
Lei:si amore mio abbracciami tienimi stretta a te
si gira verso di me nella stessa posizione le sue gambe su di me la tengo stretta e gli bacio la fronte credetemi a scriverlo non riusciròmai a spiegarvi come era stato favoloso
lei:amore mio non mi lasciare rimani con me ho bisogno di te
io:ma se dovesse..lei mi blocca
lei:non me ne frega nulla di niente e di nessuno adesso ci sei tu e solo tu non voglio nulla voglio solo te spero che sia così anche per te
io:si lo è è speravo in tutto questo è così sarà non c’è altro posto dove voglio stare se non qua con te
e vero lo volevo mi aveva preso mi bacio ti ramo su il lenzuolo tutto bagnato sporco di noi
lei:Buona notte amore mio sei unico al mondo
io:Buona notte a te amore tu sei unica
e in quella posizione ci siamo addormantati
…continua..

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Ho rubato il ragazzo a mia sorella (Parte 10)

Io sentii il fischio degli allenatori e mi tuffai nell’acqua. Le mie braccia cominciarono il loro movimento, i miei piedi mi spingevano verso l’altro capo della piscina per poi ritornare verso la alla posizione iniziale e quindi di nuovo indietro. Quando ero in acqua mi sentivo così nel mio ambiente. Virai e tornai verso i blocchi, allenatore tornò a fischiare.
Mi guardò mentre gli altri arrivavano e disse: “Nick, hai fatto un grande tempo, ma sarà meglio che ti conservi per la gara di sabato. Sei è il mio miglior nuotatore e non voglio che tu ti stanchi prima della gara.” Io mi limitai ad accennare col capo.
Quando tutti ebbero finito l’allenatore ci congedò ed andammo a fare la doccia. Mi tolsi il costume bagnato ed andai sotto la doccia per lavare via il cloro dal mio corpo. Quando ebbi finito presi un asciugamano, mi asciugai e poi l’avvolsi intorno alla vita. Ritornai nello spogliatoio e vidi Renzo che nudo frugava nel mio armadietto.
“Ehi. Perché cazzo frughi tra la mia roba?”
“Devo scoprire cosa sta succedendo con Giacomo!”
“Se lo vuoi sapere chiedilo a lui! Non guardare nella mia roba.”
“Cosa succede?” disse una voce, mi voltai e vidi l’allenatore.
“Sono ritornato dalle docce e Renzo stava curiosando tra la mia roba!” Dissi.
“Renzo, questo è contro il regolamento.” Disse l’allenatore. “Ti avviso, se lo farai ancora dovrà punirti e convocare i tuoi genitori. Ora vai a fare la doccia!”

Renzo si allontanò. L’allenatore mi guardò e disse: “Nick, ho parlato con tuo padre, aveva sentito che tua sorella avrebbe tentato di metterti contro qualche componente della squadra, se hai bisogno di qualcuno con cui parlare del tuo problema, anche se si tratta del tuo ragazzo, potrai parlare con me, sono esperto in questo genere di cose.”
Mi guardai rapidamente intorno. “Vuole dire che lei è gay?”
“Sì.” disse l’allenatore. “E per favore tienlo segreto. In una città come questa a molta gente non piacerebbe sapere che un insegnante è gay. So come ti senti, se hai bisogno di qualcuno a cui parlare, puoi sempre parlarmi.”
Accennai col capo, mi vestii e salii in macchina. Ero sicuro che Alice avesse caricato Renzo anche se non sapevo cosa gli aveva detto. Renzo era uno stronzo ma quello che stava facendo era troppo anche per lui. Arrivai a casa, vidi che le macchine dei miei genitori non c’erano e Alice era sulla porta.
“Allora, strega, Renzo stava guardando nel mio armadietto nello spogliatoio, cosa gli hai detto?”
Alice aveva un’espressione soddisfatta. “Stava solo cercando di scoprire se Giacomo è gay.”
“E a chi cazzo frega se lo è? E cosa ha scoperto Renzo?”
Alice aveva un sorriso furbesco sul viso. “Bene” dissi. “Se non me lo dirai lo scoprirò da me.”
Entrai e corsi nella sua stanza. “Nick, esci dalla mia stanza!” gridò Alice.
“Tu hai mandato qualcuno a rovistare tra la mia roba e scommetto hai frugato nella mia stanza, quindi è il minimo che possa fare, cagna!”
Alice mi saltò sulla schiena, io gli afferrai le braccia e la allontanai da me, poi la presi per un braccio, la spinsi fuori della stanza e chiusi la porta a chiave. Alice picchiava sulla porta mentre io cominciavo a frugare tra la sua roba.

“Nick, apri subito la porta!” Gridava.
Io la ignorai e cominciai a guardare nei cassetti. Dopo alcuni minuti trovai quello che stavo cercando. Una stampa di una e-mail tra Renzo ed Alice. Renzo risultava essere il padre del bambino di Alice e lei gli diceva che non l’avrebbe detto a nessuno se avesse fatto quello che lei gli avrebbe detto di fare. Mi misi in tasca il foglio ed aprii la porta.
“Tu, fottuto stronzo!” Urlò Alice.
Io le passai davanti e mi avviai all’ingresso con lei che mi seguiva. Uscii e mi diressi verso la macchina. “Dove stai andando?!” Continuava a gridare.
“Non sono affari tuoi.”
Salii in macchina ed Alice tentò di aprire una delle portiere. Io pigiai rapidamente il pulsante di chiusura delle porte, avviai la macchina e lei si mise davanti all’automobile. Io feci avanzare un po’ la macchina, lei si spostò ed io mi diressi a casa di Giacomo.

Bussai alla porta e venne ad aprire suo padre. “Nick, stavamo per cenare.” Disse.
“Mi spiace interrompervi ma ho trovato delle informazioni e non so dove andare. I miei genitori non sono a casa e c’è solo Alice.”
Roberto indietreggiò e fece entrare. Io lo seguii in sala da pranzo dove Giacomo era seduto con sua madre. Lui mi guardò incuriosito, mostrai a lui ed ai suoi genitori le e-mail che avevo trovato e dissi loro quello che era successo dopo l’allenamento e quando ero tornato a casa.
“Mamma.” Disse Giacomo. “Papà. Posso andare a casa di Nick con lui?”
“Perché vuoi andarci?” Chiese Roberto. “Se i suoi genitori sono fuori, ci sarà solo Alice.”
“Ci sarà Nick con me e voglio dirgliene quattro a quella cagna.”
“Ben detto ragazzo, non farti mettere sotto i piedi.”

Finita la cena ritornai a casa, i miei genitori non erano ancora ritornati. Quando entrammo Alice mi guardò e disse: “Aspetta che mamma e papà tornino e vedrai.”
“Chiudi quella boccaccia!” Disse Giacomo. “Tu non provochi che guai!”
“Oh Giacomo, tu vuoi solo entrare nei pantaloni di Nick. E lui non se ne rende conto! Tu non sei nint’altro che una checca!”
“Alice e tu non sei nient’altro che una troaia!” Disse Giacomo. “Io l’ammetto. Io sono gay! E sì voglio stare con Nick, ma cosa pensi stupida puttana? Io sto con Nick. Suo fratello mi trova eccitante in una maniera che tu ti puoi solo sognare! E l’unica ragione per cui sono uscito con te era per poter avvicinare Nick! Ora guarda!”
Giacomo si girò verso di me e mi diede un bacio. Fu molto lungo, profondo e mettemmo le braccia uno intorno all’altro mentre noi baciavamo. Quando interrompemmo il bacio e tornammo a guardare Alice, lei aveva l’espressione più strana sul viso. “Allora come ti senti a sapere che ti ho scaricato per tuo fratello? Perché l’ho fatto? Perché mi piaceva!” E vedessi quello che facciamo quando siamo dietro una porta chiusa, e come mi eccita. inoltre non pensare che ti ho scaricata perché sono gay! O no! Era perché Nick voleva stare con me quanto io volevo stare con lui!” Poi Giacomo gridò. “Tu sei una troia e penso che nessun ragazzo potrebbe res****re a stare con te!”

Alice non disse niente, era come se fosse stata colpita da un martello. “Veni.” Dissi, Giacomo ed io andammo nella mia camera, chiusi la porta a chiave dietro di noi, andai alla mia scrivania ed estrassi un pezzo di carta. “Cos’è?” Chiese Giacomo .
“Il numero del cercapersone di mio padre.” Presi il telefono, composi il numero e poi quello dell’emergenza per indicargli di chiamarmi subito.
Un momento più tardi il telefono suonò ed io lo presi prima che Alice potesse prendere un altro apparecchio.
“Ciao” Dissi.
“Nick.” disse mio padre. “Cosa succede?”
Spiegai molto brevemente quello che stava succedendo. “Ok, ritornerò fra un paio di ore. Vedi se riesci a far venire i genitori di Giacomo. La mamma è dalla zia e non ritornerà fino a domani.”
“Ok.” Dissi.

Dopo aver riagganciato Giacomo chiamò casa sua. Dopo aver parlato coi suoi genitori disse: “Mio padre sarà qui in un paio di ore.”
“Bene.” Dissi io. Giacomo al mio letto e ci si sdraiò. Io mi alzai, mi sdraiai su di lui e cominciammo. Velocemente ci spogliammo, lubrificai il suo culo ed il mio pene e poi lo spinsi dentro di lui. Spinsi velocemente e con forza; Giacomo si lamentava ed io lo baciai profondamente. Stavamo facendo sesso più rumorosamente di quanto non facessimo normalmente, penso che Giacomo cercasse di fare in modo che Alice sentisse. In breve Giacomo sparò un carico enorme tra i nostri corpi ed io esplosi dentro di lui.
Restammo sdraiati a letto coccolandoci e baciandoci. “Nick.” Disse Giacomo. “Ti amo.”
“Anch’io ti amo Giacomo” Guardai su alla sveglia e vidi che c’era ancora un’ora prima che mio padre arrivasse. Il mio stomaco brontolava. “Ho bisogno di un spuntino.” Dissi.
“Vuoi andare in cucina anche se c’è Alice?”
“Non possiamo avere paura di lei. Ed inoltre con lo show che abbiamo inscenato prima, e che sicuramente ha sentito, dubito che dobbiamo preoccuparci molto.”
“Ok.” Disse Giacomo.

Ci alzammo, ci vestimmo ed andammo in cucina. Presi delle patatine, un paio di Coca cola ed andammo in soggiorno a mangiarcele. Misi un braccio intorno a Giacomo, accesi la televisione e cominciai a fare zapping. Girai la testa di Giacomo verso di me e lo baciai. Alice entrò nella stanza.
“Voi due siete disgustosi.” Disse.
“Davvero?” Chiesi. “Ci vorrebbe una doccia. Vogliamo andare a farne una, Giacomo? Potrebbe essere divertente farla insieme.”
“L’abbiamo fatta insieme l’ultimo fine settimana, Nick. E sì è stato molto divertente fare una bella doccia bollente con te.”
E ci baciammo.
“Smettetela!” Disse Alice. “Ho dovuto uscire prima per non sentire il rumore che facevate.”
“Beh, non peggio di quel ragazzo che ti sei portato a casa all’una notte durante le vacanze pasquali un anno fa. Ti ricordi che mamma e papà erano fuori quella sera, avrei potuto chiamarli e raccontare tutto; ma non l’ho fatto e questa sera è stata la mia vendetta.”
Giacomo appoggiò la testa alla mia spalla. “Smettetela!” Gridò Alice.
“Di fare che cosa?” Io chiesi.
“Cosa! Di dare quello.”
“Si chiama coccolarsi, Alice. Le coppie lo fanno sempre. E non si dica che non posso coccolarmi col mio ragazzo.”

Alice se ne andò incazzata, Giacomo ed io guardammo una po’ la televisione e dopo poco arrivò mio padre. Il padre di Giacomo entrò subito dopo. Mio padre chiamò Alice: “Cosa è successo stasera?” Chiese.
Io spiegai quello che era successo cominciando da quello che era accaduto dopo l’allenamento di nuoto. Una volta che ebbi finito mio padre chiese: “Hai quella e-mail?”
Gliela diedi, mio padre la lesse e la passò poi a Roberto. “Alice, Renzo è il padre del bambino? La prova di paternità per Enrico è stata negativa.” Disse mio padre.
“Sì potrebbe esserlo.” Disse Alice.
“Contatterò i suoi genitori e dovrà fare una prova di paternità. Inoltre ho parlato col preside e lui ha detto che potrai finire l’anno con un insegnante privato. Stando così le cose da questo fine settimana andrai a stare con i nonni e starai con loro finché il bambino non nascerà.”
“Cosa!” Gridò Alice.
“Non provocherai più guai a Nick e Giacomo.” disse mio padre. “Ora finiamola! Venerdì preparerai i bagagli perché dopo la scuola partirai!”
“Loro sono ripugnanti!” Gridò Alice indicando Giacomo e me.
“Non ti permettere di dire queste cose di Giacomo e tuo fratello!” Gridò mio padre. “Tu farai come ho detto!”
Alice corse via. Mio padre si rivolse a Roberto: “Mi dispiace per quanto mia faglia ha fatto a Giacomo ed alla sua famiglia.
“È tutto a posto signor Vardi.” Disse Roberto. “Sta diventando tardi, sarà meglio che torni a casa. Vieni Giacomo.”
Giacomo ed io ci salutammo poi io andai nella mia stanza e mi preparai per andare a letto. Il giorno seguente tutta la scuola sapeva che Giacomo ed io eravamo una coppia.

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Diario di un Ragazzo Stitico…Alessio….la peret

Diario di un Ragazzo Stitico…
Alessio…la peretta….il clistere

PREFAZIONE
Riflessioni dell’autore.. ovvero… “Autocritica ” o “Guida alla Lettura”

Ecco un “Racconto di fantasia”…dove ho cercato di rimanere “più realistico possibile”..

Il ragazzo “col culo intasato” quanti anni avrà…?Sarà MAGGIORENNE..?!
Beh potrebbe esserlo o non esserlo.. sicuramente è giovane ed esprime sensazioni ed imbarazzi
che ci possono avere riguardato tutti e che per altro non hanno età…

L’ETA’ DATEGLIELA VOI….!!!
Ciascuno come preferisce…sarà sicuramente quella giusta…

E la “LEI che tiene in mano la peretta” ed a cui “porge il culo” ….?!
Sarà la madre..?!..pare di si….
Il che farebbe pensare ad un minorenne….?!
E perché non uno studente universitario che “vive in casa”..?!

Poi la sua “apparente sottomissione”,espressa in sintesi dal suo :
“Non rispondo,sennò per ogni mia parola,lei ne dice mille.. e mi incazzo di più..
..alla fine in ogni caso non ha tutti i torti…. il clistere mi serve e non è poi una tragedia..”

Potrebbe esprimere la “sottomissione razionale” di NOI tutti,anche in contesti diversi da quello sanitario :
“non perdo tempo a ribattere,finchè non mi ci tirate per i capelli,
vediamo di sbrigarci e tanti saluti..!!”

Quindi il ragazzo in realtà non è un “Vero Sottomesso..”
e devo dire…sarebbe il mio paziente ideale…

Infatti io NON cerco un tipo genericamente sottomesso e genericamente “disposto a tutto”..
che poi magari se sente un poco di mal di pancia per un clisterino,si spaventa e si altera…
Lo cerco “stitico”… ossia che sappia benissimo quello che lo aspetta…
e ne sia “sotto-sotto ” compiaciuto… anche se magari imbarazzato…

Un discorso a parte è la descrizione della “SCARICA” e della “PULIZIA”…
ho cercato di essere il più realistico possibile anche qui…
anche se magari ne risulta qualcosa di sgradevole…
ma del resto..la realtà è sempre DIVERSA dalla fantasia..!

Un racconto in argomento di clistere un pò Fetish lo deve essere!
Rappresenta proprio la nostra “inclinazione”…!

Di un atto materiale e “sgradevole” come un tubetto nel sedere per stimolare “la cacca”
ne facciamo un atto erotico,cogliendo le sfumature del contorno,
che ci appaiono come fotogrammi di film porno…
Anche laddove magari il contorno non ha in realtà nulla di erotico…..
E’ un contorno e basta!!
Ma visto dagli occhi di un estimatore del genere…è tutta un’altra storia…!!
Una storia che ognuno rilegge e riscrive secondo la propria fantasia..!


ANTEFATTO : il culo intasato di Alessio….

Non c’è dubbio.. sono stitico.. lo sono sempre stato…
Non mi succede proprio sempre…
Diciamo circa una settimana al mese…ma quando capita….SONO DOLORI…!!

Per tutta settimana “non perdo tempo sul WC”…il che sarebbe bellissimo..
Peccato che questo significhi in realtà… CULO INTASATO…
Quindi.. passano i giorni,e sorge il mal di testa ed il fastidio alla pancia :
senso di pressione sempre più pesante,poi accompagnato a crampi,
soprattutto durante il transito (raro) di gas….. Gas pestilenziali… oserei dire..

Ora…,.siamo al termine di una di quelle settimane….
Se scoreggio…potrei essere un’arma chimica… così letale che nemmeno se la sognano..
In più… ho un martelletto che mi percuote la testa come una campana
ad ogni movimento o piccolo sforzo.

Però.. era così bello IL NON avere ogni giorno la scocciatura del cesso…
…se si in giro devi cercarlo…quando poi lo trovi ti fa talmente schifo che ti passa la voglia…
e magari ti accorgi che manca la carta solo dopo che hai cagato.. perché…
..non ne potevi più e non hai guardato “prima di aprire le valvole” e scaricarti…

Magari con qualche rompicoglioni che bussa in continuazione alla porta,
anche se gli hai recitato la formula di rito…”OCCUPATO”…
Beh per lo meno c’è la sottile soddisfazione…
“Poi quando il rompicoglioni che bussa in continuazione entra qui dentro…sono cazzi suoi….”

Mi sa che però ora,al termine della “settimana senza cesso”….
il “cesso” mi toccherà “invocarlo”..

Anzi…mi toccherà invocare qualcun altro….
…CHE MI FICCHI UNA PERETTA NEL SEDERE PER FARMI IL CLISTERE…
…e finalmente “MANDARMI A CAGARE

IL PRELIMINARE : Alessio….devi fare la peretta..!!

Eccola che arriva….sentila…!!
“Alessio…vieni…. LA PERETTA..!”

Vorrei urlarle..”Bhe ficcatela nel culo..!!”…
..ma mi sa che non è proprio il caso…..proviamo a fingere di non sentire…
“Alessio DOVE SEI..?!..NON SENTI..?!”

…Mi tocca proprio rispondere..”SIII..!!..Ti sento..!!..COSA URLI A FARE..?!”…
sono proprio sfacciatissimo…
“Allora..!? vieni…?!.. DEVI FARE LA PERETTA…LO SAI..!!!”

..Uffa!!.. mi tocca proprio…”ARRIVO..!!”
mi avvio rassegnato verso la camera matrimoniale..

Eccola che mi aspetta davanti alla porta aperta del bagno…LA ODIO…!!
E la peretta come al solito sarà nel lavandino a sgocciolare…
PIENA COME UN UOVO MALEFICO DI ACQUA CALDA SAPONATA,

SOLO CHE QUELLO È UN UOVO… CHE ENTRA NEL MIO CULO…
invece di uscire da quello della gallina…

E TRA POCO…..L’UOVO LO FARO’ IO….fresco e bagnato…
anzi ne farò un intero cesto di uova… in mezzo alla schiuma….

Ecco che entra in bagno e ne esce subito con la peretta in mano avvolta da un asciugamano.
..MI SEMBRA GIÀ DI SENTIRLA ENTRARE NEL CULO…

..CON TUTTA LA SCHIUMA CHE C’È DENTRO..!!
TUTTA QUELLA SCHIUMA… TRA POCO SARÀ NEL MIO CULO…NELLA MIA PANCIA….
E POCO DOPO RI-USCIRÀ PREPOTENTEMENTE DAL SEDERE…!!

MI HA SEMPRE IMPRESSIONATO L’IMMAGINE DELLA SCHIUMA BIANCA DEL SAPONE CHE SI INFILTRA NELL’AMPOLLA PIENA DI FECI NERE E STAGNANTI…

La cannula morbida,pulita,impomatata,immacolata,che si fa strada dentro a quella lordura
E LA SCHIUMA BIANCA CHE SI INFILTRA OVUNQUE…
RIEMPIENDO L’AMPOLLA…E LA MIA PANCIA…
PER SCIOGLIERMI TUTTO…!!!!

QUALI PENSIERI TURBANO ALESSIO…COL SEDERE CANDIDATO AL CLISTERE..!!
Ma è ammissibile… consentitemi un poco di squilibrio mentale…in questi momenti…!!!

A volte la schiuma bianca di sapone zampilla dalla peretta piena prima di metterla nel sedere…
Mentre LEI la tiene in mano,con la sola pressione della mano che la sorregge..
zampilla un getto di schiumetta bianca… !!!
SEMBRA GIÀ DI SENTIRLA NEL CULO…!!
NEL MIO CULO…!!!
NEL CULO STITICO DI ALESSIO..

Beh..e se non nel sedere di Alessio…in quale..!?
Il culetto intasato è il MIO..!!..lo stitico sono IO..!!

LEI ENTRA NELLA SUA STANZA..
usa la sua perché è più vicina al bagno….per agevolare la corsa del dopo-clistere…
inoltre il letto matrimoniale e l’ampio spazio intorno rendono tutta “l’operazione clistere”
più agevole che non se avvenisse nella mia piccola camera,sul mio letto addossato alla parete.

Eccomi varcare la soglia della camera matrimoniale…
….MI SENTO COME SE LA DONZELLA DA SVERGINARE FOSSI IO…!!

Eppure non è la prima volta.. o forse…. è proprio per quello…
MI SCOCCIA OGNI VOLTA DI PIÙ PORGERE IL SEDERE NUDO E FARMI INFILARE…
come una gallina allo spiedo…!!
..per non parlare del dopo…

L ‘attesa che il clistere finisca e la peretta mi sia sfilata dal culo…!!
E poi viene “il bello”.. stringere il culo bagnato….
Che ad ogni momento ti sembra di cagarti addosso…!!
E sul WC…svuotamento totale… questo sarebbe il fatto “positivo”… devo ammetterlo…!!
Ma sono crampi e nausea mentre la merda scorre nelle curve del mio intestino
dalle profondità più recondite…..per schizzare dal mio buco del culo e finire nel WC.…
con la velocità di un corridore di Bob…!!
E TUTTO CIÒ MI CAPITERÀ “FRA POCHI ISTANTI”..!!
ALESSIO…RASSEGNATI…!!

Mah.. purtroppo quello è l’unico modo…
PER “STURARE” FACILMENTE IL MIO CULO INTASATO…!!
Se non faccio nulla è peggio e non posso restare così…. col clistere almeno si risolve tutto in fretta.

IL CLISTERE 1 : Alessio…giù le mutande…!!

“TUTTE LE VOLTE CHE DEVI FARE IL CLISTERE LA STESSA SINFONIA…!!!
TI DEVO CHIAMARE MILLE VOLTE…!!
FAI FINTA DI NIENTE.. ..!!
GUARDA CHE È PER TE…!!!
MICA PER ME…!!
SEI TU CHE HAI MAL DI PANCIA…!!”

..UFFA QUANTO ROMPE QUESTA..!!….ma è meglio limitarsi a sbuffare…
Se inizio a rispondere poi,per ogni mia parola lei ne dice mille e mi incazzo ancora di più…
Finisce che mi viene voglia di metterle le mani addosso..

“E SBRIGATI A SPOGLIARTI…!!
QUANTO CI VUOLE PER TIRARE GIÙ I PANTALONI..?!!
SE DEVI SPOGLIARTI NUDO PER FARE LA DOCCIA ALLORA QUANTO CI METTI…?!!
UNA GIORNATA..!!?
VOI RAGAZZI SIETE TUTTI DI LUMACONI..!!!
SETE SVELTI SOLO A FARE STUPIDAGGINI..!!”

Odio quando aggiunge tutti i suoi commentini…!!
peggio ancora quando la cosa avviene dietro il mio culo…
…in procinto di denudarsi… ed essere “violato” e purgato…!!

Bhe… non pensiamoci e “BELL’APPOSTA”…..MASSIMA LENTEZZA…!!
CHE MI SPOGLIO “CELERMENTE” SE LO PUÒ SCORDARE…!!!

Slaccio armeggiando la fibbia e sfilo lentamente la cintura dalla fibbia stessa….
ora sbottono il bottone…mi appoggio con le ginocchia al bordo del letto ed abbasso la cerniera..
spingendo verso il basso i calzoni che scivolano sui miei fianchi..
i calzoni scivolano ma si fermano a causa delle ginocchia appoggiate al bordo del letto…
così posso salire sul letto più agevolmente.. se avessi i calzoni troppo calati mi impaccerebbero..
ormai sono “esperto” di questi “preliminari”..

E PER ADESSO.. IL MIO SEDERE È ANCORA COPERTO….!!!
MA ANCORA PER POCO….TRA POCHISSIMO…
ANCHE IL DEBOLE BALUARDO DELLA MUTANDE CADRÀ INESORABILMENTE….!!

Salgo sul letto ed avanzo un pò con le ginocchia sul materasso in modo da allontanarmi dal bordo ed assicurarmi un equilibrio stabile.

Abbasso decisamente il bordo dei calzoni verso le ginocchia,affondate nel materasso.
Ora non ho più alternativa….le mie mani si infilano sotto la maglietta ed il maglione…
..le mie dita si insinuano fra l’elastico delle mutande e i miei fianchi…..
..aggancio il bordo delle mutande col pollice e lo trascino in basso…..
SCOPRENDO IMPIETOSAMENTE IL MIO CULO..!!

“TIRATI SU IL MAGLIONE E LA MAGLIETTA SENNÒ MI IMPACCIA E MAGARI SI SPORCA…!!
E..COS’È SEMPRE TUTTA QUESTA VERGOGNA..?!
QUANDO VAI A GIOCARE A CALCIO NON TI SPOGLI PER FARE LA DOCCIA..?!!!”

CAZZO..!!!…VORREI URLARE :
“QUANDO VADO A CALCIO I MIEI COMPAGNI MICA MI FANNO I CLISTERI!!”

ma attaccherebbe subito con la litania :

“E’ per il tuo bene! Credi che io mi diverta a perdere tempo?
Che non abbia altro da fare…?…Invece di ringraziarmi…!!”

Allora meglio tacere e minimizzare “la rottura di coglioni”…si fa per dire..
PERCHÈ IN REALTÀ…NON SONO I COGLIONI…
MA È IL MIO CULO …CHE TRA POCO SARÀ “ROTTO…”

Abbasso bene mutande ….arrotolo maglione e maglietta facendoli risalire sui miei fianchi..
Ecco che il mio sedere è esposto come “il culatello dal salumiere..”

Mi piego in avanti fino ad appoggiare le mani…
piego le braccia finchè i gomiti non appoggiano sul materasso…
mi chino ancora in avanti finchè la mia fronte non tocca il materasso…

Ecco.. posizione “da manuale”… CULO PER ARIA…!!!
il mio culo deve apparire “come quello di una gatta in calore”….
mi sento un po’ come una mignotta.. ma contro la mia volontà….
diciamo mi sento più una vittima sacrificale…anche se non accadrà nulla di tragico…

Mentre sono chino “a pecorina” sento il fresco dell’aria all’interno dei miei glutei,
che fino a quel momento erano ben chiusi nel loro umido tepore,e “custoditi” da mutande e calzoni.

Non so perchè,ma sentire l’aria fresca in quel luogo sempre caldo,umido,”celato”,
mi fa sentire esposto (ed effettivamente lo sono)…ed indifeso….!!!
beh.. non esageriamo…. è solo un clistere…. nessuno mi deve stuprare…

Eccola che ora si mette in movimento….
giro la testa di lato e vedo che solleva la peretta dal comodino accanto a me,
dove era appoggiata sopra un asciugamano ripiegato…
con l’altra mano afferra l’asciugamano…:
ne sento lo svolazzo con cui lo dispiega….per metterlo sotto di me..

Eccola dietro al mio sedere nudo a stendere fra mie ginocchia divaricate l’asciugamano,
per coprire i miei calzoni e le mie mutande calate e proteggere i miei indumenti ed il letto
dagli eventuali sgocciolamenti (dal mio culo) o dagli schizzi della peretta fuori dal medesimo culo..

CAZZO MA CHE RITUALE…!!!…ORA SEI TU CHE TI DOVRESTI DARE UNA MOSSA….!!!
Ma come al solito queste parole restano dentro di me…
..so benissimo che è veloce quanto basta a stendermi l’asciugamano sotto…
Sento l’asciugamano strofinare all’interno delle cosce nude mentre lo sistema e,
con la testa bassa vedo la sua mano fra mie gambe,sotto il mio pisello e i miei testicoli penzoloni..

E’ così veloce che tra pochissimo …“dentro di me”….non ci saranno più solo i pensieri che frullano nel mio cervello e le parole che “Trattengo”..
All’estremo opposto….ossia nel mio culo… entrerà presto la peretta e l’acqua saponata del clistere….ed avrò altro da trattenere oltre a “pensieri e parole”…!!

SENTO IL FREDDO DELLA MASSA DI POMATA SPALMATA SUL BUCO DEL CULO…
…me la spalma senza entrare nell’ano :
la strato di pomata è spesso,il dito si appoggia appena e scivola roteando intorno al
buco del culo,non rischia assolutamente di penetrare…

“SCOMMETTO CHE NON VUOLERISCHIARE DI FICCARMI IL DITO DENTRO
PER LO SCHIFO CHE POTREBBE TROVARE NEL MIO CULO INTASATO ….”
penso tra me e me nella gara di secondi che ancora mi separa dalla penetrazione..
Lo spesso strato di pomata copre rapidamente tutte le grinze del mio buco del culo.

Durante l’operazione LEI è molto vicina e posso sentire il suo fiato sulla pelle del sedere mentre mi impomata :
una sensazione di strana intimità,che finirà quando poi avrà al peretta in mano e si allontanerà
….PER INFILARMELA NEL SEDERE E FARMI IL CLISTERE….!!

Però a volte penso…e se..mentre sono qui col culo a pecorina e il naso di LEI
a pochi centimetri dal mio culo maleodorante….

E SE DAL MIO CULO A PECORA MI SCAPPASSE UNA DELLE MIE SCORREGGE FETENTI PROPRIO SUL SUO NASO A POCHI CENTIMETRI DAL MIO BUCO DEL CULO..??!!!

Sarebbe TROPPO FORTE….ma..NON SUCCEDE MAI…!!
E poi..sarei giustificato….sono un ragazzo stitico…
ho il mal di pancia…sto per fare il clistere..
sono qui apposta in a pecorina col sedere in mostra davanti a LEI…..

IL CLISTERE 2 : Alessio… si becca la peretta nel culo…!!

TEMPO SCADUTO..!!!.. il lubrico massaggio cessa…!!
Qualche istante col fato sospeso…
Sento due dita appoggiate a DX e SX del mio ano…
Si appoggiano…e…divaricano lo sfintere…!!
E’ veramente giunto il momento…!!
Non so perché ma trattengo il respiro…!!
La punta della cannula si appoggia sul mio buco del culo… SPINGE…!!!

E’ interamente in gomma e scivola dentro flettendosi e sballonzolando
mentre il mio riluttante sfintere oppone una minima,involontaria quanto spontanea reazione
alla penetrazione del corpo estraneo che lo sta violando..

“NON STRINGERE…!!…APRI..!!..DEVI SPINGERE COME QUANDO FAI ARIA..!!”

E te pareva…!!riecco i commentini..ma ancora una volta ha ragione lei…!!
Quando urla risento il suo fiato sul mio sedere…..
E’ PEGGIO AVERE IL FIATO SUL COLLO O IL FIATO SUL CULO..???!!
Qualche volta “l’ARIA” ..del mio culo…te la faccio sentire davvero…!!!

Poco importa se spingo o apro il culo SI o NO…la cannula di gomma ormai è già DENTRO..!!
IL MIO ANO E LA MIA AMPOLLA RETTALE…. INGOIANO LA CANNULA DELLA PERETTA….!!
Io….a testa bassa…ingoio saliva….!!!

Però ha una sua tecnica per ficcare la peretta nel sedere tanto velocemente quanto dolcemente..
Appena dopo che la punta è penetrata un pò,inizia subito a premere leggermente la peretta,
in modo che un piccolo zampillo entri nel canale,
iniziando a dilatare e lubrificare ,insomma“facendo strada” al resto della cannula…
che sta scivolando DRITTA DRITTA NEL MIO CULO…!!!….CAZZO…!!!

Infatti,in un baleno mi ritrovo con la peretta nel culo FICCATA FINO IN FONDO….
…sento la gomma del bulbo appoggiarsi alla mie natiche aperte..
posso sentire sulla pelle del sedere la morbidezza della gomma e il tepore trasmesso
dal liquido caldo che contiene..
..e che tra poco riempirà la mia pancia…!!

NON SO perché’..
Ma il pensiero della peretta appoggiata sul mio culo…
mi dà un’idea di “contrasto”
LA GOMMA MORBIDA, PULITA PROFUMATA…
CONTRO I PELI NERI,UNTI,IMPOMATATI,SUDATI ….!!
Mah…”pensieri di Alessio con una peretta nel sedere”…!

Ecco, COMINCIA IL CLISTERE…sento il liquido gorgogliare dentro di me….!!
prima sento gorgogliare vicino all’ano…poi il gorgoglio raggiunge l’ampolla rettale…
..la sento dapprima riempirsi,poi gonfiarsi dentro,di me…
Poi…una sensazione di “spinta” ,
come quando ti “scappa”…poi le sensazioni si spostano…

Devo ammettere che questa prima fase,a parte il culo in aria,mi da un senso di sollievo…
Sentire liquido caldo che si infiltra dentro alla mia pancia intasata e dolente,
mi da quasi un senso di sollievo…“psico-fisico”…
non saprei dire se più “Fisico” o più “Psico“…

E’ vero che ora il liquido lo sento più che altro dentro al mio culo…che non in pancia..
Ma sentire il liquido caldo entrare nel sedere…quando si ha mal di pancia…
E’ un po’ come…assaporare un the caldo in una giornata invernale e sentirlo scendere e scalarti dentro…!!
Mi rendo conto che il paragone è un pò “singolare”….
Ma in fin dei conti si tratta della riflessione di un ragazzo stitico con una peretta nel culo….!!!
..quindi ribadisco…è giustificato un poco di squilibrio mentale…!!!

Ora invece il clistere è decisamente arrivato in pancia…sento dei movimenti liquidi,come bollori,pressioni e gorgoglii nella mia pancia,lato in basso a SX,appena sopra l’inguine..
il clistere avanza… nella mia pancia.. ben aldilà dell’ampolla,che ora non mi da più segnali…
sento solo una pressione all’interno del culo,come se l’ampolla fosse ormai tutta tesa e gonfia..
IL CLISTERE AVANZA NELLA MIA PANCIA …
MA QUESTO SIGNIFICA CHE TRA… “NON MOLTO”…FINIRÀ TUTTO…!!

In realtà…”finirà tra non molto”….è relativo…anzi..”IL “BELLO” VIENE ORA”..
So benissimo che mi spreme la peretta nel sedere con la massima lentezza per rendere meno traumatico possibile il clistere,che… sembra andare all’infinito…
Nonostante la peretta sia spremuta delicatamente,
la pancia ora comincia a mandarmi piccoli segnali di congestione… “dolorino” sopportabili…

E’ tutto sopportabile….nulla di tragico.. ma odio questa situazione!…
…sono qui con il sedere nudo per aria…con la fronte appoggiata al materasso..
E UNA PERETTA NEL CULO CHE NON LA SMETTE PIÙ DI RIEMPIRMI
LA PANCIA…!!!….CAZZO..!!

La pressione in pancia comincia a farsi sentire…
è un pò come quando ti scappa una cagata e ti stai trattenendo..ma ora è più forte..!!
Appena sento il dolorino e la pressione alla pancia sento anche la massa liquidaspingere sull’ano
e stringo istintivamente il culo..

Quindi Lei se ne accorge,senza che io lo segnali,e modula la pressione sulla peretta :
“RESPIRA PROFONDAMENTE !!
FAI DEI BEI RESPIRI PROFONDI CHE TI PASSA..!
TE LO DICO SEMPRE E NON LO FAI MAI!
NON TI SENTO MAI RESPIRARE PROFONDAMENTE!”

E te credo che non lo faccio…!!
DOVREI “ANSIMARE” CON TE AL RITMO DELLA TUA “INCULATA” !?
CAZZO…MA PER CHI MI HA PRESO QUESTA..!?
Come sempre questi pensieri e queste parole restano dentro di me,..
ora sono occupato…. !!..occupato…dalla peretta dentro al mio culo..!!!

Però ha ragione Lei,e cerco di rilassarmi,di non pensare al crampo,al dolorino di pancia
e soprattutto.. alla pressione sul buco del culo…

Rallento il respiro e lo rendo più profondo come dice Lei,
cercando però di non farlo notare…di non farLA sentire…per non darglieLA vinta..!!

Non darla vinta a Lei…
LEI…
che regolando la pressione delle dita sulla pera di gomma infilata nel mio sedere,
regola le MIE SENSAZIONI DAL MIO OMBELICO AL MIO BUCO DEL CULO…!!!

Se comprime la peretta un po’ più velocemente,
sento dapprima la gomma sfregare sulla pelle delle natiche,mentre la pera si deforma….
Poi una pressione dentro,che sembra slargarmi l’ampolla rettale,
con un dolorino “locale”…cioè…al culo…simile ad un dolore muscolare da sforzo..
Contemporaneamente la sensazione che mi scappi fuori tutto dal buco del culo,
quindi stringo a più non posso…
E una specie di bolla risale la mia pancia… che sembra gonfiarsi,
con un dolorino irradiato fino all’ombelico…

LEI…
UNA STREGA CHE MI DOMINA E MI CONTROLLA…CONTROLLA IL MIO CORPO..

La sua “Bacchetta Magica”.. :
una Pera di Gomma per Clisteri….n.16…infilata nel mio culo..

La sua “Pozione Magica”..:
acqua calda quanto basta…lievemente saponata….
che mi sta riempiendo la pancia…
MESCOLANDO SCHIUMA CANDIDA ALLE FECI NERE
CHE STAGNANO NEL MIO CULO..

La sua “Formula Magica” …:
“Profondi respiri”

“Profondi respiri”…mentre una stretta delle sue dita sulla peretta mi scuote la pancia
e mi fa tremare il buco culo per lo sforzo di serrare e trattenermi..

Probabilmente ho il culo bagnato di sudore,un po’ come una puttana..
Non lo so,non lo vedo e sono troppo impegnato nello sforzo di stringere il culo…

LEI
invece….vede tutto… !!!
LEI
vede il mio culo bagnarsi di sudore…
probabilmente ne sente anche l’odore risalire alle sue narici..

LEI
vede il mio ano contrarsi…stringersi contro la cannula di gomma infilata dentro:
le mille pieghe morbide dell’ano “stampate” sul suo strumento lubrificato..

LEi
vede me…
chino a testa bassa,col culo in aria e la maglia arrotolata,
la schiena scossa da piccoli brividi e piccole contorsioni..
tutto impegnato a sopportare il suo “servizio”…!!!

IO,
sottomesso al suo potere,
sottoposto al suo strumento,
che mi domina attraverso il buco del culo…!!
..piccolo orifizio rugoso e maleodorante fra natiche morbide…

Piccolo orifizio che ora sembra un Arco di Trionfo,
attraverso il quale LEI si è impadronita del mio corpo…delle mie viscere…
e della mia cacca stagnante….
Cacca stagnante che speriamo se ne vada via…ma SICURAMENTE SE NE ANDRA’..!!

..ECCOME SE SE ANDRA’…!!!
..ECCOME SE ALESSIO FARA’ L’UOVO…!!
ALESSIO FARA’….UN’INTERA FRITTATA…!!!
E….USCIRA’ TUTTA DAL SUO CULO…!!!
che poi brucerà un pochino…e farà un po’ male…

Sento un calore sulle guance,per lo sforzo….e per la vergogna che provo…!!!
sento il mio culo,il mo corpo…e la mia cacca..
COMPLETAMENTE IN SUO POTERE…!!!

Ma ecco….sento la pressione nella pancia e nel culo restare “stazionaria”..
non sento più “ondate”..
e soprattutto…sento un fazzoletto di carta sulla pelle del sedere…appena sotto al buco …

So cosa significa…!!…serve per non sgocciolare mentre mi sfila la peretta dal culo..!!
SIAMO ALLA FINE..!!!

“ADESSO STRINGI….!!
MI RACCOMANDO!
CHE LA TOLGO…!!!

“NO ADESSO MOLLO TUTTO….!!” …Vorrei dire…
Anzi potrei “Mollare tutto” senza dirlo….!!
E schizzarLE in faccia un fittone di merda saponata….!!
ma ovviamente non lo faccio….e….”STRINGO”!!

La cannula mi scivola fuori dal sedere…finalmente..!!
..percorre il canale anale in senso inverso rispetto all’inizio della manovra..
sento la punta…. pur con la sua morbidezza,la sento mentre scorre…
CENTIMETRO PER CENTIMETRO NEL MIO CULO SERRATO…!!

Sarà per questo motivo,perché ho il culo serrato, che ora la sento così tanto,mentre quando è entrata l’ho sentita liscia liscia… COME UN MISSILE NEL MIO CULO…!!
Quando è entrata avevo il culo aperto…tutto per lei…( la peretta…!!) o per LEI….(….!!!)

Ritorno a sentire l’aria fredda fra i glutei,ora non più coperti dalla peretta calda che vi si appoggiava ed ora anche bagnati,per il clistere..

CLISTERE FINTO..!!
Ma.. …il travaglio per il mio culo e la mia pancia è appena iniziato…!!

ATTESA POST-CLISTERE : Alessio stringi il culo….!!

“METTITI GIU’ E STRINGI..!!”
dice LEI…..come se ci fosse altro da fare…!!!

Ma forse c’è altro da fare..
Potrei schizzare subito al bagno,ma sarebbe stupido..
..mi farebbe un altro clistere..!!
Mi DOVREBBE necessariamente fare un altro clistere,per risolvere l’intasamento…
non certo per “cattiveria”.

Oppure potrei “aprire le valvole” e fare un lago di merda qui dove mi trovo..
…penso tra me e me..
“QUALCHE VOLTA TE LO FACCIO..!..COSÌ TI FACCIO CAPIRE.!”

ma in realtà sarebbe stupido anche questo : nessuno mi ha MAI obbligato a res****re ad oltranza…
sono solamente tenuto a non cedere immediatamente pena eventualmente un secondo clistere…
in definitiva.. nulla di tragico…!!

Non mi resta quindi che sdraiarmi su un fianco,ancora con calzoni e mutande calate alle ginocchia ed il culo bagnato in “mostra”…E…”STRINGERE”…
La posizione di per sè è “di tutto riposo” (a parte il sedere in mostra…) ed io sono molto stitico :
l’insieme delle due cose rende lento (ma inesorabile) l’insorgere dello stimolo post-clistere.
Il clistere è stato molto lento e l’acqua era ben calda e appena saponata,
quindi non ci sono crampi precoci.

Il liquido in ogni caso preme sul mio ano,e sembra in procinto di sfuggire ogni volta che mi rilasso..
..cosa che mi impedisce di rilassarmi veramente…
..poi c’è “l’effetto sedere bagnato” che fa scivolare fra loro i glutei mentre li stringo..:
tra il bagnato e la pomata sul buco del culo…
l’effetto“lubrificazione” aumenta l’impressione di non potermi trattenere facilmente….
..devo stare vigile…!!

Nella pancia iniziano a farsi sentire strani ma….ben noti….gorgoglii….
ben noti a chi di clisteri ne ha subiti.. ..come appunto il sottoscritto..
Al lato sinistro della pancia sento presto piccole fitte dolorose…ma non ancora crampi…

Mentre ascolto i segnali del mio intestino sento l’aria fresca fra le natiche,
già bagnate dal clistere ed ora anche sudate per la tensione continua del trattenere il contenuto liquido della pancia,anche se ancora non c’è urgenza…

Sono passati circa 5 minuti ed ecco sorgere lo stimolo…
.”ondate di pressione”… che sembrano gonfiarmi la pancia…crampi dolorosi.., ma sopportabili…
..Una,Due,Tre volte…

E’ una sensazione ben nota:
sento dapprima una sorta di bolla nella mia pancia,a SX.
Poi la “Bolla avanza” nella pancia,che sembra gonfiarsi tutta,e la bolla sembra scendere verso l’ampolla rettale che si gonfia sua volta,spingendo forte sul mio ano,che fa un po’ male :
serro fortemente lo sfintere e contraggo i glutei,perché la pressione è molto forte e il contenuto liquido sembra davvero schizzarmi dal sedere….!!
Serrando lo sfintere sento crescere vertiginosamente la spinta nell’ampolla rettale,
cresce la pressione in tutta la pancia e cresce anche il dolore nell’angolo in basso a SX,
poco sopra l’inguine :
per interminabili istanti la pancia sembra scoppiare,sudo,mi si mozza il respiro,
l’ano fa male e sembra cedere…
..stringo ed irrigidisco ancor più il sedere e tutte le cosce per serrare meglio l’ano…
..e dopo pochi secondi come per incanto la pressione ed il dolore decrescono e scompaiono…

Ma io so che è una calma solo apparente…e il prossimo “attacco” sarà peggiore del precedente…
..a ricordarmi questo è il dolorino residuo alla pancia :
alla prossima ondata “si parte da questo dolorino e si va oltre”…

Dopo alcuni di questi crampi potenti,non faccio più caso al mio culo nudo esposto…
..il sedere è ormai bagnato di sudore….
..io stesso sto sudando per lo sforzo di trattenermi,come fosse una prestazione atletica.
Res****re assorbe tutti i miei pensieri e le mie energie.

DECIDO CHE È SUFFICIENTE :
SFRUTTO UNA PAUSA FRA UN CRAMPO E L’ALTRO PER PRECIPITARMI AL BAGNO.
Non appena il dolore raggiunge il culmine e la pressione sul mio ano svanisce,
rilasso glutei e cosce contratti ed irrigiditi nello sforzo di serrare l’ano e balzo dal letto reggendomi i calzoni.

Barcollante per la tensione alla pancia e la sforzo di trattenermi,col fiato corto,
mi precipito al bagno ancora col culo nudo (… e bagnato…).

Non perdo tempo a tirarmi su i calzoni o le mutande,
semplicemente abbasso le mani e reggo il bordo dei calzoni,
in modo che non scendano e non mi intralcino il passo.

Il braccio davanti a me funge da schermo a coprire parzialmente il mio pisello penzolante…
anche se in realtà ora la cosa non mi preoccupa…

…L'”OBIETTIVO” È IL WC… !!!
È LÌ DAVANTI A ME…LO VEDO DALLA PORTA LASCIATA SPALANCATA,,,
APPOSTA PER ME…!!
“PER ALESSIO CHE HA FATTO IL CLISTERE”..!!
..devo solo arrivare a SEDERMI SOPRA prima dell’arrivo del prossimo attacco di mal di pancia..!!

A pena di .realizzare davvero il famoso lago di merda…
cosa che sarebbe fortemente imbarazzante per me..
ma allo stesso tempo sarebbe “un castigo”… per chi..
MI FICCA CON TROPPA DISINVOLTURA LA PERETTA NEL CULO…
E MI RIEMPIE LA PANCIA DI CLISTERI…!!

Ovviamente in realtà voglio evitare tutto questo…infatti pur impacciato dai calzoni e mutande a mezz’asta..
..guadagno la sospirata meta…
..arrivo in bagno.. ..ho tempo di richiudere bene la porta dietro di me…
..mi siedo sul WC mollando i calzoni (che calano alle caviglie) e le mutande (che restano a mezz’asta)..
la pressione sulla mia pancia stava giusto aumentando,
era ovviamente in arrivo un nuovo forte stimolo,un nuovo “crampo”…
potrei quasi dire che ho fatto appena in tempo a “conquistare il WC”…
ma..per fortuna….ci riesco sempre….ad ogni clistere che mi fanno…!!

Mi pare di essere un re che ha conquistato il suo trono…!!
..in questi momenti ..il WC è un monumento….un baluardo di salvezza..
Anche se in realtà…parliamo “solo ” di una cagata….ma CHE CAGATA..!

LA SCARICA : Alessio ha fatto l’uovo.. !!

ORA POSSO “APRIRE LE VALVOLE”..
RILASCIO COMPLETAMENTE L’ANO…”APRO IL CULO….!!” FINALMENTE…!!!:
fa quasi male per il lungo tempo in cui è rimasto contratto!
Uno spuzzo abbondante sgorga subito,come una cas**ta…
era il liquido che fin’ora ha cercato di sfuggire da ogni piega del mio orifizio anale…
finalmente se ne va fuori dalle palle…!!
SPRUZZA DAL MIO CULO e si tuffa nel WC come una cas**ta (…fetida…..)..!!

Il primo getto liquido mi da anche sollievo al senso di pressione alla pancia…
ma so che è solo l’inizio…
il MIO CULO DEVE PATIRE ANCORA…
IL CULO DI ALESSIO DEVE PATIRE ANCORA..

Un secondo getto attraversa il mio ano…e ancora liquido ma sento una consistenza maggiore.
Sta uscendo ancora roba liquefatta.. ma non solo…
sento molti frammenti solidi sfregarmi l’ano e cadere nel WC..
Arriva presto anche qualche “sasso”decisamente più grande..
che, per un istante,blocca il flusso dall’ano,come “un tappo al culo”…
Ma è un istante..
e già l’ano si slarga e lascia passare il “tappo”che esce “raschiando” il mio canale posteriore…
e cade nel WC col caratteristico “Ploofff!!”….

Quando il grosso frammento esce,
il culo si “stappa” e schizza fuori anche la roba semiliquida che era rimasta “tappata”dentro…
quando mi alzerò dal WC lo troverò completamente “schizzato” di merda…
e dovrò dargli una pulita fino al bordo…!!!

Ora la cacca mi lascia un attimo di pausa…la pancia sembra più rilassata…
ma percepisco una tensione crescente…
ARIA…GAS..SCORREGGE..PETI…COME LE VUOI CHIAMARE…!!
una potentissima scorreggia mi gonfia la pancia el’ampolla rettale e
“spara”rumorosamente dal mio culo,quasi fosse un cannone…
rintrona nel WC.. è interminabile…. non riesco a spingerla fuori “tutta in una volta”..

Il mio ano spossato dal clistere si serra di tanto in tanto “aritmicamente ”…
“modulando” lo scoreggione in una quantità di scoreggine continue….
Qualche volta devo registrare la colonna sonora…!!

Insieme al gas spruzzo ancora roba liquida..
…se potessi sfruttare tutta questa energia per il mio motorino perennemente “in riserva”…!!!

Lo scoreggione,oltre a stabilire un nuovo record,ha dato un senso di sollievo alla mia pancia… ma.. percepisco ancora una tensione e so che non è affatto finita….
anzi potrei dire “ORA SONO DOLORI …”
Perché so benissimo cosa succede ora alla pancia di Alessio…

Qualcosa si muove dentro,ma il tutto sembra arrivare dall’interno della pancia: non è più l’ampolla piena di liquido e feci che si sgonfia…e so benissimo che questa è la fase più fastidiosa!

Rumori di “travaso liquido”… qualcosa scorre e gorgoglia nella parte in basso a sinistra della mia pancia…per fortuna non sono più sul letto che stringo la chiappe…
SONO SUL WC COL CULO APERTO.. PRONTO A MOLLARE..!!

A parte scherzi,questa ultima fase è sempre quella che mi fa soffrire maggiormente:
mentre la merda avanza nel mio intestino crescono veri e propri crampi e senso di nausea,
non più solo senso di pressione e dolorino come all’inizio.

Il dolore del crampo sta per raggiungere l’apice!
La pancia sembra scoppiarmi e sento l’ano spalancarsi da solo,
quasi un “cedendo al dolore di pancia”..!
L’ano è spalancato e provo una nausea molto forte,quasi fosse un blocco intestinale…
mi premo le mani alla pancia ed allo stomaco,trattenendo il fiato!

Al culmine del crampo una “scossa elettrica” attraversa la mia pancia,
scuotendola dall’ombelico al buco del culo… sento “travasare” nell’ampolla rettale…
e un torrente si riversa nel WC attraverso il mio culo totalmente aperto…e dolente…

In realtà il tutto dura forse due minuti…e si ripete raramente due volte…
ma è la fase peggiore…
però per fortuna…segna la fine..!!
Ed anche questa volta sembra proprio la fine…!!

Mi rilasso,ricomincio a prendere fiato,ingoio saliva:la nausea è passata!
era la cosa più sgradevole!

Mi sforzo di spingere ancora, ma dal sedere nuovamente richiuso mi esce solo un caratteristico spruzzetto di liquido e gas..

CONOSCO QUESTO SEGNALE…!!

CAGATA FINITA…. !! CLISTERE FINITO…!!.
ALESSIO ”HA FATTO L’UOVO”….!!!
E CHE UOVO….!!!
ANZI.. CHE FRITTATA….!!
E CHE FRITTATA C’ERA NELLA PANCIA DI ALESSIO…!!!

Nella mia pancia ora c’è un senso i quiete e sollievo…crampi e nausea sono un ricordo …!!!

Percepisco che “la tempesta è finita”..resto ancora cinque minuti sul WC,
per precauzione.. e per “godermi il relax”..
il mio ano mi sembra aperto,indolenzito,cedevole,rilassato…spossato..
ha passato una tempesta…e si rilassa anche lui.. soprattutto lui…!!
Mi appoggio con la schiena.. socchiudo gli occhi…e mi godo “la quiete dopo la tempesta”..

POST-SCARICA : Alessio e un bidet di acqua bollente…

Resto “Tramortito” sul WC con la schiena appoggiata circa 5 minuti,poi “mi ripiglio”…
prendo un abbondante fascio di carta igienica e mi da una prima passata sul culo…

Ricorderò sempre qualcuno dei primi clisteri… quando ho preso un pezzetto di carta igienica che sarebbe stato appena sufficiente per una “Cagata normale”…
….ed infatti si è immediatamente inzuppato della merda che sgocciolava dai peli intorno all’ano…
… si è inzuppata,disintegrandosi e bagnandomi le mani…!!!

La carta inzuppata mi rimase in parte attaccata al sedere,in parte attaccata alle dita…
Non vi dico lo schifo.. ma non è stato un dramma….ho ripreso una quantità di carta più abbondante..
..sporcando di merda qualunque cosa toccassi.. che poi ho ripulito…o ha ripulito qualcun altro..!!

Quindi.. la prima passata al culo..deve essere senza economia di carta igienica..segnatevelo..!!
Poi una seconda passata…giusto per riuscire ad di arrivare al Bidet senza “sgocciolare” …
Ancora molto sporco…tuffo il culo nel Bidet.. senza nemmeno tirare l’acqua..

Tuffo il sedere nel Bidet pieno di acqua caldissima…!!
Adoro sentire il sedere ammollo nell’acqua calda..soprattutto dopo un clistere…

Pensare che inglesi e francesi non usano il bidet..
..nelle loro case non c’è…voglio vedere come fanno quando gli fanno un clistere..?!
..mettono il culo in una catinella come in nostri nonni…?…bel risultato..!!

Comunque stare col sedere ammollo nell’acqua calda secondo me è uno dei piaceri della vita…
ancora di più quando sai di essere sporco..come appunto dopo il clistere..
SAI CHE PER QUANTO SPORCO SIA IL TUO CULO….VINCERAI…!!
E NON LOTTANDO…MA GODENDO DI UN BIDET CALDO…!!

Uno strofinio leggero,quasi un massaggio all’ano rilassato e spossato dal clistere e dalla cagata..
E tutta la sporcizia del mondo si scioglie….
magari chiamando a rinforzo una “saponetta” con la sua schiuma soffice…
come la schiuma che prima mi ha riempito la pancia….e purgato…

Mi passo i polpastrelli sull’ano per ripulirmi…lo massaggio,lo sento slargato,dilatato,
estroflesso verso il basso a causa della prolungata cagata…
spossato per lo sforzo di restare spalancato e lasciare passare scariche continue..

Invece prima della cagata era serrato e ritirato su sé stesso.
Infatti sento un lieve dolore dentro al culo ,simile ad un dolore muscolare da esercizio fisico…
E’ stato lo sforzo di trattenere prima,e di restare spalancato per rilasciare poi…!!

Stare col sedere ammollo nel bidet caldo massaggiandosi l’ano è piacevole…
MA MI SONO ROTTO I COGLIONI…!!

Inoltre..non ho ancora tirato l’acqua.. mi sono passato la carta su sedere e precipitato sul Bidet..
Faccio sempre così perché temo di sgocciolare col sedere o di sporcare quello che tocco con le mani.

Ma ora…non ne posso più.. sto quasi soffocando…sono davvero un’arma chimica..o meglio …
…IL MIO CULO E’ UN’ARMA CHIMICA…
IL CULO STITICO DI ALESSIO…!!!

Del resto anche se avessi tirato l’acqua subito,non cambiava molto..
la finestra dl bagno era chiusa…
..detesto l’idea che qualcuno possa intravedermi mentre sto lungo tempo seduto sul cesso…
..e detesto ancora di più che da fuori,magari dalla finestra del bagno a fianco,
si sentano le mie scoregge gli spruzzi,i sospiri e i miei rumori del “dopo il clistere”..!!

Che poi magari se le sentissero i miei amici….chissà le risate…!!
Che poi a loro non glielo faranno davvero mai ‘sto clistere A LORO..?!..mah..!!

In ogni caso..alzo il culo dal Bidet caldo…mi asciugo il sedere e le palle rimaste in ammollo…
…socchiudo la finestra…
..sbircio “l’uovo” .. o meglio “la frittata”che ho fatto nella tazza del WC….
..che schifo..!!!
..Ma non posso fare a meno di curiosare…è pur sempre “roba mia”..!!
Era nella MIA pancia….!!

Non vedo molto,a causa della carta igienica che galleggia e nasconde ciò che sta sotto……l’acqua della tazza completamente marrone…
MOLTA SCHIUMA DI SAPONE…”IL MIO CULO HA FATTO LE BOLLE..!!”
PRIMA DEL CLISTERE NON MI SENTIVO COSÌ SPIRITOSO..CHISSÀ PERCHÉ….?

Come ho già ricordato mi ha sempre impressionato il contrasto fra
LA SCHIUMA BIANCA DEL SAPONE,
che spruzza a volte dalla peretta piena prima di metterla nel sedere,
E LE FECI NERE E DURE FERME NEL MIO CULO…CHE SARANNO INONDATE DA QUELLA SCHIUMA BIANCA…!!

Al culmine della maialaggine,prendo lo spazzolone e smuovo la carta igienica per vedere sotto…
Non vedo nulla…sempre schiuma ed acqua marrone….smuovo meglio e vado in profondità…
ecco “volteggiare” qualcuno dei “sassi” che intasavano il mio sedere..

Tutta quell’acqua,quella schiuma e quello sporco sono usciti dal mio culo e dalla mia pancia….

inquietante..!!.
o forse no..!!
rassicurante il fatto che siano usciti…!!…fuori dai coglioni…!!
MA SARÀ PER QUELLO CHE ORA MI BRUCIA CULO E MI FA UN PO’ MALE DENTRO…

Ne ho abbastanza della visione “SHIT”…!!
Tiro l’acqua e pulisco con lo spazzolone.
Anche se a volte mi balena in testa l’idea di…
FARE IL CLISTERE E POI CAGARE IN UN VASO TRASPARENTE.. !!
Sai che roba..!!.. Che cazzate vado a pensare..!!

Finalmente mi rimetto a posto calzoni e mutande che fin’ora erano rimaste calate.
Una volta rivestito,spalanco totalmente la finestra facendo uscire le “esalazioni” della mia cagata,
che appestano l’aria..!!

POST-POST-SCARICA : quando sorge qualche voglia in più…

Sono in camera mia,sdraiato sul mio letto.
Assaporo il relax dopo il clistere…
..non più tensione e dolore nella pancia….
ma un impressione piacevolissima di “intestino sotto vuoto”..
qualche fitta all’ano e dentro al culo…come se l’ampolla rettale fosse stata troppo “stirata” ed ora sia dolorante per lo “stiramento”…. quasi un dolore “muscolare” ..ma è di piccola entità.

Le sentirò solo quando l’ampolla si gonfierà per le prime (e potenti..)…scorregge dopo il clistere…
quando l’intestino sembra riattivarsi…e la prima aria scorre nel “tubo sgombro”..
scoregge “pulite”.. come il mio sedere ora..
non più gas fetidi che spravano dal culo intasato…come prima del clistere…

Sono sdraiato sul letto,vestito.
Ripenso al clistere.
Ciò che ho subito è antipatico,ripensando a tutto,
ma non posso fare a meno di massaggiarmi con la mano sul pisello…
..senza calare o aprire i calzoni per ora…non sono solo in casa e non è sera..

Penso al richiamo insistente di Lei,che cercavo di ignorare…all’avvio verso il luogo del “supplizio”..
mi rivedo inginocchiato sul letto a calarmi i calzoni e le mutande..
poi con testa bassa appoggiata sul materasso ed il sedere per aria..
mi sembra di risentire il freddo fra i glutei denudati ed aperti,
lo scivolare della pomata…il fiato di LEI sulla mia pelle mentre mi unge…
la peretta che mi entra nel culo,scivolando..
l’acqua che mi gorgoglia dentro…e mi gonfia..

Insomma.. rivedo…
Alessio a pecorina… mentre gli fanno il clistere…!
metre gli riempiono la pancia dal sedere…!
Mi piacerebbe quasi mettere una telecamera e rivedere il filmino…
Mi consumeri il pisello di seghe rivedendomi…e mi svuoterei i ciglioni a forza di sborrare..!

Per ora non resta che ricrdare quei momenti…
Mi rivedo sdraiato su un fianco dopo il clistere,,,!a strngere”….col culo nudo e bagnato,
mi sembra di risentire la pancia che ribolle e la pressione sul buco del culo..
il timore di “scoppiare” e farsela sotto..
e poi..l’interminabile scroscio dal mio culo..
le scorregge che rintronano nel WC…

Il culo aperto e slargato nell’acqua calda del Bidet,le mie dita che massaggiano…

Beh…soprassedendo alle nausee e ai dolori dell’ultima fase della scarica…
Il clistere,e la successiva cagata, oltre ad essere terribilmente antipatici…e..utili…
Sono anche terribilmente erotici…!!

Infatti il mio pisello è diventato di marmo….
e… ora sono pure solo in casa….!!!

Mi apro i calzoni e ripenso a quando lo stavo facendo davanti a LEI…
LEI dietro di me, con la peretta pronta proprio per il mio culo..
Pronta per ficcarla nel culo intasato di Alessio..!!
E Alessio girato di spalle pronto ad inginocchiarsi sul letto,
che si cala i calzoni….e poi,inginocchiato sul letto abbassa le mutande e mostra il suo culo..
per farsi ficcare dentro la peretta e fari fare il clistere..!
Il mio cazzo pulsa mentre lo libero dai vestiti…

Mi sfilo il pisello dalle mutande.. sento l’aria fresca sui coglioni…
e ripenso a quando l’ho sentita fra le natiche aperte,calde,umide,appena denudate,
mentre ero a pecorina,col culo esposto e indifeso..
E la testa sul materasso …. “fate di me ciò che volete…”

Mi passo la mano sul pisello durissimo e bollente…
..non so se nemmeno io cosa vorrei…!!

Forse vorrei una LEI,
che possieda il mio culo e purghi il mio corpo,
come è appena avvenuto,
per poi “invertire i ruoli”…scoparla “selvaggiamente” e riemiple di sborra tutti i buchi..
cosiccome LEI ha posseduto e riempito il MIO CULO…!!

O forse vorrei anche riempire il SUO CULO…e sentirla lamentarsi e gemere..
Mentre LE riempio la pancia dal culo..
Mentre stringe il culo e mentre rovescia sul WC il contenuto del suo intestino…

O forse no…
Forse vorrei di fronte a me un… ragazzo come ME…!!
Un ragazzo a pecorina…!!
Che mi offra il suo buco del culo dove sfogare il mio cazzo…!!
Sfogare il mio cazzo nel suo culo in un caldo e denso “clistere”..!!!

E forse ora è chiaro perché mi piace tanto l’idea della
schiuma di sapone che riempie l’ampolla rettale..
LA SCHIUMA BIANCA CHE SI INFILTRA FRA LE FECI NERE…

È…..LA MIA SBORRA CHE RIEMPIE IL SUO RETTO…!!
DENSA,CALDA E BIANCA NEL SUO CULO…!!

GLIELO FAREI CON LA MIA SBORRATA IL CLISTERE…!!
E IL MIO PISELLO CHE ENTRA NEL SUO CULO….ECCO LA SUA PERETTA…!!

O forse vorrei prima ficcargli veramente una peretta nel culo e fargli il clistere…
..farlo cagare di fronte a me..
(magari…con una maschera antigas..per me..)
vederlo che suda mentre lo riempio..dal culo con la testa bassa…
sentirlo gemere e si contorcere un poco nello sforzo di trattenersi…
col culo stretto e la pancia piena di acqua calda e sapone…!!

E appoggiargli il pisello di sul viso… mentre è seduto sul WC..
strofinarlo alle sue guance…
appoggiarlo alle sue labbra….
mentre è seduto sul WC e svuota la sua pancia dolorante…
e le scariche e le scorregge rumoreggiano e slargano il suo ano…

Lo guarderei mentre si ripulisce o lo pulirei io stesso (magari…coi guanti..)
Un interminabile massaggio al culo dolorante…in un Bidet di acqua ben calda…
Le mie dita che entrano ed escono dal suo ano estroflesso,slargato,spossato..
E poi incularlo nel canale sgombro…!!
E rifargli un clistere…ma questa volta un clistere di sborra calda e densa…

Oppure magari vorrei essere io di nuovo a pecorina,ma di fronte ad un ragazzo come ME..
che “ faccia di me ciò che vuole..”…!!
Magari non proprio tutto…
e con cui godere di tutte le sensazioni che mi trasmette il mio culo…
e segarmi senza ritegno….!!!

Sentire il suo fiato sul mio culo mentre mi si avvicina per impomatarmi l’ano,
o per asciugarmi sfilando la peretta dal culo…
Le sue dita che appoggiano a fianco per slargare il buco del culo stretto e chiuso,
prima di ficcarMI dentro la peretta..

Intanto.. mi sego senza ritegno…anche in mancanza della ragazza…o del ragazzo.. !!!
Rivivo l’istante in cui la peretta mi scivola nel culo…
…mi fa gorgogliare dentro….mi riempie il culo…
Mi riempie la pancia mentre l’ano pulsa nello sforzo di trattenersi…..

Mentre mi sego mi umetto un dito e me lo ficco nel culo….
..come poco prima Lei mi ha ficcato la peretta..
Sfilo il dito per spingere fuori una forte scoreggia.:
la cappella si gonfia a dismisura mentre spingo per scorreggiare….
e continuo a segarmi….ancora più forte…!!

Mi rivedo col culo serrato bagnato e sudato,prima sdraiato di fianco e poi…
di corsa verso WC,reggendomi i calzoni col culo nudo e stretto…
lo schiavetto verso la sua “cuccia”..
mi pare di risentire l’interminabile scroscio della scarica,
un torrente che mi attraversa il buco del culo…
il sedere brucia…la pancia fa male…. tutto il corpo trema per lo sforzo….
una scarica elettrica mi squassa dall’ombelico al buco del culo..

Mi sfilo nuovamente il dito dal culo…
Un’altra scoreggia mi gonfia l’ampolla…
L’ampolla lievemente dolente…il bruciore al buco del culo e il lieve dolore DENTRO AL CULO…
mi ricordano che…. E’ TUTTO VERO…!!
E’PROPRIO IL CULO DI ALESSIO CHE HA APPENA SUBITO TUTTO QUESTO…!!!
E’ PROPRIO IL MIO CULO…. E LA MIA PANCIA..!!
E’ ALESSIO CHE HA APPENA FATTO IL CLISTERE….!!

Due lisciatone “selvagge” e sborro alla grande riempiendomi di sborra il palmo della mano…!
La sborra spruzza sulla mia pancia,riempie la cavità del mio ombelico.
Dalla mano scivola lungo l’asta del pisello,cola sull’inguine,impastando i peli,
e scende gocciolando sulle cosce e sui testicoli,già bagnati di sudore per l’eccitazione.

Resto così,senza muovermi,senza pensare,rapito dalla “goduria”..
Non mi muovo,non penso…
vorrei che il piacere che sto assaporando non finisse mai…!!

BEH…. COSA NE DICI..?
LA PROSSIMA VOLTA IL CLISTERE LO FACCIAMO INSIEME IO E TE… ?!

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Scopa la cozza e godi.

Si chiamava Gerarda, vittima di uno di quei retaggi antichi che certe tradizioni perpetuano a danno di ignari bambini ( e non solo del meridione, ma anche del nord Italia, dove puoi trovare uomini che si chiamano Cecilio, Arianno, e donne, appunto, Gerarda ). Gerarda era una timidissima ragazza di genitori siculi, ma nata a Udine. Parlava perfettamente il friulano, ed era, visivamente, il tipico frutto di quei mari pulitissimi della Sicilia che guarda le coste africane: una cozza. Talmente bruttina, che nel locale dove lavoravamo a stagione, a Bibione ( Ve ), tutti la prendevano in giro. Era magrissima, aveva le gambe “a stecco”, vestiva abiti larghi, i capelli erano piuttosto trascurati, con un taglio simile a quello di chi si mette una ciotola in testa, una sorta di “Raffaella Carrà”, ma di colore castano chiaro. Aveva un paio di occhiali improponibili, che portava malamente appoggiati alla punta del naso. I denti erano piuttosto scuri, segno che oltre a fumare, il dentista l’ha visto solo sulle pubblicità televisive dei dentifrici e colluttori.
Faceva l’aiuto cameriera. Era abbastanza brava, ma la presenza non l’aiutava.
Il suo fidanzato, Gerlando, un siculo vero, veniva a riscuotere il suo stipendio ogni fine mese, dandole lo stretto necessario per vivere, così la poveretta non riusciva nemmeno a prendersi le cose di cui una donna aveva bisogno.
Così un giorno, d’accordo con i padroni del locale ( che avrebbero voluto cacciarla, tanto era brutta ), accompagnata da una collega andò al mercato a prendersi dei nuovi vestiti, poi dal dentista per una pulizia dentale, e poi dal parrucchiere. Tolse gli occhiali e mise le lenti a contatto.
Quando arrivò al locale, notammo il cambiamento. Ma rimaneva pur sempre una cozza. Senza tutto ciò che ricopre solitamente il guscio del mollusco, ma pur sempre di quello si trattava.
Ma a me stava simpatica, e ispirava tenerezza.
La sera decidemmo di uscire insieme, finito il lavoro, per andare a bere qualcosa e “festeggiare” il suo nuovo look.
Poi tornammo nell’appartamento dove ognuno di noi aveva una stanza per dormire ( pagato dal padrone del locale ), e li continuammo a chiacchierare, finché lei si avvicinò, mi prese la faccia e mi baciò mettendomi la lingua in bocca. Il mio uccello ebbe la solita reazione che ha in questi casi, e cioè fece “hop!!” e si alzò.
Lei senza una parola lasciò cadere il vestitino, e…..altro che cozza !! Aveva un corpo da favola !! Due tette dure come il marmo, due capezzoli che erano come due dadi di bullone, duri come l’acciaio. Un culetto sodo e morbido al tempo stesso, e la fichetta depilata, ma con un ciuffettino birichino sul monte di Venere.
Io non sapevo cosa dire, sapevo solo che come lei si allontanava dalla mia bocca, io ce la riportavo. Limonammo in piedi per almeno un quarto d’ora, poi mi feci spogliare, e andammo a letto. Iniziò a farmi un pompino con una foia e una fame incredibile. Pareva non vedesse il cazzo da anni. Il mio pisellino non era abituato a tanto “amore”, e gli lacrimò prima in faccia, e poi dentro la bocca. Forse era commosso…
Dopo la sborrata, lei continuò a leccarmelo, e me lo tirò su di nuovo, mentre con una mano si sgrillettava furiosamente.
Poi, andai io con la testa fra le sue gambe ed iniziai a leccarla. Era dolcissima, e mentre la leccavo, lei mi ripeteva “non posso crederci.. ti ho desiderato dal primo giorno, non posso crederci..”.
Venne così due volte, con la mia lingua li. La terza volta, venne a pecorina, col cazzo nella figa e il mio pollice nel culo, e fu talmente intenso l’orgasmo, che per qualche secondo, svenne.
Quando si riprese, mi disse:” Ci riposiamo un po’?”. Io ero esausto e non dissi di no. Andò nella sua stanza, ed io mi coricai. Erano circa le due del mattino.
Alle due e mezza, sentii che nel mio letto stava entrando qualcuno, accesi l’abat jour. Era lei, di nuovo nuda, che coricandosi vicino a me disse :” Mi è tornata un po’ di voglia..”.
Finimmo di scopare alle quattro e mezza, e le feci di tutto. La inculai, la scopai nella figa, mi feci succhiare il cazzo sborrandole in gola, poi, alla fine, la portai in doccia e la feci inginocchiare, pisciandole sulle tette. Come la mia urina calda le sfiorò il seno, ebbe un altro orgasmo. Credo sia venuta non meno di sei o sette volte.
La mattina seguente, verso le dieci, tornammo nel locale per preparare per il mezzogiorno, e lei era un tantino stravolta. Pure io ero stanco, ma riuscivo per il momento a dissimulare.
L’aspetto era il solito, quello della solita “cozza”, che nessuno si filava più di tanto.
Tutti quanti i miei colleghi sbavavano dietro alle tedesche, che te la davano solo se erano ubriache fradicie, mentre io, ogni notte, andavo a mettere il pisello nella mia dolcissima “cozza”. Durò così un mese e mezzo. Poi, all’improvviso, si licenziò. Credeva di essere rimasta incinta, e quando me lo disse, le dissi: “Lascia Gerlando e mettiti con me. Saremo felici insieme”. Lei mi disse di si, che avrebbe parlato con lui la sera stessa.
Invece già dalla sera stessa, non venne più al locale.
Non la rividi e non la risentii più, spero tanto nel mio cuore, che non le sia successo nulla di male, ma che abbia preferito stare col suo fidanzato.
Ma la piccola, dolce “cozza”, resterà sempre nel mio cuore come una delle più dolci e belle fiche che mi sia mai accaduto di scopare.

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Iniziazione..(seconda parte)

Mi allontai un istante,andai nel bagno a pulirmi,la testa pulsava di mille pensieri,volevo Stefania a qualsiasi prezzo,ora più di prima.Lentamente ritornai a spiare la coppia,erano abbracciati e Giulio le sussurrava frasi molto dolci,ero confuso,non capivo cosa stesse succedendo.
-Piccola sei davvero fantastica…potremmo partire insieme il prossimo week end,ti piace tanto andare sul Lago in questo periodo,te lo ricordi?-la mia amica con un gesto leggero,sposto una ciocca di capelli dagli occhi,lo guardò
-Dici sul serio…te lo ricordi ancora?-
-Certo..come potrei…fu lì che facemmo l’amore la prima volta sotto le stelle,fu magico…fu..-lo interruppe
-Unico-e ripresero a baciarsi con avidità,lei completamente nuda,lui con i pantaloni abbassati e il cazzo moscio.No!Non capivo cosa succedeva,poco prima la stava trattando come una lurida troia e ora come l’amore della sua vita.Ritornai in salotto,seguito qualche minuto dopo dalla coppia,ognuno riprese la sua posizione.Giulio interruppe il silenzio,che stranamente non era per niente imbarazzante,in fondo loro non sapevano che io avevo visto tutto.
-Cazzo è tardi,Stefania ti accompagno a casa che domani ho la sveglia alle sei…-la mia amica si rannicchiò sul divano,abbracciò uno dei grosssi cuscini
-Giulio vai io mi fermo qui-lo guardò con aria di sfida-non sarai mica geloso no?-lo scenario e i toni erano cambiati nuovamente,mi sentivo spiazzato,ma incuriosito
-Figurati…-mi osservò,evidentemente trasse le sue conclusioni-fa come cazzo ti pare,io vado…-mi strinse la mano,io non dissi nulla,le diede un ultimo bacio appassionato e si dileguò nela notte.Se fossimo in un film,ora lei inizierebbe a stuzzicare il mio cazzo con i suoi piedi,magari con voce sensuale commentarne la durezza.E se fossimo in un racconto di fantasia io appena Giulio è scomparso dalla scena le sarei saltato addosso.Ma nella realtà dei fatti,andò precisamente così.
-Sai Carlo forse ti devo delle spiegazioni…-finsi indifferenza,non era la prima volta che faceva confessioni intime,anche se evidentemente aveva sempre tralasciato parecchi particolari…
-In che senso?-le chiesi
-Giulio…io e lui…ecco noi abbiamo questo rapporto qui…quando gli va ci vediamo…ma non stiamo insieme…io sono libera lo sai…-si mise seduta,mentre con le mani riordinava i capelli.
-Si..-sembravo un deficiente,non sapevo dove voleva arrivare e non sapevo cosa rispondere
-Io lo amo ma devo accontentarmi…forse magari..un giorno…-vidi due grosse lacrime solcare il suo viso,feci quello che facevo sempre,l’abbracciai forte,la consolai,mentre diceva frasi confuse,e visto che non siamo nè in un film nè in un libro…finì così…lei beata nel mio letto,a sognare una vita migliore…io a spararmi l’ultima sega prima di addormentarmi,pensando a quel che avevo visto…La mattina la svegliai con caffè e cornetto,le portai la colazione a letto,lei mi ringraziò per tutto,aggiungendo
-…come al solito…-si preparò in gran fretta e la vidi andare via,mi sentivo un perfetto coglione e sicuramente lo ero.Solo in casa,non avevo voglia di uscire nè di vedere nessuno,freneticamente iniziai a girare i vari siti di sesso che conoscevo,cercando in qualche modo di appagare la mia sete,cancellare in qualche modo quelle immagini dalla mia mente.Non trovai niente,quando il mio sguardo notò che Stefania aveva dimenticato il suo cellulare a casa mia.Lo presi,sulle prime stavo per telefonarle per dirglielo,quando iniziai a sfogliare la sua galleria di immagini,c’erano quelle solite,con le amiche,alle feste,scene ordinarie,niente di eclatante,se non la sua esagerata bellezza.Decisi,quindi,di attaccare il cellulare al mio computer per copiare quelle foto,una volta finito mi accorsi che erano state copiate anche delle cartelle nascoste,non le avevo notate,avevano date e ora,ma nessuna dicitura.Incuriosito apriì la prima.Subito sul monitor apparvero due tette,sporche di sborra e una stretta allo stomaco mi provocò un erezione.Scorrendo si vedeva un cazzo che le sborrava addosso,sui seni,in faccia fra i capelli e alla fine c’era un video…Lo apriì voracemente,mentre avevo liberato il cazzo e lo tenevo fra le mani.Lei aveva le mani legate dietro,era sudata e nuda,un ragazzo le stava parlando
-Puttana cosa preferisci…sono generoso oggi….a te la scelta..-le chiedeva mentre se lo menava lentamente vicino alla sua bocca
-Regalami il tuo nettare…ho voglia di calore…-
-Non è la risposta giusta…-e le diede uno schiaffo sui seni,lei mugulò,facendo una sforfia di dolore
-Mi perdoni…sono la sua puttana….vorrei la sua sborra…-
-Così va meglio…-le tirò i capelli senza violenza-E dove la vorresti…-
-La prego..ovunque…mi riempia…-non se lo fece ripetere che esplose una copiosa quantità in faccia,sui seni e sui capelli,preceduto da un cavernoso suono gutturale di godimento.Il primo video finì così,ero sul punto di sborrare anche io,che aprì la seconda cartella.In tutto erano cinque cartelle nascoste,ognuna con foto e video diversi,ora con un cazzo in bocca,ora con un vibratore fra le cosce.Non sò quanto sborrai su quelle immagini,la mia amica amava il sesso e lo praticava in maniera estrema,mille pensieri ma bussarono alla porta,cercai di ricompormi,aprì e Stefania si materializzò davanti ai miei occhi.
-Scusami….-mi disse e mi mise la lingua in bocca,baciandomi per diversi istanti voracemente sull’uscio della porta.Ricambiai,il cazzo mi tornò in tiro subito,appena le nostre lingue si toccarono,la portai dentro casa,chiusi la porta e continuai a baciarla,mentre con le mani toccavo i suoi seni.
-Succhiameli se vuoi..-mi disse con tono materno e non mi feci sfuggire l’occasione,li stringevo,li baciavo,li succhiavo…sentìì la mia eccitazione finire in un copioso orgasmo,senza che lei facesse niente,mi staccai un attimo,lei se ne accorse e sorrise
-Così presto?-domandò,cercai qualche scusa ma in realtà mi sentivo umiiato,ma lei mi sorprese ancora
-Ti pulisco io aspetta..-mi prese per mano e mi portò in camera mia,fortunatamente il suo cellulare non era attaccato al computer,lo vide e disse
-Ecco dove lo avevo dimenticato-mi fece stendere sul letto,mi sfilò i pantaloni e liberò il mio cazzo moscio e pieno di sborra.Delicatamente iniziò a leccare attorno il mio cazzo,lentamente alternava con le palle,mentre con la mano massaggiava il buco del culo.Tornai istantaneamente in erezione,ero impietrito,non sapevo che fare,le accarezzai i capelli,lei prese la mia mano e piantando la sua bocca sul mio cazzo,mise la sua mano sulla sua testa.L’avevo visto fare mille volte nei film,spingevo la sua testa lei sembrava gradire,prese l’altra mano e la portò sui seni,mentre glieli massaggiavo,a dirla tutta goffamente,lei prese a masturbarsi,succhiandomi il cazzo e alternando mugoliì.Si liberò dei suoi pantaloni,il mio cazzo era in erezione completa,mise un dito sulla mia bocca
-Ora ti voglio dentro…-salì su di me e iniziò a muoversi lentamente,ero dentro di lei,ero in paradiso.
-Ti amo Stefy..-le sussurrai,mentre il suo ritmo iniziò a diventare più veloce,alla mia affermazione non disse nulla,sorrise dolcemente e chiuse gli occhi,iniziò a gemere,prese le mie mani e le portò ai suoi seni.
-Stingimi…-feci come disse e i suoi gemiti divennero più forti,vedevo i suoi lunghi capelli sciolti volare a destra e a sinistra,i suoi occhi chiudersi.
-Dai Carlo…fammi sentire tua..-il mio ritmo si fece più veloce,stavo iniziando a prendere la situazione in mano,sfilai il mio cazzo dalla sua fica,la feci girare,lei capì e si voltò,rivolgendo a me la schiena,non avendo grande esperienza con un colpo secco la penetrai,nel culo
-Ohhh piano…-si lamentò lei,non poteva vedermi ma arrossì,cazzo avevo sbagliato,lei riprese in mano la situazione.
-Dai sì…scopami il culo Carlo…dai che mi piace sentirti così…-risollevato iniziai a spingere,dentro me sentivo trasalire l’eccitazione,una mano sul suo culo,l’altra le presi i capelli e glieli iniziai a tirare
-Oh si così…bravo…così…-gemeva forte,gradiva,spinsi più dentro che potevo,lei urlò
-Scusa…-credevo di averla fatta male e mi fermai
-Non fermarti…scopami scopami…-sembrava assetata di cazzo,feci come mi aveva detto,continuammo così per altri cinque minuti quando mi accorsi che stavo arrivando mi fermai lei si girò di s**tto,lo prese in bocca e iniziò a succhiare,a leccare,ci misi pochissimo le inondai la bocca,se lo sfilò e si sporcò il viso.Ero sudato,sporco e ansimante,svuotato,le sorrisi,senza rompere il silenzio che mi sembrava musica.
-Vado a lavarmi..-disse e mentre mi distendevo sfatto sul letto,vidi la sua nuda figura andare verso il bagno.Pochi istanti dopo,sentiì l’acqua aprirsi e lei parlare al cellulare,non riuscendo a capire bene le parole mi alzai,avvicinandomi per origliare.
-Si…ti sono arrivate le foto?Sisi come volevi tu…in faccia…il culo…impacciato faceva tenerezza…no questo non posso…ok come vuoi tu…farei tutto per te…ti amo a dopo..-queste le parole e i miei interrogativi crescevano…

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My Lanlady and Lodgers Sex 2(Phils hen party)

Amy had told me her older s****r Phil was getting married and invited me to
a f****y dinner to meet her fiancee
I explained I did not like weddings
“well you like my Mum and Phil and want to fuck them right?” she said grinning
“Yes they are both very sexy” I admitted So I gave in and said I would go to the meal

I arrived at Amys house with a bottle of wine
Her mum Mary opened the door dressed in a white short mini dress
Wow I thought she is really sexy
“Hi Donal come in your very welcome” she added in a very sexy voice
I gave her the bottle of wine and followed her into the sitting room
I noticed how bouncy her arse cheeks were in her tight dress
I longed to caress her arse and her big tits
my cock was getting hard at this horny thought
“This is Phils fiancee Tom and this is Donal Amys boyfriend ” Mary announced
I was surprised as Tom looked at lest 40 and thought why would a sexy beauty like Phil
marry this much older guy but then maybe he has a massive cock
Tom shook my hand “Good to meet you old chap” his hand shake was limp
Amys dad Gerard said “Tom is one of my partners a fellow accountant”
My heart fell I could see a night of total boredom looming
Then Amy and Phil entered the room dressed in very sexy tight mini dresses
Amy in red and Phil in a yellow mini dress
My cock stiffened and I felt a lot better but hoped I would be sitting away from Tom and Gerard
Amy took my hand and led me into dining room
We sat down and Mary sat beside me Gerard next followed by Tom and Phil in the final chair
next to Tom and Amy
I felt Amys hand feeling my semi hard cock under the table
“Like to fuck me now follow me to the toilet” she whispered in my ear
Amy excused herself and left the table
After A couple of minutes I asked Mary where the loo was and she answered down the hall on left
I sauntered down the hall and opened the door
Amy was sitting on the loo her little yellow pantys pulled down
A golden stream of piss was flowing from Amys lovely cunt hole wee wee
A rubbed her piss wet cunt lips with toilet paper
Amy stood up and pulled her little pantys up
I took her in my arms and started to kiss her hard on the lips
“Fuck me darling quick I am so horny” She cried as she unzipped my jeans
and pulled out my ever ready hard cock
I pushed up her mini pulled her pantys aside and Amy put my stiff cock deep up her
sopping wet cunt hole
I lifted her up and then pushed her up and down on my pulsating cock
“Oh Donal I am cuming AH AHHHHHH” She cried as she climaxed
I felt my stiff cock jerking in full orgasm as my hot cum erupted up her cunt hole
When I took my cock out I put it in Amys mouth and she licked and sucked my cum of it

We both sat on the edge of the bath
That was great great” coooed Amy
“It certainly was” said I with enthusiasm
“We had better get back he he ” giggled Amy
” Before we go why is Phil marrying that boring fart”
“Simple money and security and he is gay so there will be no demands on her”
smiled Amy as she went out the door
I went back and sat down for dinner
Both Mary and Phil had smiles on their faces looking at me through out the meal

Amy rang me a couple of days later
“Well Mum and Phil are horny for you lover” she confided lustily
“I am delighted Amy my cock is hardening at the thought sweetheart” I retorted
We agreed to chat later when she came over to my room
I heard Diane greeting Amy and as I came out to meet her Diane was kissing her
and her hand was up Amys black tight mini skirt feeling her juicy panty covered cunt
Amy was enjoying it rubbing against Dianes probing fingers
I came over to them it was so horny watch these two sexy cunts craving to be fucked
in full view of me and Old Gerry who was standing wanking his cock lustily
I thought time to give Gerry a treat and I beckoned him over to me and
Diane and Amy lying on the floor their pantys and down skirts up around their waists
each gobbling the others cunt lips and finger fucking their arse holes
“Gerry how would you like to fuck Amy”
Donal that would be the best present ever” he answered hopefully looking at me
I seperated the girls and smacked them both hard on their arses
They both fell to their knees and started to suck my cock
I lifted Amy up and told Gerry to start fucking her juicy cunt
He grabbed hold of her erect tits and pulled her close to him and slowly
pushed his hard cock into her wet cunt hole
Amy sighed as she felt his hard cock fill her lusty cunt hole
She started to ride Gerrys cock hard and then harder
Diane was kissing me and fondling my stiff cock
Gerry let out a triumphant roar as he came in convulsive waves of his cock shooting a big cum load
up Amys gyratng cunt hole
Diane started to push my throbbing cock into her eager cunt hole
“No Diane bend over darling and open up your arse hole”I ordered as I withdrew my cock
from her sopping wet cunt hole
Diane bent over and I gazed lustily at her lovely tight arse hole slightly open
nestling above her wide open cunt hole wet from being fucked
I started to lick the rim of her hole and tuck my tongue up her hole
Diane groaned in joy
I put the tip of my hard cock up to Dianes hole opening
I gently eased my cock in a little bit up her hole and then withdrew it
“Fuck my arse darling fuck me hard please” Diane begged
I plunged my cock hard up her tight arse hole
Diane screamed out in pain at having her arse hole ripped open by my rampant cock
Her screams made my cock harder and I plunged even harder until my cock
was buried in her arse up to my balls being touching her arse hole rim
Diane tried to pull away but I grabbed her by her big tits and
continued riding her hole vigorously as she screamed and moaned
Amy joined us and started to lick and suck my swinging balls
“Ride Diane harder Donal rip her arse open darling”
She fingered her cunt and arse holes as Diane cried and squirted allover the floor and climaxed
with a scream of lusty joy
I felt my cock stiffen and in great joy shot my hot load of cum up her imprisoned arse hole
Amy sucked my cum soaked cock and then started to lick and suck my cum from Dianes arse hole
as it oozed and dribbles from the wet hole

In my bedroom Amy snuggled up to me in bed
We were both nude so she nestled her lovely arse cheeks on my lap
My cock stiffened slightly and nestled up against her arse hole rim
“Donal I have a great favour to ask off you” She said in her sexiest little girl voice
and pressed her lovely arse up against my “awakening cock
“Will I like it ?” I asked
“I hope so darling” and wiggled her lovely arse cheeks against my cock
“Ok Amy lets hear it”
“Well you know we are having a hen party for Phil on Friday night”
“Yes what about it”
“We had arranged for a male stripper but he has canceled and we want you to be the stripper”
“We will get you your outfit and you will have a great time Mum and Phil will be there”
Amy knew I loved been watched fucking and enjoyed applause
“Ok that could be fun but they all better be ready to be fucked”
Amy felt my hardening cock and put it in her wet cunt hole
“Thanks baby they all will want you to fuck them but I will be in charge”
I took my cock out of her cunt and inserted it up her tight arse hole”
“Ok like I am know and your arse is going to be fucked”

On the afternoon of the hen party Amy brought my outfit over to Dianes
It was a fire mans outfit
“Thats fine Amy I know must women dream of being fucked by a hunky fireman”
“I got these for you to wear” she was holding a white satin trasparent posing pouch
I put the uniform on and Diana and Amy gave me the thumbs up
We arranged for me to come to come over at 10pm to the pub they had booked a private room
The hen party was ending up there after visits to a number of pubs

I arrived at the pub and went upstairs to the private room
Amy came out dressed in a nurses outfit very short mini black lacy pantys black stockings
She took me into a bathroom to change into my outfit
“Showtime Donal make sure you tease the randy bitches especially Mum and Phil
They are all well pissed so you could easily be gang ****d” she giggled
Amy led me into the room it was full of riotous women young and old
My eyes immediately spotted Phil in a white wedding veil white lacy bra white nylon short slip
and white lacy pantys with white stockings and pink and white suspender belt (the virgin bride)
Beside her was Mary her mum in black wjdows tight mini dress and black stockings
I went into the centre of the floor and te strippers song began playing
I started to dance to the music wriggling my arse and grinding my crotch to and fro
I started to strip getting rid of the helmet followed by the boots
I slowly unbuttoned my shirt and dropped it to the floor
I started to finger my nipples the I started to pull them until they were hard and erect
The girls all started cheering and clapping
I the slowly unzipped my trousers and revealed my transparent posing pouch
with my erect cock in clear view for all the girls to see
Amy came out on the floor and started to dance up against me
I pushed my hard cock up against her gyrating arse
Get them off they all chanted get them off off off off
Amy put her hand in the air calling for silence
“Now the bride must break this lusty fireman in with the help of the mother of the bride Mum”
Yes Yes they all shouted as Amy brought Phil and Mary up to join me
I was so excited my stiff cock popped out of the posing pouch
Phil came over and bent down and started to suck my hard cock
I put my hand down her virgin bridal pantys and started to finger her tight virgin arse hole
Whoops of delight rose from the girls and as I inserted a finger up Phils virgin arse hole
the all started to finger one anothers cunt or arse holes in a sea of sexual frenzy
Mary came over and I started to kiss her and feel her wet cunt hole in her little pantys
I caught Phil by her pert little tits and bent her over her arse in the air
Mary came over and licked Phils hole wet and with her fingers opened her tight arse hole
She bent down and guided my stiff cock up into Phils arse hole
She squeezed my balls and ordered me to fuck her daughter up her virgin arse
As I started to push my cock up herb arse hole Phil stiffened
Mary pushed my cock deeper up Phils hole
Phil screamed and begged me to stop
Mary and Amy shouted for me to continue
” Ride the bitch harder harder” Amy shouted as she wanked her cunt hole
Suddenly Phil started to push her arse up and down on my plunging cock
and screamed in joy as she squirted all over the floor
I felt my cock twitching as Mary squeezed my balls
“Fill her hole with your hot com Donal darling” Mary begged me
as she finger fucked her cunt in her pink lacy pantys
I felt the swell of my cum load and ejaculated up Phils arse hole
Amy licked Phils squirt juice and started to lick my cum oozing out of her hole
The all cheered and clapped as i lay on the floor Mary took off her widows black dress
and licked and sucked my cum off my softening cock
I could smell the strong aroma of her cunt juice wet pink pantys
I started to kiss her and felt her big tits as I undid her bra
I pulled down her pantys and started to lick her cunt juices and finger her tight arse hole
Amy lay down with us and started to suck my hardening cock
“Its my turn now Amy” growled Mary and pushed Amy away
My cock had gone hard and I plunged it up Marys hairy cunt hole
She rode it moaning and crying in joy
All the girls gathered round and cheered as I fucked the mother of the bride
Mary started to climax as I fucked her and came all over my stiff cock
“Oh Donal that was fantastic darling welcome to the f****y”

Wedding cuming up next in Part 3

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Racconti Erotici

Mia Moglie, il capo

Giada,38 anni,bionda riccia occhi azzurri, corpicino ben fatto,formoso quanto basta. Fa la segretaria in uno studio d’analisi. Lei riceve i clienti, prende le prenotazioni, porta documenti ed incassi al capo. Mia moglie Giada e’ una donna affabile,molto solare,splendida con le persone. L’amo ed a letto ci intendiamo molto. Le piace leccar lo,e’ bravissima con la bocca. Io amo vederla a quattro zampe sopra il mio arnese. Purtroppo il cubetto e’ off limits. Lavora per Mario, il padrone Dottore farmacista di uno studio d’analisi di provincia. Uno stronzo di 55 anni, pidocchio rifatto, lampadato con la faccia da coglione presuntuoso. Tratti i suoi dipendenti come schiavi, arrogante e scortese qual’e’. Lei è’ molto servizievole, spesso per me troppo. Litighiamo per quanto non sa darsi rispettare e sotto sta alle continue richieste di lui. Fai questo,fai quello, sbrigati. Spesso dopo l’orario di lavoro. Certe volte, mentre ci stiamo per mettere a letto, eccitati un po’ per quello che vogliamo fare, io la provoco e le dico che con il capo non da tanto la sostenuta. Magari se le chiede di inginocchiarsi e prenderlo, lei ci starebbe pure. Lei sbuffa e mi prende a male parole. Io insisto, poi iniziamo a dare l’amore e mentre le sono dentro, da dietro con lei supina, le sussurro che vorrebbe il cazzo del capo in bocca. Lei non dice nulla, ancheggia, gode, si eccita e sussurra si sii lo voglio. Mi fa incazzare ma godo come un toro a pensarla intenta a sottomettersi con lo stronzo. Capita spesso, capita a letto o per provocarla. A lavoro poi, si veste sempre carina, ci tiene molto. Spesso gonnelline, camicette, collant e scarpine eleganti. Camice bianco per completare l’opera. Come ho già’ detto, io il suo cubetto non l’ho mai preso. Quando scopiamo supini, infilo il mio arnese da dietro, nella sua parata accogliente, bagnandoci completamente e subito. Calza a pennello e le piace mentre la prendo stringendole i seni. Le piace che le sussurro cose,meglio che è’ un po’ Troia e vuole il cazzo di un altro. Le piace e lo sento. Un giorno, dovevo andare a lavoro, il treno non passa ed allora decido di telefonare e restare a casa. Sono le 9 lei e’ a lavoro da 1 ora. Non le telefono, vado a trovarla per un saluto. Arrivo davanti lo il lavoratorio. C’è’ molta gente, la fila. Guardo dentro, al bancone c’è’ la collega,lei non c’è’. Forse e di la, forse allo studio del Dottore stronzo. Sto per telefonarle, poi noto che al solito posto dei cappotti di tutti i dipendenti,il suo di quella mattina non c’è’. Forse e’ andata a fare una commissione?. Decido di andare via,a pranzo ci saremmo visti a casa. Piove un po’, vado per prendere l’auto e con la coda dell’occhio in fondo alla strada, la intravedo camminare verso il palazzo dello studio del Dottore. Strano. Perché’ a quell’ora dal Dottore?. Sono geloso fradicio. E’ bastardo dentro quell’uomo ed eppure sento che ha un certo dominio sulla mia donna. Non so perché’, non so per quale scintilla, decido di seguirla e spiarla. Il palazzo in questione, e’ un edificio a 3 piani. Molti terrazzi ed una scala esterna. Lo studio del medico, e’ al terzo piano. Entrando dal portone, 3 rampe di scale e poi la porta principale. Non avrei potuto fare nulla una volta dentro lo studio. Ma ecco la sorpresa. Mia moglie, non entra nel portone, bensì fa il giro largo e scende verso la rampa dei garage. A dare cosa? Mi chiedo. La seguo, le sono a 30mt circa. La vedo scendere nei garage, attraversarli tutti e raggiungere i magazzini in fondo. Io appostato dietro una colonna, la vedo avvicinarsi, guardarsi intorno e poi bussare. Dopo pochi secondi la porta si apre. Con mio grande stupore, ecco il Dottore. Apre, compare e con una mano decisa le cinge la nuca, con l’altra il ventre e la stringe a se per baciarla. Un lungo ed intenso bacio in bocca, con lei sporta verso di lui, dondolante. Ora le agguanta e solleva una coscia a mano piena. Poi le palpa il culo. E’arrapato da morire. La stringe a se, la tocca con vigore e la desidera. Lei obbedisce in silenzio, subordinata ad ogni suo desiderio. Vieni! Vieni troietta le dice, vieni con me. Le prende una mano e la porta in un angolo dietro un muro alto del magazzino. Solo arrampicandomi su di un pa****tto potei osservare la scena. L’aveva poggiata con il ventre al muro, gettato a terra il camice e sollevato completamente la gonna. Lui inginocchiato le leccava i collant sopra il culo, cingendole forte i fianchi. Troia, ti rompo il culo adesso. Lei non fece un fiato, si sporse verso di lui, divarico’ meglio le gambe e languendo di piacere si fece calare i collant e perizoma a mezza gamba. Le tocco’ e poi affondo’ ben bene con le dita dentro la vulva. La fece bagnare e temere ben bene. Quando pronta, inizio’ a massaggiare e poi affondare una, due dita nel buchino di lei. Il culo no!. Cazzo a me no e con lui si?. Rosicavo ed ero pieno di rabbia. Cornuto ed eccitato come uno stronzo. Le ficco’ il gingillo con tutta l’indelicatezza che si possa pensare. Guardavo mia moglie farsi ingroppare come una vacca da quel bastardo porco. Troiaaa! Sei una troiaaa. Dillo che sei la mia troiaaa. E lei, con gli occhi chiusi,ansimante, sii sono una troia. Sfondami padrone,sfondami tutta. La inculo’ fino in fondo, alla fine le afferro’ i capelli e la tiro’ a se. Godiiii puttana!!!. Vennero insieme, nel culo di lei. Si avvinghiarono a terra a quattro zampe ansimando di piacere. La vidi godere come non mai. Scappai via. Scappai a masturbarmi. L’ebbi duro tutto il giorno. Tornata a casa volevo ucciderla. Insultarla. Invece lei, entro’ mi bacio’ e volle fare l’amore. Non dissi mai nulla. Fini’ così’. Era la schiava del suo padrone. L’amavo comunque